18/02/2011 21:37 |
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da www.ilgazzettino.it
Eurocup e poi si azzera
Federico Bettuzzi
Venerdì 18 Febbraio 2011,
«Che senso ha mantenere attivi Ghirada e settore giovanile se poi non verrà concessa ai giovani la possibilità di avere una vetrina di una certa importanza come la prima squadra?».
A domandarselo è un addetto ai lavori, ex giocatore e profondo conoscitore del mondo sportivo Benetton che ha preferito avvalersi dell’anonimato.
L’annunciato abbandono della dimensione agonistica a livello professionistico del Gruppo di Ponzano, fatto salvo il rugby di Celtic League, ha scatenato un effetto domino dirompente.
L’allarme maggiore riguarda la competitività della squadra attualmente allenata da Jasmin Repesa, attesa a possibili grandi traguardi e ora mortificata da una sorta di sentenza capitale ad orologeria. Le Final Four di EuroCup che si disputeranno in aprile al Palaverde rischiano seriamente di diventare il canto del cigno della pallacanestro trevigiana di alto livello e paradossalmente, anche in caso di vittoria e conseguente qualificazione all’Eurolega 2011/12, il quadro prospettato da Gilberto Benetton non muterebbe. Il patron è uomo di parola, come dimostrò anche nel 1999, quando criticò i risultati insoddisfacenti della squadra di Obradovic (relegata per un anno in Coppa Saporta, poi vinta nella finale di Saragozza) prospettando il taglio di un terzo del budget. In quel caso il rientro nella massima competizione continentale attraverso la finale di campionato raggiunta grazie alla famosa stoppata di Marconato sul fortitudino Karnishovas non mutò le idee del patron che, incurante delle suppliche, diede seguito concreto alle sue minacce.
Sono se possibile ancora peggiori le prospettive per la prossima stagione agonistica, l’ultima con la “B” verde a campeggiare sulle canotte. In un futuro ormai prossimo la pallacanestro trevigiana potrebbe scendere in campo con una formazione composta da pochissimi reduci di quella attuale, un pugno di americani a basso costo (provenienza college Usa) ed ex prodotti del vivaio attualmente in prestito nelle varie categorie nazionali. Un traumatico colpo di spugna cancellerebbe quindi il progetto della scorsa estate: addio a tutti i protagonisti stranieri dell’annata in corso, senza badare a eventuali contratti pluriennali in essere che verrebbero ceduti o risolti. Addio all’attuale coach di Cantù Andrea Trinchieri (che pare avesse già sottoscritto un triennale). Addio a futuri prospetti di livello europeo come Leon Radosevic, 2.13 del Cibona Zagabria che era stato opzionato per la prossima stagione.
Il rischio di assistere per lunghi mesi, da settembre a giugno 2012, a una edizione veneta del carrozzone di Gaetano Papalia e della sua Nsb Napoli retrocessa e poi sparita dalla geografia del basket italiano, è notevole. Sarebbe una vera coltellata al cuore dei tifosi biancoverdi, che però hanno sempre sostenuto colori e tradizione, a dispetto delle feroci accuse di lassismo e menefreghismo giunte dalla proprietà del club.
«La verità è che la decisione attuale è figlia anche dello scandalo Lorbek -conclude l’interlocutore- Da allora non sono più giunti risultati degni di nota. In quel caso avrebbe dovuto pagare anche Giorgio Buzzavo, che invece rimase al suo posto. Il declino non è solo colpa del pubblico, ma anche della dirigenza e di chi ne ha avallato le scelte».
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