ZakkTV
00martedì 8 febbraio 2011 15:57
messaggero veneto
Pugno all’avversario, stop di due mesi
04 febbraio 2011 — pagina 16 sezione: Pordenone
SAN VITO. Colpisce con una testata l’avversario, viene espulso, reagisce sferrandogli un pugno: stop sino al 31 marzo. É questo il provvedimento preso dal giudice sportivo nei confronti di Assane Mboup della Sanvitese. Il fatto si riferisce alla gara del campionato juniores tra biancorossi e Chioggia. La società difende parzialmente il ragazzo: «Ha sbagliato, ma è stato provocato per tutto il match con insulti razzisti». I fatti. Sanvitese-Chioggia, match valevole per il torneo under nazionale. Mboup, giocatore della prima squadra, si aggrega con gli juniores: in campionato è squalificato, l’allenatore Gianni Tortolo preferisce che mantenga la condizione e giochi. Secondo la versione del club biancorosso, i giocatori del Chioggia, sin dall’inizio del match avrebbero insultato Mboup con frasi a sfondo razzista. Il clima ostile perdura sino all’episodio chiave. Il giocatore, dice la società, rimedia l’ennesimo insulto e reagisce, sferrando una testata a Giacomo Spresian. L’arbitro lo espelle e, subito dopo, Mboup sferra un pugno al volto allo stesso Spresian, «procurandogli – dice il comunicato - un taglio di circa tre centimetri all’arcata sopraciliare, con abbondante fuoriuscita di sangue, tanto che si riteneva necessario l’immediato ricovero in ospedale». Il parapiglia continua: il portiere dei veneti, Riccardo Penazzo, insulta il sanvitese e viene squalificato per cinque turni «per avere rivolto ad un calciatore avversario frase offensiva a contenuto razziale». Infine, viene allontanato dal campo l’allenatore dei veneti, Luca Tiozzo, per comportamento non regolamentare: per lui, stop di un turno.
Le reazioni. Immediata la reazione del presidente della Sanvitese, Paolo Gini. «Il nostro ragazzo ha sbagliato e sarà sicuramente punito – afferma – Tuttavia, va detto che è stato provocato per tutta la gara, con insulti a contenuto razzista. Un comportamento disgustoso: di sicuro, faremo ricorso». Non è mancata la versione del Chioggia: «La Sanvitese dice che Mboup è stato provocato? Lo smentisco, non è stato così – risponde il ds dei veneti, Patrizio Salviato – Siamo rammaricati: nessuno, dello staff sanvitese, ci ha chiamato per informarsi sulle condizioni di Spresian, che ha ancora quattro punti di sutura all’arcata sopracilliare. In ogni caso, per noi la vicenda è chiusa». A quanto pare, il ragazzo non adirà le vie legali.
Il precedente. Tutto porta a pensare che quello visto sabato sia una sorta di “secondo atto” di quanto successo nel match di campionato lo scorso ottobre con la prima squadra. Al tempo, i tifosi del Chioggia, presero di mira con insulti razzisti proprio Mboup e Davide Diaw, reo quest’ultimo di aver provocato i giocatori granata. Il giudice sportivo comminò 1.500 euro di multa al club veneto. Domenica prossima ci sarà Chioggia-Sanvitese: l’impressione è che non sia finita qui.
Alberto Bertolotto
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ZakkTV
00giovedì 17 febbraio 2011 15:34
Il Messaggero Veneto
La Sanvitese mette i brividi al Chioggia
14 febbraio 2011 — pagina 09 sezione: Nazionale
CHIOGGIA
SANVITESE
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CHIOGGIA SOTTOMARINA Fornasier, Boscolo Berto, Rossi, Caraceni, Garbini, A. Ballarin, Pagan (M.Ballarin), Doria (Cattelan), Bernardes, Tartalo (Spresian), Boscolo. All. Scarpa.
SANVITESE Piccolo, Nieri, Bassetto, Perissinotto, Geremia, Lestani, Michieli, De Cecco, Garlatti (Diaw), Cacurio (Cucchiaro), Monti. All. Tortolo.
