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da www.ilgazzettino.it
Korablin: «Voglio
una festa di sport»
Marco De Lazzari
Sabato 26 Marzo 2011,
Quello di domani a Sant'Elena (ore 15) contro il Treviso sarà il suo primo derby da presidente arancioneroverde, ma non il primo match da spettatore del Venezia. Yury Korablin rivela di aver già visto all'opera Collauto e compagni, mescolandosi senza grandi «travestimenti» - dato che l'attuale proprietà del club lagunare doveva ancora uscire ufficialmente allo scoperto - agli spettatori del Penzo in occasione del 6-0 al Torviscosa del 6 febbraio scorso. D'accordo, la serie D italiana non può certo esser paragonata alla Premjer Liga russa, ma il cinquantenne moscovita dà l'impressione di «sentire» un po’ la partita più attesa degli ultimi due anni.
«Mi piacerebbe proprio che il Venezia vincesse, perché questo sarebbe il modo migliore per trasformare ancor più il derby in una festa da vivere con tutti i tifosi - auspica Korablin, la cui intervista inizia e si conclude in italiano con un «buongiorno» e «grazie, arrivederci» pronunciato col sorriso - Sul piano sportivo la gara è importante, però personalmente ci terrei molto ad un'ampia condivisione emozionale con la città, con i veneziani e i mestrini».
Da questo pomeriggio gli arancioneroverdi saranno in ritiro al Lido e il presidente (impegnato in mattinata nel cda che esaminerà la situazione economica del Venezia) non nasconde di avere in mente una visita di cortesia ai suoi ragazzi.
«Ma non voglio che la mia, la nostra presenza (al suo fianco ci sono sempre l'amministratore delegato Aleks Samokhin e il consigliere Dmitry Balashov, ndr) finisca in qualche modo per «spaventare» la squadra. I ragazzi devono stare tranquilli, so che daranno il massimo per vincere e scavalcare il Treviso in vetta. Questo è l'atteggiamento che chiedo e che mi piace, bisogna sempre puntare al massimo nella vita di tutti i giorni. E per i calciatori ogni partita può essere una vetrina importante in prospettiva».
Abituato ai grandi derby di Mosca, Yury Korablin è parso stupito per il divieto imposto ai supporters trevigiani di venire al Penzo.
«La cosa più naturale e bella sarebbe la presenza di entrambe le tifoserie, il calore che sprigiona dagli spalti trasmette un messaggio positivo. Però aspettiamo numerosi i tifosi del Venezia, bambini, ragazzi e le loro famiglie (che potranno assistere al derby con lo speciale biglietto cumulativo a 5 euro, ndr). Come ho detto domani al Penzo dovrà essere un pomeriggio di festa, ci auguriamo soltanto il primo da qui al futuro».
QUI CUNICO L’allenatore del Venezia ha a disposizione tutta la squadra
«Vincerà chi sbaglierà di meno»
Sabato 26 Marzo 2011,
«Un pronostico? Vincerà chi commetterà meno errori». Così vede il derby di domani il tecnico lagunare Enrico Cunico. «Magari ogni domenica potessimo affrontare il Treviso - sostiene l'allenatore di Caldogno - dico sul serio, perché partite di questo spessore si preparano da sole, vedo da inizio settimana una grande concentrazione nei miei ragazzi. Siamo tutti consapevoli di quanto vale questo derby, anche per questo mi sono sentito di proporre alla squadra di andare per la prima volta in ritiro, da questo pomeriggio fino alla partita. La risposta? Davvero entusiasta».
L'interrogativo però rimane, quanto vale questo derby? Classifica alla mano una sconfitta sarebbe grave per il Venezia. «Io dico che come noi nemmeno loro possono permettersi di perdere - mette in chiaro Cunico - perché non credo sarebbero felici di subire il sorpasso. È chiaro che noi non vogliamo certo ritrovarci a -5 anche se, nel bene o nel male, poi ci saranno altre cinque gare da giocare fino all'8 maggio».
L'1-1 di Belluno ha un po’ smorzato l'entusiasmo del Venezia? «Non direi proprio, siamo in serie positiva da nove gare 7 delle quali le abbiamo vinte. Inoltre non dimentichiamo che giochiamo in casa in uno stadio che sarà tutto per noi. Sarà uno svantaggio per il Treviso? Non più di quanto lo fu per noi all'andata».
Dove allora deve «ritrovarsi» il Venezia dopo Belluno. «Sul piano agonistico dobbiamo trovare quella marcia in più, ma sono tranquillo perché la squadra vuole dimostrare tutto il suo valore. Se Treviso e Venezia hanno fatto il vuoto alle loro spalle significa che sono le più forti, d'altra parte anche per il team biancoceleste non si può parlare di sorpresa visti i vari giocatori che hanno giocato tra i professionisti. Anche sul piano qualitativo sarà un derby aperto, bisognerà sbagliare pochissimo e ancor più conterà una gestione ottimale delle energie nervose».
