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Unione Venezia

Ultimo Aggiornamento: 21/07/2011 15:20
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29/11/2010 12:56
 
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Re: Re: Re: Re: Re:
Murdock FBC, 28/11/2010 18.17:


eheheh come volevasi dimostrare [SM=x397214] [SM=x397180]




tranquilli,inutile illudersi; ha un organico così completo e una società così forte che non avrà problemi a risollevarsi già dalla prossima partita in quel di tamai

[Modificato da Tiz_76 29/11/2010 12:57]

Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
T.N.: il peggior soggetto che si sia mai avvicinato al calcio Treviso
29/11/2010 13:12
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Tiz_76, 29/11/2010 12.56:



tranquilli,inutile illudersi; ha un organico così completo e una società così forte che non avrà problemi a risollevarsi già dalla prossima partita in quel di tamai



quoto, un 3-0 secco e l'unione riprenderà a volare immediatamente


AVANTI BLU!


29/11/2010 13:22
 
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dovresti dare ripetizioni di gufate a qualcuno ahahah

AVANTI BLU!


29/11/2010 16:06
 
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GARA DECISA IN 6’ Tanto è bastato al Rovigo per segnare: poi difesa serrata


Il Venezia naufraga
tra pioggia e vento


Lunedì 29 Novembre 2010,
Un sinistro di Zanardo regala al Rovigo il blitz per 1-0 in casa di un Venezia che, incassando la seconda sconfitta di fila dopo quella di Treviso, perde la vetta del campionato proprio a beneficio dei cugini della Marca (pur bloccati sull'1-1 a Oderzo).
Condizioni ambientali pressoché impossibili al Penzo, con pioggia e vento di bora diventati subito alleati del team ospite, in vantaggio già al 6' e bravo poi a ricacciare indietro un Venezia di buona volontà ma (inevitabilmente) poco altro.
Il tecnico Enrico Cunico manda in campo la formazione preannunciata, con Mazzeo-Zubin in avanti e Di Napoli ancora in panchina.
Sul fronte biancazzurro Dionini torna titolare dopo la squalifica, mentre a sostegno di Sabatini c'è Doukara con Zanardo.
Al 2' Antonelli serve in area Doukara che viene chiuso da Falcier, al 6' però il Rovigo passa con Zanardo il cui rasoterra dal limite si infila a fil di palo dove l’estremo lagunare Menegatti avrebbe dovuto arrivare. Il Venezia conferma di non esserci all'8’ quando Sabatini segna il 2-0 che l'arbitro annulla per fuorigioco.
Proprio la punta centrale lascia il campo per un risentimento muscolare, quindi mister Parlato ridisegna la sua squadra inserendo Elitro, un difensore, e optando per un ermetico 4-1-4-1.
Il Rovigo arretra notevolmente il suo baricentro ma il Venezia, che si riversa in avanti ma senza grande lucidità, non riesce mai a rendersi pericoloso se non con un paio di mischie.
La prima conclusione arriva al 28' con Malagò (sinistro sul fondo). Al 30' incursione insidiosa di Saitta che sfonda a destra ma il suo destro è debole e facile per Menegatti, al 35' ci prova Cardin ma nemmeno stavolta Casini deve intervenire perché Niccolini salva.
Un pericolo la difesa ospite lo corre al 39' quando Zubin ha sul sinistro un buon pallone ma cicca l'impatto.
Al 42' invece a sinistra Dionisi scappa a Pianu che lo atterra, poi la punizione non produce nulla. Prima dell'intervallo i polesani falliscono il colpo del ko: Pianu rinvia addosso a Doukara che entra in area, ma invece di tirare crossa per Zanardo che viene anticipato da Falcier, la palla torna a Doukara che spedisce in curva.
Finalmente al 10' della ripresa Collauto centra lo specchio su calcio piazzato, al 12' a Mazzeo viene annullato il pareggio per fuorigioco e subito dopo Cunico lo avvicenda con Di Napoli.
Il Venezia ora è stabilmente nella metà del campo avversaria, Ruopolo c'è su Nichele e Luzzi (tiro di Zubin) tocca con una mano facendo gridare al rigore.
Bisogna aspettare il 27' per l'occasione più ghiotta: Collauto crossa da destra, sul secondo palo accorrono Cardin e Nichele con quest'ultimo che a botta sicura fallisce l'1-1.
Al 31' un liscio di Luzzi consente a Collauto di servire Di Napoli che viene anticipato, poi al 34' il neoentrato trova lo spazio per sganciare il sinistro ma Casini c'è.
La partita finisce qui, il vento, la pioggia e il gelo fanno il gioco degli ospiti che ottengono uno storico successo al Penzo.
E adesso in seno a un Venezia, che appare privo di adeguati ricambi per i titolari, inizia a spirare vento di crisi.

L’ANALISI DELL’ALLENATORE ARANCIONEROVERDE

Cunico: «Il campo ci ha penalizzati
e la rete di Mazzeo era regolare»


Lunedì 29 Novembre 2010,
Per mister Enrico Cunico è stata una partita condizionata dagli episodi e dal buon inizio del Rovigo. «Gli ospiti - commenta il match il tecnico lagunare - hanno fatto bene durante i primi dieci minuti, abbiamo concesso loro troppo spazio. Poi per il resto dell'incontro gli abbiamo tenuti all'interno della loro metà campo. Sconfitta immeritata, possiamo dire di essere usciti dal campo a testa alta».
Per l'ennesima volta è stato in incontro in salita. «Questo ci sta condizionando molto».
Episodi sfavorevoli. «A parer mio ci è stato annullato il gol di Mazzeo ingiustamente, e non ci sono stati concessi due rigori a nostro favore, in particolare quello su Malagò che era netto, invece l'arbitro ha ritenuto opportuno ammonire il giocatore. In questo periodo stiamo pagando cari questi episodi negativi. La squadra comunque, specialmente nella ripresa le ha provate tutte per portare a casa almeno il pareggio, creando anche della buoni occasioni».
Anche i fattori climatici hanno fatto la loro parte. «Il nostro modo di interpretare il calcio non è stato favorito. Giocare palla a terra è stato impossibile, il vento e la pioggia ci hanno ostacolati. Il Rovigo, poi, è stato bravo a chiudersi nella propria trequarti e a lasciarci poco spazio. Praticamente ben dieci giocatori erano costantemente dietro la palla».
Qualche occasione buona, ma sprecata dai giocatori arancioneroverdi. «Clamorosa la palla ciccata da Nichele. Dispiace per questa sconfitta, soprattutto per come è nata. Sapevamo che sarebbe stato difficile segnare al Rovigo che sa difendersi molto bene, è una compagine bella quadrata. In svantaggio è stato tutto più difficile».
La rete poteva essere evitata. «In quell'occasione siamo stati poco bravi ad andare ad accorciare su Zanardo. Il pallone è schizzato a terra ed anche Menegatti è stato poco reattivo».
Dal punto di vista tattico com'è andata? «Con queste condizioni climatiche era difficile fare discorsi tattici. Nella ripresa ho fatto avanzare Nichele nel tentativo di dare maggiore peso all'attacco».
Andrea Martucci

