<img src=http://www.marcabasket.com/images/allstar_logo_175.gif border=0> NBA ALL STAR GAME 2005

ECCO I DUE QUINTETTI SCELTI DAL PUBBLICO

Dopo la chiusura delle votazioni sono stati resi noti i due quintetti, scelti dal pubblico, che scenderanno in campo il 20 Febbraio alla Pepsi Arena di Denver per l'ALL STAR GAME 2005.
Il più votato di tutti è stato Yao Ming con 2.558.278 voti, record assoluto di preferenze ricevute nella storia degli ALL STAR GAME, seguito a ruota da Shaquille O'Neal con 2.488.089 voti e Tracy McGrady con 2.087.200.



Ecco i due quintetti dei sogni:

Eastern Conference
F - Vince Carter (New Jersey)
F - Grant Hill (Orlando)
C - Shaquille O'Neal (Miami)
G - LeBron James (Cleveland)
G - Allen Iverson (Philadelphia)
Coach: Stan Van Gundy


Western Conference
F - Kevin Garnett (Minnesota)
F - Tim Duncan (San Antonio)
C - Yao Ming (Houston)
G - Tracy McGrady (Houston)
G - Kobe Bryant (L.A. Lakers)
Coach: Gregg Popovich/Mike D'Antoni

Come potete vedere deve ancora essere stabilito l'allenatore della Western Conference vista la vicinanza in classifica tra Spurs (37-10, .787) e Phoenix (37-11, .771). La decisione definitiva avverrà dopo le partite di Domenica 6 Febbraio. Noi facciamo il tifo per il "nostro" Mike D'Antoni che rimmarrà sempre nella mente e nei cuori di noi italiani e in particolare di noi trevigiani.


w mike!!

[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 04/02/2005 18.20]

Grande mike! se lo merita!!

fioi il piu grande giocatore al mondo è lui l'unico, TRACY MCGRADY t-mac!!
altro che kobe, kobe xe un paiaxo

w peja!

