Tennis Italiano

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Mat-tv
00domenica 26 ottobre 2008 13:55
Il tennis piange la scomparsa di Luzzi


Lo hanno vegliato. Hanno sperato, che da quel coma potesse svegliarsi. Hanno atteso davanti alla porta della rianimazione dell'ospedale di Arezzo un segnale positivo che non è mai arrivato. Potito Starace e Daniele Bracciali, saputo che l'amico Federico Luzzi era entrato in coma, hanno passato vicino a lui le ultime ore di vita. Hanno pianto, si sono disperati e ora vivono il dolore in silenzio All'obitorio ieri hanno concesso solo poche parole ai giornalisti. "Non riesco a darmi pace - ha detto Bracciali - eravamo cresciuti insieme sui campi da tennis ed eravamo veramente amici al di là dello sport".

Affranto l'uno, distrutto l'altro. Starace non si dà pace: "Sono a pezzi, lo avevo sentito nei giorni scorsi al telefono ed avevo capito che c'era qualcosa che non andava". Poi arrivano le lacrime e il tennista non riesce più a parlare.

Commosso e intriso di rabbia è anche il ricordo di Nicola Pietrangeli: "Non è una disgrazia, ma una mascalzonata perché un ragazzo di 28 anni non può morire in tre giorni quando vanno in giro tanti delinquenti - le parole dell'ex campione - Come giocatore era spesso nervoso, ma questa è una caratteristica di molti giovani sportivi che smaniano per emergere. Si era allontano dai grandi tornei anche per assenza di risultati. Qualche anno fa aveva giocato molto bene anche a Roma, passando due turni, quando aveva 20 anni era la grande speranza del nostro tennis

Anche l'Atp, l'Associazione dei tennisti professionisti, ha reso il suo omaggio al tennista italiano. "Perdere un giovane uomo così tragicamente nel pieno della sua vita, è un colpo terribile - afferma il presidente Etienne de Villiers - Federico era rispettato dai suoi colleghi professionisti ed è stato uno dei più popolari giocatori dell'Atp Tour. "Federico - conclude il presidente dell'Atp - mancherà a tutti coloro che lo conoscevano e i pensieri e le preghiere di tutti noi sono con la famiglia di Federico. E' un giorno molto triste per il tennis".
www.it.eurosport.yahoo.com

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MissMart
00domenica 26 ottobre 2008 14:07
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Ant91
00domenica 26 ottobre 2008 14:11
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MoniGo
00lunedì 27 ottobre 2008 16:57
Pensare che c'è gente che canta "Fortunato mica tanto", riferendosi al terzino della Juve morto di leucemia a vent'anni. Povero Luzzi, che tragedia.
Supporters92
00mercoledì 29 ottobre 2008 16:01
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Robbie tv
00venerdì 21 novembre 2008 19:01
Re: Il tennis piange la scomparsa di Luzzi
Incredibile, un amico mi ha detto che pochi giorni prima di morire Luzzi era in campo. Si è ritirato accusando un forte mal di testa e dicendo "Mi sento la febbre". Una settimana dopo si piange la sua morte. Pazzesco.

Riposa in pace, campione..
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enricotv
00martedì 6 gennaio 2009 13:38
www.blogquotidiani.net/tennis/?p=2475


Challenger e Futures
la stagione degli azzurri.
Tante vittorie, ma pochi giovani.


17 Dicembre 2008 Articolo di Roberto Commentucci

Analizziamo il 2008 degli azzurri nei tornei minori, fra ritorni eccellenti, maturazioni tardive, carriere incompiute (tante) e giovani promesse emergenti (poche). Nei commenti l’opinione di Michele Tellini, coach di Riccardo Ghedin, n. 249 Atp.
Un sentito ringraziamento a Luca Brancher,
che ha curato l’analisi statistica.


L’inferno dei tornei minori. Una visione di insieme.

