ZakkTV
00martedì 8 febbraio 2011 16:08
Corriere delle Alpi
Calcio serie D. Il Belluno regala i tre punti al Chioggia
BELLUNO. Un'incomprensione fra Trivellato e i compagni della difesa costa il gol e la sconfitta del Belluno con il Chioggia: cross di Pagan dalla destra, il portiere chiama il pallone bello come il sole sulla neve delle Dolomiti, Brustolon non osa contraddirlo e Adriano ringrazia gli amici di una domenica con un colpo di testa e le lacrime agli occhi.
Commovente. Tutto a cinque minuti dal riposo, dopo che i gialloblù avevano sbagliato perlomeno quattro reti davanti alla porta di Luca Boscolo con Battaglia, Mosca, Radrezza e Mele.
Gli attaccanti faticano a segnare anche durante la settimana e allora o ci pensano gli altri o vincere diventa quasi impossibile. La zona play out si è allontanata pericolosamente e quella con i saluti da Tamai è già diventata una cartolina ingiallita.
Miniati, il dito nella piaga «A volta ci manca qualcosa quando c'è da finalizzare»
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Miniati, il dito nella piaga «A volta ci manca qualcosa quando cè da finalizzare»
BELLUNO. Tempi duri per i troppo buoni. Il Belluno è meglio di San Martino. E troppo spesso diventa martire, di fronte a squadre non eccezionali come il Chioggia formato trasferta. Gente che non vinceva da metà novembre, partita di Pordenone. Molto più forte il Tamai, eppure un risultato diverso. Anzi, uguale e contrario. Perché? «L'atteggiamento era quello giusto anche contro il Chioggia, il problema è che quel gol verso la fine della prima frazione ci ha tagliato le gambe, tanto è vero che la nostra ripresa è stata negativa - spiega Mike Miniati - non siamo più stati capaci di essere propositivi, come lo eravamo stati nei primi quarantacinque minuti». Qualcosa manca, non ci sono dubbi. Due sole partite senza gol subiti (Oderzo e Tamai) e pochi gol segnati: «Non sto a sindacare sull'operato del portiere, perché ne ho uno in famiglia e gioca nella mia stessa squadra. In più, non è il mio campo. Quello che so è che, a volte, non abbiamo la necessaria cattiveria, per segnare. Ho visto perlomeno tre o quattro situzioni favorevoli: ne avessimo sfruttata una sola. E allora può capitare che un errore lo commetti e finisci sconfitto, in una partita che avresti meritato perlomeno di pareggiare, se non vincere». Come complicarsi l'esistenza, senza tanti perché, insomma: «E' un campionato difficile e siamo in una situazione che dobbiamo cercare di raddrizzare in qualche maniera. Ci sono ancora diverse partite davanti e si tratta di accumulare il maggior numero di punti. Non possiamo più sbagliare, se vogliamo rimanere in questa categoria». Intanto, Miniati continua a giocare fuori ruolo: «Mi sistemo dove c'è bisogno. Anche oggi esterno destro basso. Sarei un centrocampista, però non mi lamento assolutamente, ci mancherebbe altro». (g.s.)
7 febbraio 2011
Il Belluno, invece, torna a dimostrare la propria fragilità, aggravata anche dalla cattiva ...
Il Belluno, invece, torna a dimostrare la propria fragilità, aggravata anche dalla cattiva giornata del regista Bono, che perde due o tre palloni da prenderlo a schiaffi. C'è solo una sua punizione interessante, sulla quale non si capisce bene se Brustolon stoppi o calci male, a pochi metri da Luca Boscolo. Di sicuro, la palla va fuori e i rimpianti aumentano. E' già uscito l'inconcludente eppure incavolato Battaglia, per fare spazio a Russo. Il nuovo entrato non è tanto più ficcante, ma almeno si guadagna qualche palla inattiva, che magari andrebbe gestita meglio. Invece una volta capita addirittura di ritrovarsi in fuorigioco e non è bello davvero. Entrano anche Lazzarini per uno stanco Mosca e Pontin per Rosso, perché comunque i fuoriquota regolamentari vanno salvaguardati. La buona volontà non manca ai gialloblù, semmai non ci sono le buone idee, sicché il Chioggia può ripartire in contropiede alcune volte, evitando però di chiudere l'incontro. Quattro minuti di recupero, che non cambiano nulla, anche perché il Chioggia ce ne mette quasi uno solo per battere un calcio d'angolo e non rispetta sistematicamente la distanza regolamentare sulle punizioni, perdendo altro tempo. La cosa strana è che non scattano altri cartellini, oltre a quelli di Garbini, Borriero, Tartalo e Vassalli. Il Belluno imbarca un'altra sconfitta e si accorge di essere ancora di più nei guai di prima. Avanti così e l'obiettivo massimo rischia di diventare la qualificazione ai play out, con meno di otto punti di distacco dall'avversaria diretta. In questo caso, si retrocede sparati e non rimane che mettersi a compilare la domanda di ripescaggio. Se qualcuno ne ha voglia.
