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Dal 2012 Benetton lascia basket e volley

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2011 15:42
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16/02/2011 20:14
 
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da La Tribuna di Treviso

La famiglia Benetton lascia basket e volley dal giugno 2012


L'annuncio in una conferenza stampa a Villa Minelli. Resta l'impegno nel rugby e nei settori giovanili. "Una scelta meditata e sofferta" ha spiegato Gilberto Benetton: "I risultati sono calati"


di Federico de Wolanski

TREVISO. Benetton lascerà lo sport trevigiano a partire dal giugno 2012. Lo ha annunciato oggi Gilberto Benetton, in una conferenza stampa a Villa Minelli, precisando che l'impegno del gruppo nel basket e nel volley professionistico terminerà alla fine dei campionati 2012, mentre resterà nel settore giovanile. Resterà invece l'impegno nel rugby.



"E' una scelta medidata e sofferta. Continuiamo l'impegno sociale con i giovani. Il resto è ormai diventato troppo costoso - ha spiegato Gilberto Benetton - E poi ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati".

"Mi sono un po' disamorato e le nuove leve della famiglia non spingono per lo sport" ha confessato però Gilberto Benetton.

Il primo commento è arrivato dal mitico Dino Meneghin, oggi presidente Fip.

"Sicuramente è stata una sorpresa e sono dispiaciuto - ha detto - Lo considero un segnale preoccupante, da valutare e da comprendere perche' e' espressione del difficile momento che stiamo attraversando.

"Conosco la passione per lo sport della famiglia Benetton - continua il Meneghin - e spero che ci ripensino e trovino nuovi stimoli per riaffrontare lo sport professionistico, fermo restando il meraviglioso lavoro che stanno facendo con Verde Sport. E' comunque un monito per tutto il mondo dello sport: e' un periodo in cui non si puo' fare il passo piu' lungo della gamba".

Sul caso è subito intervenuto anche il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia ''Spero vivamente si possa trovare una soluzione per favorire il ripensamento dei Benetton'' ha detto, sottolineando che egli stesso e' a disposizione della famiglia di imprenditori trevigiani per trovare il modo di non disperdere ''un patrimonio non solo sportivo ma di grande valore territoriale per tutto il Veneto''.

''Pur rispettando la scelta della famiglia e pur riconoscendo gli sforzi per la promozione sportiva nazionale e internazionale sviluppata negli anni mi chiedo - prosegue Zaia - cosa riservera' il futuro sportivo veneto senza queste storiche compagini''. Zaia sottolinea, in particolare, il grande ruolo sociale e identitario svolto dalle squadre di basket e di pallavolo dei Benetton. ''Siete un valore della comunita' - ha aggiunto Zaia - a partire da cio' che avete costruito con i vostri vivai: non siete semplicemente delle partite Iva ma il simbolo stesso del legame tra sport e territorio, autentici produttori di uno sportsystem riconosciuto in tutto il mondo. Saro' comunque e sempre a fianco dei Benetton perche' la notizia di questo abbandono e' un autentico fulmine a ciel sereno. Non riesco nemmeno a pensare lo sport veneto senza queste squadre''.
16 febbraio 2011

da www.gazzetta.it

Benetton fa un passo indietro
Dal 2012 basta basket e volley


Il gruppo trevigiano rinuncia alle squadre pro, eccetto il rugby: "Continuiamo l'impegno sociale con i giovani, il resto è diventato troppo costoso. E' una scelta meditata e sofferta". Meneghin: "Segnale preoccupante, spero ci ripensino"

TREVISO, 16 febbraio 2011 - La Benetton riudce l'impegno nello sport. A partire dal 1 luglio 2012 l'azienda non sarà più proprietaria né sponsor di basket e volley Treviso, come annunciato da Gilberto Benetton in una conferenza stampa nella città veneta, cuore dell'impero sportivo del gruppo. Resteranno invece gli impegni nel rugby ("Settore in cui ci rinforzeremo") e in basket e volley giovanili. "E' una scelta medidata e sofferta - ha spiegato Gilberto Benetton -. Continuiamo l'impegno sociale con i giovani. Il resto è ormai diventato troppo costoso. E poi ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati. Mi sono un po' disamorato e le nuove leve della famiglia non spingono per lo sport, che non ci appartiene più. E buttare i soldi non piace a nessuno".