Il mondo dei tornei minori, i Challenger e i Futures. Una inestricabile jungla di sudore e sofferenza, che si estende ai quattro angoli del pianeta, dove ogni settimana vengono combattute battaglie epiche, a volte interminabili, in luoghi spesso improbabili, in condizioni ambientali qualche volta davvero difficili, e nella quale si incontrano le più disparate tipologie di tennisti. C’è il vecchio mestierante, che ormai non ha più molte possibilità di salire ulteriormente, ma che si farebbe tumulare sul posto pur di non darla vinta a quello sbruffoncello arrogante del giovanotto di belle speranze; c’è il giocatore di alto livello, abituato a palcoscenici più prestigiosi, che cerca di risalire la corrente dopo un periodo nero o un lungo infortunio: c’è l’ex promessa juniores in clamoroso ritardo sui migliori della sua età, che sta lentamente iniziando a fare sul serio; e poi, finalmente, ci sono i giovani talenti che sgomitano ferocemente, con l’ambizione di conquistarsi un posto al sole, nel dorato mondo dei tornei del circuito maggiore.

Vediamo anzitutto di fare un po’ di ordine in questo magmatico sottobosco, che è poi il cuore pulsante del tennis mondiale. E’ da questi tornei, infatti, che provengono i ricambi, i campioni di domani. Per ordine di importanza, i tornei Challenger (a proposito dei quali nei mesi scorsi avete potuto leggere su questo sito la dettagliata rubrica settimanale di Remo Borgatti) vengono immediatamente dopo quelli del circuito Atp. Hanno un montepremi che varia da 125.000 dollari più ospitalità nei tornei più grandi, a 35.000 dollari negli eventi più piccoli, e assegnano al vincitore da un massimo di 100 a un minimo di 55 punti (il sistema di attribuzione dei punteggi per il 2009 non è ancora stato reso noto). I Futures (sui quali potete leggere qui una completa rubrica settimanale curata da Enrico Riva) hanno un montepremi che varia da 15.000 dollari più ospitalità (24 punti Atp al vincitore, secondo il vecchio sistema) a 10.000 dollari (12 punti Atp al vincitore). In linea di massima, agli eventi Challenger prendono parte i tennisti classificati nelle prime 300 posizioni della classifica, che in genere evitano di giocare Futures.

Per un movimento tennistico, quindi, l’analisi della performance registrata in queste competizioni consente di valutare due aspetti importanti: lo “spessore” del movimento stesso (inteso come capacità di produrre atleti in grado di figurare a livello internazionale); e le prospettive di ricambio (atteso che tali competizioni costituiscono la principale e più veritiera vetrina per misurare le ambizioni dei giovani talenti). E quindi, assodato che rispetto ad un anno fa, come ha notato di recente Ubaldo, con i giocatori di vertice, quelli che competono stabilmente a livello Atp, siamo leggermente peggiorati, passando da 5 a 4 giocatori classificati fra i primi 100, abbiamo cercato di capire come sta messo a ricambi il tennis italiano.

A tal fine, abbiamo preso in esame tutti i match giocati negli ultimi 5 anni dagli azzurri nei tornei minori, e sono venuti fuori alcuni elementi interessanti.

La stagione azzurra nei challenger

A livello Challenger il nostro tennis dal 2004 a oggi ha mostrato una performance sostanzialmente costante, come si vede dalla tabella seguente:

ITALIANI NEI CHALLENGER, 2004-2008

ANNO TITOLI VINTI
FINALISTI SEMIFINALISTI PRESENZE
MAIN DRAW
2004 10 13 32 380
2005 6 13 18 351
2006 7 12 22 373
2007 11 8 18 386
2008 10 10 14 320
Il fattore campo è stato un aiuto potente per i nostri portacolori. Delle complessive 44 vittorie, 35 sono state colte in tornei organizzati in Italia. In termini di risultati complessivi, l’annata migliore è stata il 2004, con affermazioni e piazzamenti ottenuti da giocatori quali Starace, Volandri, Di Mauro, Bracciali, Bolelli, che erano in procinto di affermarsi nel circuito superiore, dove a quel tempo eravamo pochissimo rappresentati (avevamo solo 2 top 100, Volandri e Sanguinetti).