Lunedì 29 Novembre 2010,
MENEGATTI 5 - Poca spinta sulle gambe in occasione del gol di Zanardo, il cui tiro era tutto fuorchè imparabile. Qualche parata non lo riscatta, ancora una volta si conferma anello debole.
FALCIER 6 - Rientra dopo la squalifica e si conferma a suo agio dopo il balbettando avvio di stagione. Nel primo tempo è il più tempestivo e con un paio di chiusure evita guai peggiori.
PIANU 5.5 - Il più in difficoltà del quartetto difensivo, Zanardo e Doukara lo mettono in ansia quando lo puntano con decisione. Ammonito, sarà squalificato. Esce ammaccato.
NICOLETTO dal 38'st S.V.
VIANELLO 6 - L'ultimo a mollare in difesa, il primo che cerca di far salire la squadra. Reattivo, se la gioca alla pari contro avversari più giovani e veloci di lui.
CARDIN 5.5 - Sulla sua fascia il Rovigo sfonda con troppa facilità, soprattutto nel primo tempo. Meglio nella ripresa, ma non è certamente la sua giornata migliore.
SALZANO dal 38'st S.V.
COLLAUTO 5.5 - Con questi campi il capitano rende suo malgrado la metà, in primis ne risente la qualità delle sue giocate. Cresce nel secondo tempo ma il Rovigo non cede di un passo.
LELJ 5 - Il campo non consente di impostare gioco, lui lotta senza tirarsi indietro ma è suo malgrado avulso dalla manovra.
NICHELE 5.5 - Discorso analogo a quello di Lelj, rispetto al quale incide tuttavia di più. Molto avanzato nel secondo tempo, ma è clamoroso l'1-1 fallito con un sinistro a botta sicura che spedisce sul fondo.
MALAGÒ 5.5 - Il più vivace del centrocampo, ma altrettanto impalpabile. Cerca il rigore a inizio ripresa ma per l'arbitro è simulazione.
ZUBIN 6 - Costretto ad arretrare per avere palloni giocabili, quando ha sul sinistro una buona chance cicca la conclusione. Però, anche in una giornata tutt'altro che ideale, si conferma imprescindibile per il Venezia.
MAZZEO 5.5 - Penalizzato dai continui lanci lunghi, quando ha la palla sui piedi prova a duettare con i compagni ma ci riesce ben poco. E non è sempre colpa sua. Ennesima sostituzione per lasciare posto a Di Napoli.
DI NAPOLI dal 12'st 5 - In setttimana ha lamentato lo scarso utilizzo, Cunico gli concede una mezzora e si fa notare solo al 34' impegnando Casini.

Vianello: «La vetta resta alla portata»


Zubin: «Sul gol annullato forse visto un mio fuorigioco». Nichele: «Siamo entrati un po’ molli»

Lunedì 29 Novembre 2010,
Forte le delusione degli arancioneroverdi per il primo ko interno in questo campionato. «Per quello che si è visto durante la partita - commenta Matteo Nichele - il pareggio ci poteva anche stare. Purtroppo siamo entrati in campo un po’ molli, per questo abbiamo subito il Rovigo durante i primi dieci minuti».
Per i piedi del centrocampista è passato un'occasione che poteva valore l'uno a uno. «Purtroppo ho preso il pallone in maniera sporca anche se mi ero ben posizionato all'altezza del secondo palo. Collauto aveva messo un bel pallone sul quale volevo andare di testa, ma alla fine sono entrato scoordinato sulla traiettoria, sfavorito anche da un rimbalzo sporco».
Il Venezia fallisce gli appuntamenti con gli scontri diretti. «In effetti una squadra che vuole vincere un campionato non può avere già perso quattro partite, perlopiù con tutte avversarie dirette che le quali ci stiamo giocando la promozione. Dobbiamo tirar fuori caratteristiche come la cattiveria se vogliamo ottenere punti pesanti».
Secondo ko consecutivo. «Questa sconfitta non è paragonabile a quella del Tenni - afferma Tommaso Lelj -.Stavolta abbiamo subito la rete ad inizio gara. Di palle gol ne abbiamo create».
A bocca asciutta ancora Emil Zubin. «Sul gol annullato a Mazzeo probabilmente il fuorigioco è stato fischiato a me - spiega il bomber arancioneroverde-. Sicuramente dispiace perché questa sconfitta qui, non ci voleva. Adesso ripartiremo con ancora più voglia per riprenderci il primo posto in classifica».
Zubin ha dovuto spesso arretrare per recuperare qualche pallone. «Quando in campo c'è Mazzeo cerco sempre di fare questo tipo di movimento».
Per Vianello la sconfitta non deve demoralizzare l'ambiente. «Così come quando si vincono tre partite consecutive non è giusto esaltarsi, neppure in queste situazioni è giusto abbattersi. È vero che nei match importanti abbiamo faticato, ma io guardo il bicchiere mezzo pieno. Il Venezia per fare punti non deve concedere mai nulla agli avversari, altrimenti una rete le prende sempre. La vetta della classifica è comunque sempre a portata di mano».
A.Mar.


03/12/2010 00:58
 
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Re Artù saluta e, in buoni rapporti, se ne va



di Redazione

Arturo Di Napoli ha salutato con belle parole compagni di squadra, Società, tifosi e da domani non vestirà più l'arancioneroverde dell'Unione Venezia.
Per lui si riaprono le porte dei Pro (non si sa ancora dove) mentre la Società lagunare dovrà sostituirlo in fretta in quanto in attacco sono rimasti solo Zubin e Mazzeo. Il brasiliano De Freitas, infatti, anche se dovesse giungere l'inarrivabile pass, non potrebbe scendere in campo perchè infortunato.


03/12/2010 00:59
 
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Slittano a lunedì le decisioni sull'organico



di Redazione

L'attenzione di Enrico Cunico è tutta per la squadra e non si distrae dal cercare di infondere rinnovata fiducia al complesso di giocatori attualmente disponibile.
Certo, l'Unione Venezia viene da due sconfitte di seguito, Arturo Di Napoli se n'è andato (ieri ha ritirato in sede i documenti), De Freitas non metterà mai piede in campo con i colori arancioneroverdi. Tante le contrarietà, ma la squadra non è mai andata sotto per volume e qualità di gioco pur avendo perso con due complessi forti e organizzati come quelli di Treviso e Rovigo. Ed una squadra forte, come pure è quella lagunare, può e deve ragionare verso un immediato riscatto.
Domenica è trasferta in quel di Tamai. E nemmeno i pordenonesi sono complesso da sottovalutare. Tutt'altro.
Cunico ha anche Lelj in precarie condizioni fisiche e pochi cambi su cui poter contare.
Oltretutto Pianu è squalificato e il gruppo non ha nemmeno i 18 giocatori canonici in organico e dovrà ricorrere a qualche junior per completare la panchina.
Ma difficilmente arriverà qualche elemento nuovo da qui a domenica, essendo programmato per lunedì il D-day, quando dovrebbe esserci anche il patron Rigoni.


03/12/2010 15:47
 
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da quello che ho sentito cè sotto qualcos altro!!! il Presidende del Venezia Pizzigatti si è dimesso da presidente del Casinò di Venezia.....il posto nel venezia calcio forse gli spettava per delega....di conseguenza lo perderà, sta tutto nel sapere e vedere le ragioni e cosa ci sta sotto....ma leggere di malumori in spogliatoio potrebbe essere un segno negativo.... per loro......
04/12/2010 11:13
 
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Incertezze per Nichele e Signori



di Redazione

Non ci fossero già abbastanza problemi di organico, mister Cunico si trova a dover affrontare anche l'emergenza influenza.
Ad esserne colpiti sono il pilastro di centrocampo Nichele e il giovane attaccante Signori.
La forte tempra del guerriero bassanese e le energie di Signori dovrebbero però fare il miracolo di poterli vedere entrambi nel pullman che domattina si dirigerà nel pordenonese.
La rosa della prima squadra è, comunque, in questo momento talmente limitata che sono 3 i giovanissimi juniores che sono stati aggregati al gruppo. Si vedrà domattina chi di loro partirà per Tamai.