MARCATORI Al 20’ Caraceni; nella ripresa, al 13’ Monti. Espulsi Garbini e Diaw. SOTTOMARINA. La corsa verso i play-off del Chioggia Sottomarina viene stoppata da un’ottima Sanvitese che archivia con il pari in laguna il momento delicato. Il pareggio finale, giunto al termine di un incontro molto nervoso, premia maggiormente la squadra ospite, che porta a casa un ottimo punto su un campo difficile come quello del Chioggia. È bene sottolineare subito che le due squadre non hanno espresso a pieno il loro potenziale, soprattutto sotto il profilo del gioco, a causa dei corretti e continui fischi dell’arbitro, abile a gestire un match ad alta tensione. E il risultato lo si legge chiaramente nel tabellino finale, con ben cinque ammoniti e due espulsi.
I padroni di casa possono avere probabilmente qualche rimpianto, considerando il vantaggio maturato nel corso del primo tempo, ma va dato atto ai friulani di aver sempre creduto nella possibilità di rimonta ed essere così giustamente premiati dal gol di Monti.
Cronaca. Al 20’ il Chioggia mette la freccia e passa in vantaggio con Caraceni, pronto a lasciar partire un gran destro di prima intenzione dal limite dell’area, lasciando ammutolito l’incolpevole Piccolo. Vantaggio meritato non fosse altro per l’ottima ripartenza orchestrata dalla squadra veneta.
I lagunari reggono senza correre tanti pericoli la reazione dei biancorosso nella prima frazione, sfiorando anche la rete del raddoppio con Tartalo e Doria.
Nella ripresa, però, la musica cambia perchè la Sanvitese che esce dagli spogliatoi è una squadra trasformata dalle indicazioni di mister Tortolo. Il forcing dei firulani porta all’immeditato pareggio firmato da Monti che mette dentro deviando magistralmente di testa un cross proveniente dalla sinistra. Fornasier non ha scampo, completamente spiazzato dalla deviazione dell’attaccante ospite.
Da quel momento in poi è stato un susseguirsi di falli, cartellini, provocazioni e risse sfiorate. Non si registrano infatti in tutta la ripresa ulteriori occasioni da rete. Al 24’ Garbini ha perso la testa, colpendo in mischia un avversario e lasciando il Chioggia in inferiorità numerica. Rosso diretto e squalifica pesante in arrivo. Il nervosismo non si è certo placato, tanto che il neo entrato Diaw, nel finale ha pareggiato anche il numero delle espulsioni: fallo da dietro e immediato cartellino rosso.
Il Chioggia guarda avanti, restando comunque nella parte alta della classifica, in piena corsa per gli spareggi promozione. Per la Sanvitese un punto che fa morale in vista dei prossimi impegni. (e.t.)
ZakkTV
00sabato 19 marzo 2011 16:08
Il Messaggero Veneto
La Sanvitese è al bivio
12 marzo 2011 — pagina 21 sezione: Sport
Il rischio play-out è grosso: se rimedia un’altra sconfitta, cadrebbe per la prima volta nella bagarre. Basta questo concetto per far capire quanto è delicata la trasferta della Sanvitese. Nella decima di ritorno di serie D (il via alle 14.30), i biancorossi giocano a Montebelluna, al cospetto dell’ultima squadra nella zona rossa, e da cui dista 4 punti. In poche parole, è una sfida che vale già un pezzo di stagione. Ed è una sfida in cui la squadra di Tortolo dovrà trovare quella vittoria mai ottenuta nel girone di ritorno e nel 2011. Match fondamentale per De Cecco e soci, 90’ che devono far rima con riscatto per il Pordenone. A play-off ormai sfumati, a causa dei 4 ko nelle ultime 5 gare, i neroverdi provano a salvare l’orgoglio ospitando il Montecchio. Partita da temere in particolare per la presenza del fresco ex Fantin, che ha una voglia grande così di rifarsi di fronte al suo vecchio pubblico. Infine, incontro che sa da ultima spiaggia per il Torviscosa, che ospita il Tamai nel derby regionale. Un altro ko spegnerebbe le già poche residue speranze di salvezza dei biancazzurri.
Estremis. Cacurio è in forte dubbio: lo staff farà di tutto per recuperare la sua stella. Altrimenti, pur non al meglio, ci sarà Calcagni al fianco di Monti. Con i “soliti” Mboup, Ursella e Visalli ancora out, Tortolo schiererà la formazione di domenica scorsa. Probabile formazione (4-4-2): Piccolo; Bassetto, Geremia, Perissinotto, Nieri; Diaw, Lestani, De Cecco, Michieli; Monti, Calcagni.
