Ricordate l'articolo "Parma Caz ..." ?
Ebbene le mie tanto apprezzate previsioni evidentemente non si sono discostate molto dall'attuale realtà, che vede un gigantesco conflitto tra il Parma Calcio e Mediaset.
Come dire: la Parmalat non ci è bastata, vogliamo di più!
Aggiungo che chi scrive è un tifoso del Parma, e scrive proprio perchè vuole bene alla sua squadra e spera che certe cose spariscano per sempre.
Tempo fa scrissi su questo blog un bell'articolo (apparso anche su altri siti) sul Parma Calcio, squadra per cui tifo da anni e anni, in cui riversai la mia preoccupazione per la nomina nel ruolo di Direttore Generale del signor Carlo Maria Berruti.
Sia chiaro, contro di lui personalmente non ho nulla: semplicemente mi aveva un po' insospettito il fatto che il suo cognome fosse uguale a quello di un certo Massimo Maria Berruti leale amico e parlamentare e avvocato di Berlusconi e di Mediaset.
Poi ho scoperto che i due sono figlio e padre.
In quell'articolo espressi la mia preoccupazione per il Parma Calcio poichè, essendo sopravvissuta la società -in modo un po' losco e truffaldino- al fallimento della Parmalat e avendo avuto dei veri e propri ladri (i Tanzi) alla guida della società, auspicavo che, quantomeno subito dopo la crisi, ci si sarebbe messi in mano a persone dalla carriera chiara, trasparente, onesta.
Troppa la paura di vedere la mia squadra nuovamente coinvolta in altri scandali, rischi di retrocessioni o penalizzazioni.
La nomina di Berruti junior (ma proprio junior junior: ha 5 anni e mezzo più di me) al Parma mi ha preoccupato proprio per questo: per il classico, ormai sovrabbondante, conflitto di interessi.
Le mie preoccupazioni effettivamente potevano apparire infondate, anzi addirittura esagerate nei modi e nella forma espressa, tanto che ho ricevuto molti e simpatici commenti di altri "tifosi" del Parma che in più occasioni mi hanno invitato, con grande gentilezza, a prendere un caffè con loro, volendomi "spiegare" come la pensavano su di me e sui miei articoli.
Ma a me non piace il caffè.
Tutto questo accadeva ieri.
Cosa accade in questi giorni?
Le agenzie di stampa battono la notizia:
Parma , 12 lug. (Adnkronos) - Il Parma ha ceduto a Media Partners Italia i diritti televisivi per le partite di campionato relative alle prossime tre stagioni sportive. In una nota il club emiliano ha precisato che la ''licenza esclusiva riguarda tutti i diritti di trasmissione delle partite del Parma FC per il territorio italiano''.
Il Parma prima lo potevi vedere tranquillamente su Sky, la potente televisione satellitare di Murdoch o come cavolo si scrive.
Perchè Berruti ha scelto Media Partners? Beh, è giusto precisarlo: Media Partners già gestisce il sito internet ufficiale del Parma Calcio e di molte altre squadre italiane.
Che male c'è dunque?
C'è... c'è... c'è che Media Partners è una società di intermediazione che acquista i diritti televisivi dalle società (la prossima a passare sotto la sua gestione è il Palermo) per poi accordarsi con chi gestisce direttamente i media per la diffusione delle partite via Internet e via televisione.
E a chi si rivolge Media Partners per poter trasmettere le dirette delle partite dei propri clienti?
Alla Telecom, per trasmettere via internet; a Mediaset per la televisione, ovviamente utilizzando il tanto bistrattato Digitale Terrestre.
E' la prassi, e non solo per il Parma: ad esempio, tanto per citare una squadra che ho già nominato in questo articolo, riguardo il Palermo il sito StadioNews.it ci dice che
Diritti tv: 140 milioni per il Palermo
Centoquaranta milioni di euro in quattro anni. E' il contratto che nei prossimi giorni dovrebbe firmare il Palermo per la cessione dei diritti tv.
E’ in dirittura d’arrivo la trattativa con “Media partners” del gruppo Telecom.
Nei prossimi giorni sarà messo nero su bianco su un contratto quadriennale da 140 milioni di euro complessivi (35 milioni a stagione). Un contratto che prevede clausole migliorative in caso di risultati di rilievo da parte della squadra rosanero. Il gruppo “Media partners” rivenderà poi i diritti per le trasmissioni sui canali satellitari, sul digitale terrestre, su internet e sui circuiti internazionali.
Ma guarda un po'!
Il Parma Calcio, società che è passata attraverso il crack Parmalat e salvata da una sacrosanta retrocessione (e relativo fallimento) grazie alle amicizie del super-amministratore Bondi con il governo di Berlusconi, si vede assegnato d'ufficio un giovanissimo Direttore Generale, Carlo Maria Berruti, figlio di Massimo Maria Berruti parlamentare di Forza Italia e avvocato di Mediaset (e condannato in via definitiva per favoreggiamento ) il quale ben pensa di cedere i diritti televisivi del Parma Calcio a Media Sports, la quale poi rivenderà i diritti a Telecom e a Mediaset, con probabile se non certo aumento delle vendite a Parma (e in tutte le altre città le cui squadre si sono vendute a Mediaset) del prodotto "digitale terrestre" con tanta gioia di Silvio, di Mediaset e di papà Berruti.
Tutto fila.
Mi vengono in mente centinaia di domande, ma preferisco rendere pubbliche le più ingenue:
Quanta gente a Parma possiede il digitale terrestre? Poche, pochissime persone, come del resto in tutta Italia.
Perchè, dunque? Perchè rivolgersi ad una piattaforma che gode di scarsissima diffusione?
Un bravo manager dovrebbe rivolgersi a chi garantisce alla sua squadra la maggior visibilità possibile.
Il Governo Berlusconi aveva investito 220 milioni di euro per un affare che non c'è stato.
E quando dico "affare" penso ovviamente a Mediaset che appunto gestiva il Digitale Terrestre, non certo all'Italia intera.
I grandi magnati della comunicazione, riuniti in gran consiglio ( tra gli altri c'erano Bill Gates, Larry Page, Gordon Moore, Iorma Olilla, Steve Jobs e tra le aziende rappresentate c'era la Microsoft, Google, Apple, Nokia, Intel), non hanno parlato del Digitale Terrestre.
Forse Berruti junior è un genio, ne sa più di Larry Page e di Bill Gates ed è sicuro che il Digitale Terrestre avrà un successo strepitoso e il Parma Calcio diventerà più potente del Real Madrid...
Evento altamente probabile, leggendo qua : articolo .
Ma in realtà i calcoli sono molto più semplici e... miseri: ora che le partite casalinghe del Parma si potranno vedere solo sul digitale terrestre (o su Alice), secondo voi il digitale terrestre a Parma venderà un po' di più?
Non dico tanto: sarebbe già qualcosa se qualche migliaio di parmigiani (e palermitani e tutti quelle città le cui squadre hanno ceduto i diritti a Mediaset) passasse da Sky al Digitale Terrestre.
Sarebbe qualcosa per Mediaset, ovviamente.
Forza Parma.
11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.
Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.
Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!