Prima della pausa per l’ALL STAR GAME WEEKEND diamo un’occhiata veloce alle classifiche division per division dell’NBA, alle principali statistiche e al ranking dei migliori rookie.
LA SITUAZIONE – Siamo arrivati ormai a circa 50 partite giocate per tutte le squadre e le posizioni sono tutt'altro che definite.
EASTERN CONFERENCE
Atlantic Division – E’ avvenuto il miracolo: una squadra della peggior division della Lega ha superato quota .500!!!
Ci sono riusciti i Boston Celtics una delle franchigie più calde della NBA, che con 7 vittorie nelle ultime 10 si sono portati al comando della Atlantic con 27 “W” su 53 partite approfittando di un calendario agevole.
Il trascinatore è sicuramente Paul Pierce che ogni sera porta a casa 22 punti, 6.9 rimbalzi e 4.3 assist, ben coadiuvato da uno dei pretendenti a sesto uomo dell’anno, Ricky Davis (14.9 punti). Alle spalle di Boston troviamo Philadelphia 26-27 (6-4), New Jersey 23-30 (6-4) e chiudono Toronto e New York con lo stesso record di 21 vinte e 32 perse.
Central Division – Al comando della division troviamo i campioni del mondo di Detroit (32-19) che, dopo metà stagione altalenante, ha iniziato ad ingranare marce in attacco (molto equilibrato con quasi 6 giocatori in doppia cifra) e soprattutto in difesa inanellando 9 vittorie sulle ultime 10, con una striscia di 4 ancora aperta. Alle loro spalle ci sono i Cleveland, del secondo noi futuro MVP LeBron James, con 30-20 (6-4), i ragazzini terribili di Chicago 26-23 (6-4), Indiana 25-26 (5-5) e chiudono come sempre i Bucks con 20 vittorie, 10 meno delle sconfitte (5-5).
Southeast Division – In questa division continuano a dominare i Miami Heat di Shaquille O’Neal e Dwyane Wade con 40 vittorie su 54 partite, 9 nelle ultime 10. Alle loro spalle ci sono i Washington Wizards che stanno un po’ pagando l’assenza per infortunio di Larry Hughes, come testimoniano le sole 4 vittorie nelle ultime 10 partite, che hanno portato ad avere un record totale di 30 vittorie e 22 sconfitte. Seguono queste due squadre i Magic 28-24 (5-5), Charlotte 11-39 (2-8) e gli Atlanta Hawks che con 10 vittorie su 51 partite sono la peggior squadra della NBA.
Ricapitolando la situazione nella Eastern Conference e tendo conto delle teste di serie per le capoliste delle division si ha la seguente classifica per i primi 8 posti, utili ad entrare nella post-season: Miami, Detroit, Boston, Cleveland, Washington, Orlando, Chicago e Philadelphia.
WESTERN CONFERENCE
Northwest Division – Continua in questa division la leadership dei Seattle Sonics che con 35 vittorie e sole 15 sconfitte detengono il terzo record nella Western Conference con 6 vittorie nelle ultime 10. Alle loro spalle c’è la squadra che ad inizio stagione sembrava una delle maggiori favorite per il titolo, ma che ora è in vera e propria caduta libera, i Minnesota Timberwolves con 26 vinte e 27 perse (2-8). Per dare una scossa alla squadra è stato esonerato il coach Saunders e il suo posto è stato preso dal general manager Kevin McHale. Alle spalle dei T’Wolves troviamo Denver 24-29 (6-4) del nuovo allenatore George Karl, Portland 21-30 (5-5), e Utah con 17 vittorie su 52 partite, 3 sole nelle ultime 10.
Pacific Division – Continua in questa division il dominio dei Phoenix Suns di Mike D’Antoni che ora hanno raggiunto le 41 vittorie su 53 partite. La squadra, sempre più spettacolare e rinforzata con l’arrivo di Jim Jackson e Walter McCarty, ha però denunciato il suo più grande limite: senza Steve Nash non è più la stessa. Lo dimostrano le 4 partite che ha saltato per infortunio: 4 sconfitte, 87.3 punti (contro 110), 13.3 assist (contro 23.3) Stoudemire al 33% dal campo (contro 57.3%). Insomma no Nash, no party. Alle spalle dei “soli” troviamo Sacramento 33-20 (3-7), Lakers 26-24 (4-6) che hanno riabbracciato Kobe, i Clippers 23-30 (3-7) e chiudono i Golden State Warriors 15-38 (3-7) privi di Troy Murphy.
Southwest Division – Nell’ultima division degli States che andiamo ad analizzare, troviamo in testa i San Antonio Spurs con 41 vittorie su 53 partite, 7 nelle ultime 10 partite, e detentrici ora del miglior record della intera NBA. Il merito di questo primato, oltre che a Duncan, va sicuramente ad uno dei giocatori più intriganti della Lega, il contorsionista Manu Ginobili che ha addirittura indotto Luke Walton (ex giocatore ed opinionista della ABC) ad affermare che non accetterebbe mai una trade Ginobili - LeBron James. Questo fa capire la reputazione che si è fatto il giocatore ex Bahia Blanca negli States. Gli Spurs sono seguiti da Dallas 34-16 (7-3), Houston 32-21 (8-2), Memphis 30-23 (6-4), e chiudono i soliti New Orleans Hornets che dopo 53 partite sono arrivati a quota 11 vittorie, 3 nelle ultime 10.
Ricapitolando la situazione nella Western Conference e tendo conto delle teste di serie per le capoliste delle division si ha la seguente classifica per i primi 8 posti, utili ad entrare nella post-season: San Antonio, Phoenix, Seattle, Dallas, Sacramento, Houston, Memphis e Lakers.

