Quando ezio fece praticamente trasferire Fabio, Chiappara e ciccio, ci rimasi di merda!
Grazie mille x aver fatto questo gesto della petizione.. personalmente mi avete fatto un grande regalo! sono molto felice.. Grazie di cuore.
Gli dedico questo nick, e mi terrò con me molti bei ricordi! l'ho incontrato spesso, però non ho alcun contatto anche perchè il tutto avveniva molto casualmente e poi figuriamoci se andavo a rompergli i coglioni, però mi riconosceva! Un grande giocatore, ma prima ancora un grande Uomo.
Un giorno nel sito del treviso, comparve questa sua descrizione, che ora trascriverò per voi! gustatevela:
Nato a Bollate (Milano) 11 settembre 1970
La sua carriera calcistica: Cresciuto nelle giovanili dell'Inter, inizia la sua carriera in C2 con l'Oltrepo nella stagione 1989-90. Nel 91-92 gioca nello Spezia in C1 e successivamente nell'Alessandria, sempre in C1. Nella stagione 93-94 è a Brescia, in serie B, dove ottiene la promozione in A. Dal 95-96 al 2002 veste la magia dell'Atalanta, di cui indossa anche la fascia di capitano. Dopo una breve parentesi a Terni (serie B), nella stagione 01-02 milita nel Como. Da luglio 2002 è il capitano del Treviso, squadra con cui riconquista la serie cadetta e di cui è la vera "anima" sia in campo che fuori dal campo.
La sua vita privata: è sposato con Alessandra, assieme alla quale ha adottato già due bambine: Andreea rumena, e Caterina russa. In questi anni ha messo i suoi contatti e la sua esperienza a disposizione anche di altri giocatori che hanno voluto intraprendere la strada dell'adozione.
Il suo impegno nella solidarietà: l'arrivo di Fabio Gallo a Treviso ha innescato la spinta giusta per realizzare alcuni progetti di solidarietà finora rimasti nel cassetto e mai decollati proprio per la mancanza di un leader capace di smuovere spogliatoi spesso troppo legati al risultato della domenica. Ecco che la classica visita dell'Epifania e la donazione delle calze ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell'Ospedale Ca'Foncello di Treviso diventa in pochi minuti una scelta: da quel giorno (era gennaio 2003) la squadra si reca ogni quindici giorni in reparto a gruppetti di quattro-cinque giocatori, mettendosi a disposizione della "scuola in pigiama". Giochi, ma non solo. Il reparto trevigiano ha infatti in piedi la costruzione di un "Oasi" pediatrica e i giocatori del Treviso contribuiscono materialmente alla sua realizzazione. Il rapporto che si viene a creare con i piccoli pazienti - alcunidei quali ricoverati ormai da mesi - e con le loro famiglie è importante e profondo. Al termine della stagione sportiva, il Treviso conquista la promozione in serie B: il giorno dopo la festa, tutta la squadra fa visita ai piccoli amici, portando tutti i libri necessari ad allestire la biblioteca della nuova "Oasi". Tra i bambini ricoverati c'è anche la piccola Francesca, la bambina mutilata da Unabomber. Preparati anche dal punto di vista psicologico, i giocatori biancocelesti giocano con lei per tutta la mattina e, per la prima volta, Francesca sorride. Di questo incontro nessuno a mai saputo nulla per evitare che la faccenda potesse essere strumentalizzata. Il salto di categoria porta con se, fra l altro, l'assegnazione dei numeri di maglia: durante il rito di precampionato Gallo e compagni conquistano la prima vittoria della stagione, mettendo all'asta i numeri e raccogliendo inoltre 12mila € da destinare in beneficienza. Una parte alla Pediatria, una parte all'orfanotrofio di Dolo in provincia di Venezia (dove a Natale la squadra passerà un pomeriggio indimenticabile), una parte per le addozioni a distanza, una parte per due progetti in Brasile, che vedono come protagonisti naturalmente i più piccoli in difficoltà e che hanno come "ambasciatori" i due brasiliani del Treviso. L'estate scorsa l'asta si è ripetuta sono stati raccolti oltre 15 mila €, destinati ugualmente a progetti dello stesso tenore e con le medesime finalità. In più, questa volta, Fabio Gallo decide di accogliere l'istanza delle mamme dei bambini in cura presso il day-hospital. Un vecchio ed angusto ambulatorio medico viene totalmente rivoluzionato e nasce una stanza da destinare ai genitori dei bambini malati: vengono acquistati cucina, frigorifero, divano, lampade, libreria, televisione, forno a microonde, bollitore, macchina per il caffè espresso ed una lavasciuga. Nell'operazione Fabio riesce a coinvolgere anche gli sponsor del Treviso, che contribuiscono all'iniziativa. Guardando Sanremo 2005 il capitano del Treviso si "innamora" dell'operazione Darfur.
Questo è il presente.
Ufficio stampa, Treviso 03 giugno 2005