07/12/2010 17:00
 
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UN PUNTO DOPO DUE KO A Tamai lagunari protagonisti di una gara intensa
pareggiata dai locali (3-3) a pochissimo dalla fine. Un gol annullato a Zubin

Il Venezia riprende piano


Lunedì 6 Dicembre 2010,
Dopo 2 sconfitte consecutive il Venezia trova sull'ostico rettangolo di gioco di Tamai un pirotecnico pareggio, che per certi versi lascia un pò di amaro in bocca ai lagunari, incapaci di chiudere anzitempo il match e raggiunti dai padroni di casa a 2' dal termine del confronto.
Eppure l'11 di Cunico, a differenza delle ultime uscite con Treviso e Rovigo, inizia la gara con il giusto cipiglio, riversandosi nella metà campo tamaiota. Al 17' la prima delle 2 ghiotte occasioni di marca arancioneroverde. Apertura sulla corsia mancina a beneficio del mobilissimo Mazzeo, palla subito in mezzo per Zubin, sul cui tentativo di incrociare in spaccata Lodolo compie un miracolo, deviando con il piede quel tanto che basta per sventare il pericolo.
4' più tardi Zubin ha la possibilità di rimediare ma anche questa volta, liberato da un illuminante velo di Nichele in posizione assai sospetta, prende male la mira sparando addosso al portiere.
Sono sempre i lagunari però a tenere in mano il pallino del gioco. Il vantaggio dell'11 di Cunico arriva al 35', forse nel modo meno limpido. Un fortunoso batti e ribatti a ridosso dell'area dei padroni di casa libera a sorpresa sulla sinistra Malagò. Il numero 11 aracioneroverde non si fa pregare, entra in area e, se pur in posizione defilata, lascia partire una bordata di sinistro che non lascia scampo a Lodolo, costretto così alla fine a capitolare.
Il gol incassato non riesce a scuotere i padroni di casa forse troppo attendisti. L'occasione più pericolosa costruita da Nonis e compagni arriva solo al 42', con il cross da destra di Cussigh deviata di testa da Piperissa che, francobollato da Nicoletto, non riesce a dare potenza all'incornata, che si spegne tra le braccia del portiere avversario.
Le emozioni vere però sono tutte per la ripresa. Al 3' il Venezia manca il colpo del ko che forse avrebbe potuto davvero chiudere i giochi. Sgroppata di Cardin sull'out mancino e palla all'indietro in area per Mazzeo sulla cui deviazione a botta sicura Giacomini salva a porta sguarnita. Evitato il 2-0 il Tamai cambia marcia.
Si accendono i riflettori del Comunale e si accendono le Furie di Birtig. Al 5' sponda di petto di Zambon, fino a quel momento assente dal confronto, a favore di Llullaku. Il capocannoniere del campionato, un metro dentro l'area, prende la mira ed in diagonale fulmina Menegatti. Passano appena 4' ed i padroni di casa, galvanizzati dal pari, trovano addirittura il vantaggio. Punizione di Nonis deviata dalla barrira e palla che si impenna beffando imparabilmente Menegatti.
Il Venezia si piega ma non si spezza. Al 12' Nichele colpisce la traversa ed al 19' Malagò spinge in rete la sfera che Zubin aveva mandato di testa ad incocciare la traversa.
Ora sono i lagunari a suonare la carica ed al 27' gli uomini di Cunico tornano in vantaggio grazie ad un'autentica prodezza di Mazzeo che, dopo una serie di finte, ipnotizza Giacomini, si gira in un fazzoletto, scaricando in rete.
Per il Venezia sembra fatta ma le Furie non sono ancora domate. Il Tamai ci crede ancora ed al 43' arriva la rete del definitivo 3-3. Angolo di Nonis, torre di Maracchi e deviazione rapace di Politti che mette alle spalle di Menegatti.

QUI CUNICO

«Meritavamo la vittoria,
abbiamo giocato solo noi»


Lunedì 6 Dicembre 2010,
Grande rammarico e anche un pizzico di rabbia nelle parole di Cunico, che sul campo di Tamai avrebbe voluto raccogliere i 3 punti, dopo le tante occasioni costruite dai suoi durante tutti i 90' e dopo un primo tempo decisamente dominato.
«Strameritavamo la vittoria. Abbiamo costruito almeno 10 palle gol, con un possesso palla importante. Con questi numeri ogni considerazione passa davvero in secondo piano. Loro hanno fatto solamente 3 tiri in porta e sono riusciti a fare 3 gol. Noi abbiamo preso 2 traverse e ci è anche stato annullato un gol, oltre ad un'altra occasione importante nel finale per Borotto, fermato dall'arbitro per un presunto fallo. La partita oggi era solo in mano al Venezia».
Un fiume in piena Cunico che stenta davvero a vedere il bicchiere mezzo pieno, con il solito problema di non riuscire a capitalizzare tutto quello che si crea, finendo poi per pagare a caro prezzo la cinicità avversaria.
«Dobbiamo decisamente migliorare sotto questo profilo. Abbiamo avuto 3 palle gol per siglare il 2-0, che avrebbe messo fine alla partita. Questa è stata la chiave del match. Loro subito dopo hanno trovato il pari su una rimessa laterale ed il vantaggio su una punzione deviata, dopo che non erano riusciti a creare nulla».
Cunico però non nasconde i problemi.
«È evidente che se subiamo 3 gol c'è un problema e dobbiamo risolverlo. Alla fine però resta il grosso rammarico per una vittoria sfumata. La squadra veniva da 2 sconfitte ed ha tenuto in mano il gioco per quasi 90', dimostrando che anche fuori casa è una signora squadra. Abbiamo fatto davvero il possibile per vincere questa gara, dispiace davvero non essere riusciti a portare a casa 3 punti da un campo difficilissimo come quello di Tamai, contro un ottima squadra, alla quale siamo stati però superiori».
Giuste secondo il tecnico le scelte di gioco fatte.
«Spostare Collauto dalla fascia è stato funzionale a bloccare Nonis e penso che ci siamo riusciti in pieno. La squadra sotto l'aspetto tattico, del temperamento, della cattiveria e del gioco c'è stata».
Un'ultima battuta sul gol annullato a Zubin.
«Se annulli un gol del genere allora devi dare 5 rigori ogni partita, sono contatti normali in area». (m.pag.)

Lunedì 6 Dicembre 2010,
MENEGATTI 5 - I suoi compagni di difesa di certo oggi non lo aiutano particolarmente ma lui però non sembra per niente irresistibile in nessuno dei gol tamaioti. Sempre insicuro nelle uscite, si addormenta in occasione della zampata vincente di Politti, che vale il definitivo 3-3.
FALCIER 5,5 - Soffre l'estrema mobilità di Llullaku e nel primo tempo, con un errato disimpegno, regala un pallone invitante a Piperissa, non sfruttato a dovere.
VIANELLO 5,5 - Se una squadra come il Venezia incassa 3 gol qualche colpa dei difensori ci sarà pure.
NICOLETTO 6 - Poco meglio rispetto al compagno. Si merita la sufficienza per un intervento nel primo tempo su Piperissa, che impedisce al centravanti di inzuccare di prepotenza alle spalle di Menegatti.
NICHELE 6,5 - Parte come vertice destro del rombo di centrocampo proposto da Cunico. La sua posizione, così come quella di Malagò, fa parecchio male al Tamai. Si inserisce spesso, andando al tiro e colpendo in corsa un incredibile incrocio dei pali.
COLLAUTO 6,5 (ST 31' BOROTTO sv) - Tanta sostanza in mezzo al campo per il capitano arancioneroverde, costretto spesso in copertura, insieme a Lelj, per favorire gli inserimenti in avanti di Malagò e Nichele.
LELJ 6 - Gara ordinata come vertice basso davanti alla difesa. Vacilla in avvio di secondo tempo.
ZUBIN 6 - Il bomber lagunare resta a secco anche questa volta, la terza consecutiva. Certo i suoi "errori" (se così si possono definire) sotto porta pesano. Perde la sfida con Lodolo ma alla fine è un costante pericolo per la retroguardia di casa. Neppure la dea bendata lo ha assistito, con la traversa colpita (dalla quale però nasce il gol di Malagò) e neppure l'arbitro è dalla sua parte, annullandogli un gol per una presunta spinta su Giacomini.
MAZZEO 7 - L'ex attaccante sanvitese è tra i più mobili. Dispensa palloni e sigla una rete bellissima, facendo venire il mal di testa a Giacomini.
MALAGÒ 7,5 - Splendida doppietta per il giovane esterno, che si inserisce sempre nel momento giusto.
SALZANO 6 - Entra per Malagò mantenendo alto il gioco d'attacco arancioneroverde.