Capitano in dubbio. Problemi in difesa per i “ramarri”. Marson è squalificato, Battiston indisponibile, Campaner in forte dubbio: Bosi cerca di recuperare almeno il capitano, altrimenti potrebbe esserci Tardivo al fianco di Erodi. In mezzo, dovrebbe tornare Petris, mentre davanti c’è ballottaggio tra Rossi ed Herrera, con favorito il secondo. Probabile formazione (4-3-3) Bortolin; Cester, Erodi, Campaner, Nastri; Tardivo, Casella, Petris; Herrera, Lella, Sessolo.
Politti out. L’ex Itala non è al meglio, improbabile che Birtig lo rischi: al suo posto Gallinelli. Per il resto, si va verso la riconferma del “solito” undici. Chiamato a sbloccarsi Llullaku: il kosovaro non va in rete da più di un mese. Probabile formazione (4-3-1-2) Zanette; Cussigh, Giacomini, Gallinelli, Zuliani; Maracchi, Nonis, Giglio; Spetic; Llullaku, Piperissa.
Coperto. In casa Torviscosa, Moras deve rinunciare a Bordignon e l’ex Sandrin, infortunati, ma recupera Sannino e Mazzaro. In porta torna Buso, altro ex. Quasi certo il passaggio dal 4-3-3 al 4-4-2, con il ritorno di Turchetti dal 1’ e la coppia Pitta-Maccagnan davanti. Carpin non è al meglio e parte dalla panchina. Probabile formazione (4-4-2): Buso; Sannino, Zanon, Barbetti, Colavetta; Turchetti, Crozzoli, Coacci, Romanelli; Pitta, Maccagnan. (r.s.)
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Sanvitese, ko vietato a Montebelluna
13 marzo 2011 — pagina 17 sezione: Pordenone
Un ruolino di marcia da dimenticare, nel girone di ritorno – tre soli punti –, e il fatto che, in caso di ko, la strada per la salvezza si complicherebbe notevolmente. Bastano queste due motivazioni affinché la Sanvitese si metta alle spalle la crisi e prenda in mano il suo campionato. Nella decima di ritorno di serie D (il via alle 14.30), i biancorossi si recano a Montebelluna, nella tana di una diretta rivale per la permanenza in categoria, oltre che l’ultima squadra nella zona play-out. Perdere significherebbe essere risucchiati in zona rossa: eventualità da scongiurare. Sconfitta da evitare a tutti i costi anche per il Pordenone, se non per il campionato, ormai andato, perlomeno per l’orgoglio. I neroverdi ci provano al Bottecchia col Montecchio, al cospetto dell’ex Fantin, super-affamato di riscatto dopo l’addio di dicembre. Sulla panchina dei vicentini, tra l’altro, proprio oggi debutta il nuovo tecnico Monfardini, subentrato a Venturini. Infine, derby regionale per il Tamai, impegnato a Torviscosa, col fanalino di coda. Gara sulla carta facile, facilissima anzi, ma attenzione: la squadra di Moras è all’ultima spiaggia. E le “furie rosse” hanno già perso contro un’altra squadra che era ultima, il Belluno.
Guai a perdere. La sconfitta: una parola che non deve esistere, oggi, nel vocabolario della Sanvitese. «Non voglio neppure sentirla – dice l’allenatore Gianni Tortolo –, per noi è una gara troppo importante. Ora dobbiamo fare un passo avanti, ma con una consapevolezza: che il campionato non finisce qui». Un concetto, quest’ultimo, per smorzare la tensione, perché tutto il team sa che è una gara in cui ci si gioca una fetta di salvezza. «Ma sono fiducioso – dice il trainer –: ho visto la squadra in crescita, più forte mentalmente. E’ già abbastanza, visto il momento che viviamo. La reazione c’è stata, ora servono i punti». Le ultime. La Sanvitese rischia di affrontare la gara senza Cacurio, la sua stella: per il fantasista sarà decisivo il collaudo pre-partita. Se non se la sentirà, non sarà rischiato. In caso di forfait, spazio a Calcagni. Out i “soliti” Mboup, Visalli, Ursella. Probabile 4-4-2: Probabile 4-4-2: Piccolo; Bassetto, Geremia, Perissinotto, Nieri; Diaw, Lestani, De Cecco, Michieli; Monti, Calcagni.
