C'è un piano di Ecclestone
Secondo il Times, il boss della F.1 starebbe per rilevare la quota azionaria (14,6%) di Dein, il vicepresidente licenziato dai Gunners. Un'operazione che fermerebbe la scalata al club del magnate americano Kroenke. Ma c'è chi ipotizza un'alleanza segreta tra i due
LONDRA (Inghilterra), 23 luglio 2007 - Bernie Ecclestone sarebbe in pole position per rilevare l’Arsenal. La notizia circolava da giorni sui tabloid, ma oggi ha avuto l’imprimatur del seriosissimo Times, che ha svelato il piano del padre-padrone della Formula Uno per rilevare il club londinese. A tessere la tela del passaggio societario sarebbe David Dein, l’ex vicepresidente licenziato dai Gunners in aprile, ma proprietario del 14,6% delle azioni. Altra figura-chiave è quella di Danny Fiszman, ricchissimo commerciante di diamanti nonché azionista di maggioranza del club.
AFFARI DI CUORE - Stando alla ricostruzione del giornale, Dein avrebbe parlato con Ecclestone circa la possibilità di cedergli il suo pacchetto di azioni, in cambio della nomina a presidente dell’Arsenal non appena la mega-operazione di trasferimento da 650 milioni di sterline (circa 968 milioni di euro) andrà a buon fine. A quanto pare, a spingere per la fusione sarebbero stati la figlia di Ecclestone, Tamara, e il figlio di Dein, Gavin, legati sentimentalmente da qualche tempo. All'inizio, si era pensato che Dein padre fosse alleato di Stan Kroenke, il tycoon americano già proprietario della squadra di baseball dei Denver Nuggets e di quella di football dei Colorado Avalanche e pronto a sborsare i 650 milioni di sterline necessari per i Gunners. Ma Dein avrebbe cambiato idea, convinto che un assetto societario totalmente inglese sarebbe preferibile sia per i consiglieri che per i fan dell’Arsenal, e così, complice la storia d’amore fra suo figlio e Tamara Ecclestone, ha iniziato una serie di conversazioni informali con il multimilionario imperatore della Formula Uno.
FISZMAN - Finora, il maggior ostacolo era rappresentato proprio da Fiszman, che era stato fra i firmatari del documento ufficiale con cui i membri del direttivo dei Gunners si impegnavano a non cedere le loro azioni per almeno un anno dopo l’allontanamento di Dein e il profilarsi all’orizzonte di Kroenke, ma a quanto sostiene il Times, Fiszman – che è un "tax exile", ovvero un esule d’imposta, e vive prevalentemente in Svizzera, facendosi vedere di rado sulle tribune dell’Emirates Stadium, che pure ha contribuito a costruire – avrebbe confidato ad alcuni amici di essere pronto a vendere ad Ecclestone le sue azioni per 162 milioni di sterline (241 milioni di euro), fermando così l’eventuale scalata di Kroenke. Naturalmente, il possibile ritorno di Dein in seno all’Arsenal sarebbe accolto con favore da Arsene Wenger, il cui futuro nei Gunners è stato a lungo in discussione, dopo la cacciata dell’amico. Il tecnico ha il contratto che scade il prossimo anno, ma con la coppia Dein-Ecclestone al comando non avrebbe problemi a prolungarlo.
IL RETROSCENA - Questo più che plausibile scenario viene, però, rimesso in discussione dal Daily Mirror che, sempre nell’edizione di lunedì, racconta un’altra verità. Secondo il tabloid, Ecclestone e Kroenke sarebbero in procinto di siglare una vera e propria partnership calcistico-automobilistica: il 77enne capo della F.1 sarebbe, infatti, disposto a lasciare campo libero all’americano nella corsa all’Arsenal in cambio del suo aiuto per riportare a breve le corse negli Usa. Kroenke ha, infatti, pubblicamente ammesso di essere pronto a costruire un circuito cittadino a Denver, la sua città, e di aver già iniziato i colloqui con i capi dell’American Champ Car. A livello personale, Ecclestone non avrebbe alcuna fretta di tornare a girare negli Usa, soprattutto dopo la fine del contratto con Indianapolis, ma in questo caso deve piegarsi ai voleri dei team e degli sponsor, ansiosi di ripresentarsi al via in una nazione fondamentale per i loro investimenti.
Simona Marchetti