Nel 2008 i vincitori azzurri in tornei Challenger sono stati i seguenti:

Thomas Tenconi (Todi, Napoli 35.000)

Filippo Volandri (San Marino, Cordenons)

Fabio Fognini (Torino, Genova)

Flavio Cipolla (Noumea)

Andreas Seppi (Bergamo)

Paolo Lorenzi (Alessandria)

Potito Starace (Napoli 85.000)

Come si vede, buona parte dei successi sono venuti da tennisti già competitivi a livello di tornei Atp (Starace, Volandri, Seppi, Fognini), che hanno utilizzato i challenger per migliorare o puntellare la loro classifica. Ci sono poi gli exploit di Cipolla e Lorenzi, tennisti dalla dimensione tecnica consolidata, abituali frequentatori di questo circuito. Un caso a parte è quello di Thomas Tenconi, un grintoso oriundo italo-argentino di 28 anni, che quest’anno ha potuto riprendere l’attività dopo una serie infinita di problemi fisici ed è stato autore di una stagione sensazionale, che gli ha consentito di guadagnare oltre 900 posizioni in classifica, chiudendo ben dentro i primi 200. Per quanto riguarda il contributo dei giovani, vanno segnalati i due successi del 21enne Fognini (classe ’87) e la finale raggiunta a Genova dal suo coetaneo Gianluca Naso, potente siciliano dal fisico macchinoso ma dalle buone potenzialità. Gli altri giovani azzurri non si sono ancora rivelati competitivi a questo livello, mentre hanno mostrato buoni progressi giocatori non più giovanissimi, ma che per vari motivi hanno iniziato ad approcciare seriamente l’attività professionistica con un certo ritardo, il toscano Walter Trusendi e il romano Riccardo Ghedin, entrambi del 1985. Il secondo in particolare desta interesse: figlio di Pietro Ghedin, ex calciatore della Lazio, è un tennista da campi rapidi, ancora un po’ leggero nei fondamentali da dietro ma dotato di un buon gioco aggressivo, grazie al quale ha scalato quasi 500 posizioni. Ha poi disputato una buona stagione (con una finale e due semifinali) anche il lombardo Marco Crugnola, classe ’83, dotato di tecnica cristallina e di un repertorio completo, ma dal rendimento fin qui molto altalenante, che finalmente ha trovato un minimo di continuità. E’ poco fuori dai 200, ma può ancora entrare nel grande giro.

La stagione azzurra nei futures

Se nei challenger il rendimento degli italiani è stato all’incirca in linea con quanto osservato negli anni scorsi, la stagione a livello future è stata davvero eccezionale. I nostri tennisti sono riusciti a vincere la bellezza di 40 tornei (di cui 19 in Italia), a cui vanno aggiunti 30 piazzamenti in finale. Ecco la tabella riassuntiva:

ITALIANI NEI FUTURES, 2004-2008

ANNO TITOLI VINTI
FINALISTI SEMIFINALISTI PRESENZE
MAIN DRAW
2004 25 33 54 983
2005 27 30 58 1029
2006 25 32 59 941
2007 22 33 58 1074
2008 40
30
61
977
Cerchiamo ora di capire da cosa è scaturita questa eccezionale stagione, iniziando dal comportamento dei giovani. Purtroppo, solo 4 vittorie, una su 10, sono state colte da giocatori con meno di 20 anni. Tre titoli li ha conquistati Thomas Fabbiano e uno Damiano Di Ienno, un giovane mancino romano, anche lui classe ’89, dal gioco muscolare ma molto determinato. Con gli altri giovanissimi, abbiamo ottenuto 3 finali (2 con Daniel Lopez e una con il siciliano Antonio Comporto). Un po’ pochino.

Come osservato nei Challenger, anche nei Futures molti successi sono venuti da tennisti già maturi, di livello tecnico superiore, che per varie ragioni sono stati costretti a giocare questi eventi con l’obiettivo di potersi ricostruire una classifica: il caso più eclatante è come detto quello di Tenconi, che si è aggiudicato ben 6 titoli; ma anche Andrea Stoppini, Massimo Dell’Acqua (2 vittorie a testa) Paolo Lorenzi e Simone Vagnozzi non possono essere considerati giocatori di livello Future, e sono stati costretti a competere in tali tornei solo per motivi di classifica.

Parecchie vittorie sono state ottenute da giocatori ancora giovani, ma non più giovanissimi, che stanno lentamente maturando, sia pure con ritardo sui migliori fra i loro coetanei, e che hanno usato i future come trampolino di lancio per il circuito challenger o le qualificazioni Atp. E’ il caso di Matteo Viola, classe 1987 (2 vittorie e 1 finale) di Gianluca Naso, anche lui classe 1987 (1 vittoria), del canturino Andrea Arnaboldi, (1 vittoria) un mancino dalla buona tecnica ma ancora un po’ leggero fisicamente, di Matteo Marrai, classe 1986 (quattro titoli e due finali) di Luca Vanni, classe 1985, (2 titoli e una finale), di Riccardo Ghedin, anche lui classe 85 (2 titoli e una finale). In totale fanno 11 vittorie, oltre il 25%. Questo dato ci conferma quanto già sapevamo: moltissimi nostri giocatori da giovanissimi si perdono, non sono maturi per l’attività professionistica, ed iniziano a fare sul serio solo intorno ai 22-23 anni. Purtroppo per loro, molto spesso a quel punto è troppo tardi per emergere davvero nel circuito maggiore.

