Tamai

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00martedì 1 febbraio 2011 20:34
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Il Tamai resta abbagliato dal Belluno
31 gennaio 2011 — pagina 07 sezione: Nazionale

TAMAI - BELLUNO
0-1
TAMAI Zanette 5.5, Cussigh 6, Zuliani 6 (42’ st Zambon sv), Giglio 6, Politti 6, Gallinelli 6, Maracchi 6, Cima 6 (28’ st Godino 6), Piperissa 5, Llullaku 5, Spetic 5. All. Birtig.
BELLUNO Trivellato 6.5, M. Miniati 6.5, Mosca 7, Armenise 6.5, S. Brustolon 6.5, Lathi 7, Rosso 6 (28’ st Pontin sv), Bono 6.5, Battaglia 6 (33’ st Merotto sv), Mele 6.5, Radrezza 6 (17’ st Russo). All. Raschi.
ARBITRO Gentile di Lodi 6.5.
MARCATORE Al 39’ Mosca.
NOTE Ammoniti Rosso, Armenise, M. Miniati, Russo, Gallinelli, Cussigh. Angoli: 6-4 per il Tamai. Recupero: 1’ e 5’.
BRUGNERA. Il risultato che non t’aspetti. Il Tamai cade, inciampando sul fanalino di coda Belluno, perde l’imbattibilità casalinga (durava dal 12 settembre), il terzo posto (superato dal San Paolo) ed esce forse definitivamente dalla lotta per il primo posto: quando si dice una domenica da dimenticare.
Un po’ di sfortuna, la squadra di Birtig ce l’ha, perché piglia due traverse e altrettanti pali, ma c’è da dire che con i cadorini non c’è traccia delle vere “furie rosse”. Raschi - intelligentemente - imposta la gara per chiudersi e ripartire, disinnescando in questo modo la manovra e bomber Llullaku. E cosi il Tamai chiude la prima gara casalinga senza realizzare almeno un gol. Nota finale: Raschi vince e salva la sua panchina che, in caso di ko, sarebbe stata probabilmente affidata a Stefano De Agostini, ex allenatore della Sacilese.
La gara. Birtig, oltre a Nardella e Lodolo, deve rinunciare a Nonis, squalificato: in cabina di regia il “Sindaco” sistema così Giglio. Zambon non è al meglio e parte dalla panchina, dietro c’è Gallinelli al posto di Giacomini. Il Tamai si schiera così con il 4-3-1-2, con Spetic dietro a Llullaku e Piperissa. Nel Belluno, Raschi deve fare a meno di Zappalà e Pavan, ma ritrova Armenise e Rossi. I gialloblù partono con il 4-5-1: il modulo sarà la chiave del successo. Pronti, via e il Tamai sfiora il vantaggio: una conclusione di Cima (3’) si stampa sulla traversa. E l’unico lampo di un avvio di gara stanco. Il Tamai fatica: paga l’assenza di Nonis, soprattutto in termini di leadership, e l’atteggiamento tattico dell’avversario. I gialloblù chiudono ogni spazio e mettono la museruola a Llullaku. Le “furie rosse” vanno avanti a fiammate. Al 26’ Maracchi scambia con Llullaku, il kosovaro va al tiro ma Trivellato blocca. Al 30’ e al 31’ ci prova Maracchi: prima manda a lato su assist di Cussigh, poi spreca da posizione favorevole, servito da Piperissa. Al 34’ altra traversa, colpita sempre da Cima, direttamente su calcio d’angolo.
Al 39’ il Belluno passa. Punizione di Mele dalla sinistra, la palla attraversa tutta l’area: la difesa dorme, Zanette tarda l’uscita e Mosca, appostato sul secondo palo, infila di testa. Gialloblù inaspettatamente in vantaggio. Al 44’ sfiorano addirittura il raddoppio, ma Mele manda a lato, non approfittando così di un pasticcio tra Cussigh e Zanette.
Si va alla ripresa. Il Tamai parte col piglio giusto, tanto che al 3’ solo un grande Trivellato nega il gol del pari. Il portiere si supera, deviando in corner una conclusione di Cussigh da fuori area. Le “furie rosse” continuano a manovrare, ma non trovano spazi. Birtig non riesce a scuotere i suoi: non cambia l’assetto tattico e l’unica variazione sul tema è l’avvicendamento Cima-Godino. La voglia e l’intensità del giocatore siciliano non modificano il canovaccio della gara. Al 26’ però il Tamai sfiora il gol: Maracchi crossa dalla sinistra, il traversone si trasforma in tiro, che si stampa sul palo. Sulla ribattuta Spetic colpisce nuovamente il palo, ma l’assistente segnala il fuorigioco.
Raschi continua la girandola dei cambi, Birtig prova a inserire Zambon, ma l’ingresso della punta non modifica la gara. Si va verso la fine e al 49’ il Belluno manca il raddoppio con Pontin, che tenta un’improbabile “scavetto” su assistenza di Mele: Zanette si salva in angolo. Finisce così.
Alberto Bertolotto
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00martedì 1 febbraio 2011 20:35
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Birtig: «È solo un episodio»
31 gennaio 2011 — pagina 07 sezione: Nazionale

BRUGNERA. Una sconfitta che pesa e brucia, soprattutto in termini di classifica. Ciononostante, Gianluca Birtig la prende con filosofia: «Una domenica storta e sfortunata può capitare – afferma l’allenatore del Tamai –. Non ho nulla da rimproverare ai miei, anzi, piuttosto faccio i complimenti al Belluno: ha disputato una gara accorta, intelligente, si è chiuso per poi ripartire ed è stato premiato. Noi ci abbiamo provato in tutti i modi, ma non c’è stato verso. I quattro legni colpiti? Può succedere, non mi attacco a queste cose. Quanto si è sentita la mancanza di Nonis? Molto, in particolare sui calci da fermo».
Il ko non preoccupa Birtig: «Lo sarei se non ci fosse stata la prestazione – dice il tecnico –: invece i ragazzi mi sono piaciuti». Domenica prossima c’è il derby al Bottecchia col Pordenone. Il Tamai proverà a rifarsi al velodromo: per ripartire e cancellare il pareggio subìto in 9 la scorsa stagione. «Saremo quanto mai motivati – conclude Birtig –: speriamo di cancellare questo ko con una bella vittoria”.
Amareggiato anche Azdren Llullaku: «Una giornataccia – afferma il bomber kosovaro –. Abbiamo attaccato per tutta la gara, ma non siamo mai riusciti a trovare gli spazi giusti: colpa nostra, da un lato, ma anche bravo il Belluno: è stata la prima squadra che ci ha bloccato. Sfortunati? Un pochino, perché colpire quattro legni è da record».
Chiusura col tecnico dei gialloblù, Stefano Raschi: con questo successo ha cancellato una serie di tre ko di fila e salvato la propria panchina dalle “grinfie” di Stefano De Agostini. «Non potevamo sbagliare: sono contento per la prestazione e per i tre punti. Non era facile vincere contro una delle migliori squadre del campionato. Ora guardiamo avanti». (a.b.)
ZakkTV
00giovedì 3 febbraio 2011 17:37
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Le big del nostro calcio toccano il fondo

