Una Benetton in condizioni rimaneggiate passa a Reggio Emilia nel consueto anticipo delle 12 (65-69 il finale) e raggiunge così provvisoriamente in vetta alla classifica Milano e Bologna.
Partita non bella, a tratti da vera e propria galleria degli orrori e con percentuali al tiro da brividi, soprattutto nel primo tempo, ma sicuramente ben più vibrante ed intensa dal punto di vista della carica agonistica e del punteggio, sempre in equilibrio fino alla fine, con la Benetton che deve ringraziare il consueto cinismo nei momenti che contano.
Brava comunque la Bipop, come spesso accade non molto bella da vedersi ma con un grande cuore e la solita buona difesa, capace di non patire più di tanto l’assenza di Miles Simon (appena rilasciato, ma non sarebbe cambiato molto) e l’ormai consueta prova deludente di Sam Hines (ora a forte rischio taglio).
Se il buongiorno si vede dal mattino, come dice il proverbio, si era capito fin da subito che la partita non avrebbe promesso scintille dal punto di vista dei canestri e dello spettacolo.
Pronti via e si comincia infatti con le due squadre contratte, vuoi per la stanchezza (Treviso, impegnata a meno di 72 ore dalla partita di Eurolega), vuoi per la pressione (Reggio Emilia, attesa a una vittoria contro una grande dopo le tante imprese solo “sfiorate”), tanto che si segna davvero con il contagocce (2-2 al 3’, 5-6 al 5’) e la cosa più bella di tutto il primo quarto è forse una stoppata ad altezze siderali di Gigli su un tentativo di schiacciata di Marconato (il tutto davanti agli occhi di ben 3 scout NBA, ndr).
Se nelle fila trevigiane l'unico in palla sembra Bulleri, chi prova veramente a dare una scossa alla partita è però Guarasci, fresco di estensione del contratto con la Bipop, che in un amen segna 8 punti (con 2 triple) e permette ai suoi di chiudere avanti un “misero” primo quarto (16-15 al 10’).
La musica non cambia, purtroppo, nel corso del secondo quarto, molto simile al primo per scarsità di canestri e di emozioni. Stavolta la sveglia la da Frates, con una mossa a sorpresa, spedendo in campo l’italo-argentino Franco Migliori. La Bipop finisce così col ritrovarsi per un attimo in campo con Garris, Migliori, Mordente, Boscagin e Gigli, un quintetto naturalmente impensabile ad inizio stagione. E la Benetton? Fatica molto a prendere in mano la partita, partecipa suo malgrado alla lotta con il canestro e solo grazie ad una serie di tiri liberi (con la Bipop già in bonus, ndr) riesce a costruire un mini-break di 12-4 che la porta sul + 8 (26-34) all’intervallo.
Il terzo quarto, comincia, manco a dirlo, a basso ritmo, con la Benetton che comunque prova a tentare l’allungo portandosi fino al +13 (31-41al 23’).
A questo punto Frates rimanda in campo Guarasci per un contestato Hines, e sarà, ma basta l’ingresso in campo del “guerriero” italo-canadese per riportare in carreggiata al Bipop. Che torna sotto, fino al –5 (37-42 al 26’), anche se Treviso ancora una volta è brava a non perdere la calma e a chiudere comunque il tempo sopra di 8 (41-49 al 30’).
La rimonta di Reggio Emilia però è solo rimandata. Sospinta dal grande cuore e da un immenso Garris (19 punti e tutti i 40 minuti in campo, ndr) oltre che dal solito trio tutto italiano Gigli-Mordente-Boscagin, la Bipop riesce a coronare la sua rincorsa a 4 minuti dal termine (54-54 al 36’).
Non va oltre, però, la Bipop. Che commette qualche imprecisione di troppo (emblematico l’erroraccio di Lacey su un canestro già fatto o la tripla mancata da Garris che poteva riaprire il match a 37'' dalla sirena), perde un po’ di lucidità e spreca sempre l’occasione per mettere la testa avanti. Il resto lo fa la Benetton, cinica e concreta come al solito quando si tratta di fare risultato.
Merito soprattutto di Marlon Garnett che con due triple, un assist e un canestro da sotto metteva il punto esclamativo sulla partita.
Due punti importanti per Treviso soprattutto in ottica classifica, vista anche l'emergenza infortuni (out Siskauskas, Bargnani, Li Vecchi), mentre sull'altro versante, una generosa Reggio Emilia deve ancora una volta lasciare nel cassetto il sogno di battere una “grande”.
Bipop Carire Reggio Emilia – Benetton Treviso 65–69 (16-15, 26-34, 41-49)
Bipop Reggio Emilia ( 12/31 da 2, 8/24 da 3, 17/20 ai liberi) – Damiao n.e., Gigli 7 (2/4, 1/2), Lacey 4 (1/6), Hines 1 (0/2, 0/3), Mordente 12 (4/8, 0/3), Garris 19 (2/7, 3/8), Migliori 3 (1/2), Boscagin 11 (2/4, 1/3), Guarasci 8 (1/1, 2/3), Simeoni n.e.. All. Fabrizio Frates
Benetton Treviso ( 13/29 da 2, 6/12 da 3, 25/31 ai liberi) – Morlende 2 (0/1, 0/1), Ilunga n.e., Soragna 11 (1/2, 1/1), Marconato 14 (7/9), Bulleri 11 (2/5, 1/1), Slokar 2 (0/1), Garnett 20 (1/4, 4/8), Sottana n.e., Goree 9 (2/7, 0/1), Beard 0. All. Ettore Messina
Rimbalzi: Bipop 28, Benetton 35.
Assist: Bipop 9, Benetton 9.
Valutazione: Bipop 60, Benetton 89.
Parziali: 16-15, 10-19, 15-15, 24-20.
Mvp: difficile indicare un Mvp in un match così opaco e avaro di emozioni, almeno dal punto di vista dello spettacolo, alla fine però a spostare gli equilibri ci ha pensato soprattutto Marlon Garnett (20 punti e 18 di valutazione), sempre pronto a punire il canestro reggiano con freddezza quando contava. Un segnale importante indirizzato a coach Messina dopo alcune prestazioni non proprio brillanti. E un segnale, si potrebbe dire, anche nei confronti della dirigenza reggiana, che lo ha trattato a lungo in estate ma che non è stata capace, forse per propria volontà o forse no, di assicurarselo. E poi è arrivato Hines...
Max vantaggio: Bipop +3 (13-10 al 8’), Benetton +13 (28-41 al 13’).
Arbitri: Paolo Taurino, Dino Seghetti, Piero Crescenti.
Spettatori: 3.125.
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