Le altre vittorie (Azzaro e Torresi 3 a testa, Ianni 2, una ciascuno Francesco Piccari, Prader, Iannuzzi, Da Col) sono state invece ottenute da giocatori con una dimensione tecnica sostanzialmente coincidente con il circuito: sono le vittorie dei giocatori “da Future” (anche se uno come Azzaro, che ha annunciato poche settimane fa il ritiro dall’attività internazionale, avrebbe potuto ottenere molto di più in carriera).

Conclusioni.

Sotto il profilo quantitativo, il nostro movimento mostra una buona vitalità complessiva. La performance a livello Challenger resta soddisfacente anche nel confronto internazionale, dove l’Italia con le sue 10 vittorie è al quinto posto assoluto, dietro Argentina, Stati Uniti, Francia e Spagna. A livello Future come abbiamo visto siamo andati ancora meglio, e il numero di atleti azzurri che riescono ad accedere nei tabelloni principali dei tornei professionistici si mantiene elevato.

Purtroppo però, nel nostro paese il contributo delle nuove leve a queste affermazioni resta ancora troppo esiguo: il boom di tornei Futures vinti quest’anno non deve far pensare che presto avremo molti nuovi giocatori nei primi 100. I giovani con buone prospettive (su tutti Naso, Marrai, Fabbiano e forse Arnaboldi, in attesa che Matteo Trevisan, probabilmente il migliore di tutti, risolva i suoi guai fisici) restano troppo pochi rispetto alle potenzialità del nostro paese e alle attese degli appassionati.

In particolare, fa riflettere il ritardo con cui i nostri giovani juniores riescono ad imporsi nei tornei future. E’ in quella fascia di età, fra i 17 e i 20 anni, che vengono bruciate molte carriere. E nel frattempo, all’estero, assistiamo ad exploit come quello del serbo Krajnovic, classe ’92, che a poco più di 16 anni è riuscito a centrare addirittura una semifinale nel ricco Challenger di Knoxville… E’ vero che il giovane serbo è un fenomeno annunciato, e non può essere preso come esempio, ma il ritardo medio con cui i nostri si affacciano all’agonismo, rispetto a quanto avviene in altre realtà, resta evidente.

E’ solo colpa degli italiani viziati e mammoni, o nel nostro sistema di crescita degli agonisti c’è qualche problema di natura strutturale?
enricotv
00mercoledì 15 aprile 2009 13:02
da www.repubblica.it
Tennis
Fognini, exploit a Montecarlo
Murray e Djokovic senza affanno

L'azzurro, proveniente dalle qualificazioni, supera il primo turno battendo in tre set il ceco Tomas Berdych. Al secondo round trova Cilic

Fabio Fognini
Il tabellone
Seppi, esordio ok
Barcellona: bene la Schiavone
MONTECARLO - Ottimo esordio di Fabio Fognini nel tabellone principale del "Masters 1000" di Montecarlo, torneo dotato di un montepremi di due milioni e 270mila euro di scena sulla terra rossa del Country Club del Principato: il 21enne sanremese (n. 108 del mondo), dopo aver superato le qualificazioni, ha superato il primo turno battendo in tre set, per 1-6 6-3 6-3, in poco meno di due ore di gioco, il ceco Tomas Berdych, numero 25 della classifica Atp. Dopo un primo set perso velocemente, Fognini reagisce e pareggia il conto. Nella frazione decisiva l'azzurro perde il servizio al quinto gioco ma si riprende immediatamente il break ed infila quattro game consecutivi (dal 2-3 sotto) che gli valgono la qualificazione al secondo turno. Al prossimo turno Fognini se la vedrà con il croato Marin Cilic, giustiziere al primo turno di Flavio Cipolla.

Fognini è il terzo azzurro a raggiungere il secondo turno dopo i successi di ieri di Andreas Seppi (atteso domani dalla sfida contro il numero due del mondo Federer) e Simone Bolelli (affronterà il serbo Janko Tipsarevic).