01 febbraio 2011 — pagina 18 sezione: Pordenone
Una cosa è certa: peggio di così, non si può fare. Il turno appena andato in archivio ha rappresentato il punto più basso per le “big” provinciali. Per trovare un ruolino simile, bisogna tornare al 9 marzo 2008. Persero tutte: Sacilese, Sarone, Sanvitese e Tamai in serie D, Pordenone in Eccellenza. I liventini, perlomeno, segnarono una rete, a differenza di domenica scorsa, quando nessuna è riuscita ad andare in gol. Una giornata da dimenticare. Che ha inoltre conclamato lo stato di crisi della Sanvitese: 2 punti in 5 gare, è il peggior ruolino di marcia in serie D, assieme all’Opitergina. Proprio i trevigiani, per risalire, hanno cambiato timoniere: via Mauro Tossani, dentro Stefano De Agostini. Manca solo l’ufficialità, ma l’ex tecnico della Sacilese dovrebbe firmare oggi.
Turno nero. Mai così in basso, recentemente, il calcio provinciale. Un turno così nessuno se l’aspettava, soprattutto la caduta del Tamai, scivolato in casa con l’ultima in classifica. Tre anni fa un “bottino” simile: la Sanvitese perse in casa con l’Eurotezze (0-1), come il Tamai con l’Union Quinto (0-2), il Sarone rimediò tre sberle al XXV aprile con lo Jesolo, la Sacilese scivolò a Montebelluna (2-1). Pure il Pordenone, a quel tempo in Eccellenza, rimediò un ko: 1-0 al Bottecchia, nello scontro diretto con la Manzanese.
Crisi. Il punto più basso l’ha toccato pure la Sanvitese. Il ko con il Quinto è stato imbarazzante per i modi e per il punteggio: al Tenni si è vista la peggior squadra della stagione. Che ha addirittura chiuso la gara in 10 per l’espulsione di Calcagni, figlia del nervosismo. La squadra di Tortolo non ha mai vinto, nel nuovo anno, e da grande sorpresa di fine 2010, con i play-off nel mirino, si è trasformata in brutto anatroccolo nel 2011. In cinque gare il destino dei biancorossi è completamente cambiato. Tanto che ora devono guardarsi alle spalle: i punti di vantaggio sulla zona play-out sono scesi a cinque. E dietro continuano a spingere: l’Este è in grande risalita, così come il Concordia e il Montebelluna. Questo è forse il momento più difficile della gestione Tortolo. Domenica con il Montecchio dell’ex Fantin sarà una gara oltremodo delicata.
Cambio. La Sanvitese comunque rimane così e crede fortemente nelle sue potenzialità, mentre l’Opitergina cambia: c’è Stefano De Agostini. Il matrimonio annunciato più volte, l’ultima la scorsa settimana, sta per concretizzarsi. Tanto che molto probabilmente il trainer dirigerà oggi il suo primo allenamento. Lo attende una missione dura, ovvero la salvezza dei trevigiani. L’ex Sacilese tornerebbe così in corsa dopo lo splendido triennio con i liventini. A Oderzo troverà Alberto Favero, suo pupillo, e a lui si affiderà per centrare l’obiettivo. Proprio oggi, la società trevigiana, ha ingaggiato un giocatore della Sacilese: si tratta di Alessandro Dei Rossi, classe ’92, centrocampista. L’affare è stato concluso ieri, nell’ultimo giorno di mercato dei professionisti.
Alberto Bertolotto
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00sabato 5 febbraio 2011 18:13
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Pordenone-Tamai
Derby da vincere


Cristina Turchet
Sabato 5 Febbraio 2011,
Aria frizzante di derby, domani al Bottecchia. Fischio d'inizio alle 14.30. I Ramarri padroni di casa sfideranno le Furie Rosse guidate dall'ex Gianluca Birtig. In serie D la griglia della classifica generale mette davanti il Tamai. Gli uomini di Birtig, reduci da una domenica nera al pari del Pordenone (e della Sanvitese), sono quarti con 37 punti, uno in meno del San Paolo. Il Pordenone insegue a 33. Dalla parte dei biancorossi c'è pure il secondo miglior attacco: 39 gol contro i 44 del Venezia, che nella graduatoria è secondo con gli stessi punti. A fare l'andatura c'è il Treviso a quota 46. Se restanoo ancora spiccioli di speranza per la promozione (via playoff) da parte delle due provinciali, una vittoria domani diventa imprescindibile.
All'andata il derby si chiuse sul 2-2. Allora era il Pordenone, insieme alla Sanvitese, a condurre il plotoncino delle naoniane con 10 punti. Le Furie inseguivano a poca distanza (8). Nel confronto autunnale Azdren Llullaku, l’attuale leader assoluto dei marcatori, siglò il definitivo pareggio. In precedenza (35') si era visto neutralizzare un rigore dall'estremo neroverde.
Nell’inquadrare la sfida di ritorno l'ex Birtig è chiarissimo. «Domenica scorsa contro il Belluno abbiamo giocato bene - evidenzia - ma sono stati i nostri avversari a portare a casa l'intera posta con un mezzo tiro in porta, in una partita per noi stregata. Ebbene, giuro che stavolta mi andrebbe bene giocare maluccio e avere dalla mia un risultato positivo, magari i 3 punti».
Tra gli altri ex, più o meno fuggevoli, due hanno un certo peso e sono equamente suddivisi. Da una parte c’è il biancorosso Claudio Piperissa, ariete d’attacco, che vanta trascorsi con i Ramarri della triade Rigo-Setten-Espanoli.
Dall'altra, ossia alla corte di mister Giovanni Bosi, brilla il fosforo di centrocampo di Fabrizio Petris. Il regista a Tamai ha lasciato il segno e domani sarà uno dei sorvegliati speciali della "gabbia" di Birtig. «Un derby è sempre un derby - si segnala allora dal fronte cittadino - ma è pur vero che bissare il risultato dell'andata servirebbe a poco». Per sperare ancora bisogna osare e vincere.
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00martedì 8 febbraio 2011 01:30
da www.ilgazzettino.it

La magia di Rossi ferma le Furie
Il Pordenone passa in vantaggio, subisce tre gol e infine rimonta di fronte a 700 tifosi

Lunedì 7 Febbraio 2011,
Pordenone-Tamai3-3
GOL: pt 11’ Sessolo, 26’ Campaner autorete, 31’ Llullaku; st 21’ Giglio, 31’ e 34’ Rossi.
PORDENONE: Bortolin 7.5, Mattiuzzo 6, Marson 6, Campaner 6.5, Battiston 6.5 (st 10’ Cester 6.5); Casella 6.5, Petris 6, Tardivo 6.5, De Pin 6 (st 14’ Buttignaschi 6); Herrera 6.5, Sessolo 7. All. Birtig.
TAMAI: Zanette 6.5, Cussigh 6, Politti 6, Giacomini 6, Zuliani 6.5; Giglio 6.5, Nonis 7, Maracchi 7; Spetich 6.5; Piperissa 7 (st 28’ Gallinelli 6), Llullaku 7 (st 42’ Godino s.v.). All. Birtig.
ARBITRO: Milan di Padova 6.
NOTE: spettatori 700.
Calci d’angolo 4 a 2 per il Tamai.
Ammoniti Herrera, Spetic e Campaner.


