Treviso in lutto: è mancata la moglie di Ferronato...

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TV DOSSON
00giovedì 7 ottobre 2010 06:50
Posso dire che il destino ha colpito duramente ancora il mondo biancoceleste nel profondo del cuore .....Forza ragazzi, vinceremo anche questa malasorte che ci segue ormai da anni!
ZakkTV
00giovedì 7 ottobre 2010 11:02
E morta la moglie di Ferronato, bandiera dello sport padovano

il mattino di Padova — 05 ottobre 2010 pagina 32 sezione: PROVINCIA
CITTADELLA. I capelli neri, ricci, e il sorriso, solare. Un inno alla vita. «Era bella, ma dentro era ancora più bella». Una mamma, una moglie, si è spenta. Ed una comunità, quella di Laghi di Cittadella, è devastata da un lutto terribile. Marta Giuliodoro, 35 anni, era sposata con Alessandro Ferronato, calciatore professionista, capitano del Treviso Calcio. Una bella coppia, due figli, Pietro e Sara. La loro mamma è stata stroncata da un tumore al seno ed è volata in cielo. Ieri sera, una folla immensa si è stretta in preghiera. Oggi, alle 16, nella chiesa parrocchiale di Laghi, viene celebrato il funerale. Marta viveva in via Campagnari a Tezze sul Brenta. Era nata a Laghi, era legata alla comunità. Marta era figlia di Salvatore Giuliodoro, maresciallo dei carabinieri in congedo, una vita al servizio della compagnia di Cittadella. Un uomo dallo spiccato senso sociale, presidente dell’Associazione nazionale carabinieri di Cittadella che conta oltre 200 associati e che ha al proprio interno un nucleo provinciale di Protezione Civile. «Marta era bella - ricorda il padre - ma dentro lo era ancora di più. Diceva sempre che “la paura del male si deve vincere con la forza del carattere”. Lei ha lottato». Quattro anni fa le era stato diagnosticato il tumore al seno: da allora, un viavai attraverso visite, ospedali. La famiglia ha tentato di tutto: «Siamo stati a Conegliano, a Empoli, a Ravenna, in Svizzera. Non c’è stato nulla da fare». La situazione è precipitata. «Marta si è spenta all’alba di ieri. Gli ultimi quattro giorni li ha passati a casa. Abbiamo voluto averla qui, l’amore ha più forza di qualsiasi medicina, e ce la siamo abbracciata, fino alla fine. Era forte e generosa, due bambini meravigliosi. È sempre stata socia dell’Anc, iscritta come benemerita, finchè ha potuto durante le cerimonie andava a leggere la preghiera del carabiniere. Il marito, calciatore, ha giocato anche con il Padova e con la squadra dell’Este». Con una rappresentazione teatrale, «Marta e il Drago Balibà», vincitrice del terzo premio al concorso letterario «Una favola per sognare» Città di Trieste 2009, la giovane mamma ha raccontato che «la paura di qualcosa che non si conosce può essere sconfitta semplicemente con gli occhi di una bambina che, grazie alla sua sensibilità, può trasformare anche le cose più brutte in cose bellissime e colorate».

Compagni e società si stringono a «Ferro»

il mattino di Padova — 05 ottobre 2010 pagina 32 sezione: PROVINCIA
CITTADELLA. Un trequartista dai piedi dolci. Un regista a tutto campo. Ma anche e soprattutto un grande uomo dal cuore d’oro. Alla notizia della morte dell’amata moglie Marta, il calcio padovano si stringe ad Alessandro Ferronato, centrocampista e capitano del Treviso in serie D ed ex gloria del Padova di Franco Varrella che, alla fine del campionato nel 2000-2001, centrò la promozione in C1. Una carriera lunga e ricca di soddisfazioni quella dell’atleta di Bassano, 37 anni, cominciata nel ’93 con le prime 7 presenze in serie B con la Lucchese. Da lì un lungo viaggio tra C1 e C2 con Crevalcore, Fiorenzuola, Spal e Varese fino all’approdo al Padova nel 2000. Subito protagonista dell’ascesa in C1, con 28 presenze e 7 gol, Alessandro resta in biancoscudato fino al 2003 per poi trasferirsi al Ravenna e da lì alla Valenzana. Nel 2008 la scelta di scendere in D al Belluno, prima di diventare nello scorso campionato il capitano e il trascinatore dell’Este di Francesco Feltrin, con uno storico secondo posto in regular season e la promozione in C2 mancata d’un soffio ai playoff. Quest’estate il trasferimento al Treviso, dove manco a dirlo guadagna subito la fascia di capitano. Unanime il messaggio di solidarietà e di affetto che il mondo del pallone invia a «Ferro» nel momento più doloroso. Ad esprimere il cordoglio biancoscudato è Damiano Longhi, ex capitano del Padova della serie A e attuale allenatore del Campodarsego in Eccellenza. «Non ho conosciuto Alessandro di persona, ma tutti me l’hanno sempre descritto come un ragazzo eccezionale e di grande umanità. Sono vicino a lui e a tutti i suoi familiari». Messaggi di grande amore anche dal Treviso. Commovente il comunicato di ieri sul sito ufficiale del club, che in segno di solidarietà non è stato aggiornato per l’intera giornata. «Un grave lutto ha colpito la famiglia biancoceleste. Il presidente Renzo Corvezzo, la dirigenza, la squadra e tutto lo staff si uniscono al dolore immenso delle famiglie Giuliodoro e Ferronato». Sulla stessa lunghezza d’onda il sito www. forzatreviso.it, il portale di riferimento della curva trevigiana. «In questo momento le parole servono davvero a poco. Tutto lo staff, i tifosi e gli sportivi biancocelesti si stringono attorno ad Alessandro, grandissima persona che abbiamo imparato ad apprezzare in questi primi 2 mesi di militanza a Treviso, ancor prima che grandissimo calciatore». Non potevano mancare gli ex compagni dell’Este, che proprio domenica affronteranno il Treviso in campionato. «Alessandro è stato un grande capitano, un esempio per tutti - dice il terzino sinistro Riccardo Marchetti - Lo ricordiamo con ammirazione e gli siamo tutti vicini». «Già l’anno scorso sapevamo del suo dramma - spiegano dallo staff giallorosso - Il nostro capitano Michele Agostini parteciperà ai funerali a nome della squadra. E domenica al campo lo abbracceremo come merita». - Matteo Lunardi

TV DOSSON
00giovedì 7 ottobre 2010 20:19
Ferronato e 'già ritornato ad allenarsi a Lancenigo, Forza Capitano!
zonastadio
00giovedì 7 ottobre 2010 20:53
ah bene...egoisticamente direi che sono felice, ma credo che l'importante è che faccia quello che si sente davvero. il calcio c'entra poco con questi drammi della vita..
pcarmi
00giovedì 7 ottobre 2010 22:44
Domani sono 22 anni che sto con la mia Elena.
Non oso immaginare il DOLORE che ha provato e che sta provando questo ragazzo.
VIVI !
Per quel poco che conta, Treviso ed i suoi tifosi ti hanno adottato perchè tu hai dimostrato di essere prima di tutto UMILE, carismatico, un Professionista.
Un sentito pensiero.
Paolo
Vota Juninho
00lunedì 11 ottobre 2010 17:15
...Non perché fosse mia moglie, ma vi assicuro che era una donna fantastica...

In questo passaggio si riassume chiaramente l'umiltà, la serietà, il valore e l'intelligenza del nostro Capitano.

Siamo (ancora) tutti con te!

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