Tutto facile per Murray e Djoko. Tutto facile per Andy Murray, che supera il secondo turno del "Masters 1000" di Montecarlo, torneo dotato di un montepremi di due milioni e 270mila euro di scena sulla terra rossa del Country Club del Principato. Autore finora di stagioni sul rosso mediocri, rispetto ai suoi recenti standard sul veloce, lo scozzese, testa di serie numero 4, ha superato il rumeno Victor Hanescu per 6-3 6-2. Anche Djokovic passa facile: ha eliminato 6-1 6-2 lo spagnolo Oscar Hernandez.
enricotv
00mercoledì 15 aprile 2009 13:03
Bolelli è ora al terzo turno, 7-5 6-2 contro Tipsarevic.
Ora Seppi sta giocando contro Federer.
Fede1991
00mercoledì 15 aprile 2009 13:30
Bolelli ha un grandissimo talento, è un giocatore completo. Peccato sia venuto fuori relativamente tardi...
enricotv
00mercoledì 15 aprile 2009 13:39
Si è vero, è uscito relativamente tardi visto che è entrato tra i primi 50 a quasi 24 anni.
Ritengo però sia il miglior tennista italiano dai tempi di Gaudenzi, e per me può arrivare tra i primi 20.
Fede1991
00mercoledì 15 aprile 2009 15:11
Re:
enricoutv83, 15/04/2009 13.39:

Si è vero, è uscito relativamente tardi visto che è entrato tra i primi 50 a quasi 24 anni.
Ritengo però sia il miglior tennista italiano dai tempi di Gaudenzi, e per me può arrivare tra i primi 20.




Beh magari non a 24 anni visto che ne ha ancora 23. Ma per un tennista anche 22-23 anni sono tantini. I grandi giocatori (top 20) vengono fuori tra i 17 e i 19. Ma sono sicuro che farà carriera!
enricotv
00giovedì 16 aprile 2009 01:16
Fognini batte Cilic con un secco 6-2, 6-0 ed è al terzo turno.
Seppi lotta con Federer ma esce con un 6-4, 6-4.

Ora al terzo turno:
Fognini-Murray (4)
Bolelli-Ljubicic

Bolelli può farcela secondo me.
Robbie tv
00giovedì 16 aprile 2009 08:15
Re:
enricoutv83, 16/04/2009 1.16:

Fognini batte Cilic con un secco 6-2, 6-0 ed è al terzo turno.
Seppi lotta con Federer ma esce con un 6-4, 6-4.

Ora al terzo turno:
Fognini-Murray (4)
Bolelli-Ljubicic

Bolelli può farcela secondo me.




Fognini andrà fuori, Bolo passa (Ljubicic va molto meglio sul veloce..). Peccato per Seppi, ieri avrebbe potuto farcela..
Mat-tv
00domenica 8 novembre 2009 14:03
L'Italtennis fa il "bis" in Fed Cup
Per la seconda volta nella storia l'Italia del tennis ha vinto la Federation Cup, la massima competizione femminile per nazioni. A Reggio Calabria la squadra composta da Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e dal doppio Errani-Vinci ha superato senza problemi una formazione Usa priva delle sue migliori giocatrici. Dopo il 2-0 della prima giornata, decisivo è stato il punto conquistato dalla Pennetta contro la Oudin per 7-5, 6-2.

Il sipario è calato al termine di un match che la Pennetta ha cominciato con il piede ben pigiato sull'acceleratore, piazzando un break e scappando sul 3-1. Le prime difficoltà per la brindisina si sono materializzate nell'ottavo game. L'azzurra ha cancellato la palla break concessa all'avversaria e ha mantenuto la leadership. Sul 5-4, Melanie Oudin si è procurata un'altra chance per rientrare totalmente in partita. Un errore di Flavia, insolitamente fallosa proprio nel momento chiave, ha prodotto il 5-5. L'equilibrio, però, è resistito poco: un doppio fallo della statunitense ha concesso alla numero 1 italiana una nuova chance per chiudere il set. L'occasione stavolta è stata sfruttata: 7-5 in 55'.