Dario Perosa
Lunedì 7 Febbraio 2011,
Derby spettacolo al Bottecchia. Finisce in parità come all’andata e come allora il Tamai si mangia il doppio vantaggio. A trasformare il ramarro nella ripresa è l’ingresso di Massimiliano "Max" Rossi, autore di una doppietta. In pieno recupero il Pordenone avrebbe potuto addirittura vincere, ma Buttignaschi dopo un contropiede di 50 metri si è fatto sottrarre la palla dai piedi da Zanette. Pordenone e Tamai hanno dato vita a due partite in una. Nei primi 45’ i neroverdi hanno subito una lezione di calcio. Nella seconda frazione l’appagamento delle furie, l’errore di Birtig che ha tolto un attaccante (Piperissa) per inserire il quinto difensore (Gallinelli) e soprattutto l’ingresso di uno scatenato Rossi hanno disegnato tutto un altro quadro. Si iscrive a referto per primo Sessolo. Herrera se ne va sulla fascia destra da dove lascia partire un cross a mezza altezza forte e teso. Sul pallone irrompe il bomber (rientrante dopo 3 giornate di squalifica) e insacca. Il Tamai risponde con le iniziative di Piperissa (15’) e Giglio (19’), sulle quali si esalta Bortolin. Attaccano a ondate le furie. Al 26’ si presentano in area neroverde in 4 contro 2. Anzi 5 contro uno, visto che l’assist di Llullaku per Piperissa viene deviato da Campaner nella sua stessa rete: 1-1. Di nuovo i rossi in 4 contro 2 al 31’. Questa volta Llullaku decide di fare da solo, si accentra e insacca alla destra di Bortolin. Sorpasso operato. Cercano di riprendersi i neroverdi. Battiston pesca Sessolo dalla parte opposta. Tiro al volo del bomber che sfiora il legno più lonano (38’). Poi Marson cerca di "imitare" il suo capitano, Bortolin si salva dal fuoco amico perché la palla si perde di un niente sul fondo. Ancora Tamai, ancora Llullaku (44’): Bortolin esce a valanga.
Al rientro dal riposo Bosi presenta Rossi al posto di Petris. La storia non sembra cambiare. Al 54’ Maracchi serve Piperissa. Respinge un insuperabile Bortolin. Al 66’ i rossi irridono i padroni di casa. Maracchi va in slalom e serve Giglio che salta l’estremo neroverde e firma il 3-1. A questo punto i rossi rallenano per controllare la sfida. Ne approfitta il Pordenone. Herrera serve Rossi (76’), che da centro area non sbaglia e riapre il match. Lo scatenato Rossi pareggia 3’ dopo con uno splendido pallonetto che inganna Zanette fuori dai pali. Il Tamai prova riprendersi riportandosi in avanti, ma rischia il tracollo al 94’ quando Buttignaschi fugge solo in contropiede. Salva Zanette con tempismo in uscita.
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I PIÙ E I MENO
Piperissa punto di riferimento
Bortolin salva, Petris non incide

Lunedì 7 Febbraio 2011,
CHI PIÙ

ROSSI – Nessuno è determinante come lui. Due gol per risvegliare un Bottecchia ormai depresso. Bisogna ammettere (lo fa lui stesso) che è più letale quando entra in corsa.
PIPERISSA – Forse Mauro Lovisa esagera alla fine indicando l’ex neroverde come il migliore. Quando esce lui però il Tamai cala.
BORTOLIN – Salva il Pordenone dal tracollo, perfette le sue uscite.
MARACCHI – Grinta, peso e tecnica. Se avesse anche continuità sarebbe insostituibile.
NONIS – Regista e motore. Dovrebbe solo evitare dialoghi con il pubblico.
SESSOLO – Rientro con un gran gol al volo su cross di Herrera.
CHI MENO

BIRTIG – Con grande rispetto perché la red machine è creatura sua. Questa volta però, sul 3-1, non doveva far abbassare i giri al motore.
PETRIS – Rientro in neroverde senza traccia per l’ex tamaiota dopo la lunga assenza.


GLI SPOGLIATOI L’augurio del presidente Mauro Lovisa
«Arrivederci ai playoff»
Lunedì 7 Febbraio 2011,
PORDENONE - L’eroe è Massimiliano "Max" Rossi. La sua doppietta ha salvato il Porenone dai processi prima del tempo. È ovvio che sia felicissimo: «Diventare protagonista entrando in corsa – dice il bomber – è fantastico. Anche perché – ammette con onestà Max – dopo tutti i problemi che ho avuto quest’anno non sono in grado di reggere ancora i 90’. I miei gol? Sono solo il finalizzatore, ma il merito è di tutta la squadra». Esce dagli spogliatoi Gianluca Birtig. Il tecnico del Tamai allarga le braccia. Sa già che gli chiederanno perché sul 3-1 per i suoi ha voluto controllare il match togliendo Piperissa e inserendo Gallinelli. «Ho voluto – sorride – imitare Zoratti (tecnico dell’Itala, ndr), che lo fa sempre quando passa in vantaggio. Scherzi a parte, Bosi aveva messo dentro altri due attaccanti. Ho pensato di passare a 5 dietro. Visto il risultato non è stata una grande idea».
Interviene il presidente neroverde Mauro Lovisa. «Io – batte una manata sulla spalla del suo ex giocatore – se lo avessi non rinuncerei mai al "Pipe", per me è stato il migliore in campo. Rossi? Grandissimo. Certo che quando gioca lui è tutta un’altra musica. Peccato che abbia avuto un sacco di problemi. Il suo valore, tuttavia, non è mai stato in discussione». Il pareggio è stato spettacolare, ma ha tolto definitivamente entrambe le compagini dalla lotta per il primato. «Troppo forti Venezia e Treviso – risponde Lovisa -. Noi – strizza l’occhio a Birtig – speriamo di ritrovarci nei playoff».
da.pe.

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00mercoledì 9 febbraio 2011 10:00
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Rossi: «Sono ancora decisivo»
L’attaccante neroverde se la gode. Birtig (Tamai): «Ho sbagliato». Tortolo: «Ci risolleveremo»

Dario Perosa

Martedì 8 Febbraio 2011,
Derby ricco di emozioni e gol (3-3), quello fra Pordenone Tamai, per il quale valeva la pena di pagare il biglietto. Ai fini della classifica però il pareggio chiude di fatto la corsa per il primato e complica quella per i playoff. Il Tamai è stato scavalcato da Rovigo e San Donà e divide ora l'ultimo posto valido per accedere all'appendice con il San Paolo. Il Pordenone resta 4 lunghezze sotto. La giornata poco propizia alle "nostrane" è stata completata dalla sconfitta della Sanvitese con il Montecchio (0-2). Il team di Tortolo (29) nel 2011 ha raccolto la miseria di 2 punti in 6 gare (nelle prime 6 dell'andata ne aveva fatti 11) e ora, dopo essere stato la rivelazione della stagione, comincia a temere di restare invischiato in zona playout.
PERSEVERARE È DIABOLICO - Grande rimonta del Pordenone trascinato da Max Rossi (autore della doppietta che ha permesso ai ramarri di riequilibrare l'1-3 della prima ora) o pazzia rossa innescata dai cambi di Gianluca Birtig? Come sempre la verità sta nel mezzo. Grandi lodi per aver costruito un Tamai da spettacolo, ma quando incontra la sua ex squadra al "Sindaco" capita di andare in tilt. Finisce di nuovo con un pareggio, come all'andata, ma arricchito da due gol in più (3-3 e non 2-2). «Sì, ho sbagliato - ammette il tecnico, che è un ex come giocatore -. Volevo giocare con 5 uomini dietro per controllare il forcing del Porenone. Ho chiesto ai ragazzi di compattare le linee. Non sono stato capito».
ASSOLUZIONE - Ad assolvere parzialmente invece Giovanni Bosi per aver sbagliato la formazione iniziale, lasciando Rossi in panca, è lo stesso bomber. «Certo mi sarebbe piaciuto entrare subito - sostiene - ma il mio stato di forma non me lo consente. Del resto anche entrare in corsa ed essere di nuovo decisivo - strizza l'occhio il signor Rossi - non è male».
CHI L'HA VISTA - Dove è finita la Sanvitese baldanzosa della prima metà di stagione? «Troppi infortuni - si giustifica Gianni Tortolo -. Con il Montecchio inoltre abbiamo pagato episodi sfavorevoli. Se ci risolleveremo? Ne sono convinto. Questo - garantisce l’allenatore - è un gruppo con carattere e saprà reagire».
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00martedì 15 febbraio 2011 01:01
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Il Tamai festeggia il patrono
La partita inizia con un’ora di ritardo. Ma poi due gol mettono a tacere il Montebelluna

