Il Punto sul Treviso: Una sconfitta che brucia
Pillon non usa mezzi termini per descrivere la gara, ma i trevigiani potevano fare di più.
La vittoria contro il Piacenza aveva portato una brezza di ottimismo fra i veneti, ma ecco il brusco risveglio tre giorni dopo.
La squadra è ancora un cantiere aperto, tanto possesso palla, ma azioni pericolose davvero rare, e soprattutto si è mostrata alquanto preoccupante la poca voglia di ribaltare il risultato in maniera decisa.
Pillon opta per un mini turnover al S. Filippo, ma le scelte non si riveleranno felicissime. Difesa inalterata con Pianu-Viali-Dal Canto-Smit, è il centrocampo che viene modificato. Russotto al posto di Quadrini sulla fascia destra, Amodio al posto di Venitucci al centro e Scaglia al posto di Guigou sulla sinistra. In attacco a far compagnia a Pià è Piovaccari vista la squalifica di Barreto.
Tutto sommato i singoli giocatori non hanno fatto una cattiva prova, ma è stato l’insieme del gruppo a non funzionare. Infatti pur avendo un buona circolazione di palla, tutta la manovra si è andata sempre accentrando e mai allargarsi alle corsie esterne.
Così facendo la coppia di centrali messinesi ha avuto buon gioco nel tamponare le incursioni ospiti. Soprattutto alla luce di una brutta prestazione di Pià che si è mosso parecchio, ma sempre troppo lontano dalle fonti del gioco, “scappando” troppo velocemente nelle ripartenze.
L’ex attaccante della Triestina invece ha avuto una grandissima occasione nei primi dieci minuti di gioco, ma poi è andato a scomparire fino all’infortunio (e Beghetto dopo non ha fatto granchè meglio). Se esaminiamo la partita, tutto sommato, il Treviso non ha disputato una partita negativa, non è stato sconfitto sul piano del gioco, ma gli episodi lo hanno condizionato oltre misura.
Anche se il rigore di Biancolino fosse stato concesso in maniera generosa, i veneti avevano tutto il tempo di recuperare la gara, e proprio là è mancata proprio la giusta rabbia agonistica, la determinazione di voler cambiare le sorti del match.
E’ vero, il gol di Pià annullato era probabilmente regolare, ma anche quel momento della gara doveva far da molla ad un maggior agonismo, invece si è pensato e continuato soltanto a manovrare e mai a verticalizzare pericolosamente (merito anche del Messina che si è difeso bene) e tutto ciò ha portato ad un nulla di fatto.
Sabato al Tenni verrà ospitato un lanciatissimo Pisa. Il Treviso in casa non può permettersi di lasciare altri punti per strada perché in questa serie B è importantissimo non perdere troppo terreno in casa propria visto che le insidie sono ovunque e basta un filotto negativo per parlare di crisi. L’organico è stato costruito per far bene e puntare anche al salto di qualità, ora tocca a Pillon e ai suoi giocatori di far tesoro di queste battute d’arresto per prendere la giusta marcia in direzione della A.
da www.goal.com/it