ano pesantissima della commissione d'appello della Uefa nei confronti del Feyenoord: il club olandese è stato espulso dalla coppa Uefa. Il motivo del provvedimento riguarda i fatti accaduti lo scorso 30 novembre, quando i tifosi olandesi furono protagonisti di scontri in occasione della trasferta sul campo del Nancy. In quela circostanza, diverse centinaia di ultrà scatenati diedero vita a incidenti prima dell'incontro coi francesi. Dal loro settore, poi, lanciarono in campo seggiolini costringendo le forze dell'ordine a intervenire e l'arbitro a sospendere il gioco per mezzora.
In primo grado, il Feyenoord era stato condannato a disputare due gare a porte chiuse e a pagare una multa di 200 mila franchi svizzeri (123.615 euro), ora ridotta a 100 mila franchi (61.810 euro). La decisione della commissione disciplinare, però, è stata impugnata e fortemente inasprita in appello: un chiaro segnale di quanto la Uefa sia decisa a combattere ogni forma di violenza nel calcio.
Il Feyenoord, che ha superato la fase a gironi di coppa Uefa e avrebbe dovuto affrontare il Tottenham nei sedicesimi il 14 febbraio, ha annunciato per bocca del direttore amministrativo Onno Jacobs di sentirsi "profondamente colpito da una sentenza che danneggia le finanze del club e tutti i veri tifosi". La dirigenza della squadra olandese ha manifestato l'intenzione di ricorrere al tribunale arbitrale dello sport, il Tas, per una perdita economica quantificata in due milioni di euro.
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