Dopo aver commesso ben 25 errori gratuiti nella prima frazione, la Pennetta ha balbettato anche nella fase iniziale del secondo set e ha dovuto annullare due palle break. Dall'1-1, tuttavia, è cominciata un'altra partita. La Oudin è sparita dal campo per 3 game e si è ritrovata sotto 4-1. La 18enne americana ha ridotto il gap con un break (4-2) prima di alzare bandiera bianca: la Pennetta ha chiuso 6-2 in 33' sfruttando il secondo match point. E sulla terra rossa calabrese è iniziata le festa.
Grazie a questo successo, il secondo in tre anni, l'Italia diventa la prima nazione del mondo nella classifica internazionale dell'Itf.

BARAZZUTTI IN ESTASI

"Queste ragazze hanno riscritto la storia del tennis italiano. Credo che sia una delle squadre più forti in assoluto dello sport italiano. Lasceranno un libro con scritte cose meravigliose. La prima vittoria è stata straordinaria, ma la seconda, in casa, davanti ad un pubblico stupendo, va oltre il limite. Queste ragazze sono meravigliose", ha festeggiato il capitano Corrado Barazzutti.
www.sportmediaset.it

Mat-tv
00domenica 8 novembre 2009 14:04
zonastadio
00domenica 8 novembre 2009 14:39
va detto che però raramente affrontiamo le migliori giocatrici del mondo, per dire se c'erano le williams era tutta un altra storia. in ogni caso [SM=x397209]
enricotv
00domenica 8 novembre 2009 19:35
Brave, ma come dice Zona non trovano le tenniste più forti.
TV DOSSON
00lunedì 9 novembre 2009 08:36
Un brave alle nostre tenniste che durante tutto l'anno sono cresciute molto arrivando anche nelle top ten,complimenti! [SM=x397196] [SM=x397209]
zonastadio
00sabato 23 gennaio 2010 11:54
la Schiavone agli ottavi negli australian open, dove affronterà venus williams...capolinea mi sa..disastro degli uomini, tutti fuori al primo turno
TV DOSSON
00sabato 23 gennaio 2010 16:26
Re:
zonastadio, 1/23/2010 11:54 AM:

la Schiavone agli ottavi negli australian open, dove affronterà venus williams...capolinea mi sa..disastro degli uomini, tutti fuori al primo turno




w le donne . [SM=x397140] [SM=x397209]
ZakkTV
00sabato 23 gennaio 2010 21:59
Schiavone donna...
trevi.
00lunedì 25 gennaio 2010 18:12
Schiavone fuori dalla v Williams 36 62 61, neanche male!
trevi.
00sabato 8 maggio 2010 13:55
Coppa davis italia olanda 2-0
Vittorie nel singolo di Starace e Bolelli, ora c'è il doppio
trevi.
00martedì 18 maggio 2010 21:56
Tosi ghe xe e quali del roland garros, 2 slam stagionale.
Fuori volandri già purtroppo
TV DOSSON
00giovedì 3 giugno 2010 15:48
Francesca Schiavone vola in finale al Roland Garros battendo la Demienteva primo set 7-6 per l'italiana poi la Dementieva si ritira per problemi fisici,finale storica mai nessuna italiana in tutta la storia e' stata in una finale del Grande Slam,entrara tra le prime 10 del mondo!Incontrera' in finale la vincente tra Stosur-Jankovic!

[SM=x397209] [SM=x397209] [SM=x397196]
MoniGo
00giovedì 3 giugno 2010 16:56
Stosur allucinante, distrugge la Jankovic in meno di un'ora 6-1 6-2. La Jankovic nel secondo set ha avuto l'occasione di brekkarla tre volte e andare sul 3-0, e invece si è fatta rimontare. Per l'italiana sarebbe andata meglio questa Jankovic di una Stosur in ottima forma e con un servizio letale.
zonastadio
00giovedì 3 giugno 2010 18:02
bravissima davvero! soprattutto perchè in decenni e decenni che si disputa il roland garros mai nessun italiano aveva fatto così bene
ZakkTV
00giovedì 3 giugno 2010 18:17
E stasera che fa la sCHIAVONE per festeggiare ? [SM=x397166] [SM=x397171] [SM=g2172119]



zonastadio
00giovedì 3 giugno 2010 18:26
Re:
ZakkTV, 03/06/2010 18.17:

E stasera che fa la sCHIAVONE per festeggiare ? [SM=x397166] [SM=x397171] [SM=g2172119]





fossi in lui non lo farei ahahahahha

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