Emergenza difesa. Problemi in difesa per Bosi: Marson è squalificato, Battiston indisponibile, Campaner in forte dubbio: il trainer cerca di recuperare almeno il capitano, altrimenti potrebbe esserci Tardivo al fianco di Erodi. In mezzo, dovrebbe tornare Petris, mentre davanti c’è ballottaggio tra Rossi ed Herrera, con favorito il secondo. Probabile 4-3-3: Bortolin; Cester, Erodi, Campaner, Nastri; Tardivo, Casella, Petris; Herrera, Lella, Sessolo.
Politti out. L’ex Itala non è al meglio, improbabile che Birtig lo rischi: al suo posto Gallinelli. Per il resto, si va verso la riconferma del “solito” undici. Chiamato a sbloccarsi Llullaku: il kosovaro non va in rete da più di un mese. Probabile 4-3-1-2: Zanette; Cussigh, Giacomini, Gallinelli, Zuliani; Maracchi, Nonis, Giglio; Spetic; Llullaku, Piperissa.
Alberto Bertolotto
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Sanvitese, un pari che può andare bene
14 marzo 2011 — pagina 10 sezione: Pordenone
Non le riesce il colpaccio, quello con cui avrebbe messo quasi sotto chiave la salvezza, ma perlomeno piazza una ripartenza importante. Nella decima di ritorno di serie D, la Sanvitese pareggia a Montebelluna (1-1), e mantiene veneti, e i play-out a quattro punti di distanza. Distanze della vigilia mantenute, e i biancorossi si accontentano: la vittoria nel 2011 manca ancora, ma dopo due ko di fila, e in una gara così importante, un punticino può anche andare bene. I boys di Tortolo lo portano a casa, seppur in mezzo a tante difficoltà. La prima, riguarda l’assenza di Cacurio: negativo il riscaldamento pre-gara, la “stella” non gioca. Quindi la rete dell’1-0 trevigiano, a cui la Sanvitese risponde 10’ più tardi con il solito Lestani, al secondo centro di fila. Nella ripresa, quando il pari sembra cosa fatta, arriva l’espulsione di Diaw, l’ennesima stagionale. La squadra sparisce dal campo, ma tiene botta e incassa il pari.
Si rialza anche il Pordenone. Dopo 3 rovesci consecutivi i neroverdi tornano a fare punti, pareggiando in casa col Montecchio (1-1, rete di Herrera) del fresco ex Fantin. In ogni caso, è un risveglio a metà. Perché i vicentini, passi la “scossa” dettata dal cambio dell’allenatore, sono poca cosa, e perché, dopo un periodo nero, ci si aspettava un ruggito da Pordenone, da squadra che ha voglia di chiudere il torneo con orgoglio. Ne esce, appunto, un pari, che lascia ancora una volta delusi i supporter neroverdi.
Infine, il Tamai. Che pareggia a Torviscosa (0-0), sul campo dell’ultima in classifica, dimostrando, perlomeno ultimamente, di litigare con le “piccole” (vedi il ko col Belluno). Punto deludente, da un lato, ma vista i risultati delle altre rivali play-off, i mobilieri sorridono. Le “furie rosse” sono sempre terze e hanno consolidato la posizione play-off: l’ultima fuori dal giro, l’Union Quinto, è ora a 4 punti di distanza. (a.ber.)
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La Sanvitese tiene botta ed esulta
14 marzo 2011 — pagina 07 sezione: Nazionale
MONTEBELLUNA
SANVITESE
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MONTEBELLUNA Careri 5.5, Lauro 6, Gabrieli 6, Bressaan 5.5, Catalano 5.5, Trombin 6, Camozzato 6 (1'st Monteiro 5.5), Perosin 5.5 (34'st Zanetti sv), Nobile 6, De Freitas 6, Beghetto 6.5 (31'st Marangon 6). All. Masitto 6.
SANVITESE Piccolo 6, Bassetto 6, Nieri 6, Lestani 6, Geremia 6, Perisinotto 6, Michieli 6, De Cecco 6, Diaw 5.5, Monti 6 (40'st Cacurio sv), Garlatti 5.5 (8'st Galgani 6). All. Tortolo 6.
ARBITRO Doronzo di Barletta 5,5.
MARCATORI Al 22’ Beghetto, al 32' Lestani.
