 01/02/2011 15:47 |
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La Tribuna di Treviso
Una panchina lunga mezzo secolo
Pontello, il massaggiatore che nel 1956-57 «mancò» l'esordio nel Treviso
di Antonio Frigo
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Una panchina lunga mezzo secolo
Un appuntamento rinviato più di 50 anni. Anche questo si scopre calpestando i campi di allenamento del Treviso Calcio a Lancenigo. Un appuntamento con la panchina rinviato di mezzo secolo. Ce ne accenna "el dotòr" Dino Munarolo, tornato a occuparsi della salute dei biancocelesti. Stiamo passeggiando tra le baracche che hanno visto sfilare, sotto le docce (correvano allegre pantegane) Pradella, Bonavina, Luca Toni, Foggia, Borriello. Le baracche sono in fase di restauro e diventeranno gli ambulatori per la prima squadra e per le giovanili: in tutto sono 200 i ragazzi che si affidano allo staff di via Foscolo. E dello staff fa parte - portato dal mister e apprezzato da Munarolo - Roberto Pontello, il massaggiatore. E' lui il protagonista della storia della panchina lunga mezzo secolo. Su quella panchina, al Tenni, il settantenne Pontello s'è seduto la prima volta in occasione del match con il Belluno. «Mi mancava il fiato e i ricordi correvano indietro, indietro... di cinquant'anni. Tanti ne son passati da quando avrei dovuto esordire nelle giovanili della squadra allora allenata da "Sandokan" Silvestri». Il Treviso faceva nuovamente la C, in quel campionato 1956-57. Dopo una serie di saliscendi tra la C e la B, avendo come allenatore anche un certo un certo Nereo Rocco, la squadra era tornata giù in C. Ci giocavano anche Cervato (poi decollato verso la Juve), Magistrelli, Fornasarig e De Carlo. «Avevo 15 anni - racconta Roberto con grande rimpianto - ero un centrocampista bravino, giocavo con il Silea negli anni in cui era al massimo del fulgore, mi cercò il Treviso. Avevo fatto anche le visite mediche, stavo per essere tesserato...». Erano anni difficili, il boom chiedeva braccia e le famiglie, dai figli, chiedevano aiuto al bilancio familiare. «Avevo fatto la terza Industriale, ebbi un'offerta di lavoro dalla Pillon impienti elettrici. Uno stipendio sicuro, un futuro da costruire, ma a patto che non chiedessi tempo per andarmi ad allenare. Mi si spezzò il cuore, ma dovetti salutare il Treviso. Quella panchina mi avrebbe aspettato una vita. E ormai non me la immaginavo più, neanche in questa forma». Come abbia fatto quel centrocampista quindicenne di cui si parlava un gran bene a trasformarsi in un massaggiatore esperto, è una storia nella storia. «Mio zio era Vilfredo Perini, il mitico massaggiatore della Ciclisti Trevigiani. Lo seguivo spesso, gli rubavo il mestiere con gli occhi, mi piaceva pensare che l'atleta dipendeva anche dalla bravura del massaggiatore, dalle sue mani. Da guardare a fare è stato un passo. La passione del calcio era rimasta, al Montello ho addirittura fatto l'allenatore, sono stato a lungo selezionatore regionale per il settore giovanile: andavo nei campetti a prendere nota dei talenti e a segnalarli al responsabile della selezione. E non ho mai smesso di massaggiare atleti, tanto che questo è diventato molto più di un hobby...». Poi la chiamata. Con gli ultimi anni della gestione pre-Corvezzo, lo staff medico s'era sfaldato. E la fuga dal Treviso aveva portato il massaggiatore titolare Marino Menegaldo a Quinto. Il ritorno del dottor Dino Munarolo, che aveva ceduto per amor di squadra più che per scelta ponderata, era coinciso con la necessità di trovare almeno un massaggiatore. Ed è così che è spuntato quasi dal nulla Roberto. «Quando, nel match con il Belluno in casa, s'è seduto in panchina - ci racconta felice Munarolo - Pontello ha avuto un momento di sbandamento, s'è messo la testa tra le mani e ha guardato lontano. Lontano cinquant'anni e più. Sono rimasto molto colpito dal suo atteggiamento: non aveva proprio dimenticato». Nel frattempo aveva fatto il militare, "messo su" famiglia, era diventato comunque qualcuno nel mondo del calcio e della professione, era andato in pensione, s'era preparato a godersi i nipoti (un maschio e una femmina, nuotatori e non calciatori) in santa pace. La chiamata del Treviso gli ha fatto fare una capriola all'indietro, gli ha fatto mancare il fiato. E se anche il prossimo anno la diaspora dello staff di Munarolo dovesse subire un'inversione di tendenza, Roberto resterebbe comunque. «Ci sono le giovanili, qui stanno pensando in grande. Tra gente che ha un'alta professionalità, lavorare è un piacere».
28 gennaio 2011[Modificato da ZakkTV 01/02/2011 15:59] |
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| 01/02/2011 15:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 24.593 | Registrato il: 23/12/2005 | Sesso: Maschile | Vice-Admin | |
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Bella storia, ho trovato l'articolo per caso cercando notizie su Perna...
![[SM=x397209]](http://img420.imageshack.us/img420/8134/applausing2.gif) |
| 01/02/2011 18:59 |
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| | | OFFLINE | Post: 55.631 | Registrato il: 05/04/2004 | Città: TREVISO | Età: 40 | Sesso: Maschile | Admin | |
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Si davvero una bella storia; lui è stato scelto personalmente da Munarolo quindi?
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| 01/02/2011 19:40 |
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| | | OFFLINE | Post: 24.593 | Registrato il: 23/12/2005 | Sesso: Maschile | Vice-Admin | |
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Eh, non ho capito questa cosa, nell'articolo dicono che è stato scelto anche dall'allenatore. |
| 02/02/2011 10:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 55.631 | Registrato il: 05/04/2004 | Città: TREVISO | Età: 40 | Sesso: Maschile | Admin | |
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Secondo me hanno sbagliato..
Hanno mandato via quello che c'era prima, e proprio nel periodo in cui è tornato il dottore!
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| 02/02/2011 11:10 |
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| | | OFFLINE | Post: 24.593 | Registrato il: 23/12/2005 | Sesso: Maschile | Vice-Admin | |
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Ma poi, io pensavo che il massaggiatore fosse quello giovane ![[SM=g2172112]](https://im2.freeforumzone.it/up/21/12/603847136.gif) |
| 02/02/2011 11:11 |
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| | | OFFLINE | Post: 55.631 | Registrato il: 05/04/2004 | Città: TREVISO | Età: 40 | Sesso: Maschile | Admin | |
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Sarà fisioterapista a sto punto...
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