I LEADER STATISTICI – Ecco i primi tre per ogni voce statistica:
Punti
1. Allen Iverson (Sixers) 29.8 2. Kobe Bryant (Lakers) 27.8 3. Dirk Nowitzki (Dallas) 27.1
Rimbalzi
1. Kevin Garnett (T’Wolves) 13.8 2. Ben Wallace (Pistons) 11.8 3. Tim Duncan (Spurs) 11.6
Assist
1. Steve Nash (Suns) 11.5 2. Brevin Knight (Bobcats) 8.6 3. Stephon Marbury (Knicks) 8.2
Steals
1. Larry Hughes (Wizards) 2.82 2. LeBron James (Cavs) 2.35 3. Allen Iverson (Sixers) 2.19
Turnovers
1. Kobe Bryant (Lakers) 4.44 2. Dwyane Wade (Heat) 4.20 3. Steve Francis (Magic) 4.13
Stoppate
1. Andrei Kirilenko (Jazz) 3.60 2. Tim Duncan (Spurs) 2.73 3. Marcus Camby (Nuggets) 2.68
% al tiro
1. Shaquille O’Neal (Heat) 59.9 2. Amare Stoudemire (Suns) 57.3 3. Antonio McDyess (Pistons) 54.6
% da 3
1. Fred Hoiberg (T’Wolves) 51.5 2. Jason Terry (Mavs) 46.8 3. Cuttino Mobley (Kings) 46.4
% ai liberi
1. Damon Stoudamire (Trail Blazers) 93.5 2. Earl Boykins (Nuggets) 92.5 3. Peja Stojakovic (Kings) 92.0
Valutazione
1. Kevin Garnett (T’Wolves) 32.23 2. Dirk Nowitzki (Mavs) 28.57 3. LeBron James (Cavs) 28.31

GOT MILK? ROOKIE REPORT – Mostriamo qui il ranking dei migliori 5 rookie riportato nel sito NBA.com.
1. Dwight Howard, F, Orlando (No. 1)
Stats: 10.5 punti, 9.8 rimbalzi, 0.9 assist
2. Luol Deng, G-F, Chicago (No. 7)
Stats: 12.5 punti, 5.6 rimbalzi, 2.4 assist
3. Ben Gordon, G, Chicago (No. 3)
Stats: 13.8 punti, 2.4 rimbalzi, 1.7 assist
4. Andre Iguodala, F, Philadelphia (No. 9)
Stats: 8.7 punti, 5.9 rimbalzi, 2.9 assist
5. Josh Childress, G-F, Atlanta (No. 6)
Stats: 7.2 punti, 4.9 rimbalzi, 1.5 assist
Tra i migliori dieci inoltre troviamo l’europeo Nenad Krsticche dopo la trade che ha portato Carter a New Jersey ha trovato molto più spazio e addirittura il posto nel quintetto base, vista la partenza contemporanea dei pari ruolo Alonzo Mourning (pronto a firmare per Miami) e Aaron Williams.

NEWS – Sono stati consegnati come sempre i primi premi del mese. Giocatore nella Eastern Conference per il mese di Gennaio è per la seconda volta LeBron James, mentre per la Western Conference è stato scelto il talentuoso Chris Webber. Per quanto riguarda i rookie, il riconoscimento a Est è arrivato a Chicago tra le mani di Ben Gordon mentre a Ovest è stato premiato il prossimo partecipante alla gara delle schiacciate J.R. Smith in forza ai New Orleans Hornets.
Come sapete sabato inizia l’ALL STAR GAME WEEKEND 2005 di Denver che sarà come sempre visibile in Italia grazie a Sky che però non ha ottenuto i diritti per il Rookie Challenge.
Per chi non possedesse parabola e decoder vi aspettiamo sempre qui su Marcabasket.com per un ampio resoconto.
Occhio anche a lunedì notte, quando ci sarà la trade deadline con gli ultimi colpi prima del rush finale verso i playoffs.
Molti rumors danno come protagoniste Minnesota, Philadelphia, Toronto, Atlanta e Sacramento...vedremo.

Mancavano solo i nomi dei partecipanti alla gara delle schiacciate, piatto forte del sabato dell'ALL STAR GAME WEEKEND 2005, e stanotte l'NBA li ha resi noti.
A dividersi il montepremi di $60,000 ($25,000 al primo, $15,000 al secondo, $10,000 al terzo e quarto) saranno la stella di Phoenix Amare Stoudemire, Chris Andersen e il rookie J.R Smith di New Orleans e Josh Smith, rookie di Atlanta (occhio a quet'ultimo!). I giudici sono i partecipanti alla prima gara delle schiacciate della ABA tenutasi proprio a Denver nel 1976. Insieme al vincitore Julius Erving ci saranno George Gervin, Artis Gilmore, David Thompson e Muhsin, conosciuto come Larry Kenon.