"Negli anni Ottanta il nostro ingresso nello sport aveva una valenza sociale. Ora, dopo tante vittorie e tanti investimenti, non è più così"

"giornata triste" — "Oggi è comunque una giornata triste, dopo 30 anni di attività professionistica ad alto livello e di vittorie, ma gli scenari sono cambiati: negli anni Ottanta il nostro ingresso nello sport aveva una valenza sociale, per dare lustro alla città e coinvolgere il territorio in qualcosa di importante e l'entusiasmo del pubblico e dell'ambiente era grandissimo. Ora dopo tante vittorie e anche tanti investimenti, indubbiamente non è più così sia sul piano dei risultati che su quello del seguito delle squadre; riteniamo pertanto che ci sia bisogno di altro e che gli investimenti debbano essere diretti in altra direzione e in questa visione potenzieremo la nostra attività legata al sociale, allle famiglie e ai giovani, mantenendo anche i settori giovanili. Speriamo che in questo anno e mezzo ci sia qualche imprenditore nel territorio, magari un'azienda giovane come lo eravamo noi trent'anni fa, che possa prendere il nostro posto. Siamo disposti a mettere a disposizione il Palaverde (il palazzetto dello sport di proprietà dei Benetton, n.d.r.) e l'attività giovanile, e vogliamo lavorare da qui al 2012 con la speranza che qualcuno possa subentrare. Continua invece il nostro impegno nel rugby, che è lo sport più radicato nel nostro territorio e che sta vivendo un grande momento con l'approdo in Celtic League".

le reazioni — Dino Meneghin, presidente della federbasket, è il primo a commentare l'uscita di scena dei Benetton: "Sicuramente è stata una sorpresa e sono dispiaciuto. Lo considero un segnale preoccupante, da valutare e da comprendere perché è espressione del difficile momento che stiamo attraversando. Conosco la passione per lo sport della famiglia Benetton e spero che ci ripensino e trovino nuovi stimoli per riaffrontare lo sport professionistico, fermo restando il meraviglioso lavoro che stanno facendo con Verde Sport. E' comunque un monito per tutto il mondo dello sport: è un periodo in cui non si può fare il passo più lungo della gamba". Così Pasquale Gravina, general manager della Sisley Volley: “E’ un cambiamento epocale, che merita una riflessione. Ai ragazzi che andranno in campo tra poco ho detto di pensare a quello che c’è, che è molto, e non a quello che non ci sarà più. Non bisogna mollare di un centimetro: è il momento di dimostrare che il lavoro fatto in questi due anni è positivo, che eravamo sulla strada giusta”. Il Presidente della Lega Pallavolo Serie A Diego Mosna ha dichiarato: “Siamo molto dispiaciuti. E’ chiaro che rispettiamo le decisioni della famiglia Benetton. E’ però anche legittimo da parte nostra, visto che fortunatamente i tempi sono lunghi e abbiamo ancora questo finale di stagione ed un altro intero campionato davanti, contare su un ravvedimento da parte della proprietà. Soprattutto perché parliamo della Sisley Treviso, che rappresenta insieme a tutta Verde Sport una realtà sportiva non solo di rilevanza nazionale, ma fra le più importanti al mondo. La famiglia Benetton ha raccolto una bacheca che per titoli vinti è fra le più prestigiose. Per tutti noi, anche se abbiamo l’amaro in bocca, è stato e sarà comunque una gioia e un onore condividere il nostro magnifico campionato con loro. A nome della Lega esprimo il massimo della stima nei confronti dei Benetton ma, ripeto, non possiamo che sperare che i loro pensieri cambino e la storia di una delle realtà sportive più importanti possa andare avanti, nel segno di una continuità agonistica che il territorio, e i tifosi in particolare, meritano”.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

da www.corrieredelveneto.corriere.it

TREVISO

Clamoroso, la famiglia Benetton
lascia basket e volley dal 2012

L'annuncio choc: «Questo sport non ci appartiene più, buttare i soldi non piace a nessuno». E poi: questa piazza non ha più fame di vittorie. Il gruppo resterà nel rugby

Gilberto Benetton

Gilberto Benetton

LE REAZIONI «Troviamo una soluzione per un loro ripensamento»

TREVISO - La famiglia Benetton lascia lo sport trevigiano. O, meglio: dal 2012 abbandonerà basket e volley, mentre manterrà il proprio impegno nel rugby. L'annucio a sorpresa è stato dato dal patron Gilberto Benetton nel corso di una conferenza stampa a villa Minelli, cuore delle attività del gruppo. «Abbiamo perso le motivazioni e la gioia, questo sport non ci appartiene più e buttare i soldi non piace a nessuno. E' stata una scelta sofferta - ha detto Gilberto -, terremo i settori giovanili e il rugby. Oggi è una giornata triste». Benetton ha ribadito nel corso della conferenza stampa che la decisione è stata presa non tanto per ragioni economiche «anche se adesso bisogna investire molti più soldi rispetto al passato per ottenere risultati. Noi abbiamo scelto sempre una linea di tipo etico sugli investimenti». Ma adesso non è più possibile. Poi c'è il problema della città. «Treviso non ha più fame, è una piazza abituata a grandi successi, ora non ha più la carica». Lo stesso Palaverde oggi si riempie a fatica, al contrario del rugby che, con la Celtic league, «ci sta dando molte soddisfazioni».

Ma. Bo.
16 febbraio 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA




[Modificato da ZakkTV 16/02/2011 20:16]
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