00 16/11/2011 14:06
da www.ilgazzettino.it

SERIE D Il ds è uscito di scena: «Avevo costruito una squadra competitiva per la salvezza»

Beghetto lascia il Quinto

Alberto Duprè

Mercoledì 16 Novembre 2011,
Nelle ultime due partite casalinghe dell'Union Quinto si era notata l'assenza del (ormai ex) direttore sportivo Gigi Beghetto. Ufficialmente l'assenza era dovuta dalla convalescenza dopo un intervento all'anca ma in realtà l'operazione è stata posticipata e l'ex bandiera del Treviso ha dato le dimissioni da ds dopo una discussione con il presidente Andrea De Lazzari. Lo stesso Beghetto spiega come sono andate le cose.
È stato il problema di salute il motivo scatenante?
«La prossima settimana subirò un intervento a Cittadella per inserire una protesi nell'anca sinistra e quindi i prossimi mesi li passerò su e giù dall'ospedale e questo non mi permetterebbe di fare al meglio il mio lavoro. Detto questo è vero che era già da un mese che avevo dato le dimissioni che vanno quindi al di dà dei problemi di salute».
Si vocifera di una tua lite con De Lazzari, confermi?
«Non si è trattata di una lite ma c'erano delle divergenze di idee con il presidente e quando non si è più sulla stessa linea bisogna necessariamente prendere delle decisioni».
Le divergenze riguardano i mancati rinforzi per sostituire gli infortunati (Conte in primis)?
«Bisogna fare quello che si può con i mezzi che si hanno a disposizione. Credo che in estate sia stata costruita una squadra competitiva per la salvezza, io ho la coscienza a posto perché penso di aver fatto il massimo. A Quinto c'è un gruppo di ragazzi per bene che danno il massimo nonostante i tanti infortuni che ci sono stati finora».
La difficoltà a saldare i rimborsi spese è stato un altro motivo di scontro?
«Io è da un mese che sono lontano dalla squadra quindi non so gli ultimi sviluppi. In questo momento è il mondo che va male quindi è normale che ci siano difficoltà anche nel calcio. Non posso che augurare all'Union Quinto di poter fare il massimo ottenendo i migliori risultati».
Il tuo futuro sarà sempre da direttore sportivo, magari al Treviso visto che non ne ha uno?
«Treviso per me rimarrà per sempre qualcosa di particolare ma per ora non c'è niente di niente. Ho ricevuto qualche telefonata da amici ma ora l'unico mio pensiero è di rimettermi in forma il primo possibile».

E a noi non resta che fargli un grosso in bocca al lupo sperando di rivederlo al più presto in qualche stadio ad osservare giocatori.