ora e sempre forza seattle.
non c'è nessuno dei supersonics all'all star game?

east


#Gilbert Arenas Washington G 6-3 191
*Vince Carter New Jersey F 6-6 220
*Grant Hill Orlando F 6-8 225
Zydrunas Ilgauskas Cleveland C 7-3 260
*Allen Iverson Philadelphia G 6-0 165
*#LeBron James Cleveland G 6-8 245
#Antawn Jamison Washington F 6-9 230
Jermaine O’Neal Indiana F 6-11 230
*Shaquille O’Neal Miami C 7-1 325
Paul Pierce Boston F 6-6 230
#Dwyane Wade Miami G 6-4 212
Ben Wallace Detroit F 6-9 240


da notare l'assenza di jason kidd e la kiamata di grant hill ( ke era da 2-3 anni ke non giocava xfastidi al ginocchio..)
esordi x arenas ke sta facendo un super campionato , wade (ma non è una sorpresa..) e jamison!

west

Ray Allen Seattle G 6-5 205
*Kobe Bryant L.A. Lakers G 6-6 220
*Tim Duncan San Antonio F 7-0 260
*Kevin Garnett Minnesota F 6-11 220
#Manu Ginobili San Antonio F 6-6 210
#Rashard Lewis Seattle F 6-10 215
Shawn Marion Phoenix F 6-7 228
*Tracy McGrady Houston G 6-8 210
Steve Nash Phoenix G 6-3 180
Dirk Nowitzki Dallas F 7-0 245
#Amaré Stoudemire Phoenix F 6-10 245
*Yao Ming Houston C 7-6 310


qui invece incredibile la totale assenza di gente di sacramento (peja.. bibby.. webber.. )
le nuove entrate sono il "nostro" manu ginobili , lewis di seattle ( davvero ottimo campionato xlui.. su nba action entra spesso nelle azioni piu belle..) e amare stoudemire (l'anno della consacrazione )

Intanto stanotte i Sophomore,ossia i giocatori al secondo anno,hanno sconfitto le matricole...

Ieri è iniziato ufficialmente l'ALL STAR GAME WEEKEND con la partita del venerdì tra i rookie e i sophomore, i giocatori al secondo anno. Hanno vinto questi ultimi per 133 a 106 in un clima di festa dove come al solito le difese sono state, ad esser gentili, scandalose.
Il premio come miglior giocatore è andato a Carmelo Anthony, padrone di casa e ben abituato ai ferri della Pepsi Arena, che forse, rimasto scottato per l'esclusione dalla partita della domenica, ha voluto dimostrare tutto il suo valore. Per lui 31 punti (13/18 al tiro), 17 dei quali nel secondo tempo che hanno permesso ai sophomore di veder ribaltato il punteggio del primo tempo che vedeva i rookie avanti di 6 all'intervallo per 64 a 58. Un LeBron James influenzato e appena recuperato da un infortunio alla caviglia, è riuscito comunque a segnare 20 punti, Wade 12 con 9 assist, Bosh 26 con 14 rimbalzi e Korver 21 con 7/10 dall'arco (già in forma per la gara del tiro da tre). Tra i rookie buona la prova dei due bostoniani Tony Allen e Al Jefferson (chiamato a sostituire Okafor infortunato) entrambi con 17 punti come il sudanese Luol Deng di Chicago.
Clicca qui per il tabellino.
Stanotte via alle esibizioni della gara del tiro da tre, la gara delle schiacciate, il Playstation Skill Challenge e il RadioShack Shooting Stars.

[Modificato da HaRdFr3qu3ncy 19/02/2005 16.51]