Quindi ok per gli stimoli ma «guai ad andare oltre - incalza Cunico - perché serviranno 100' di grandissima lucidità».
LA SQUADRA - Con tutti i giocatori a disposizione mister Cunico deve solo sciogliere tre ballottaggi, uno per reparto: tra Nicoletto e Aliberti in difesa, Malagò e Borotto in mediana, Ferretti e Mazzeo in attacco. A centrocampo sicuro il rientro di Lelj dopo la squalifica, nonché di capitan Collauto dopo il riposo precauzionale osservato nell'1-1 di Belluno. Al Penzo (ore 15) arbitrerà il signor Sacchi di Macerata).
QUI TREVISO Dopo lo stop imposto dal giudice
Rientra Bandiera: «Il Venezia
dovrà scoprirsi per vincere»
Sabato 26 Marzo 2011,
Rispetto alla partita giocata e vinta domenica scorsa con il Torviscosa, l'allenatore del Treviso, Diego Zanin, recupera tre titolari: Cernuto, Torromino che erano infortunati e Bandiera fermo per la squalifica di una giornata.
«Non vedo l'ora di scendere in campo -dice il centrocampista - anche perché il giudice disciplinare mi ha concesso una settimana di riposo forzato».
Rientri nella partita più importante della stagione.
«E per questo motivo è anche la più affascinante ma se se siamo una squadra forte come crediamo lo dobbiamo dimostrare anche in queste occasioni».
Potreste chiudere il campionato.
«Se vincessimo il nostro vantaggio si porterebbe a cinque punti e sarebbero davvero tanti ma non sarà una passeggiata far punti al Penzo».
Qual è il punto forte dei veneziani?
«L'attacco è il più prolifico del girone e poi hanno Zubin che vanta una media gol impressionante. Noi però, con Ferretti e Perna, abbiamo la coppia più prolifica».
Quale invece il loro punto debole?
«Credo che essendo una squadra votata all'attacco, a volte concede qualcosa di troppo in fase difensiva ma stiamo parlando di un gruppo che ha vinto moltissimo e che, come noi meriterebbe la promozione tra i professionisti».
Come arrivate a questo appuntamento?
«Nel migliore dei modi. Non abbiamo nessun infortunato e neppure squalificati per cui l'allenatore ha la possibilità di scegliere. Anche il morale è alle stelle perché domenica scorsa abbiamo vinto mentre il Venezia ha pareggiato a Belluno e questo ci permette di arrivare alla partita con due punti di vantaggio costringendo così il Venezia a dover fare la partita e quindi rischiare e a scoprirsi».
Giampaolo Zorzo
Tutti i precedenti tra i due team: mai in serie A
Sabato 26 Marzo 2011,
Al Penzo si sono affrontate in tutte le categorie, tranne che in serie A e in serie D. Venezia e Treviso hanno salutato da meno di due anni il calcio professionistico e, senz'altro, avrebbero fatto volentieri a meno di scendere fino in «quinta serie» per disputare un altro derby, ma tant'è. Prima di ritrovarsi al Tenni il 21 novembre scorso, l'ultimo faccia a faccia ufficiale tra arancioneroverdi e biancocelesti risaliva al 19 agosto 2006: davanti a 1.972 tifosi (di ambedue le sponde) capitan Collauto aspettò il 92'per recapitare alle spalle di Zancopè la punizione che regalò il passaggio del turno al team di Nello Di Costanzo. Due anni prima, il 14 agosto 2004, il Venezia di Julio Ribas sempre in Coppa Italia - ma al Baracca - fu fermato sull'1-1 dopo al gol in rovesciata di Guidoni rispose Cortellini. A quella stagione di serie B 2004/05 risale l'ultimo precedente in campionato, con blitz trevigiano al Penzo con un 2-1 firmato da Centi, Gheller e Biancolino per l'undici di casa. Ancora in B a Sant'Elena arrivarono due 0-0 nel 97/98 e nel 2003/04, mentre nel 2000/01 il Venezia del citì Prandelli si impose per 3-0 grazie a Maniero-Di Napoli-Bazzani. A cavallo del 1990, invece, i derby si disputarono al Baracca con il VeneziaMestre sconfitto per 1-0 nella C2 87/88, dopodiché bloccato sullo 0-0 e a segno per 2-0 nella Coppa Italia 88/89 e 90/91. Nell'epoca pre-fusione per trovare un successo casalingo neroverde bisogna tornare addirittura all'1-0 della serie B 51/52: infatti tra la serie C 55/56 e quella 76/77 il Treviso uscì sempre indenne dal Penzo, strappando anzi due vittorie, 1-0 nel 70/71 e 2-1 nel 76/77. (m.del.)
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