Andrea Canzian
Lunedì 14 Febbraio 2011,
Nella festa del patrono Tamai comincia il match con un'ora di ritardo, ma parte convinta. Tre minuti di pressing e subito una punizione dal vertice destro d'area di Cima su cui Careri si allunga come può smancciando: la sfera si impenna e cozza sulla traversa. Poi (7') Maracchi impatta di capa da corner, poco oltre la sbarra. Il "Monte" non sta comunque a guardare e al 13' un errore di tocco di Zuliani, innesca Nobile che spara deciso, ma il cuoio sfila per pochi centimetri oltre il palo. Minuto 23' Llullaku calcia al volo dal limite, Careri ci arriva con i polpastrelli e in tuffo plastico. Poi il match si placa. Tamai cerca di cambiare spesso il fronte d'attacco, ma la retroguardia della Marca è attenta, trovandosi quasi sempre in 9 sotto la linea del pallone. Al 29' Maracchi cerca di risolvere una mischia al limite con una conclusione a sorpresa, modello fut-sal: Careri blocca in due tempi. Altri 2' e Llullaku ha l'occasionisima quando salta in velocità sia un difensore che il portiere veneto, ma si deve allargare troppo nel controllo e così il compasso della sua conclusione ha braccio ampio ed il diagonale attraversa tutto lo specchio di porta, sfilando oltre. Nella ripresa il Tamai raccoglie quanto seminato. 2': batti e ribatti in area, la sfera capita tra i piedoni di Spetic, leggermente defilato poco oltre l'area piccola. Diagonale sporco che chiude la corsa nel paletto lontano dove Careri non ci può arrivare. Il gol fa cambiare tattica a Masitto, dentro due mezze punte (Zanetti e Zangrillo) e subito proprio Zingrillo lancia in area De Freitas: rasoterra pronto (9') Zanetti si allunga in tuffo. Al 14' magia di Llullaku che gira di schiena dal limite, colpendo in pieno la traversa. Al 29' Zangrillo manca di precisione nella stoccata sottoporta ed in qualche modo il Tamai si salva. Nel finale il Montebelluna cerca di spinge sempre di più, ma il Tamai serra le fila e riparte in contropiede. Proprio in una fuga in velocità di Zuliani, De Biasi si becca il secondo giallo. Dalla punizione, seppur decentrata, Giglio pennella sul secondo palo e coglie - di rimbalzo- il raddoppio. Nel finale il Tamai potrebbe pure dilagare quando Zambon (40') spizzica di testa, poco oltre il secondo palo. Nel recupero Lanzara rende meno amaro il passivo con una splendida punizione, su cui Zanette nulla può.
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Lunedì 14 Febbraio 2011,
Tamai-Montebelluna2-1
GOL: st 2' Spetic, 38' Giglio, 48' Lanzari.
TAMAI: (4-4-2): Zanette 6, Cussigh 6.5, Zuliani 6 (st 42'Giacomini s.v), Giglio 7, Politti 6, Gallinelli 6, Maracchi 6.5, Cima 6.5 (st 24' Grandin 6), Piperissa 6 (st 36' Zambon s.v), Llullaku 7, Spetic 6.5. All. Birtig.
MONTEBELLUNA: (4-5-1): Careri 7, De Biasi 6, Gabrieli 6, Bressan 6, Trombin 6.5, Lanzara 6.5, Lauro 6 (st 8' Zingrillo 5.5), Catalano 6 (st 22 Perosin, 6), Nobile 6, De Freitas 6.5, Gazzola 6 (st 8'Zanetti 6). All. Masitto.
ARBITRO: Loiodice di Matera, 6.5.
NOTE: espulso st 38' De Biasi per somma di ammonizioni. Ammoniti Piperissa, Lanzara, Catalano e Grandin. Angoli: 7 a 3 per i Tamai.

GLI SPOGLIATOI
Birtig: «Terzi in classifica
Un motivo d’orgoglio»

Lunedì 14 Febbraio 2011,
TAMAI - (an.ca.) Al termine di un’ottima gara, le emozioni dei due tecnici sono condizionate dal risultato. Cristiano Masitto, mister del Montebelluna ha ancora davanti agi occhi le occasioni sprecate dai suoi: «Una squadra che deve salvarsi non può sbagliare almeno quattro occasioni da rete in casa di un’eccellente compagnine come il Tamai. Alla fine ti puniscono». Però avete giocato bene, e questo fa ben sperare: «In realtà questo fa arrabbiare di più. Dobbiamo imparare ad essere più decisi e convinti. Comunque non intendiamo affatto mollare spero che queste sconfitte ci servano da lezione per il futuro».
Sul fronte opposto Gianluca Birtig analizza tatticamente il match. Il Montebelluna è partito chiuso, mettendovi in difficoltà con una linea a 5 in mediana: «In effetti erano molto bravi a chiudersi in 9, riaprendo poi improvvisamente verso De Freitas. Noi giochiamo a rombo in mezzo, con Llullaku, Spetic e Piperissa a scambiarsi spesso i ruoli.». Intanto però siete terzi in classifica: «È un motivo di grande orgoglio per tutta Tamai, soprattutto se pensimo che in questo girone ci sono 5 capoluoghi di provincia e diverse città di tradizione».
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00martedì 15 febbraio 2011 22:03
da www.ilgazzettino.it

Sanvitese, punto e pugni in laguna
Corre solo il Tamai, mentre il Pordenone si arrende a Treviso. Domenica tutti in riposo


