L'annata nera di Treviso

da news.tuttobasket.net/News/leggi.php?id=138148

Ma che succede a Treviso? La città dello sport vive una crisi senza precedenti. La Sisley campione d'Italia nel volley è uscita giovedì ai quarti di finale contro Piacenza. La Benetton basket galleggia all'undicesimo posto in campionato. Il Treviso calcio è quintultimo in B e spera almeno di giocarsi la salvezza ai playout.
Solo il rugby, vecchia gloria locale, tiene botta: oggi sfida Calvisano per consolidare il secondo posto nel Super 10 e si conferma uno dei principali serbatoi azzurri.
Magra consolazione però per una piazza che nell'anno di grazia 2003 vinse lo scudetto nel basket, nel volley e nel rugby e centrò la promozione in B con il calcio. La realtà di oggi è un'altra. La città che ha lanciato o consacrato giocatori come Toni e Borriello nel calcio, Kukoc e Bargnani nel basket, Bernardi e Papi nel volley, Troncon e Mauro Bergamasco nel rugby, non sa più cosa pensare. Gilberto Benetton, da sempre l'uomo più vicino allo sport nella dinastia di industriali trevigiani, dall'inizio del 2008 si è visto al Palaverde solo una volta, per una gara di pallavolo. Brutto segno.
Proprio nel volley, per la seconda volta, Treviso non arriva in semifinale (la prima fu nel 2000). Negli ultimi sette anni gli orogranata erano sempre andati in finale, vincendo 5 titoli. Ma non si può nemmeno parlare di fine di un ciclo: l'allenatore brasiliano Renan Dal Zotto è arrivato a inizio stagione. «Mi sento responsabile del fallimento » dice il tecnico, anche se ha dovuto fare i conti con un palleggiatore nuovo di zecca, il francese Pujol, che non si è inserito bene. «La squadra si è imborghesita» sintetizza Giorgio Buzzavo, ammini-stratore delegato di Verde Sport, la società che gestisce le squadre del gruppo che mai erano andate così male nella stessa annata.
Nel basket infatti non va meglio. I playoff, a due giornate dalla fine, sono un'utopia legata solo all'aritmetica. L'obiettivo ancora possibile, ma difficilissimo, è quello del nono posto, utile per tornare in Eurolega. Ma per ricostruire la squadra nata dalle ceneri del caso Lorbek (storia di un anno fa) ci vuole tempo, oltre che fortuna nelle scelte: questa volta non c'è stata. Come testimonia l'esonero (merce rarissima a Treviso) dell'emergente Ramagli per fare posto al turco Mahmuti. Nel calcio, Bepi Pillon ha salvato la panchina ma faticherà fino all'ultimo per salvare una squadra costruita per la promozione in serie A. Il presidente Ettore Setten si era illuso di poter vendere la società ma non ce l'ha fatta: nemmeno le crisi sono più quelle di una volta. E Treviso, ricca e vincente, si riscopre normale.
Paolo Tomaselli

capita un anno storto

Se non vado errato è dal 2000 che Treviso città non vince almeno uno scudetto nelle tre discipline principali (escluso il calcio ovviamente).
Nel 2000 peraltro la Sisley vinse la terza coppa dei campioni, quindi non andò proprio male.

L'importante è ricordare che Treviso può PRENDERSI IL LUSSO di lamentarsi...

Avere una squadra in tutte le massime serie (Basket, Volley e Rugby), più una in Serie B di calcio, è già un risultato eccezionale, anche se tutte si dovessero salvare all'ultima giornata . Senza poi considerare gli altri sport, come il ciclismo e il calcio a 5...

Certo, siamo abituati bene (o per meglio dire, eravamo abituati meglio)

infatti, siamo solo abituati troppo bene... non vedo fattori in comune tra le crisi delle squadre se non errori di mercato ( e all'interno della società)

Tutte e quattro le squadre principali hanno subito modifiche più o meno sostanziali in estate, per cui temevo che qualche delusione poteva esserci, ma non così...di certo è vero, noi trevigiani siamo stati abituati fin troppo bene negli ultimi anni. Per fortuna qualche sorpresa è venuta dalle serie inferiori.

