I trevigiani visti attraverso Google: è "meteo" la parola più cercata
C'è una cosa per la quale i trevigiani sono simili agli inglesi: l'ossessione per il tempo. Non è il risultato di un'inchiesta o di un sondaggio, lo dice Google, che ieri ha reso noto il cosiddetto "Google Zeitgeist", ossia la classifica delle parole più cercate nel più famoso motore di ricerca del mondo. E siccome è possibile suddividere i risultati anche per aree geografiche, è facile scoprire che in Italia la parola più cercata è "youtube", il sito (di proprietà di Google, ma è soltanto una coincidenza) che permette a chiunque di caricare e rendere pubblico un proprio video. Se però si restringe il campo di ricerca e si passa alla provincia di Treviso, si scopre che quando sono su Google gli abitanti della Marca vanno alla ricerca delle previsioni del tempo prima che di qualunque altra cosa: la parola più gettonata è infatti "meteo" (solo settima nella classifica nazionale).
Restando nella nostra provincia, dietro "meteo" ci sono "libero" (il portale sul quale moltissimi hanno la propria casella di posta elettronica) e "pagine bianche" (il sito che permette di trovare numeri di telefono e altre informazioni collegate). Appena sotto il podio, come scriverebbero i cronisti sportivi, ci sono i due principali siti di informazione, con quello del Corriere che precede quello di Repubblica. In sesta posizione sorprende la presenza proprio di "google" (e resta il mistero del perché così tante persone che stanno su Google vadano alla ricerca del sito sul quale sono già), settima è la Gazzetta dello Sport, ottavo Facebook, nono Yahoo e decimo Ebay, il più famoso sito di aste online.
A parte Google ha rivelato anche una classifica diversa, uella delle parole che, rispetto all'anno scorso, sono in maggiore crescita. E qui non c'è partita: a fare la parte del leone è Facebook, la rete sociale che raccoglie decine di milioni di persone in tutto il mondo e che quest'anno è diventata di moda anche in Italia. Dietro Facebook c'è la parola "generali" (probabilmente un'impennata della ricerca delle omonime assicurazioni), seguita da "agenzia entrate", cliccatissima quando alcuni mesi fa per alcuni giorni furono messe in rete le dichiarazioni dei redditi degli italiani.
Restando sempre nel mondo di internet, Treviso in questi giorni è sulla ribalta per un altro fenomeno, quello delle persone che avevano visto il video dei giocatori di rugby del Paese che avevano perso una scommessa con il proprio sponsor, il Gruppo Padana, ed erano stati costretti a correre per strada indossando soltanto un paio di mutande. Il video di otto minuti e mezzo, messo su You Tube domenica pomeriggio dall'utente kingdrummer, nel primo pomeriggio di ieri era stato visto da 6.500 persone, secondo quanto rivelato da un sito internet. Ma le visite si sono susseguite incessanti e ieri sera non eravamo lontani da quota diecimila (9.174 alle 22.55).
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