Dario Perosa

Martedì 15 Febbraio 2011,
Grazie furie! Solo il Tamai tiene alto il vessillo della Destra Tagliamento. Non senza difficoltà i rossi di Birtig sono riusciti a battere il Montebelluna (2-1) e a piazzarsi sul terzo gradino (41) insieme col San Paolo alle spalle degli alieni di Treviso (52) e Unione Venezia (50). Buca anche la prova d’appello invece il Pordenone (34), sconfitto al Tenni (0-2), dove contava di dare un senso alla sua stagione. Chi avrebbe potuto immaginare che a questo punto della stagione i neroverdi si sarebbero trovati a 18 lunghezze dalla capolista e a 6 dall’ultimo posto playoff? Di certo non se lo sarebbe aspettato il presidente Mauro Lovisa. Un punto per la Sanvitese nella battaglia di Chioggia (1-1). Gara a rischio per i precedenti fra le due formazioni, caratterizzata da scorrettezze, parolacce e pugni. Domenica in occasione del torneo di Viareggio un turno di riposo per tutti utile per eliminare le tossine e riordinare le idee.
BORGO CAPOLUOGO – «Sì – gongola Gianluca Birtig – stare sul podio, dietro squadroni come Treviso e Venezia e davanti a capoluoghi di provincia come Rovigo, Pordenone, Belluno, tanto per fare qualche nome, è una bella soddisfazione per un borgo come il nostro». Non è stato il Tamai dei giorni migliori, ma quando non arrivano con la testa e la tecnica le furie vincono con il cuore. Di Spetic e Giglio i gol. Non di Llullaku (18), che perde la corona di re dei bomber a favore di Zubin (19), unico neo di una giornata positiva.
NON MOLLO – «Abbiamo giocato – ha sottolineato Bosi - al livello della capolista». Ma perso lo stesso. La miseria di 2 punti è il bottino del Pordenone nelle ultime 4 gare. Non servirebbero altri commenti. «Non molliamo – insiste però il tecnico neroverde -. Dobbiamo giocare gara per gara senza pensare alla classifica».
GARBINI COME MUTU – Buono il risultato, pessima la gara, cattiva e nervosa con reciproche accuse di zero fairplay. Come nell’andata, come nella sfida juniores. Il fondo è stato toccato con il pugno sferrato da Garbini a Nieri a gioco fermo, costato all’ex sanvitese l’espulsione a metà ripresa.
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ZakkTV
00giovedì 17 febbraio 2011 15:43
Il Messaggero Veneto

Il Tamai resta in volo per i play-off


14 febbraio 2011 — pagina 09 sezione: Nazionale
TAMAI
MONTEBELLUNA
2
1

TAMAI Zanette, Cussigh, Zuliani (Giacomini), Giglio, Politti, Gallinelli, Maracchi, Cima (Grandin), Piperissa (Zambon), Llullaku, Spetic. All. Birtig.
MONTEBELLUNA Careri, De Biasi, Gabrieli, Bressan, Trombin, Lanzara, Lauro (Zingrillo), Catalano (Perosin), Nobile, De Freitas, Gazzola (Zanetti). All. Masitto.
ARBITRO Loiodice di Matera.
MARCATORI Nella ripresa, al 2’ Spetic, al 39’ Giglio, al 48’ Lanzara. BRUGNERA. Il Tamai c’è. Le “furie rosse” superano il Montebelluna, si riprendono il terzo posto e lanciano un segnale al campionato: per i play-off, ci ri-siamo anche noi. Il ko col Belluno e il brutto pareggio col Pordenone vengono cancellati con una prova paziente e al contempo autoritaria: 47 minuti per demolire il muro eretto dai trevigiani e tutto il secondo tempo per legittimare il vantaggio. Unico neo, il calo finale: dettaglio, in un pomeriggio di festa.
Birtig deve invece fare a meno di Nonis, infortunato: lo sostituisce Giglio, che si rivelerà il migliore in campo. Il trainer recupera però in extremis Zuliani e Piperissa: il Tamai parte così con il 4-4-2 con Spetic nella doppia veste di interno e trequartista.
Al 3’ il Tamai già sfiora il vantaggio: la punizione di Cima si stampa sulla traversa dopo la deviazione di Careri. Al 13’ occasionissima Montebelluna, ma Nobile, bravo ad approfittare lo svarione di Zuliani, non lo è altrettanto in fase conclusiva: il suo tiro a tu per tu con Zanette termina a lato. Passano i minuti e il Tamai fatica a sfondare. Birtig passa così al 4-1-4-1, spostando Lullaku come esterno sinistro. Ciononostante i mobilieri hanno il pallino del gioco, ma vivono di fiammate in fase offensiva e il Montebelluna contiene. Al 23’ sponda di Piperissa, Llullaku ci prova di controbalzo, Careri devia in angolo. Al 32’ Maracchi scambia con Giglio e va alla conclusione: ancora Careri blocca. Al 35’ ancora Tamai ma Llullaku, dopo aver superato il portiere, non riesce a trovare il colpo vincente.
Si va alla ripresa e dopo 2 minuti le “furie rosse” passano in vantaggio. Azione convulsa in area, la palla arriva a Spetic sul settore di sinistra: lo sloveno salta l’avversario e fa partire il sinistro. Careri non può nulla ed è l’1-0. Per l’ex Monfalcone è la terza rete in campionato. Masitto allora prova a cambiare: toglie Gazzola e Lauro, inserisce Zanetti e Zingrillo e passa al 4-3-3, con quest’ultimo, Freitas e Nobile davanti. La mossa sortisce pochi effetti. Il Tamai domina e, al 14’, “rischia” il 2-0: è la traversa, su una magia di Llullaku in rovesciata, a salvare la squadra trevigiana e a negare al Tamai il raddoppio. Al 38’ il Montebelluna rimane in dieci: De Biasi ferma un avversario lanciato a rete e rimedia il secondo giallo. Sulla punizione, il colpo del ko. Giglio fa partire una conclusione insidiosa, Careri non si fa trovare pronto e la palla si infila in rete. Dopo il gol col Pordenone, il centrocampista fa ancora centro: giusto premio al giocatore più in forma dei mobilieri.
Dopo aver “rischiato” di realizzare il 3-0 (colpo di testa di Grandin fuori), il Tamai subisce il gol della bandiera del Montebelluna: la punizione di Lanzara s’infila in rete alle spalle di Zanette.

TAMAI-MONTEBELL. 2-1
TAMAI (4-4-2): Zanette; Cussigh, Politti, Giacomini, Zuliani; Giglio, Nonis, Spetic, Maracchi (34’ st Zambon); Piperissa, Llullaku. Allenatore: Birtig.
MONTEBELLUNA (4-2-3-1): Careri; De Biase, Trombin, Lanzara, Costa; Lauro, Catalano; Nobile, Bressan (39’ st Beghetto), Gazzola (33’ st Perosin); De Freitas. Allenatore: Masitto.
ARBITRO: Loiodice di Matera.
RETI: st 1’ Spetic, 39’ Zuliani, 46’ Lanzara.

