03/09/2010 13:54 |
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No ghe credo, ho trovato una notizia sul Montecchio!
Pivotto ha deciso, lascia Montecchio
SERIE D. Confermate le indicazioni dei giorni scorsi. Futuro tutto da decifrare, resta aperta la pista che porta a Sarego
«Non fa per me, cinque allenamenti sono troppi e le trasferte sono molto impegnative»
03/09/2010
«Ho deciso, non resto a Montecchio». Fine della storia. Matteo Pivotto ha detto no ad Aleardi e al Montecchio. Il 36enne difensore ex Roma, Chievo, Lecce, Palermo e Modena non ha accettato di rimanere agli ordini di Venturini. È una doccia quasi gelata per l'ambiente castellano, che sperava di contare sull'esperienza e la qualità di Pivotto, giocatore che proprio da Montecchio aveva mosso i primi passi verso una carriera brillante. Già qualche giorno fa Pivotto aveva manifestato le sue perplessità, i suoi dubbi; ieri però queste perplessità sono diventate certezze. Così, non vestirà la maglia biancorossa e di sicuro qualche tifoso del Montecchio non sarà felice alla notizia. Il suo possibile ritorno aveva acceso grande entusiasmo. Le motivazioni sono le stesse di qualche giorno fa. «Cinque allenamenti alla settimana - spiega il difensore - sono troppi, le trasferte sono tutte molto impegnative e non me la sento di impegnarmi per tutta una stagione. Ci ho pensato e sono arrivato a questa conclusione: troppe complicazioni, Montecchio non fa per me».
Pivotto saluta Montecchio con un filo di amarezza, ma quella del giocatore è stata una scelta obbligata. «Tra le altre cose, ho dovuto considerare il discorso del campo sintetico. So cosa vuol dire allenarsi lì ed avendo già subito due operazioni alla schiena, non me la sento di rischiare ancora. Questo problema viene certamente dopo gli altri, però anche questo mi ha portato a fare un certo tipo di scelta». Pivotto era stato chiaro: non voleva prendersi un impegno così gravoso. La serie D, in effetti, non è uno scherzo. Al di là delle pressioni, c'è un dispendio fisico notevole. Per non parlare del tempo. Pivotto ha una famiglia e un lavoro e ha lasciato il professionismo proprio perché il calcio non fosse più la priorità nella sua vita.
Il calcio però continua a piacergli e a dargli emozioni ed è per questo che avrebbe voluto intraprendere un'altra avventura al di fuori del professionismo. Montecchio però si avvicina ancora troppo a quella realtà. «Se gioco voglio principalmente divertirmi. Ecco che accetterò di giocare in qualche squadra solo se mi verrà proposto un programma diciamo meno oneroso e intenso. Insomma dev'essere un impegno che non stravolga la mia vita, perché ora ho altre preoccupazioni». E nel caso in cui nessuno bussasse alla porta per Pivotto? «Nessun problema. Penserei al lavoro e alla famiglia. In fin dei conti ho dato». E per quel che riguarda l'ipotesi Sarego, di cui si era parlato nei giorni scorsi? Il difensore sembra volerla allontanare, però voci di corridoio non la danno per tramontata, anzi. Pivotto l'aveva messo in guardia. Gli aveva detto che non era sicuro di restare a Montecchio. E lui, il presidente, Romano Aleardi, era al corrente di tutto. Un po' gli dispiace che la cosa sia sfumata, non lo nasconde al telefono. «Mi dispiace, certo, che non sia rimasto. Uccel di bosco. Ho capito, mi ha spiegato le sue ragioni e lo ringrazio comunque per averci pensato. La sua vita personale ha subito alcuni cambiamenti negli ultimi mesi ed è giusto che Matteo ora si dedichi ad altre cose che non siano il pallone. Forse doveva andare così. A questo punto credo che potrebbe trovare sistemazione in una squadra di Eccellenza, dove magari è richiesto un impegno diverso».
Chiuso il capitolo Pivotto, se ne apre un altro. Domenica comincia il campionato e il Montecchio ospiterà in casa il Tamai. Aleardi, comunque soddisfatto per la campagna acquisti, è sulle tracce di una punta. «È l'ultimo tassello che ci manca per completare la rosa».
Marta Benedetti [Modificato da ZakkTV 03/09/2010 13:54] |
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