Fonte: "www.realsports.it"
La nostra inchiesta sulle tifoserie più calde non si ferma mai. Dopo aver esaminato le curve più "infuocate" della nostra penisola, la redazione di Realsports.it si fa un bel viaggetto nel vecchio continente, scovando la "creme de la creme" del tifo europeo. In questo primo articolo esamineremo in religioso ordine alfabetico, otto fra le tifoserie più focose, per poi chiudere il cerchio la prossima settimana, con le altre otto curve più apprezzate.
ATLETICO MADRID - Fra i migliori nello spento panorama spagnolo. I tifosi della squadra meno titolata della capitale iberica rendono il "Vicente Calderon" uno degli stadi più infuocati della nazione. Entrando nel tempio del "Atletì", si respira un aria genuina, grezza, molto vicina allo stile argentino. Lo stadio dei "Colchoneros" (letteralmente i "materassai" per via del colore della maglia) sorge nella parte sud-ovest della città, a pochi passi dal fiume Manzanares. Il quartiere interessato è proprio agli antipodi di quello di "Salamanca", Barrio moderno ed esclusivo, dove sorge il "Bernabeu" tana dei rivali del Real. E' proprio questa una delle tante differenza abissali fra le due tifoserie, con il "Frente Atletico" (gruppo storico del tifo biancorosso nato nel 1982) che si definisce prima anti-madridista e poi pro-atletico.
CELTIC GLASGOW - Vivere Glasgow, in tutte le sue sfaccettature, significa anche e soprattutto respirare il derby cittadino (l'Old Firm). Un derby religioso e politico, prima che calcistico. Da una parte i protestanti filo-britannici del Rangers e dall'altra i cattolici di origine irlandese del Celtic. "Celtic Park" è il regno dei biancoverdi di Glasgow, che ad ogni ingresso in campo vengono accompagnati dal mitico coro "You'll never walk alone" (non camminerai mai da solo, ndr). Infatti, a differenza di ciò che si pensa, i primi a trasformare la canzonetta di Richard Rodgers in un coro da stadio, non sono stati i tifosi del Liverpool, ma bensì quelli del Celtic. C'è però da dire che fra le tifoserie dei cattolici di Glasgow e dei Reds esiste una bella amicizia.
BASILEA - Temuti e rispettati nel campionato svizzero, gli "hooligans" rossoblù del Basilea, negli ultimi anni, si sono resi responsabili di alcune trasferte a dir poco "movimentate". Il loro tifo dentro lo stadio è coloroso, colorato e anche molto corretto. Ma quando la "Bande Basel" (così si chiamo la "crew" più violenta) è chiamata a "pattugliare" il territorio limitrofo allo stadio "St.Jackob" si trasforma in un vero e propri gruppo "paramilitare". Quasi impressionanti (e preoccupanti) alcuni video scovati su internet dove gli ultras del Basilea si esercitano in veri e propri "tafferugli" in stile "Fight Club".
FENERBAHCE - Giocare nell'inferno del "Sukru Saracoglu" è una delle imprese più difficile che un club estero sia chiamato a compiere. Ne sa qualcosa l'Inter dell'ex tecnico Mancini, che nel settembre del 2007 ha vissuto una serata al limite del complicato. Trovare un gruppo "ultras" nei 52mila dello stadio di Istanbul è dura. Tutti i tifosi della squadra gialloblù, vivono la partita con trasporto e non esiste un settore meno caldo. Il Fenerbahce, è un polisportiva (dove oltre al calcio si ama anche volley e basket) e per questo i tifosi della società fondata nel 1907 non si tirano indietro nemmeno in queste due discipline, seguendo con amore e grande passione (a volte esagerata) i propri idoli in giro per l'Europa.
FEYENOORD - I tifosi più estremi del calcio olandese, sono proprio gli ultras della squadra di Rotterdam. La città portuale del sud dei Paesi Bassi, è già di suo una metropoli complicata e forse i suoi "figli", sono fra i più violenti nel mondo del calcio olandese, anche per colpa di questa situazione. Le rivalità con Ajax e Ado den Haag sono fra le sfide più accesse dove le "gang" delle rispettive squadre si ritrovano molto spesso lontano chilometri dagli impianti sportivi, per risolvere le loro "diatribe". Gli hooligans di Rotterdam sono anche assidui supporters della nazionale "Orange", trovando soprattutto nelle rivalità con Germania e Inghilterra le sfide più calde.
GALATASARAY - Altra tifoseria principe nella terra di Turchia. I giallorossi, che giocano i loro match interni allo "stadio Ali Sami Yen" possono godere di uno fegli apporti più caldi a livello nazionale ma anche europeo. Gli "UltrAslan" del Galatasary hanno molte sezioni in Germania (dove la colonia turca è nutritissima), ma vivono le loro massime rivalità contro le squadre inglesi. Purtroppo difficili da dimenticare i ferocissimi scontri nella Uefa '99/'00 avvenuti prima della sfida fra Galatasary e Arsenal, con due tifosi inglesi uccisi e decine di feriti da ambo le parti.
HAJDUK SPALATO - Gli ultras croati dell'Hajduk, rappresentano assieme a quelli della Dinamo Zagabria (derby a dir poco elettrico) le maggiori realtà del panorama del tifo balcanico. Per quanto riguarda gli ultras dell'Hajduk, le varie trasferte europee hanno spesso coinciso con numerosi tafferugli. Su tutti ricordiamo la sfida nel 2007 contro la Sampdoria in coppa Uefa. Numerosi tifosi di Spalato, infine, seguono anche la nazionale, che ha una delle "torcida" più calde a livello di rappresentative europee.
LIVERPOOL - Da sempre uno dei simboli storici del tifo organizzato, la "Kop" è ancora oggi il nome della curva più famosa al mondo, dove negli anni '60-'70 i tifosi dei Red Devils si accalcavano per seguire la loro squadra e cantare le canzoni dei mitici Beatles. Nel 1994, lo stadio di "Anfiled" fù vittima di una ristrutturazione e la curva venne ridotta ai soli 12.500 posti a sedere. Ma la magia della "Kop" non è del tutto svanita, soprattutto quando nel cielo plumbeo di Liverpool risuona il mitico "You'll Never walk alone", storico inno dei "rossi" d'Inghilterra. Unica grande ed indelebile macchia per i tifosi (negli ultimi anni correttissimi) del Liverpool è ovviamente la strage dell'Heysel dove, il calcio toccò il punto più indegno della sua storia.