16/02/2011 20:31 |
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da www.ilgazzettino.it
Benetton lascia basket e volley dal 2012:
doccia fredda per lo sport trevigiano
Il patron Gilberto: «Una decisione meditata e sofferta» L'impegno resterà per il rugby e i settori giovanili
TREVISO - Passo indietro per la famiglia Benetton in campo sportivo, per quanto riguarda basket e volley: ad annunciarlo durante una conferenza stampa a Villa Minelli è Patron Gilberto che ha parlato di una decisione «meditata e sofferta». Dunque a partire dal giugno 2012 la famiglia Benetton lascia lo sport di vertice di basket e volley, dove in questi anni ha vinto tutto con i marchi Benetton e Sisley. L'impegno del gruppo resterà attivo per il rugby, e per i settori giovanili degli altri sport. «Il resto è ormai diventato troppo costoso - ha sottolineato Gilberto -, ora spendiamo molto ma i risultati sportivi sono calati».
Nessuna spiegazione del perché la famiglia ha deciso di abbandonare pallacanestro e pallavolo. «Lasceremo le squadre professionistiche di Benetton Basket e Sisley Volley - ha detto Benetton - , ma manterremo i settori giovanili e tutte le attività sociali che si svolgono a La Ghirada. Anzi - ha aggiunto - questo settore verrà potenziato e continuerà diventando il punto di forza del nostro impegno nello sport». Gilberto Benetton ha ammesso che «questo è un giorno triste dopo 30 anni di attività professionistica ad alto livello e di vittorie (51 trofei, 19 di basket e 32 di volley, ndr ), ma gli scenari sono cambiati: negli anni Ottanta il nostro ingresso nello sport aveva una valenza sociale, per dare lustro alla città e coinvolgere il territorio in qualcosa di importante e l'entusiasmo del pubblico e dell'ambiente era grandissimo».
«Ora dopo tante vittorie e anche tanti investimenti - ha aggiunto Benetton -, indubbiamente non è più così sia sul piano dei risultati che su quello del seguito delle squadre; riteniamo pertanto che ci sia bisogno di altro e che gli investimenti debbano essere diretti in altra direzione e in questa visione potenzieremo la nostra attività legata al sociale, alle famiglie e ai giovani, mantenendo anche i settori giovanili. Speriamo che - ha auspicato - in questo anno e mezzo ci sia qualche imprenditore nel territorio, magari un'azienda giovane come lo eravamo noi trent'anni fa, che possa prendere il nostro posto».
Gilberto Benetton ha infine assicurato di voler mettere «a disposizione il Palaverde (il palazzetto dello sport di proprietà dei Benetton ndr) e l'attività giovanile, e di voler lavorare da qui al 2012 con la speranza che qualcuno possa subentrare. Continua invece - ha concluso - il nostro impegno nel rugby, che è lo sport più radicato nel nostro territorio e che sta vivendo un grande momento con l'approdo in Celtic League».
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 16:18 Ultimo aggiornamento: 19:28
Il governatore Zaia: «Spero ci siano
i margini per un ripensamento»
VENEZIA - «Spero vivamente si possa trovare una soluzione per favorire il ripensamento dei Benetton». Lo dice all'ANSA il presidente del Veneto Luca Zaia, sottolineando che egli stesso è a disposizione della famiglia di imprenditori trevigiani per trovare il modo di non disperdere «un patrimonio non solo sportivo ma di grande valore territoriale per tutto il Veneto». «Pur rispettando la scelta della famiglia e pur riconoscendo gli sforzi per la promozione sportiva nazionale e internazionale sviluppata negli anni mi chiedo - prosegue Zaia - cosa riserverà il futuro sportivo veneto senza queste storiche compagini».
Zaia sottolinea, in particolare, il grande ruolo sociale e identitario svolto dalle squadre di basket e di pallavolo dei Benetton. «Siete un valore della comunità - ha aggiunto Zaia - a partire da ciò che avete costruito con i vostri vivai: non siete semplicemente delle partite Iva ma il simbolo stesso del legame tra sport e territorio, autentici produttori di uno sportsystem riconosciuto in tutto il mondo. Sarò comunque e sempre a fianco dei Benetton perché la notizia di questo abbandono è un autentico fulmine a ciel sereno. Non riesco nemmeno a pensare lo sport veneto senza queste squadre».
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 18:00
Il presidente della Fip, Meneghin:
«È un segnale preoccupante»
TREVISO - «Sicuramente è stata una sorpresa e sono dispiaciuto - il commento di Dino Meneghin, presidente Fip - Lo considero un segnale preoccupante, da valutare e da comprendere perché è espressione del difficile momento che stiamo attraversando».
«Conosco la passione per lo sport della famiglia Benetton - continua il Meneghin - e spero che ci ripensino e trovino nuovi stimoli per riaffrontare lo sport professionistico, fermo restando il meraviglioso lavoro che stanno facendo con Verde Sport. È comunque un monito per tutto il mondo dello sport: è un periodo in cui non si può fare il passo più lungo della gamba».
Mercoledì 16 Febbraio 2011 - 18:37
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