Armenise prova a farsi animo «Anche un anno fa si pensava che non ci saremmo salvati...»
di Gigi Sosso
BELLUNO. Ingenuamente. Verrebbe da sorridere, se non ci fosse da piangere. Piangere e strapparsi i capelli. Un film già visto, al Polisportivo. Campione d'incassi l'undici avversario e a tasche vuote il Belluno, per via di un gol tremendo: «C'è stata un' ingenuità, purtroppo e l'abbiamo pagata - sottolinea Nicola Armenise - fino a quel momento, direi che avevamo fatto molto meglio del Chioggia, costruendo perlomeno tre o quattro buone occasioni, è che non siamo stati capaci di segnare». La salvezza diventa durissima, ma anche la fascia play out si è allontanata. Cosa si può, realisticamente, fare: «Non lo so ancora. L'anno scorso ci siamo salvati in quella maniera e nessuno ci credeva, adesso dobbiamo cercare di fare il massimo fino all'ultima giornata, il che significa mettere insieme il maggior numero di punti possibile. Alla fine, faremo i conti. Davvero non so a cosa possiamo aspirare, dico che anche in questa partita l'impegno non è mancato». L'impegno è il minimo sindacale. Quello che non c'è è la forza di reagire alle situazioni negative. Quando il Belluno va sotto, difficilmente rimedia: «Credo sia successo soltanto una volta ed era la prima giornata con l'Opitergina. Un po' anche per demerito dei trevigiani, a raccontarla tutta. Per il resto, non c'è dubbio che abbiamo questa grande difficoltà e non è certo la cosa migliore per una squadra, che deve cercare di mettersi in salvo in qualche modo». Il secondo tempo è stato poco meno che inutile ed era già capitato con l'Union Quinto, per esempio: «C'è stato disordine nella ripresa, sta di fatto che non siamo stati capaci di organizzare delle opportunità favorevoli, tranne quella su calcio piazzato di Bono, l'uomo che ci voleva».
7 febbraio 2011
Lahti, «toccata e fuga» prima di Concordia
Il centrale finlandese avrebbe voluto rispondere col sorriso alla chiamata della sua U21
Lahti, «toccata e fuga» prima di Concordia
BELLUNO. Volo e torno. Mercoledì Finlandia - Estonia under 21. Timi Lahti parte stamattina per la Scandinavia, perché il commissario tecnico Mika Laurikainen l'ha chiamato di nuovo. Certo il difensore sperava d'imbarcarsi dopo una vittoria. Immaginava di poter sorridere e non di presentarsi a Helsinki con il muso lungo: «Non giocheremo nella capitale, ma in una città vicina, ad ogni modo è sempre un appuntamento molto importante e del quale vado particolarmente orgoglioso. Parto stamattina e sarò di ritorno giovedì, pronto per l'incontro di Concordia, nel frattempo difenderò di nuovo i colori della mia nazionale. Peccato per il risultato della squadra di club. Abbiamo preso un gol evitabile, sul quale il mio compagno di reparto Brustolon avrebbe potuto fare qualcosa di buono e liberare. Purtroppo è andata a finire male e, secomdo me, avremmo meritato qualcosa di più. Almeno un punto». Lahti era già stato a Belluno l'anno scorso. Differenze? «Siamo un po' più giovani, rispetto alla passata stagione e questo può essere un problema in più. Ma direi che anche con il Chioggia ce la siamo giocare e senza quell'episodio negativo...». Manca ancora molto alla fine e, tra i problemi, c'è anche quello che interessa il biondo finlandese: ad aprile, comincerà il campionato di serie A del suo paese e l'Haka Valkeakoski gli ha rinnovato il contratto, dopo una buona stagione: «Sono sempre convinto che anche questa volta il Belluno potrà mettersi in salvo. Bisognerebbe giocare sempre come a Tamai, evitando tutti gli errori possibili e facendo un gran pressing sugli avversari. Fino a quando sarò qui in Italia, cercherò di dare il massimo per la mia squadra, con la speranza che questo massimo aiuti il gruppo a conquistare qualche risultato positivo in più. Ne abbiamo davvero un grande bisogno, per tentare questa nuova impresa. Cominciamo a fare risultato domenica prossima, non possiamo proprio farne a meno». (g.s.)
