Luca Bidogia

ZakkTV, 10/12/2011 01.52:

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Bentornato Bidogia Due reti d’autore sognando Van Basten

09 dicembre 2011 — pagina 45 sezione: Nazionale
Cresciuto in riva al Piave e nell’adorazione del suo mito di sempre, il grandissimo, stellare Marco Van Basten, Luca Bidogia, ragazzone (1.88) sandonatese di 19 anni (da ancor più giovane avrebbe potuto andare all‘Atalanta), con la doppietta in Coppa al Carpi ha iniziato a riscuotere il debito che la fortuna ha verso di lui. Alla prima stagione al Treviso, dove ha collezionato 9 presenze in D, è stato chiamato due volte nella nazionale di categoria ed ha avuto la convocazione al Torneo di Viareggio di serie D. Sembrava il preludio ad una carriera luminosa: lo scorso settembre però lo ha fregato un incidente d’auto, classico colpo di frusta. Un mese fermo. E per un fisico massiccio come il suo, recuperare è stato è più complicato che per altri: praticamente ha dovuto ricominciare tutto daccapo, con non pochi dubbi da portare in tasca. «Comunque da un po’ sono rientrato, sto bene e in questo momento sto giocando con la Berretti -assicura il giovanotto fresco di doppietta e rinfrancato non pocoi- Il mister mi ha dato una possibilità in Coppa Italia e ho cercato di sfruttarla al meglio, per me e soprattutto per la squadra. Peccato veramente che abbiamo perso». Già, la volta che giochi e segni, arriva una sconfitta… «Eh sì, ma sapevamo che il Carpi era una buona squadra di C. La formazione modenese sta giocando effettivamente un bel calcio, di conseguenza una sconfitta si poteva anche preventivare». La doppietta però ti ha regalato una grande visibilità. forse puoi capoitalizzarla. «Per una seconda punta, un trequartista come me, specializzato in assist, farne due in una volta sola è stato importante, ci farei la firma. Ad ogni modo non mi pongo obiettivi particolari, cerco semplicemente di dare il meglio ad ogni allenamento che faccio». Ti volevano anche club di Serie B: per te momenti importanti. «Certo, lo so, anche se non sai mai con certezza se sono interessamenti autentici o semplici voci. Nel primo caso devi essere chiaramente contento, nel secondo non cambia nulla. Credo però sia meglio restare con i piedi per terra, di lavoro da fare ne ho ancora tantissimo». Davanti a te ci sono Perna, Ferretti e Gallon: a nemmeno 20 anni hai mai pensato di andare in un’altra squadra? «A Treviso posso comunque imparare parecchio, soprattutto da Massimo Perna, che forse non avrà le mie caratteristiche ma il mio ruolo sì. Poi, naturale, anche giocare ogni tanto sarebbe importante; su un mio eventuale trasferimento a gennaio deciderà la società, ora sono solamente un giocatore a disposizione del Treviso» Non è che la punta che il Treviso cerca ce l’abbia già? «Anche in questo caso dovete chiedere alla società». Silvano Focarelli

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