QUI BIRTIG

«Non c’è nulla
da recriminare,
potevamo perdere»


Lunedì 6 Dicembre 2010,
E' un Birtig visibilmente soddisfatto quello che commenta il pari dei suoi al cospetto di un grande Venezia.
«Le nostre gare sono sempre spettacolari - esordisce - Abbiamo però pagato un piccolo calo nel finale. Del resto sono 11 partite che stiamo giocando al massimo. Non abbiamo però davvero nulla da recriminare perchè questa era una partita che potevamo anche perdere».
Forse ad evitare la sconfitta ci ha pensato la grande determinazione messa in campo dai suoi fino al 90'.
«Abbiamo affrontanto una formazione costruita per vincere il campionato. Noi però ci abbiamo creduto fino alla fine. Questa è una qualità che ci contraddistingue. Anche domenica con il San Paolo eravamo sotto di 2 reti e abbiamo poi pareggiato 2-2».
Eppure il Tamai era partito non certo nel migliore dei modi, forse un pò troppo attendista, incapace di reagire al gioco del Venezia. Il pari però ha cambiato molte cose.
«Nello spogliatoio ho chiesto solo di giocare ed i ragazzi sono tornati in campo con un altro spirito. Così ho visto la squadra mentalmente libera di giocare. Forse un altra squadra si sarebbe chiusa ma io non ho giocatori per questo tipo di gioco. Abbiamo rischiato ed alla fine ha pagato». (m.pag.)

«Non possiamo subire tre gol»

Il capitano Collauto sottolinea come la prestazione non sia soddisfacente per una squadra che punta in alto

Lunedì 6 Dicembre 2010,
La prima voce del pirotecnico pari sul rettangolo di Tamai è per il capitano Collauto, anche lui decisamente rammaricato, come il proprio tecnico, per non essere riuscito a cogliere la posta piena, dopo una buona prestazione in campo.
«Abbiamo giocato una bella gara, forse la più bella dal punto di vista del gioco e delle occasioni create. Però non è bastato - chiosa - e questo ci deve necessariamente fare riflettere».
È chiara la voce del capitano.
«Una partita che avevi saldamente in mano, che si è riaperta e che eri riuscito a riprendere non può finire così. Una squadra che ha certi obiettivi non può permetterselo».
La ricetta per migliorare non è certo delle più semplici.
«Bisogna cercare di migliorare tante cose. Una squadra che fuori casa fa 3 gol non ne può subire 3. Con i giocatori che abbiamo, quando sei in vantaggio, a pochi minuti dalla fine, la gara va gestita in modo diverso. Non abbiamo sottovalutato l'avversario forse inconsciamente abbiamo lasciato per strada qualcosa».
Qualche sorriso in più ma sempre con un po’ di amaro in bocca, per i due marcatori del confronto Mazzeo e Malagò.
L'ex sanvitese descrive così la sua prodezza, in occasione del 2-3.
«Sono stato anche molto fortunato, ho messo a terra una palla alta, ho iniziato a fare un po’ di finte e sono stato sia bravo che fortunato a metterla in rete di destro, visto che la palla è passata sotto le gambe del portiere. Peccato però sia servito solo a raccogliere un punto. Tutto sommato è stata una buona gara. Abbiamo dato tutto, lottato su ogni pallone, non ho davvero nulla da recriminare. Forse se fosse entrato il 2-0 all'inizio del secondo tempo sarebbe cambiata la partita».
Gran finale per Malagò, autore di una doppietta personale.
«Una bella esperienza - commenta sorridente - si cresce anche con queste cose. Anche se però abbiamo pareggiato e un po’ di amarezza resta. Pensare che dovevo uscire prima del 2. gol. Poi c'è stato il calcio d'angolo, abbiamo ritardato la sostituzione e ho segnato».
Cosa è mancato però al Venezia?
«È mancata un po’ di cattiveria in più soprattutto quando sono gli altri ad attaccare. Siamo una squadra che non ha problemi a fare gol ma non dobbiamo prenderne così tanti». (a.pag.)
15/12/2010 18:06
 
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Su un terreno particolarmente allentato dalla pioggia
i lagunari restano in dieci ma vanno in gol con Zubin

Venezia torna capolista



Giovedì 9 Dicembre 2010,
Brutta partita su un campo allentato dalla pioggia.
Ne esce un successo del Venezia meritato principalmente perchè i lagunari hanno fatto qualcosa per portare a casa i tre punti, mentre gli avversari ben poco si sono dannati l’anima.
Con questa vittoria firmata Zubin un minuto dopo l’espulsione (eccessiva) per doppio giallo di Cardin, il Venezia ritorna al vertice del campionato scavalcando il Treviso.
Se alla vigilia questo match era atteso con una certa prudenza in laguna a causa del pessimo momento del Venezia (due ko e un pari) e del buon periodo del Monte (nove punti in quattro gare), dopo appena una manciata di minuti si è capito che la gara sarebbe stata davvero fiacca, un po’ combattuta, ma senza particolare enfasi.
Cunico fa partire il suo undici con il rombo a centrocampo e Collauto dietro le due punte, ma dopo un quarto d’ora ripiega sul 4-4-2.
Il Monte gioca coperto, lascia il solo Riccardi, al rientro, lì davanti, con De Freitas in appoggio ma un po’ defilato.
Ben nutrito il reparto difensivo al fine di limitare le offensive lagunari che si affidano alle uniche due punte delle quali ora dispone il Venezia: Mazzeo, attivissimo e pericoloso, Zubin determinato lottatore, alla ricerca del gol dopo tre gare di astinenza (le stesse senza successi per i lagunari), che trova appena dopo l’avvio della ripresa.
Dopo una prima frazione costellata da errori e giocate a metà, la ripresa si presenta più briosa, sia per una maggior aggressività dei lagunari, sia per il vantaggio acquisito dopo appena 10’ e che non porta ad alcuna reazione del Montebelluna, disordinato e incapace di incanalare la voglia di riaprire il match. Ne approfitta così il Venezia che si porta in avanti in un altro paio di occasioni e per lo più controlla il gioco, senza correre rischi e concedendo ben poco all’avversario.
La cronaca. 23’ testa di Zubin in area che Rebellato controlla a terra. 28’ diagonale di Malagò dalla sinistra che si spegne sul fondo. 46’ errore di Nicoletto in area che attiva De Freitas, bravissimo Russo ad opporsi.
Ripresa. 2’ punizione di Mazzeo dalla distanza che Rebellato vola a togliere dal sette. 3’ angolo dalla destra di Collauto che trova la testa di Nichele sul primo palo, di un pelo sul fondo. 8’ Malagò entra in area e scocca un forte tiro che Marangon respinge. 9’ Cardin accentua la caduta in occasione di una spinta in area, per Pirone di Ercolano è simulazione (scelta indubbiamente eccessiva): secondo giallo ed espulsione. 10’ Mazzeo taglia la mediana avversaria beffando Scappin e servendo sulla sinistra Zubin che si presenta in area e fulmina Rebellato per l’1-0 che vale il match. 21’ Zubin in area dalla destra conclude sul fondo. 38’ angolo di Collauto dalla destra, Lelj in area allunga di testa per Zubin appostato sul secondo palo che centra l’esterno della rete. 41’ conclusione di Collauto su Rebellato pronto.
Concreto al massimo il Venezia nel tornare al successo con il minimo sforzo, deludente a livello caratteriale il Monte, incapace di una anche minima reazione dopo lo svantaggio.

