Safin liquida Djokovic
Bolelli e Seppi avanzano
A Wimbledon grande prova del russo che batte in tre set il serbo, testa di serie numero tre. Simone batte Gonzalez in quattro set e Andreas supera Serra in cinque. La Schiavone cede con rammarico alla Medina, la Camerin con onore alla Dementieva
LONDRA, 25 giugno 2008 - Il giorno dell'addio di Novak Djokovic, umiliato da un grande Marat Safin tornato di prepotenza ai livelli di un tempo, è anche il giorno di Simone Bolelli e Andreas Seppi che riportano due azzurri al terzo turno del singolare maschile di Wimbledon a dieci anni dall'impresa di Daniele Bracciali e Davide Sanguinetti (era il 1998 con lo spezzino capace di arrivare addirittura ai quarti). La battaglia tra il bombardiere delle Ande Fernando Gonzalez e quello dell'Appennino si è conclusa a favore del bolognese che ha sovvertito il pronostico (Gonzalez è numero 14 del mondo, Bolelli è numero 46) giocando sempre a un ritmo elevato, eccetto per il calo fisiologico patito nel corso del terzo set.
Come nei precedenti confronti diretti, è stata una questione di tie break che questa volta sono andati tutti dalla parte dell'azzurro. Bolelli ha vinto il primo 10-8 dopo aver annullato due set point (uno sul 6-5 e uno sul 7-6), poi ha conquistato anche il secondo 9-7 e infine quello del quarto set 7-4 dopo aver recuperato un break di svantaggio. È la seconda volta consecutiva che Bolelli raggiunge il terzo turno in uno Slam, la prima in assoluto a Wimbledon dove venerdì affronterà l'australiano Lleyton Hewitt che ha vinto questo torneo nel 2002.
Prima di Bolelli si era qualificato anche Andreas Seppi. Il numero 1 azzurro ha impiegato 3 ore e un minuto per superare il francese Florent Serra, numero 74 Atp, per 6-3 6-7 6-2 6-7 6-4. Il match sarebbe potuto durare molto meno se Seppi, dopo aver comodamente vinto il primo set non si fosse improvvisamente bloccato quando ha avuto sulla racchetta tre set point consecutivi sul 6-5, 0-40. L'azzurro ha misteriosamente smesso di spingere e ha subito un brutto passaggio a vuoto perdendo il tie break 7-4. Poi però ha ripreso in mano le operazioni vincendo facilmente il secondo set e volando 2-0 al quarto. Ma ancora una volta non è stato in grado di mantenere la velocità di crociera facendosi riagguantare e perdendo 7-5 un tie break da dimenticare. Nel quinto però è stato bravo e paziente a non farsi imbrigliare dalla ragnatela di Serra che ha resistito fino al 4 pari. Poi Seppi ha accelerato chiudendo al secondo match point, inginocchiandosi sulla sacra erba di Wimbledon. E Seppi avrà in dote ora il resuscitato Marat Safin che ha offerto al torneo la prima grande sorpresa eliminando il serbo Novak Djokovic.
Safin ha giocato come non gli accadeva dal vittorioso Open d'Australia del 2005 (ultimo suo acuto), Djokovic non è mai riuscito a reggere lo scambio per più di tre o quattro palleggi. Il russo è stato solidissimo al servizio, regolare da fondo campo e insolitamente calmo e freddo nel gestire i momenti chiave del match. Come nel primo set quando è riuscito ad allungare nuovamente dopo il controbreak di Djokovic, o come nel tie break del secondo set quando è andato due minibreak avanti. Ma anche nel terzo quando tutti si aspettavano la reazione di Djokovic che è mancata con il serbo che ha commesso sugli ultimi due punti del match due clamorosi doppi falli. Punteggio finale che non ammette repliche (6-4 7-6 6-2 in 2 ore e un minuto) e che boccia irrimediabilmente Djokovic semifinalista lo scorso anno. Safin invece prosegue, sperando almeno di raggiungere i quarti (suo miglior risultato di sempre) come fece nel 2001 quando perse in quattro set da Ivanisevic. Di Safin spesso ci dimentichiamo perchè Marat ha un mondo tutto suo fatto, qualche volte, anche di tennis. Ma sul piano squisitamente tennistico, Safin è l'unico che può reggere il confronto stellare con Federer e Nadal.
Ha sfiorato invece l'approdo al terzo turno Francesca Schiavone che è stata più volte ad una passo dalla vittoria contro la sua bestia nera, la spagnola Ana Medina Garrigues. La Schiavone ha dominato il primo set con un tennis pulito e aggressivo (6-3) e poi si è involata sul 4-0 del secondo. Ma qui, nonostante sia riuscita a servire per il match, si è fatta riprendere ed ha dilapidato il vantaggio perdendo la frazione per 7-5. Ma nel terzo è tornata alla carica; ha da prima recuperato un break e poi è andata a giocarsi due match point sul 5-4 finendo però per perdere per 9-7. Fuori anche Maria Elena Camerin, brava oggi a vincere il secondo set al tie break dopo la sospensione di ieri avvenuta sul 4 pari, ma incapace di affossare definitivamente Elena Dementieva che ha finito per prevalere al terzo per 6-3 6-7 6-3.
Regolare Roger Federer che ha chiuso in tre set salvando due set point nel terzo contro l'ostico Robin Soderling mentre ha sofferto Ana Ivanovic, campionessa uscente al Roland Garros, per avere ragione di Nathalie Dechy. La francese ha avuto sulla racchetta due match point sul 5-4 del secondo set e solo un nastro fortuito ha salvato la serba da una sconfitta che pareva segnata. Ana si è rifugiata al tie break, lo ha vinto 7-3 e poi ha sofferto fino al 10-8 del terzo set. Domani la nostra pattuglia al terzo turno potrebbe aumentare con Flavia Pennetta opposta alla giapponese Ai Sugiyama, con Stefano Galvani che affronta il russo Mikhail Youznhy e con Mara Santangelo impegnata contro Nadia Petrova.
Luca Marianantoni