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Martedì, 22 Febbraio 2005
BASKET. Dopo la Coppa Italia, il presidente Buzzavo parla di scudetto, Eurolega e soprattutto del play a fine contratto
«Bulleri meglio di Edney: la Benetton lo convincerà a restare»
Treviso
NOSTRO INVIATO
I campi da rugby e da golf come una pista da fondo ma ieri il microclima alla Ghirada tradiva calore tropicale, quasi caraibico. Non solo per lo stuolo di bellezze in segreteria. Giorgio Buzzavo si gode la poltrona presidenziale come una sdraio, ancora infiammato dai falò emozionali del trionfo in Coppa Italia. Un successo inimmaginabile la scorsa estate, ai tempi della trebbiatura di una squadra ricca di talenti, una piantagione rasata quasi a zero per crescerla più forte di prima. «Nel tempo, con pazienza» raccomandavano in cabina di regia a se stessi prima che al popolo dei tifosi. Invece l'alloro, il simbolo dei vincenti, è cresciuto subito.
- Un caso, presidente?
«Ripeto quanto dissi anni fa, al momento dell'addio ad Obradovic, un grandissimo con tutto il rispetto per D'Antoni e Messina, il più degno allievo di Nikolic: parte un super, arriverà un altro super. In panchina come in campo. Ciò che conta davvero è la continuità, cioè la base, la struttura, la società, lo staff. Merito di Gilberto Benetton che ha creato con Verdesport un laboratorio di idee sia per lo sport di vertice che per quello a sfondo sociale. Domenica sera a Forlì ho davvero sentito dentro una soddisfazione unica, quella propria del manager che ammira i frutti della programmazione, del lavoro di gruppo che sa restare unito anche di fronte alle difficoltà. Puntualmente arrivate con tutta quella serie impressionante di infortuni. In altri club sarebbero saltati i nervi: noi invece da tempo ci siamo corazzati nello spirito.»
- In estate temevi di rimpiangere di più Garbajosa o Pittis? Ribaltando, più sorpreso dall'impatto di Goree o Soragna?
«Soragna è l'ennesimo capolavoro di Gherardini, un colpo preparato la scorsa primavera. L'unico giocatore in grado di sostituire al meglio Ricky in difesa: i suoi progressi ne hanno affinato anche le doti realizzative per cui ora ci troviamo con una pedina dal rendimento superiore alle attese. Ma anche Goree si è inserito benissimo, come tutti i nuovi.»
- Ancora una volta Bulleri ha risolto un match decisivo. Ma potrebbero essere le sue ultime partite trevigiane. A fine contratto vuole finalmente capitalizzare il suo valore: il suo agente Di Vincenzo,ex coach anche a Treviso, assicura che ora guadagna meno di Scarone...
«Bullo è da Nba e noi faremo il possibile per trattenerlo, magari anche qualcosa di più. Vorrei fosse però chiaro un concetto: noi abbiamo ricevuto tantissimo da Massimo come lui da noi. Il nostro rapporto sarà quindi sempre perfetto, più che amichevole. Comprendiamo benissimo che questo per lui sarà il contratto della vita: lo rispettiamo troppo per non assecondare qualsiasi sua decisione».
- Sembra quasi una dichiarazione di resa...
«Al contrario. Lo convinceremo a restare con noi: mi regalo il 70\% di possibilità. Rispettando budget (8 milioni di ero, ndr) ed uniformità di salari.»
- Negli ultimi anni Edney è stato il biancoverde meglio retribuito, oltre 400mila euro l'anno...
«Bulleri vale più di Tyus. E mi fermo qui.»
- Treviso-Siena la finale per il titolo?
«Rentzias non vale Andersen ma Monte Paschi resta di gran lunga la squadra più forte e quindi favorita. Le altre due semifinalista saranno Cantù, squadra equilibratissima e perfettamente confezionata pur nel risparmio, e Roma che fra poco riavrà il miglior Edney ed a cui Pesic sta disegnando un'identità vincente.»
- Per Peterson la Benetton è addirittura da Grande Slam.
«Ringrazio Dan ma non ci illudiamo.»
- Sei stranieri senza restrizioni e sei italiani: prospettiva che piace?
«Il livello resterà alto ed i costi si abbasseranno: i comunitari buoni infatti sono carissimi. Quanto agli italiani, noi siamo a posto, naturalizzati e no.»
- Perchè i grandi club non creano vivai validi?
«La nostra coscienza è a posto: alla Ghirada giocano 1200 ragazzini dal minibasket in su eppure non si vede da anni nessun campioncino. Questione anche di cicli. Comunque la federazione deve riordinare i campionati, dare più spazio ai giovani non ancora maturi per il vertice. La serie A si conquista non si riceve in regalo.»
- Domani inizia l'Eurolega a casa dell'Aek.
«Match quasi decisivo, importantissimo per capire che tipo di itinerario si apre davanti.»
- Il sorteggio vi ha però spianato la strada per Mosca.
«Ora dovremo meritarci la prima manciata di buona sorte della stagione. Se arriveremo in Russia, traguardo eccezionale per una squadra che puntava solo alle Top 16 in Europa ed alle semifinali in Italia, tutto allora potrà succedere.»
- Anche battere in casa il Cska?
«Una partita secca è aperta ad ogni soluzione. Più difficile superare Siena in cinque match che il Cska in una.»
Luigi Maffei
Da: Gazzettino.it |