IL TECNICO CUNICO

«Dedichiamo i tre punti
al patron Enrico Rigoni»


Giovedì 9 Dicembre 2010,
«Una vittoria che vale moltissimo, sia alla luce degli altri risultati di giornata, sia per il morale dei ragazzi. Il che è senza dubbio ancora più importante».
In sala stampa l'allenatore del Venezia Enrico Cunico esterna tutta la sua soddisfazione per il prezioso 1-0 inflitto al Montebelluna, successo per il quale anche il presidente Pizzigati si è complimentato con la squadra.
«Il presidente negli spogliatoi ha applaudito il cuore che la squadra ha messo in campo, sottolineando come questa componente non debba mai mancare - riferisce il tecnico vicentino - Dedichiamo questi tre punti al patron Enrico Rigoni che sta recuperando dopo un’operazione: non è stato facile ottenerli, contro un Montebelluna molto chiuso e su un campo che rendeva proibitivo il gioco palla a terra».
A risolvere i problemi ci ha pensato il 12. gol stagionale di bomber Zubin.
«Emil ha fornito una prova superlativa, per il gol ma non solo, perché si è sacrificato tantissimo, come fa sempre del resto, per i compagni. La rete è arrivata nel momento ideale perché Cardin era appena stato espulso, per una doppia ammonizione tutta da rivedere - si limita a sottolineare - Un episodio che rischiava di rendere tutto estremamente più complicato, mentre l'imbeccata di Mazzeo e la zampata di Zubin hanno sistemato tutto. Ma anche l'1-0 non sarebbe bastato se il gruppo non si fosse sacrificato alla grande , in inferiorità numerica, per portare a casa una vittoria meritata».
In partenza come si prevedeva mister Cunico ha concesso un doppio esordio ai due giovani: il portiere Russo ('91) e il terzino destro Casagrande ('92) hanno risposto bene.
«Menegatti era in un momento particolare, stava pagando forse anche un pò la pressione esterna, stavolta ho fatto questa scelta perché ritengo di avere delle alternative anche se finora aveva giocato poco. I giovani si sono fatti trovare pronti, ma certo non solo loro. Infatti ad un primo tempo troppo macchinoso ha fatto seguito un buon avvio di ripresa, dopo che avevo chiesto una maggiore velocità nella manovra per non agevolare la fase difensiva del Montebelluna. Siamo migliorati perché abbiamo stretto i denti e tirato fuori gli attributi. Per quello che il Venezia ha fatto sin qui il primo posto è meritato».
Marco De Lazzari

«È con gli 1 a 0 che si vincono i campionati»


Questo il commento del bomber sloveno dopo il successo sul Montebelluna. Mazzeo: «Ora continuiamo così»

Giovedì 9 Dicembre 2010,
Non entrava nel tabellino dei marcatori da tre gare e, sarà un caso, il Venezia aveva raccolto un solo punto sui 9 in palio. Contro il Montebelluna Emil Zubin è tornato ad essere decisivo e il team arancioneroverde ha strappato di nuovo la vetta al Treviso.
«A dire il vero a Padova avevo segnato ma a vincere era stato il San Paolo - ricorda l'ex bassanese - quindi non è vero che il Venezia dipende solo da me. Nel primo tempo avevo avuto una chance ma l'ho fallita, poi nel secondo Mazzeo mi ha servito un assist perfetto. Abbiamo conquistato un'ottima vittoria, perché è con gli 1-0 che si vincono i campionati».
Il guizzo di Zubin ha consentito al Venezia di reagire subito all'espulsione di Cardin.
«Diciamo che l'arbitro in quella circostanza ha voluto far il protagonista, per fortuna il lavoro di squadra ha permesso di non risentirne. Siamo in testa? Treviso e Rovigo sono ad una lunghezza, ora come ora sembra esserci una fuga a tre, ma il Rovigo stesso fino a qualche gara fa sembrava fuori dai giochi. Se oggi è lassù con noi significa che non bisogna distrarsi mai».
Dall'uomo gol all'uomo-assist, Fabio Mazzeo.
«Sono felice che il Venezia sia riuscito a ripartire, già a Tamai la nostra vittoria sarebbe stata legittima. Mi spiace un pò che Rebellato (il portiere montebellunese, ndr) si sia superato parando la punizione che avevo diretto bene verso l'incrocio. Pazienza, conta solo continuare con questa rabbia e non mollare».
Pochi pericoli in questa gara per la difesa lagunare, anche per questo Pippo Vianello guarda già avanti.
«Domenica ci aspetta un'altra gara difficile a Quinto di Treviso, dove proveremo a vendicare l'eliminazione ai playoff dello scorso anno subita per mano dei rossoblù. L'1-0 è un risultato che ci piace proprio, ci mancava in questa annata: è fondamentale non aver incassato gol dopo che nostro malgrado ne stavamo subendo troppi, pur non concedendo chissà quante occasioni ai nostri avversari». (m.del.)

MASITTO

«Non siamo stati
inferiori
agli avversari»


Giovedì 9 Dicembre 2010,
«Brucia il fatto di essere stati sconfitti, ma non posso dire di aver giocato contro una squadra superiore alla mia. È stata una partita combattuta, maschia, ma sinceramente non ho notato differenze tra l'una e l'altra compagine». Così l'allenatore del Montebelluna, Cristiano Masitto, ha sintetizzato il match perso in casa del Venezia. «Certo - ammette - il percorso che sta facendo la formazione veneziana è differente dal nostro, e poi è chiaro che noi facciamo errori di gioventù. Però devo dire che abbiamo tenuto bene il campo, malgrado abbiamo lottato contro quella che resta pur sempre una grandissima squadra». Che cosa le dispiace di più di questa sconfitta? «Ancor più che la sconfitta in quanto tale, mi brucia di più il modo con il quale abbiamo subito il gol. Avevamo, infatti, ben tre difensori schierati contro un attaccante». Tatticamente come è andata? «Siamo partiti con un 4-3-3, con tre attaccanti puri, un centrocampista di qualità davanti alla difesa e due incontristi. Certo, potevamo giocare meglio sulle ripartenze. D'altronde -ammette - sapevamo che l'Unione Venezia avrebbe cercato in tutti i modi di vincere». In trasferta continuate a raccogliere poco. «Le difficoltà lontano dalle mura amiche sono dovute, a mio avviso, all'inesperienza. Ma dal momento che ci troviamo in condizione di rincorrere, mi interessa soprattutto vincere in casa con più tranquillità». (A.Mar.)

Venezia battuto,
ma sempre in testa


Lunedì 13 Dicembre 2010,
Il Venezia torna a mani vuoti da Quinto e deve ringraziare i cugini di Chioggia e SandonàJesolo che le permettono di rimanere in testa appaiata con il Treviso.
Sconfitta brutta come brutto è stato il Venezia di ieri: ennesimo gol regalato dal portiere, tanto possesso palla ma pochi tiri in porta, Mazzeo e Zubin abulici. Certo, se il tiro di Casagrande al 16' non si fosse infranto su entrambi i pali forse staremmo qui a raccontare un'altra partita ma la sfortuna ieri ha voltato le spalle alla società del patron Enrico Rigoni (presente in tribuna) ed è così arrivato un ko anche per merito di un Union Quinto disposto benissimo in difesa e bravo a ripartire in contropiede.
La prima occasione è per i trevigiani. Al 7' Franchetto libera di tacco Roman Del Prete che entra in area ma viene chiuso dall'uscita bassa di Russo; riprende Franchetto che crossa al centro ma non trova nessun compagno. All'11' Collauto soffia palla sulla trequarti a Vianello scarica un destro dal limite che Tomei blocca in due tempi. Al 16' il Venezia accarezza il vantaggio con un gran destro da fuori area di Casagrande con il pallone che colpisce entrambi i pali della porta difesa da Tomei senza mai superare la linea. Al 19' Zubin prova a fare tutto da solo con un doppio dribbling in area concluso però da un destro debole parato da Tomei. Al 28' si sblocca il risultato a favore dei padroni di casa. Su un lancio lungo Nicoletto spinge Franchetto al limite dell'area con l'arbitro che assegna la punizione ammonendo il difensore veneziano. Il tiro di Davanzo, deviato dalla barriera, sembra facile preda di Russo che invece si fa sciaguratamente sfuggire la palla dalle mani favorendo Vianello che insacca con un comodo piatto. Il Venezia accusa il colpo non riuscendo mai ad imbastire un'azione pericolosa dalle parti di Tomei junior. L'unico timido tentativo lo compie Mazzeo ma la sua punizione al 44' termina abbondantemente a lato. La ripresa si apre con gli ospiti in avanti al 1' con il servizio di Falcier per Mazzeo il cui sinistro non crea però grattacapi a Tomei. Al 14' Zubin smarca Mazzeo che, invece di calciare di prima intenzione all'altezza dell'area piccola, tenta un improbabile dribbling venendo chiuso in angolo da Bortolozzo. Dopo 1' contropiede del Quinto con l'assist di Franchetto per Nichele che prova il pallonetto prendendo in pieno l'incrocio. Al 33' Morbioli mette in area per Franchetto che gira a rete ma trova il piede di un difensore a negargli il gol. L'ultimo sussulto del Venezia arriva al 36' con il sinistro di Lelj che lambisce il palo. Negli ultimi minuti i lagunari si ostinano a giocare con lanci lunghi che finiscono tutti fra le braccia di Tomei, vero padrone dell'area di rigore.
Domenica contro il Pordenone servirà ben altra prestazione per tornare a riassaporare i tre punti.

