enricoutv83, 12/10/2007 13.16:
(ora arriva forzy e ti bacia i piedi)
Io non sono d'accordo con il tuo pensiero: credo che Barreto fosse il giocatore più talentuoso di quella squadra, ma la percentuale dell'importanza che ricopriva in quel Treviso era ben inferiore, diciamo non più di un 30%.
Quella era una squadra tosta, aveva una difesa molto solida ed esperta, e cioè Ballotta, Carrera e Galeoto più un giovane promettente come Marchese a sinistra, e uno tra Zoppetti e Zaninelli al centro.
A centrocampo sulla destra D'Agostino faceva il bello e cattivo tempo, e non ho mai capito perchè Antonino non si sia confermato in serie A, al centro Gallo e Parravicini erano una coppia praticamente perfetta perchè si completavano a vicenda, a sinistra c'era Centi che non era un'ala, e forse per questa sua atipicità metteva in crisi le difese avversarie.
In attacco Barreto e Regipetto si trovavano a meraviglia.
Però ripeto, era nel complesso che quella squadra era convincente, non c'era solo Barreto.
Guarda, basta guardare i numeri per smentire il tuo pensiero. Prendendo in esame le ultime partite, quelle senza Barreto, da Bari in poi, troviamo che:
Il Treviso giocò 8 partite. Vinse 1 match, pareggiò 2 incontri e perse 5 volte. Sette gol segnati (di cui quattro, con il Catanzaro), 12 gol subiti. Mi pare evidente che Barreto avesse più di un trenta per cento di importanza. E visto che ci siamo, ti dico pure che l'alibi di squadra in scarsa condizione viene a cadere, perché in quelle partite giocammo bene, ci mancò solo l'uomo della differenza, il protagonista del nostro parco offensivo. Giocarono bene in difesa e a centrocampo (grande, strepitoso primo tempo con l'Empoli), davanti mancava il dinamismo e la classe di Vitor (anche prima dell'infortunio di Dall'Acqua a Modena). Insomma, il Treviso, senza Barreto, si sarebbe salvato e basta, forse anche soffrendo.
Bono a sapersi