Mercato in subbuglio per i gioielli del Tamai

16 febbraio 2011 — pagina 14 sezione: Pordenone
BRUGNERA. Tanti li vogliono, tutti li cercano. Stiamo parlando dei gioielli del Tamai: Azdren Llullaku (classe ’88), Luka Spetic (’82), Emanuele Politti (’87) e Matteo Giglio (’91). In altre parole, i quattro principali segreti del terzo posto in serie D delle “furie rosse”. Addetti ai lavori, procuratori, direttori sportivi di team professionistici, si sono già segnati i nomi di questi giocatori. E a loro potrebbero aggiungersi presto quelli di Federico Maracchi (’88) e Olsen Gallinelli (’87), altri due in rampa di lancio. Il pubblico di via Giovanni XXIII se li goda: perché questi mesi, probabilmente, saranno gli ultimi con indosso la maglia dei mobilieri. Poi, il Tamai aprirà il suo supermarket.
Fuoriclasse. Il primo nome è quello di Llullaku. Troppo facile, verrebbe da dire, visti i 18 gol segnati. Ma sono le reti che determinano il valore di un attaccante, sono le sue reti che hanno catapultato a Tamai gli osservatori ad ammirare il talento kosovaro: su di lui avrebbero messo gli occhi Padova, Portogruaro, Cittadella ed Hellas Verona. Tre squadre di serie B e una, l’Hellas, di Prima divisione: ribalte importanti che l’attaccante merita. E le società professionistiche sono sempre più convinte nel pescare in serie D. Ormai non è più un rischio, lo testimoniano i casi di Castillo e dell’ex Itala San Marco Neto Pereira: dall’Interregionale alla cadetteria senza subire il salto, anzi, incidendo. Ecco dunque che gli addetti ai lavori seguono Llullaku. Un giocatore che, quest’anno, si è definitivamente consacrato e a cui la serie D sta di nuovo stretta. Il suo problema riguarda il suo status di extracomunitario: ma se in passato l’ha frenato – chiedere alla Sacilese –, ora potrebbe non essere più così. Il precedente di Enis Nadarevic, bosniaco ex Sanvitese, ora al Varese in B, insegna: i “pro” non sono più una chimera per chi arriva da fuori Ue.
Eclettici. Gli altri due nomi sul taccuino sono quelli di Spetic e Politti. Quest’ultimo piace molto al Lecco, in C2, ed entrambi sono nel mirino del Pordenone: sarebbero due dei giocatori segnati nella rifondazione tecnica. Lo sloveno, in particolare, piace al presidente, Mauro Lovisa, ma gusta anche a molti altri club di categoria: da diamante grezzo, così era arrivato tre anni fa a Tamai, Spetic, sotto la cura Birtig, è stato lucidato sino a trasformarsi in un all-around player unico. Gioca trequartista, interno di centrocampo, esterno del tridente, punta e pure difensore centrale: normale, che tanti club lo desiderino. Tamai come trampolino anche per Politti: accettò a denti stretti, la scorsa estate, l’offerta dei mobilieri. Arrivava dai “pro”, voleva rimanere tra i “pro”: tuttavia, mai scelta fu più azzeccata. Tra i mobilieri, si sta rivelando come uno dei centrali difensivi più affidabili, e di prospettiva, in categoria: puntuale e straripante dal punto di vista fisico. Non è un fulmine, ma ha dalla sua piedi e fosforo, Matteo Giglio: il regista è ora arrivato al top. Un percorso cominciato tre anni fa, che gli è costato tante panchine, ma che adesso dà i risultati: domenica scorsa il culmine del processo. Non ha fatto rimpiangere Nonis e ha realizzato il suo secondo gol di fila. Dall’essere stato vicino all’Azzanese, lo scorso novembre, a essere destinato ai professionisti: il mediano ha preso in mano la propria carriera. E come i suoi compagni è destinato a lasciare Tamai.
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00martedì 1 marzo 2011 02:27
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A MONRUPINO Vincono i biancorossi
Tamai di forza

Lunedì 28 Febbraio 2011,
Kras Repen0
Tamai2
GOL: pt 20' Maracchi, 43' Piperissa.
KRAS: Contento 7.5, Bucovaz 6, Tiziani 5.5, Giacomi 9 (st 10' Venturini 6), Bagon 5.5, Carli 6, Dragosavjevic 6 (st 30' Bertocchi s.v.), Bosic 5.5, Knezevic 5.5, Tomizza 5.5, Sain 6. All. Pellegrini.
TAMAI: Zanette 7, Cussigh 6.5, Zuliani 7, Giglio 6 (st 17' Grandin 6), Politti 6.5, Giacomini 6.5, Maracchi 7 (st 40' Nardella s.v.), Nonis 7.5, Piperissa 7, Llullaku 6.5, Spetic 6.5 (st 26' Gallinelli s.v.). All. Birtig.
ARBITRO: Rasia di Bassano 7
NOTE: ammoniti Tiziani, Giacomi, Bosic e Venturini. Recuperi: pt 1', st 3'.


Lunedì 28 Febbraio 2011,
MONRUPINO - (c.t.) È il Tamai, alla ripresa dopo la sosta, a portare a casa gli unici 3 punti per le pordenonesi di D. Lo fa ai danni della matricola Kras che, nonostante il 0-2 subito, ha avuto nel proprio portiere una saracinesca. La differenza di caratura tecnica, e forse anche di esperienza, in ogni caso si è notata. Bravi i locali a lottare fino al termine, brave le Furie ad amministrare. I gol arrivano tutti nel primo tempo. Al 20' Nonis batte il corner dalla sinistra del portiere, Spetic di testa manda la palla verso l'accorrente Maracchi, che in spaccata non lascia scampo a Contento. A un paio di minuti dal riposo il raddoppio porta la firma di Piperissa. Piazzato del sempre presente Nonis con il numero 9 che insacca di testa.In precedenza all'11' Contento aveva chiuso lo specchio a Maracchi deviando incredibilmente in corner, al 15' si era opposto a Giglio su una conclusione ravvicinata. Al 32' si fa vedere il Kras con Bosic, ma Zanette non si fa sorprendere e al 35' si registra una gran botta di Spetic con palla che finisce a lato d'un soffio. Nella ripresa le Furie Rosse allenatano la presa ma si fanno pericolose al 2' con Llullaku che manda la sfera a fil di palo. Al 23' e al 28' i carsolini mettono fuori la testa con conclusioni di Knezevic mentre al 39' è ancora Contento a fare gli straordinari.
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00mercoledì 2 marzo 2011 00:30
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Giovani, la svolta dei neroverdi
Lovisa: «Bosi resta, spazio ai ragazzi». Tamai da playoff. Birtig: «Sereni». Crisi sanvitese


Dario Perosa

Martedì 1 Marzo 2011,
Restano solo le Furie a tenere alto il vessillo pordenonese. I ragazzi di Birtig fanno il pieno sul Carso (2-0 con il Kras) e restano soli al terzo posto nel giorno in cui si schiantano Pordenone e Sanvitese, battuti rispettivamente dal Città di Concordia (1-2) e a Belluno (1-2). Mauro Lovisa ufficializza la crisi neroverde, rivede programmi e obiettivi, ma non scarica Giovanni Bosi. Nel frattempo l’altra crisi, quella della Sanvitese, è ormai conclamata. La rivelazione dell’andata ora teme i playout.
BOSI NON SI TOCCA – La porta dello spogliatoio neroverde, dopo il match con il Concordia, è rimasta chiusa a lungo. Mauro Lovisa è andato via prima della fine. Poi però il presidente è intervenuto in diretta nel corso di Sport Nordest, la domenica sportiva di Tpn. «Chiamiamola pure per nome – ha detto il presidente -: è crisi. Due punti nelle ulime 5 gare non sono in linea con i programmi. Siamo – sorride amaro Re Mauro – la Juve di Lega D: ci manca almeno una mezza dozzina di punti. Bosi? Non rischia – garantisce -. Lui si è messo per primo in discussione dopo la partita, ma a me piace come lavora e quindi resta. I conti li faremo a maggio. Ora però – conclude Lovisa - deve far giocare i giovani. Dobbiamo capire chi può restare l’anno prossimo». Già, ma probabilmente senza Bosi.
BORGO FRA I GRANDI – Aria diversa ha accompagnato il Tamai al rientro dal Carso. Killer del Kras, come all’andata, è stato Maracchi che abita a 2’ dal rettangolo triestino. Di Piperissa il raddoppio. «Siamo soli in testa al torneo dei terrestri – scherza Gianluca Birtig –. Quello di Treviso e Venezia è il campionato dei marziani. Contenti? Sì e orgogliosi. Siamo il Borgo dei Miracoli, la nostra forza è la serenità che qui si respira».
PAURA A SAN VITO – Tre punti, frutto di due pareggi in casa e di uno in trasferta, sono il raccolto della Sanvitese nei primi due mesi del 2011. Della sorpresa (complici infotuni e squalifiche) è rimasto solo il ricordo. L’mpressione è che a San Vito non sappiano come fermare la caduta. I playoff ora sono soltanto 5 punti sotto.
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00giovedì 10 marzo 2011 21:42
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CALCIO SERIE D
Tamai, 700 euro di multa per i "cori" del pubblico
Giovedì 10 Marzo 2011,
TAMAI - Ora la Coppa disciplina, uno degli obiettivi tradizionalmente cari al correttissimo Tamai, è a forte rischio. Il giudice sportivo della serie D ieri ha comminato alla società delle Furie Rosse un’insuale multa di 700 euro. "Colpa" di un discutibile referto, nel quale l’arbitro della partita pareggiata domenica in casa con l’Este (1-1) segnala "cori di protesta da parte di 20 tifosi". Il presidente Elia Verardo, pur non volendo polemizzare con il provvedimento, appare «amareggiato dalla sua portata», soprattutto ai fini delle penalità nella griglia della citata Coppa disciplina. Per quanto riguarda i giocatori, due turni di squalifica al sanvitese Glen Furlan e uno al pordenonese Francesco Marson.
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00martedì 22 marzo 2011 22:50
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SERIE D
La primavera porta 7 punti
Colpi di Pordenone e Sanvitese