QUI CUNICO

«Siamo stati puniti
per un solo errore»


Lunedì 13 Dicembre 2010,
QUINTO - L'allenatore vicentino Enrico Cunico fatica a digerire la sconfitta di misura contro l'Union Quinto e sintetizza così la partita: «È una sconfitta che pesa, abbiamo preso un gol particolare. Loro hanno beneficiato del nostro errore portando a casa i tre punti. Il pareggio era il risultato più giusto. Il Quinto giocava molto sulle palle lunghe per Franchetto ma fino al vantaggio non è che avessero creato molto. Poi si sono difesi bene, da squadra di esperienza. Sapevo che Roman Del Prete era pericoloso con la sua velocità e così ho messo nella sua zona Falcier che infatti è riuscito a contenerlo molto bene».
Avete attaccato tanto ma senza tirare in porta, cosa vi è mancato?
«Abbiamo avuto la supremazia territoriale cercando di giocare sulle fasce. Mazzeo ha sprecato una buona occasione non calciando dall'area piccola. Non era facile ribaltare il risultato, i ragazzi ci hanno provato ed hanno dato tutto. Con il passare dei minuti il campo si è sempre più appesantito e questo ci ha penalizzato, non siamo stati lucidi negli ultimi 16 metri».
Le tre partite in 8 giorni quanto hanno influito?
«Era prevedibile risentire della stanchezza anche perché abbiamo sempre giocato su campi pesanti».
Il problema portiere rimane. La papera di Russo vi è costata l'ennesima sconfitta, come pensa di rimediare?
«Guardiamo avanti. Prima era il momento di Menegatti e adesso tocca a Russo, giocherà ancora lui, l'errore capita».
In attacco Mazzeo e Zubin hanno fatto poco, giornata no?
«Stanno tirando la carretta da inizio stagione, ci sta che siano un po' appannati. Ci vorrebbe qualche cambio in più per farli rifiatare ma il problema principale è che continuiamo a regalare gol ogni domenica».
La prossima settimana chiude il mercato di riparazione, si aspetta qualche regalo dal suo presidente?
«Dopo la partita non ho voglia di parlare di calcio mercato. Sono sempre stato abituato a lavorare con i giocatori che mi mettono a disposizione. Se poi la società prenderà qualcuno ben venga, in caso contrario andremo avanti così provando ad essere comunque protagonisti fino alla fine». (al. dup.)


Collauto: «Abbiamo giocato male»

Lunedì 13 Dicembre 2010,
QUINTO - Poca voglia di parlare da parte dei giocatori dell'Unione Venezia che sfilano veloci dagli spogliatoi per infilarsi nella corriera meditando su un brutto ko lenito solo dal pareggio del Treviso e dalla sconfitta del Rovigo. A fermarsi per primo a parlare davanti a taccuini e telecamere è il centrocampista Tommaso Lelj che nel secondo tempo è andato vicino al pareggio con un sinistro da fuori area terminato a fil di palo.
Tommaso, è una sconfitta indolore vista la classifica che vi vede ancora primi? «Fortuna e destino hanno fatto sì chi siamo ancora davanti quindi ora dobbiamo tenere duro superando questo momento no. Il titolo di Campione d'inverno non ci interessa, andiamo avanti per la nostra strada senza guardare la classifica».
Avete regalato un gol e poi non siete più riusciti a recuperare, cosa è successo? «Il gol è dovuto anche al terreno pesante, c'è stato un batti e ribatti in area e può capitare che al portiere scivoli il pallone, dovevano essere più bravi noi a proteggerlo. Le abbiamo provate tutte ma non siamo riusciti a ribaltare il risultato. Alla fine giocare tre partite in otto giorni e sempre su campi pesanti si è fatto sentire, abbiamo pagato la stanchezza».
Vi serve qualche rinforzo per vincere il campionato? «Queste sono decisioni che spettano solo alla società, se arriva qualcuno in più è sicuramente il benvenuto».
Il capitano Mattia Collauto è nero più per la brutta prestazione della squadra che per il risultato in se: «C'è poco da dire, abbiamo giocato male e basta. Sull'infortunio di Russo poi la partita ha preso una piega diversa ma noi abbiamo fatto poco per vincere, inutile cercare scusanti».
Eppure siete ancora in testa al campionato. «Ci deve far riflettere il fatto che siamo ancora primi nonostante i pochi risultati. Fin qui abbiamo fatto bene, prevedo un campionato aperto ed equilibrato».
Dopo la partenza di Di Napoli, non serve un'alternativa in attacco a Mazzeo e Zubin? «Non è semplice andare avanti con solo due attaccanti. Stiamo a vedere cosa succede». (al. dup.)

Lelj: «Le abbiamo provate tutte senza riuscire a ribaltare il risultato. Colpa della stanchezza»

Lunedì 13 Dicembre 2010,
RUSSO 4.5 - Purtroppo l'unica indecisione costa la sconfitta al Venezia. Per il resto è impegnato poco e se la cava ma l'errore pesa come un macigno sull'economia della partita. Il problema portiere rimane insoluto.
FALCIER 5 - Ingenuo all'inizio quando rimedia un'ammonizione evitabile. Contiene Roman Del Prete ma spinge poco servendo solo un pallone a Mazzeo.
FILIPPO VIANELLO 5 - Contro il suo omonimo Matteo e Franchetto ha il suo bel daffare e va in sofferenza.
NICOLETTO 5 - Le prova tutte per arginare Franchetto ma gli cede parecchi centimetri ed è costretto spesso a ricorrere al fallo come in occasione della punizione del gol. Espulsione eccessiva.
MALAGO' 6 - Gioca esterno basso ed è uno dei pochi a salvarsi se non altro sul piano dell'impegno. Nel secondo tempo bisogna rimontare e lascia il posto a Salzano.
SALZANO 5 - Dal 16' st. Da ex aveva sicuramente una gran voglia di spaccare il mondo ma nel Venezia grigio di ieri non riesce nemmeno lui a lasciare il segno.
CASAGRANDE 6 - Ha sul piede la palla del vantaggio ma il suo tiro colpisce entrambi i pali beffandolo quando aveva già alzato le braccia per esultare. Davvero sfortunato.
LELJ 5.5 - Nel secondo tempo è l'unico che prova a pareggiare con un sinistro dal limite ma anche lui dimostra di avere poche idee.
MATTEO NICHELE 5.5 - Nel finale va a fare la punta aggiunta per sfruttare l'altezza ma non è proprio giornata.
COLLAUTO 5 - Anche il capitano si adegua all'andazzo generale: pochissimi spunti fino alla sostituzione.
BOROTTO sv - Dal 26' st. Non riesce ad incidere.
MAZZEO 5 - Con la Sanvitese aveva spesso castigato il Quinto, forse ha esaurito il bonus. Tre punizioni finite altissime e un gol mangiato per aver tentato un dribbling di troppo a cinque metri dalla porta.
ZUBIN 5 - Di palle giocabile gliene arriva si e no mezza. Nel secondo tempo arretra molto per dettare il gioco ma se manca lui in area è notte fonda.


