00 30/06/2006 14:39
Treviso
Una tromba d'aria ha investito a sorpresa gran parte della Marca ieri poco dopo le 13.30. Un vortice di vento di una violenza mai vista, che ha provocato ingenti danni soprattutto nella castellana e nel Montebellunese - ma anche a Treviso, in cintura urbana e in Sinistra Piave - e purtroppo, in via indiretta, anche un morto: Arnaldo Moioli, 63 anni, di Castelfranco. Era salito sul tetto della ditta della compagna, la New Plast di Resana, per valutare i danni causati dal maltempo. Ma la copertura, resa pericolante dalla tromba d'aria, l'ha fatto precipitare da un'altezza di 10 metri.

Per la tromba d'aria il sindaco di Montebelluna Laura Puppato e il presidente della Provincia Leonardo Muraro hanno già dichiarato che chiederanno lo stato di calamità naturale. Ottantamila le persone rimaste senza elettricità a lungo tra Montebelluna e Castelfranco. A Montebelluna, moltissime case sono state scoperchiate dalla furia del vento. All'Agenzia delle entrate sono saltate le guaine a protezione del tetto in rame. Così all'ospedale: molte chiamate al Pronto soccorso e una trentina i ricoveri per lesioni dovute a cadure durante il maltempo; un cittadino ha riportato anche la frattura del femore. A Signoressa, la circolazione ferroviaria è rimasta bloccata per ore per la caduta sui binari del tetto della stazione. E nel parcheggio esterno, un vecchissimo albero si è spezzato ed ha travolto tre auto. Sempre a Signoressa, tre lapidi cimiteriali di marmo sono state divelte dal vento. A Trevignano, essendo saltati tutti i passaggi a livello della linea Padova-Calalzo, un signore con le stampelle, perchè appena operato al menisco, si è messo a dirigere il traffico ai bordi delle rotaie. Treni bloccati anche a Valdobbiadene e Cornuda, dato che sui binari erano caduti rami e calcinacci. Ad Asolo, l'Asolo Golf Club ha riportato danneggiamenti alle strutture e ai campi; a Pagnano il centro storico è rimasto bloccato da un albero che è caduto sulla strada. A Venegazzù, in un cantiere in via Dalmazia, la casetta per la custodia dei macchinari è volata in mezzo alla strada. A Selva del Montello, pesanti danni ad una falegnameria, il cui tetto di 300 metri quadrati è finito sui fili dell'Enel, interrompendo la diffudione di elettricità. Abitazioni scoperchiate anche a Volpago, Nervesa e Castelfranco. Pesanti danni soprattutto alle aziende: alla Geox di Biadene sono esplose le vetrate, e i frammenti hanno sfiorato i dipendenti; dal tetto sono caduti calcinacci e i computer sono saltati. Sempre a Biadene, scoperchiato anche il capannone della ditta di gomme di Remo Sernagiotto. Alla Stonefly di S. Gaetano i danni si possono quantificare sui 100mila euro: il vento ha divelto il tetto del settore Prodotto finito, quello del magazzini materie prime e ha frantumato i vetri dell'ufficio marketing.

Alla De Longhi di Villorba il vento ha strappato quattro lucernari elettrici, e l'acqua penetrata ha rovinato imballaggi e giocattoli per un danno di circa 150mila euro. Così alla vicina Vetreria Piave. A Treviso città, un albero è caduto, in piazzale Burchiellati, su una Opel, schiacciandola. Stessa sorte in via Ospedale ai danni del furgone dell'Avis e in via Dell'Ongaro. E poi alberi caduti e rami in mezzo alla strada, che in molti casi hanno ostruito la circolazione. La Provincia ha attivato immediatamente il Piano di emergenza con i pompieri (25 squadre coadiuvate anche da Belluno e Mestre), la Protezione civile e la polizia provinciale