Martedì 22 Marzo 2011,
PORDENONE - (da.pe.) Chiamiamiola primavera provinciale. Riporta al successo Pordenone (2-1 a Chioggia) e Sanvitese (4-0 al Rovigo). L’ultima vittoria dei ramarri risaliva al 16 gennaio (4-2 a Torviscosa), quella dei fraticelli addirittura al 19 dicembre. “Solo” pareggio (2-2) invece per il Tamai, che però ha dato vita insieme al San Donà Jesolo alla più bella gara stagionale nella Destra Tagliamento. Rossi e biancocelesti restano appaiati sul terzo gradino a quota 47 dietro a Treviso (62) e Venezia (60).
GARA DA PRO – Parola di Bruno Tedino. «Sì – annuisce – l’ex trainer del Pordenone, ora sandonatese -, match da categoria superiore. Abbiamo tenuto testa a un Tamai che ha giocato con cuore e personalità, straripante sotto l’aspetto fisico, costruito con intelligenza da Renzo Nadin, guidato da un ottimo tecnico e gestito da una grande società. Sfida-modello per tutto il nostro calcio». Due gol per parte (Nicoletti e Amodeo per gli ospiti, Maracchi e Spetic per le Furie), tre legni (Maracchi, Giacomini e Lavagnoli) e un’altra mezza dozzina di occasioni hanno deliziato i tifosi. Unico neo per il Tamai: non aver approfittato dell’espulsione di Faloppa al 75’. «Vero – ammette Birtig -, ci è mancata la lucidità. I ragazzi avevano speso tanto».
RISVEGLIO – Il ramarro è uscito dal letargo. La sveglia a Chioggia è stata suonata da Lella e Sessolo. «Finalmente una buona gara – esordisce Giovanni Bosi -. Vittoria importante, che spezza la lunga serie nera». I playoff stanno 7 punti sopra (Union e San Paolo a quota 45) e alla fine della stagione regolare mancano 6 turni. «Non ci pensiamo – risponde Bosi -. Affronteremo queste 6 finali e poi tireremo le somme». Sabato Pordenone al Bottecchia in anticipo con il Belluno su RaiSport Sat.
MENO 6 – Tanti i punti per far arrivare la Sanvitese a 40, quota salvezza indicata da Tortolo. «È stato importante – sostiene il mister – aver sbloccato il risultato con Calcagni già al 3’. L’approccio è stato perfetto. Il resto (doppietta di Cacurio e centro di De Cecco) è venuto facile».
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00martedì 22 marzo 2011 22:57
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Tamai sfiora per tre volte il colpo
21 marzo 2011 — pagina 08 sezione: Nazionale

TAMAI - SANDONÀ/JESOLO
2-2
TAMAI (4-3-1-2) M. Zanette 5.5; Cussigh 6.5, Zuliani 5.5, Giacomini 5.5, Politti 6; Maracchi 6, Nonis 7.5, Giglio 6.5 (24’ st, Godino 5.5); Spetic 6.5; Piperissa 6, Llullaku 5.5. All. Birtig.
SAN DONÀ/JESOLO (4-3-1-2) Berto 5.5; Tricoli 5.5, D. Zanette 5.5, Faloppa 5.5, Poscoliero 7; Migliorini 7, Lavagnoli 6.5, Rossi 6, Malacarne 5.5 (1’ st Barbieri, 5.5); Nicoletti 6 (41’ st Macchia sv), Amodeo 6.5. All. Tedino.
ARBITRO Perotti di Legnano 7.
MARCATORI Al 7’ Nicoletti, al 20’ Maracchi; nella ripresa, al 5’ Spetic, al 9’ Amodeo.
NOTE Angoli 7-2 per il Tamai. Recuperi 1’ e 4’. Espulso Faloppa al 31’ della ripresa. Allontanato Tedino per proteste al 43’. BRUGNERA. Zero gioie su tre, sfiorate tutte per un soffio. Alla vigilia si era detto che quello di ieri sarebbe stato un match speciale per Birtig, alla centesima panchina, e più in generale per il Tamai. Con una vittoria i locali avrebbero messo in ghiaccio i play-off, avrebbero finalmente superato il team di Tedino – l’ultima vittoria è datata 2005 – e avrebbero festeggiato al meglio il traguardo del proprio mister. Ma Tamai e Sandonà/Jesolo impattano: dopo aver trasformato il terreno di gioco in un ring, sfidandosi colpo su colpo e regalando agli oltre seicento spettatori accorsi una domenica di calcio come se ne vedono poche, non vanno oltre il 2-2. Se nella boxe, bene o male, c’è sempre un vincente, ieri nessun ko. Nessuna vittoria ai punti, che sarebbe andata al Tamai, sfortunato nel cogliere due pali e poco lucido in tre occasioni più facili da trasformare in gol che da sbagliare. Arriva così il terzo pareggio consecutivo per i ragazzi del “sindaco”: nonostante un ruolino di marcia a rilento, il Tamai è comunque saldo al terzo posto, alla luce del ko del San Paolo.
Birtig schiera il classico 4-3-1-2, come annunciato alla vigilia con Spetic alle spalle di Llullaku e Piperissa. Tedino risponde mandando in campo gli stessi undici di una settimana fa: non era ancora successo in questa stagione. Il match si infiamma presto: dopo due tentativi del Tamai il Sandonà passa. Amodeo serve nel corridoio Lavagnoli che approfitta della sbavatura difensiva e gonfia la rete. Non fa neanche tempo a rimettersi in campo, il Sandonà, che rischia di subire il pari, ma Llullaku non riesce a ritrovare la via del gol. È comunque il preludio, perché la manovra locale cresce e al 20’ giunge il pari: angolo di Nonis, stratosferico ieri, uscita pessima di Berto e Maracchi appoggia in rete di testa. Dalla mezzora, fatta eccezione per una fiammata ospite, il Tamai domina e sbrana. Al 31’ punzione tesissima di Nonis, Berto respinge male e Maracchi sbaglia dall’area piccola spedendo incredibilmente a lato. Tre giri di lancette più tardi sempre Nonis, da 40 metri, cerca l’euro-gol: si riscatta Berto sfiorando e deviando sul palo. Allo scadere il Tamai sbrana un altro pallone incredibile: Maracchi colpisce bene, Berto respinge e Piperissa, a porta vuota, svirgola sul fondo.
Nella ripresa il Tamai riprende da dove aveva lasciato. Palla lunghissima per Giglio che la tiene viva, guadagna il fondo e serve forte e teso in mezzo: Spetic è puntuale e insacca. Non c’è nemmeno tempo di esultare perché il Sandonà torna a far male: dopo avere sprecato con Amodeo prima e con Lavagnoli poi, i biancazzurri pareggiano. Migliorini inventa, serve Amodeo che non sbaglia e timbra il ventunesimo gol stagionale.
Il match, dopo quasi un’ora a ritmi elevatissimi, cala un po’ d’intensità e specie il Tamai fa più fatica a contenere. Ne scaturiscono due ghiotte occasioni per il Sandonà che non capitalizza. Alla mezz’ora rosso diretto per Faloppa: il Tamai potrebbe approfittarne ma ha quasi finito le energie. Quasi, perché al 93’ Giacomini maledice la sorte quando il suo colpo di testa centra il palo e balla sulla linea, prima che un difensore spazzi. Sarebbe stato lo strappo decisivo nella corsa agli spareggi.
Alessandro Mascia
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00venerdì 1 aprile 2011 15:04
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Play-off, il Tamai ci crede e si aggrappa a Llullaku
30 marzo 2011 — pagina 38 sezione: Pordenone