IL PROTAGONISTA

Matteo Vianello
ha "castigato"
la squadra del cuore


Lunedì 13 Dicembre 2010,
QUINTO - (al. dup.) Chi crede nel destino non può sorprendersi che a castigare il Venezia sia stato un suo tifoso nonché veneziano d.o.c. come Matteo Vianello (ex Primavera nel biennio 94/96) che questa estate è stato ad un passo dal firmare per la squadra di Cunico.
Matteo, hai voluto vendicarti per il tuo mancato arrivo? «Assolutamente no, non ho nessun rancore verso il Venezia che rimane la mia squadra del cuore e spero vinca il campionato. C'era stato un abboccamento ad agosto perché so che mister Cunico mi stima. Sarei stato anche disposto a stare in panchina per fare il primo cambio di Mazzeo e Zubin pur di vincere il campionato con il Venezia ma purtroppo le nostre strade non si sono incontrate».
Come commenti questa vittoria? «Siamo stati bravi ad impostare la partita di contenimento che avevamo studiato in settimana con Tomei. Mi sono fatto trovare pronto sull'errore di Russo e poi siamo stati bravi a difenderci con ordine».
Secondo l'allenatore dell'Union Quinto, Ermanno Tomei, il Venezia ha giocato male più per "colpa" della sua squadra che non per demeriti propri: «Ci siamo difesi bene concedendo pochissime occasioni al Venezia. Loro hanno attaccato per 70' ma senza mai essere veramente pericolosi. Abbiamo impostato la partita giocando sui rilanci e cercando sempre Franchetto in attacco che si è sempre fatto trovare pronto».



15/12/2010 18:08
 
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Venezia, torna Bisiol
Pianu fa le valigie


Marco De Lazzari
Martedì 14 Dicembre 2010,
In attacco dentro il giovane Bisiol, in difesa fuori il vecchio Pianu. All'indomani della meritata sconfitta per 1-0 subita a Quinto di Treviso, ma soprattutto a meno di 48 ore dalla chiusura di un calciomercato mai cominciato, il Venezia «piazza» giusto un paio di movimenti. In primis richiamando in tutta fretta a casa la prima punta Luca Bisiol (classe '92), dopo qualche mese di prestito all'Ischia nel girone H di serie D con una decina di presenze e un gol all'attivo. Chi invece non vestirà più la maglia arancioneroverde è il centrale difensivo William Pianu ('75), che il Venezia si appresta a svincolare forse per far posto ad un pari ruolo nato nel 1991 o 1992. Aggiustamenti che com'era nell'aria sono sostanzialmente «minimali», non tanto (o non solo) perché tutto sommato il Venezia - che pur nelle ultime 5 giornate ha conquistato appena 4 punti - è comunque in vetta (ora di nuovo alla pari col Treviso), quanto per via dell'attuale incertezza a livello societario.
«Il calciomercato è capitato in un momento molto particolare - conferma il presidente Mauro Pizzigati - perché, come si sa, oggi come oggi tutti i ragionamenti in seno al Venezia sono legati alle attuali problematiche personali del proprietario Enrico Rigoni. Per questo è onesto, più che ipotizzare ulteriori impegni, ammettere come più probabile che la squadra rimanga su per giù quella attuale».
Lanciando a tutti gli effetti Bisiol da titolare sarebbe possibile impiegare Zubin da seconda punta, ma soprattutto il Venezia potrebbe correre ai ripari cercando «in casa» la soluzione al grave problema-portiere: le incertezze di Menegatti e Russo (l'altro ieri a Quinto) sono costate molti punti a un Venezia che quindi sta pensando anche di «rispolverare» Massimo Lotti, riportandolo dal ruolo di preparatore a quello di numero uno.
«Nonostante l'ultimo periodo tendenzialmente negativo questo Venezia è in sè competitivo - sottolinea il presidente Pizzigati - I ragazzi stanno accusando un calo? Meglio adesso che in primavera. Gli allarmismi non hanno senso, restiamo compatti e fiduciosi, anche perché se siamo ancora in testa significa che in questo campionato nessuna squadra sta dominando».
Domenica prossima al Penzo (ore 14.30) è in agenda un match molto duro contro il Pordenone.

Il Venezia saluta Salzano
Forse anche Nichele se ne va


Mercoledì 15 Dicembre 2010,
Dopo la meditata rinuncia a Pianu ecco il bis con l'addio a Salzano, ma il vero rischio per il Venezia è quello di perdere Nichele. Nell'ultimo mese, nonostante il primato in classifica, la squadra arancioneroverde di soddisfazioni ai suoi tifosi ne ha regalate davvero col contagocce. Ora però ancora peggio stanno andando le cose sul fronte di un calciomercato che, se si esclude il ritorno dell'attaccante Bisiol (classe '92, ex Ischia, oggi di nuovo al Taliercio), sta registrando solo movimenti in uscita. Lo svincolo del trentacinquenne difensore William Pianu - che interesserebbe al Sottomarina - e della deludente ala Aniello Salzano (tornato proprio al Quinto) vanno nella direzione di rinfrescare l'organico con un paio di elementi che potrebbero essere Michael Pilon, esterno mancino del '91 in uscita dal San Paolo Padova, e Ciro Aliberti, terzino-centrale dell'89, ex Itala San Marco. Del tutto inattesa sarebbe invece la partenza di Matteo Nichele, il ventinovenne baluardo del centrocampo lagunare sulle cui tracce si sarebbe gettato a capofitto il SandonaJesolo, mettendo sul tavolo un ingaggio proibitivo per le casse del Venezia. Proprio ieri sera la società di via Gozzi ha tenuto un consiglio di amministrazione parecchio «delicato», perché gli attuali problemi personali del patron Enrico Rigoni non consentono programmi chiari nemmeno per l'immediato futuro.
Evidente dunque come il ds Andrea Seno ora come ora non possa sostanzialmente muoversi sul fronte acquisti.
«La rinuncia a Pianu è di natura tecnica, apprezziamo l'uomo ma abbiamo bisogno di qualcosa di diverso in difesa. Salzano? Come Pianu per quanto possibile verrà rimpiazzato quasi immediatamente, mentre a gennaio cercheremo un difensore da categoria superiore».
Il Venezia ha poi deciso di aspettare il transfer per impiegare la seconda punta brasiliana Marco Antonio De Freitas. Problemi nuovi anche tra i pali, dove Menegatti sarà operato al menisco, quindi domenica contro il Pordenone (al Penzo, ore 14.30) almeno in panchina potrebbe rivedersi Lotti, o in alternativa il classe '93 Gallo della Berretti.
«Non mi sarei aspettato di dover andar via - si è rammaricato Pianu - così di punto in bianco. Il mio rammarico è di lasciare un bel gruppo, per questioni tecniche e di bilancio della società».