E' proprio la stagione dei Suns. Protagonisti nella regular season e protagonisti anche nell'All Star Game Saturday dove su quattro titoli in palio i ragazzi di Mike D'Antoni ne hanno portati a casa ben 3.
Nel RadioShack Shooting Stars il trio dell'Arizona Marion, Majerle e Taurasi hanno concluso la serie di canestri da 6 posizioni diverse in soli 28 secondi, 16 in meno del trio dei padroni di casa di Denver. Nel PlayStation Skills Challenge un grandissimo Steve Nash ha sbaragliato la concorrenza e in finale con 25.4 secondi ha battuto il piccolo Earl Boykins dando un pò di dispiacere al pubblico di casa. Nel Foot Locker Three-Point Shootout ancora un giocatore in maglia Suns è stato protagonista. Dopo un primo turno con risultati imbarazzanti (Radmanovic 8 e Johnson 6), nella finale a tre con Korver (18 in finale) e Lenard (16 in finale), la guardia Quentin Richadson l'ha spuntata con 19 punti, 11 dei quali con gli ultimi 9 palloni. Il piatto forte della serata però è stato il Sprite Rising Stars Slam Dunk. Alla fine vittoria di Josh Smith di Atlanta, che quanto ad agilità e potenza non è secondo a nessuno. Ben 3 le schiacciate meritevoli del punteggio massimo di 50, con un 100 su 100 in finale. Tre delle sue 4 schiacciate sono state un omaggio a Dominique Wilkins, Doctor J e David Thompson, mentre nella quarta è letteralmente saltato sopra a Kenyon Martin seduto su una sedia. Grande protagonista anche Amaré Stoudemire , arrivato secondo, ma soprattutto il suo aiutante Steve Nash. In una schiacciata, dopo che Amare l'ha fatta sbattere contro il tabellone, il suo play di testa gliela ha alzata, mentre nell'ultima Nash ha alzato la palla di tacco dimostrando di essere anche un buon giocatore di calcio.

hanno vinto gli eastern di dieci...sinceramente un risultato che mi ha un po' sorpreso!!

finke il furbone non faceva giocare duncan..

Si è concluso l'ALL STAR GAME WEEKEND 2005 di Denver con la partita più attesa e spettacolare dei 3 giorni. I motivi di interesse erano molti: il debutto di LeBron James e Dwyane Wade, il cambio di costa di Shaquille O’Neal e Tracy McGrady e il ritorno ala ribalta di Grant Hill. La vittoria è andata all'Est per 125 a 115 in una gara veramente equilibrata a livello individuale dove nessuno è andato oltre i 20 punti (non succedeva dal 1981) e con ben 7 giocatori di massimo 25 anni. Alla fine il premio di MVP è andato ad Allen Iverson autore di 15 punti (4/13 al tiro), ma soprattutto 9 assist e 5 recuperi.
Non è mancato l'ingrediente essenziale di un All Star Game, lo spettacolo! Si è visto ad esempio Shaq (che non ha salutato Kobe alla palla a due) tirare i liberi con una mano sul fianco e poi sedersi in panchina per telefonare ad un amico rapper, oppure Vince Carter imitare McGrady nella schiacciata con assist del tabellone o Grant Hill volare per schiacciare in alley-oop, oltre ad una miriade di canestri e tiri (in totale tra le squadre 103/225), schiacciate ed assist spettacolari.
Primo quarto a pannaggio di Bryant&Co. che cercano la fuga sul +7, ma l'Est nel secondo e terzo quarto ha scavato il solco che ha permesso di portare a casa la vittoria e vendicare la sconfitta patita lo scorso anno a Los Angeles dove furono battuti per 136 a 132.
Tra i giocatori della Eastern Conference ottima la prova del 20enne LeBron James con 13 punti, 8 rimbalzi e 6 assist ben coadiuvato da Shaq (12 punti, 6 rimbalzi e 3 stoppate), Wade (14), Jermaine O’Neal (15) e Zydrunas Ilgauskas (12 e 7 carambole)
Per l'ovest non poteva mancare la buona prestazione di Duncan (15 e 9) come quella di Bryant (16 punti, 6 rimbalzi e 7 assist). Tra gli attori non protagonisti da segnalare Yao Ming (11, 8 rimbalzi e 5 assist), Ray Allen (17) e Dirk Nowitzki (10, 8 rimbalzi e 4 stoppate). Per l'esordiente Manu Ginobili 22 minuti in campo con 8 punti e 3 rimbalzi.
Ora si ritorna a giocare seriamente in regular season con la volata decisiva verso i playoffs.
Tra tre giorni scatta la trade deadline entro la devono avvenire gli ultimi aggiustamenti per migliorare, si spera, i roster e quindi la classifica.