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Treviso, il sogno non è lontano
Il 2005 dei veneti si chiude con l'ultimo posto in classifica ma dopo una promozione quasi inaspettata. E la distanza dalla terzultima è solo di un punto
TREVISO, 30 dicembre 2005 - Un 2005 in agrodolce si mette da parte e lascia strada al nuovo anno. Per valutare bene il vecchio anno si devono fare due diverse valutazioni soprattutto perché il primo semestre ha regalato grandi gioie mentre gli ultimi sei mesi tante delusioni. Una squadra che gioca a memoria un calcio veloce e vincente, trascinata da Barreto che poi diventerà l’oggetto dei desideri di molte società fino a finire all’Udinese, conquista i play off e poi li conclude al quinto posto. Quando tutti sono impegnati a programmare il nuovo campionato di serie B ecco alcune voci che sconvolgono il palcoscenico calcistico.
Il Genoa non può iscriversi al campionato di serie B per illecito sportivo (una presunta combine con il Venezia) e neppure il Perugia e Torino per un bilancio non troppo... certosino. Ecco allora che si spalancano le porte a Treviso e addirittura all’Ascoli che si era classificata al sesto posto. La promozione d’ufficio però coglie impreparati i dirigenti del Treviso che sono costretti ad operare in sede di calcio mercato solamente pochi giorni prima l’inizio del campionato. E così quando inizia il torno, Inter, Livorno, Lazio, Sampdoria, Milan, non lasciano scampo ai biancocelesti che iniziano così in salita: cinque sconfitte consecutive e, ovviamente, ultimo posto.
Il pessimo avvio costa l’esonero a Ezio Rossi (a novembre) per far posto al trevigiano Alberto Cavasin. Le cose cambiano leggermente sia in termini di punti che sotto il profilo estetico tanto che la squadra, dopo l’impennata che ha portato alla vittoria sul Lecce sprofonda nuovamente all’ultimo posto anche se la classifica è tutt’altro che disperata visto che tra il Treviso e la quint’ultima ci sono solamente tre punti: una vittoria. E’ comunque una stagione fortunata per il Treviso per diversi motivi: fino a poco tempo fa in serie A c’erano 18 squadre e ne retrocedevano quattro, da quest’anno invece le squadre sono venti e in serie B ne scendono "solamente" tre.
Inoltre mai come quest’anno il massimo campionato offre una qualità così bassa e quindi per salvarsi basta davvero poco. Adesso si pensa al nuovo anno e ai rinforzi che la società consegnerà all’allenatore Cavasin. La quota salvezza è prevista a 36-37 punti, e, classifica alla mano, ne servono ancora una trentina sulla carta un’impresa disperata per una compagine che in queste prime 17 giornate, su 51 punti ne ha raccolti solamente 11, frutto di due vittorie (a Reggio Calabria con Rossi in panchina e in casa con il Lecce sotto la gestione Cavasin), e cinque pareggi.
Intanto si susseguono con una certa insistenza molte voci di calcio mercato. Sul piede di partenza ci sono Galeoto (Genoa, Messina, Ascoli), Gallo (Bologna, Torino, Genoa), Chiappara (Modena), Handanovic (Udinese), Lorenzi (Torino, Bologna), i Gemelli Antonio e Emanuele Filippini (Brescia, Torino, Bologna), Fava (Messina, Genoa, ), Dall’Acqua (Cremonese), Beghetto (Verona). Numerosa anche la lista dei presunti arrivi: Colucci (Bologna), Carrus (Bari), Maggio (Fiorentina), Chimenti (Juventus), Pepe (Palermo) mentre l’attaccante Marco Borriello ha iniziato ieri ad allenarsi con i nuovi compagni.
Giampaolo Zorzo
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Brescia e Treviso stanno lavorando su uno scambio di centrocampisti. In Lombardia potrebbe arrivare Fabio Gallo, mentre in veneto dovrebbe andare Omar Milanetto, richiesto espressamente da Cavasin. La trattativa è a buon punto. Unico ostacolo le titubanze di Gallo che sta vagliando anche le altre offerte giunte. Molto buona sarebbe quella della Cremonese che a lui si è interessata da tempo.
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Intanto sembra chiarirsi la strategia del Treviso che sta facendo di tutto per far saltare il trasferimento di Zampagna all'Atalanta. Il club veneto, infatti, non ha ancora perso le speranze di arrivare a uno scambio Fava-Zampagna col Messina e per questo sta complicando il passaggio dello stesso Fava in Sicilia che sbloccherebbe l'arrivo di Zampagna a Bergamo. Ma
Zampagna a Treviso non ci vuole andare (chi cazzo lo vuole!!!), ha scelto Bergamo e confermerà la sua scelta fino in fondo.
io avevo letto di uno scambio Fava-Muslimovic, sul corriereveneto. e poi parlavano di SIMONE INZAGHI e MOTTA dell'udinese (questo sarebbe un gran colpo, esterno dx dell'under21)