[Modificato da ZakkTV 15/12/2010 18:09]
15/12/2010 19:02
 
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l avevo detto che tirava brutta aria in laguna a livello societario.... [SM=x397180]
16/12/2010 15:01
 
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Venezia, Nichele e Mazzeo "blindati"

Giovedì 16 Dicembre 2010,
Non metterà a segno colpi ad effetto ma nemmeno cederà i suoi pezzi migliori, Nichele e Mazzeo in testa. Il che non è trascurabile per un Venezia che sul piano societario-economico seguita a doversi confrontare con i tanti dubbi irrisolti su presente e futuro. Ieri il penultimo giorno di un calciomercato di serie D che chiuderà i battenti alle 19 odierne (poi dal 2 al 31 gennaio sarà possibile firmare i giocatori che si svincoleranno dai pro) ha registrato la «conferma» del centrocampista difensivo Matteo Nichele, corteggiato dal SandonàJesolo ma che giocherà in arancioneroverde almeno fino al termine del campionato. «Che Nichele resti con noi ci fa ovviamente molto piacere - ha sottolineato il ds lagunare Andrea Seno - Nonostante altre società ritengano, in maniera discutibile, di poter bussare direttamente alla porta dei nostri calciatori senza interpellare prima noi dirigenti, è evidente che il Venezia ha buoni argomenti da mettere sul tavolo».
Oltre a Nichele a un certo punto si era sparsa la voce di un interessamento del Trento per l’attaccante Fabio Mazzeo. «Io sono il direttore sportivo del Venezia e a me nessun altro dei nostri calciatori è venuto a chiedere di andare via. Chi non voleva restare (Di Napoli e Salzano, ndr) è già stato accontentato, mentre la rinuncia a Pianu è stata ponderata dalla società. Altri movimenti? Vedremo».
Salvo «rovesci» dell’ultima ora, quindi, resteranno al Venezia anche i giovani come il portiere Russo e il mediano Borotto che in un primo momento parevano destinati a cercare spazio altrove. Da ieri agli ordini del tecnico Enrico Cunico si allenano l’attaccante Luca Bisiol (’92, tornato dall’Ischia) e l’esterno offensivo Michael Pilon (’91, giunto dal San Paolo Padova), i quali potranno già scendere in campo domenica al Penzo contro il Pordenone (ore 14.30). Al Taliercio si allena anche il difensore Ciro Aliberti, ventunenne in prestito dal Padova, ma il via libera per il suo impiego potrebbe richiedere qualche settimana di attesa. Chi, invece, dovrebbe essere a tutti gli effetti disponibile per il Venezia è l’attaccante brasiliano Marco Antonio.


Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
T.N.: il peggior soggetto che si sia mai avvicinato al calcio Treviso
16/12/2010 20:58
 
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16/12/2010
M. Pilon, esterno sinistro, in arancioneroverde



di Redazione

Dal San Paolo Padova arriva all'Unione Venezia l'esterno sinistro offensivo Michael Pilon.
Pilon è del 1991 e, in tutto e per tutto, rappresenta l'alternativa al partente Nello Salzano.
Anche Pilon, come tanti molti altri giovani in organico, ha precedenti nelle giovanili arancioneroverdi.
Oggi alle 19 si chiude il calciomercato della Serie D, mentre la riapertura che riguarda i professionisti è prevista per il 2 gennaio.
In difesa dovrebbe essere tesserato Ciro Aliberti, ventunenne in prestito dal Padova, ma disponibile solo dopo le festività provenendo dai professionisti.
Infine, sembra che questa sia finalmente la settimana buona per tesserare il brasiliano Marco Antonio De Freitas. Se arrivasse l'autorizzazione entro sabato il brasiliano potrebbe già essere convocato per domenica (Stadio Penzo, ore 14.30, avversario il forte Pordenone). Convocazione certa, invece, per Luca Bisiol già allenatosi al Taliercio.

16/12/2010
Arrivato il portiere Alessandro Casini



di Redazione

Ha compiuto 18 anni a giugno, fino ad ieri ha giocato col Rovigo e lo scorso anno è stato il numero uno della Beretti del Figline Valdarno in Prima Divisione Pro.
Si tratta di Alessandro Casini, prodotto della Fiorentina e compreso nella lista dei giovani talenti italiani. Da questo pomeriggio si allena con l'Unione Venezia di cui d'ora in poi farà parte.
Nel momento in cui scriviamo non si sono ancora chiuse le liste di trasferimento per la Serie D (chiusura ore 19) e il DS Andrea Seno è ancora impegnatissimo a parlare con tanti colleghi prima di chiudere questa sessione di trattative che potranno riprendere a gennaio per i giocatori professionisti.
Nella partitella di questo pomeriggio Cunico ha provato la squadra per domenica prossima col Pordenone e, data la squalifica di Nicoletto, Falcier si è piazzato al centro della linea difensiva assieme a Vianello, mentre Casagrande e Cardin hanno giocato da terzini, in porta Casini, mentre con la squadra juniores ha giocato tra i pali Russo. Tutto invariato il resto.

16/12/2010
Scintille tra Pavanetto e Andrea Seno



di Uff Sta SandonàJesolo

"Siamo meravigliati delle esternazioni del direttore sportivo dell'Unione Venezia apparse sui giornali".
Il presidente del SandonaJesolo, Enzo Pavanetto, interviene per fare chiarezza sulla questione-Nichele e sulle voci che si sono susseguite riguardo l'approdo possibile del giocatore in riva al Piave.
"Ci siamo interessati al giocatore - spiega il patron biancoceleste - perchè ci è stata, di fatto, proposta la possibilità di poterlo prendere.
Non abbiamo dunque parlato col ragazzo e, tantomeno, fatto proposte faraoniche di ingaggio.
Quanto al contattare le società per volere un giocatore, vorrei ricordare a Seno che per la precisione chi ha contattato la scorsa estate un nostro tesserato, Amodeo, senza passare attraverso la società, è stato proprio l'Unione Venezia, che in tutti i modi ha tentato di soffiarcelo".

Il presidente, poi, ricorda un altro fatto accaduto lo scorso maggio.
"Se parliamo di comportamenti, vorrei ricordare anche che il Venezia ha chiamato in prova un giovanissimo portiere del nostro settore giovanile, tenuto là per una settimana ad allenarsi, senza richiedere nulla alla società e senza avvisarci.
Dunque, invitiamo il dirigente lagunare ad informarsi per bene sulle verità dei fatti e, magari, a pensare di più a quanto accade lì piuttosto che ad altre realtà che non lo riguardano".



18/12/2010 14:34
 
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17/12/2010
L'attaccante argentino Ferretti all'Unione Venezia

di Redazione

Il ventiseienne attaccante argentino Gustavo Ferretti lo conoscono bene a Chioggia dove ha giocato per 5 anni di seguito, mettendo nel sacco moltissimi gol.
Ferretti negli ultimi tempi ha giocato a Marsala e, svincolato per i problemi societari della squadra siciliana, ha velocemente trovato l'accordo con l'Unione Venezia che ha sempre apprezzato le qualità dell'argentino.
Ora Enrico Cunico ha, finalmente, a disposizione 4 attaccanti (Zubin, Mazzeo, Ferretti, Bisiol) e potrà gestire con calma eventuali rotazioni.
Con l'ultimo ingresso sono 5 i nuovi arancioneroverdi: il portiere Casini, il difensore Aliberti (in attesa di svincolo dal Padova), il centrocampista Pilon, e gli attaccanti Ferretti e Bisiol.




Alla faccia della crisi, che bel colpo.


18/12/2010 15:32
 
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si bhe, però parte pur sempre come riserva

AVANTI BLU!


18/12/2010 16:43
 
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Re:
zonastadio, 18/12/2010 15.32:

si bhe, però parte pur sempre come riserva

Quindi?


18/12/2010 16:57
 
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Sono due anni che su questo forum qualcuno dice che sono senza soldi a Vebezia, ma intanto continuano a comprare pezzi pregiati...
18/12/2010 17:01
 
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Re: Re:
enricoutv83, 18/12/2010 16.43:

Quindi?


quindi sono sempre allo stesso punto con cui erano con di napoli. mi spiego. mentre noi con l'arrivo di de laurentiis abbiamo coperto un vuoto della rosa, perchè eravamo senza una punta di scorta, loro hanno semplicemente cambiato giocatore. voglio dire che non si sono rinforzati più di tanto con questo arrivo..molto più utile il portiere nuovo ad esempio


AVANTI BLU!


20/12/2010 14:42
 
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Re:
ZakkTV, 18/12/2010 16.57:

Sono due anni che su questo forum qualcuno dice che sono senza soldi a Vebezia, ma intanto continuano a comprare pezzi pregiati...



bisogna vedere se li pagano fino a fine stagione.....


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