MONTEBELLUNA. Alla fine le recriminazioni maggiori vengono sollevate dai padroni di casa, rei di non aver saputo approfittare della superiorità numerica beneficiata negli ultimi venti minuti della partita. Un pari che serve comunque ad entrambe, alla luce del risultato finale, in maggior parte ai friulani non solo per la miglior posizione di classifica in chiave salvezza, ma soprattutto per le condizioni che si erano venute a creare nella seconda metà della ripresa.
«Nell’ultimo quarto d’ora non siamo esistiti, la squadra non ha fatto bene le cose in campo - commenta nel dopo gara, mister Giovanni Tortolo - Nel primo tempo i ragazzi si erano espressi al meglio, anche la gara si è rivelata alquanto bruttina - continua il tecnico friulano - tenendo conto anche delle assenze importanti nella squadra».
Il Montebelluna? «Bene soprattutto nel finale anche se hanno sprecato alcune occasioni importanti» ha concluso Tortolo.
A un avvio di partita su buoni ritmi dei padroni di casa, la reazione degli ospiti con tre calci dalla bandierina di fila, e sugli sviluppi di quest’ultimo, Diaw impegnava Careri in presa. Però a passare per primi erano i padroni di casa con Beghetto attraverso una punizione capolavoro dal vertice destro dell’area, una prodezza balistica con il pallone che andava ad infilarsi nel sette della porta dell’incolpevole Piccolo.
Un vantaggio durato lo spazio di 10’ dalla bordata partita dai piedi di Lestani dalla distanza (una trentina di metri) che ha “beccato” il portiere trevigiano decisamente avanzato complice anche una chiusura alquanto blanda in precedenza dei centrali di casa. Nel finale di tempo Nobile si vede negare il gol dal salvataggio di Perisinotto, con Piccolo battuto, e sugli sviluppi di un calcio d’angolo Geremia spreca mandando alto.
Nella ripresa gli ospiti si rendono pericolosi con Michieli, assorbe in due tempi Careri, mentre sul fronte opposto Monteiro spreca malamente. Gara che nel frattempo s’incattivisce, mentre De Cecco impegna Careri che alza sulla traversa. L’espulsione di Diaw non favorisce la superiorità dei padroni di casa che falliscono per scarsa lucidità il raddoppio con lo stesso Monteiro. Al pari di Marangon che si mangia un gol fatto, mentre nel finale la conclusione di Nobile viene azzerata sulla linea da un difensore ospite.
Giovanni Negro
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Sanvitese, Diaw il giocatore più “cattivo” della serie D
15 marzo 2011 — pagina 20 sezione: Pordenone
SAN VITO. Un buon pari, la distanza inalterata dalla zona play-out, progressi importanti sul piano del gioco: messa così, la Sanvitese potrebbe essere del tutto soddisfatta della trasferta di Montebelluna. Ma c’è una nota che rovina il quadretto: l’ennesima espulsione di Davide Diaw. Il giovane (classe ’92) e talentuoso attaccante si è beccato il quarto cartellino rosso (doppia ammonizione) della stagione. Tanti, troppi: è diventato il giocatore più “cattivo” della categoria. No, così non può andare bene, per la squadra e per lui. Che fosse un giocatore tutto genio e sregolatezza lo si era capito, ma da risorsa, con questo atteggiamento, l’ala si sta trasformando quasi in un peso.
«La sua espulsione è l’unica nota negativa della gara – afferma l’allenatore dei biancorossi, Gianni Tortolo –: ed è già la terza nel girone di ritorno (gli altri rossi a Tamai e Chioggia, ndr). Davide sta diventando un problema. Lui deve capire che giocare in serie D è una chance importante, pochi la possono avere. Ha tutte le qualità tecniche per rimanere in categoria, ma potrebbe perderla se continua a comportarsi così». Parole sagge, quelle del trainer, parole che Tortolo ripeterà a Diaw oggi, alla ripresa degli allenamenti. Con la speranza di trovare la soluzione finale del problema. «Forse è anche colpa mia – ammette facendo autocritica l’allenatore –. In parte mi metto in discussione, perché magari non trovo i concetti giusti per stimolarlo». Tortolo fa il primo passo: ora sta Diaw fare l’altro. Ne va della salvezza della Sanvitese, e pure della sua carriera. (a.ber.)
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