02/02/2011 00:16 |
|
| | | ONLINE | Post: 55.640 | Registrato il: 05/04/2004 | Città: TREVISO | Età: 40 | Sesso: Maschile | Admin | |
|
da www.ilgazzettino.it
«Sì, temiamo il peggio»
Giorgio Marenco
Martedì 1 Febbraio 2011,
I misteriosi boati del Fadalto tengono sulle spine i residenti della Val Lapisina. Si susseguono incontri fra esperti, la popolazione si tiene informata e partecipa alle riunioni, ma di fronte al ciclico ripresentarsi dei fenomeni chiede di saperne di più. Per fortuna, anche in questo caso, l’uomo dimostra di avere un’incredibile capacità di adattamento: perfino chi ha il sonno leggero riesce ora a trascorrere la notte senza bruschi risvegli.
«Il fenomeno si sta intensificando -afferma Ornella Frare di via Var Calde- Ogni notte avverto forti esplosioni nel sottosuolo. Ho pensato ai ladri, poi ai bracconieri notturni, da poche settimane invece mi sono convinta della realtà. Continuano a dirci che non ci sono movimenti tellurici e che è pronto un piano di evacuazione. L'angoscia sale aspettando che geologi e ricercatori svelino il mistero».
A Fadalto Alto anche Lino Pierobon non nasconde la sua preoccupazione. «Domenica 23 la casa ha tremato -ricorda- Anche adesso da tre giorni non c'è tregua, a volte avverti boati cupi, in altre botti soffocati. Abbiamo scritto al sindaco per conoscere le iniziative che intende assumere, ma ci viene detto che prima di tutto va localizzato il fenomeno».
E si fanno strada anche le ipotesi peggiori. «Cosa potrebbe succedere -si chiede Pierobon- se il versante del Visentin che sovrasta il lago di Santa Croce dovesse cedere?».
«La prima volta che l'ho avvertito sembravano dei tuoni -racconta Luciano Dal Gobbo- Tre, uno dietro l'altro. Erano le sei di sera ed è saltata la corrente. A tutto questo non so proprio darmi una spiegazione, aspetto di conoscerla dagli esperti. Ma quando?».
Da Fadalto Alto a Fadalto Basso, dove i botti si avvertono con sempre maggiore intensità, il passo è breve.
«Ho sempre pensato che il problema derivasse dai piloni dell'autostrada -interviene Silvano Piccin- ma mi sono dovuto ricredere e mi sono fatto l'idea che si tratti di movimenti sotterranei causati dalle piogge».
La vita quotidiana qui non muta, incontriamo due donne a passeggio sulle rive del lago Morto.
«Ho avuto una settimana relativamente tranquilla -dice Iole Casagrande- Temo però che prima o poi la montagna ci venga addosso».
«Non c'è tregua -afferma Maria Salvador- anche l'altro ieri alle 14 e poi in piena notte i colpi sono stati numerosi e potenti. Abito qui da oltre 80 anni, mai avvertito cose simili».
Poco distante Vigilia Balbinot e Marcello Casagrande invece non sembrano preoccupati per niente.
«Non credo nel terremoto -dice Vigilia- Forse è l'acqua che crea questi strani movimenti nel sottosuolo. Dicono che le case tremano, la mia ancora no».
«Ho lavorato per anni nei cantieri -afferma Casagrande- quei boati assomigliano ai botti di esplosivo in galleria. Mi sento tranquillo, almeno per ora».
Intanto sabato nelle ex scuole è programmato un altro incontro con la popolazione, probabilmente verranno comunicati i primi dati rilevati dai cinque rilevatori piazzati in vari punti della zona interessata.
|
|
|