7 febbraio 2011
enricotv
00sabato 12 febbraio 2011 18:04
CALCIO SERIE D
Per il Belluno un rivale super in casa
Sabato 12 Febbraio 2011,
Tutti presenti, e largo agli attaccanti. Il Belluno ha svolto ieri l’ultima seduta della settimana. Gli unici assenti per il match rimangono Zappalà, Masoch e Lazzaretti. Nel gruppo invece Mele, Armenise e Pavan, con l’aggiunta del rientrante e carichissimo Lahti. Il mister, che aveva iniziato la settimana alzando la voce e mettendo bene in chiaro che per salvarsi bisogna cambiare ritmo, ha sottolineato una volta di più alla truppa l’importanza del match di domani in casa Concordia (designato l’arbitro Luigi Martire di Crotone). Con una squadra a tiro, appena 7 lunghezze più in alto dei gialloblù, sarà vietato sbagliare. Non si può perdere, né pareggiare. E per capire come farcela, un aiuto potrebbe arrivare dai numeri.
Il Concordia infatti, con 45 reti subìte (5 in più di Miniati&Co.), a fronte dei 32 fatti (9 in più del Belluno), «vanta» la terza peggior difesa del girone. È altrettanto vero però che nel girone di ritorno, in casa Concordia, le cose alle avversarie non sono andate troppo bene. Dopo averne vinto solo una in tutto il girone di andata, fino a oggi nel girone di ritorno tre partite e tre vittorie contro Quinto, Chioggia e Montecchio. (A.D.B.)
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enricotv
00giovedì 17 febbraio 2011 21:15
CALCIO SERIE D
Amichevole Bassano-Belluno
annullata per il maltempo
Giovedì 17 Febbraio 2011,
Piove, tutti a casa. Niente amichevole per il Belluno di Roberto Raschi. Mele e compagni questo pomeriggio non scenderanno a Bassano, non giocheranno amichevoli, ma se ne staranno a Belluno. A seguito delle abbondanti e fastidiose piogge delle ultime ore infatti ieri pomeriggio le due società hanno deciso in comune accordo che, viste le condizioni del campo del Filippin, meglio evitare rischi assurdi e far saltare l’amichevole. Tanti saluti e arrivederci alla prossima occasione.
Il clou della settimana gialloblù dunque è saltato e questo pomeriggio, con un programma di ripiego, la truppa di capitan Brustolon si troverà come al solito sul sintetico dello stadio per un classico allenamento settimanale. Niente amichevole in famiglia di riparazione. Troppo piccolo il sintetico, intoccabile il polisportivo. Il gruppo (nella foto sotto Lahti) avrà così modo di recuperare con più tranquillità gli acciaccati. Armenise è praticamente a posto e già questo pomeriggio dovrebbe prendere regolarmente parte alla seduta. Fermo invece - insieme al solito Zappalà -, Pavan, affaticato dal lavoro degli ultimi giorni e dunque lasciato a riposo fino alla prossima settimana. Ricordiamo infatti che domenica la serie D osserva un turno di riposo, in concomitanza con il torneo di Viareggio. Si riprenderà domenica 27 con Belluno-Sanvitese.
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