BRUGNERA Tre posti per quattro squadre, racchiuse in un fazzoletto di cinque punti: anche quest'anno, la lotta play-off in serie D è appassionante. Tra le pretendenti, c'è anche il Tamai. Un po' in flessione - quattro pareggi di fila - con chance di riuscita meno forti di qualche mese fa, ma pronto a lottare per spezzare il tabù. I mobilieri mancano i play-off da un lustro (dal 2006) e vogliono centrarli per festeggiare i dieci anni filati in Interregionale. Obiettivo possibile? Bisognerà dar fondo a tutto ciò che è rimasto nel serbatoio. Perché il calendario è davvero tosto. Inclusi ed esclusi. Dalla tabella è stato escluso il Venezia. I lagunari sono più in lotta per il primo posto, che per altro. E poi, in quest'ottica, hanno 15 punti di vantaggio dall'Union Quinto, la prima delle escluse, a 5 gare dal termine. Se non vincono il campionato, finiscono ai play-off. Sono stati incluse invece Este e Pordenone. I padovani hanno 6 lunghezze di ritardo dal Tamai: tante, certo, ma le 3 vittorie di fila conquistate fan sì che bisogna tenerli d'occhio. Il pensiero sui "ramarri" è legato alla matematica. Finché l'aritmetica non li condanna, c'è speranza, si dice. Tuttavia, una dose di realismo: qui ci vuole un bel miracolo, per proseguire la stagione. E lo stesso discorso vale per Chioggia e Rovigo, che hanno gli stessi punti del gruppo di Bosi. La situazione. Dalla fantascienza alla realtà: tre posti per quattro squadre, si diceva. A essere spietati, si tolga il Sandonà/Jesolo. Il team di Tedino ha 5 lunghezze di vantaggio sul Quinto, la rosa migliore del lotto, un buon stato di forma (10 punti nelle ultime 4 gare), un po' di pressione, che non fa male adesso, e, dulcis in fundo, un calendario in discesa: in agenda, 4 squadre che lottano per la salvezza e un Rovigo in fase di dismissione. Così, la sensazione è che il Tamai se la vedrà con San Paolo e Union Quinto. Squadre non partite con grosse velleità, anzi: tutte ambivano alla salvezza. Però, complici "fallimenti" di big come Pordenone, Rovigo e Chioggia, si ritrovano a lottare. Perché sì e perché no. Domenica c'è subito un scontro diretto: Tamai-San Paolo. E il Quinto ospita il già retrocesso Torviscosa. Un turno che può compattare il terzetto. Dopo, si gioca sul calendario. Tutto sommato alla portata, quello dei padovani, tostissimo sia per "furie rosse", sia per i trevigiani. Su quest'ultimo nodo sono legate le speranze dentrambe. Sarà un continuo guardarsi negli specchietti, un gioco di sorpassi e controsorpassi. Perché, dopo domenica, tutte e due dovranno affrontare Venezia e Treviso, prima di trovarsi faccia a faccia al Tenni all'ultima. Un match che verosimilmente sarà decisivo. Alla volata finale, i mobilieri si presentano reduci da 4 pareggi di fila. Ruolino di marcia che denota calo fisico e, forse, mentale: quando bisognava chiudere il discorso play-off, Nonis e soci non ce l'hanno fatta. Come ogni stagione. Insomma, calendario e il solito problema le uniche perplessità legate al Tamai. Per il resto, la squadra c'è: ha qualità, Birtig ha tutta la rosa a disposizione, e c'è ancora la freccia Llullaku da "sparare". Il kosovaro non segna dal 6 febbraio scorso: sino a quel momento, era l'emblema del team antagonista al duopolio. Ora, la stella dei biancorossi deve tornare a fare ciò che faceva, cioè prendere in mano la squadra e segnare. Se ce la farà, nulla è precluso al Tamai. Alberto Bertolotto ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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00sabato 9 aprile 2011 00:38
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Tamai, la solita discesa finale Fontanafredda lanciatissimo
05 aprile 2011 — pagina 37 sezione: Pordenone

PORDENONE Quest'anno, sembrava un film diverso: al 27 febbraio, giorno del blitz col Kras, squadra in alta quota, terza e con una candidatura molto forte per i play-off. Poi, invece, il black-out: 4 punti nelle ultime 5 gare e post-season a rischio. Il ko col San Paolo ha un significato, dunque: sembra tornato il "solito" Tamai. Ecco cos'ha detto la quintultima di serie D: oltre alla salvezza quasi certa della Sanvitese, c'è la consueta parabola discendente delle "furie rosse", raggiunte al quinto posto, l'ultimo utile per i play-off, dall'Union Quinto. Inutile nascondersi, ne sono consapevoli anche in via Giovanni XXIII: quando si comincia a far sul serio, i mobilieri calano, drasticamente. E' già successo nelle ultime tre stagioni, ma potrebbe ripetersi ancora, visto il trend. Finirà così anche stavolta? I boys di Birtig hanno quattro gare per zittire gli scettici. Dal 27 febbraio, invece, è cambiata la stagione del Fontanafredda: da quel momento la squadra di De Pieri ha infilato sei vittorie di fila. L'ultima, complice anche il ko del San Luigi, le ha permesso di blindare il secondo posto: il vantaggio sui triestini è ora di 5 punti. Il tutto con quattro gare da giocare e lo scontro diretto al Tognon. Insomma, rossoneri ormai lanciatissimi verso gli spareggi, quelli che potrebbero regalare la serie D: di sicuro, una stagione da incorniciare per il "Fontana". Si è fermata con Saccher e soci, invece, la striscia di nove risultati utili della Spal Cordenons, mentre il Chions ha dimostrato di voler chiudere il torneo a testa alta. Ha battuto il Buttrio meritatamente, vendicando così il ko della finale play-off della scorsa stagione. Una piccola soddisfazione, ma che serve a corroborare un morale piegato da una retrocessione, di fatto, ormai scritta. Alberto Bertolotto ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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