Allievi: Liventina Gorghense campione d'Italia

Liventina Gorghense campione d'Italia della categoria Allievi. Lo scudetto è suo. Il tricolore arriva nella Marca grazie alla società di Motta di Livenza che iscrive il proprio nome nell'albo d'oro per la prima volta ed entra così nella storia del calcio giovanile. Il titolo ritorna nella Marca a due anni da quello conquistato dal Montebelluna. La Liventina Gorghense ci era andata vicina lo scorso anno, con la squadra Giovanissimi, nella finale persa nel concentramento di Lignano (stessa sorte toccò all'Union CSV con gli Allievi) e come era accaduto nel 1994 all'Isola d'Elba alla Gorghense (prima di unirsi con la Liventina). Stavolta gli Allievi, nel concentramento di Chianciano Terme e nella finale disputata a San Quirico, hanno compiuto il miracolo riscattato salendo sul gradino più alto d'Italia concludendo le fasi delle finali (Veneto e d'Italia) senza sconfitta, subendo un solo pareggio. Una vittoria che dimostra l'elevato livello del settore giovanile di una società che da sempre punta sui giovani vincendo e piazzandone in squadre di categorie superiori. La finale ha visto la formazione siciliana partire in attacco cogliendo quasi di sorpresa la Liventina Gorghense che però non tarda ad entrare in partita rendendosi pericolosa con Gioia, poi è Zarotti a mettersi in evidenza mentre quando la lancetta sta per entrare nel 22' Zambon in pressing, grazie ad uno svarione dei siciliani, e batte il portiere D'Antoni con un beffardo pallonetto. Un gol che ricarica i mottensi ma non fa perdere le speranza alla Fincantiri che sa farsi pericolosa, ma poi Gioia e Pase sanno fare altrattanto. Nella ripresa la Fincantieri ci riprova, ha più agonismo ma non ci sono pericoli se nona metà del tempo quando zarotti toglie dal palo un tiro di Manfrè. Ma non èp finita poichè prima Voltarel ha la possibilità di chiudere la gara ma D'Antoni è superbo, mentre a pochi secondi dal termine è la porta mottense a rischiare con la punizione di Balestrieri che lambisce il palo.

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Bocce: La Marenese sbaraglia tutti e conquista il titolo italiano

Un altro titolo italiano è arrivato in casa della bocciofila Marenese, a conquistarlo sono stati Mario Pasqualetto, Roberto Magnan e Walter Olivato, ovvero la formazione terribile che domenica a Noventa di Piave ha sbaragliato il campo ai campionati di specialità a terne categoria B indossando la maglia tricolore dopo un'estenuante finale vinta 11-9 con i genovesi della Voltrese preceduta da un'altra partita non facile con la formazione friuliana della Vitis Rauscedo in semifinale. Dal fedelissimo Pasqualetto, all'ex enfat prodige Magnan al lineare Olivato che ha sposato la causa marenese, un successo che era nell'aria vista la brillante stagione 2008 che dopo la disputa della serie A li ha visti protagonisti anche in gare e tornei regionali.

Questo titolo italiano in casa Marenese arriva dopo l'iride di Ilenia Pasin, il bronzo mondiale femminile delle azzurre Pasin-Soligon, l'altro titolo nazionale di Chiara Soligon e non più tardi dello scorso anno l'argento di Soligon-Gava-Trevisanato-Zanchetta agli italiani senior a quadrette. In mezzo a tante soddisfazioni le note dolenti di un impianto che la società non riesce ad avere, inascoltata da anni dall'amministrazione comunale, forse non a caso l'altra società di Mareno, la S. Giorgio è emigrata a Conegliano. "Da otto campionati siamo in serie A - osserva il presidente Giuseppe Garbet- ma per giocare dobbiamo chiedere ospitalità al comitato di gestione del bocciodromo di Cordignano".

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Mat-tv, 01/07/2008 23.47:

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Allievi: Liventina Gorghense campione d'Italia

Liventina Gorghense campione d'Italia della categoria Allievi. Lo scudetto è suo. Il tricolore arriva nella Marca grazie alla società di Motta di Livenza che iscrive il proprio nome nell'albo d'oro per la prima volta ed entra così nella storia del calcio giovanile. Il titolo ritorna nella Marca a due anni da quello conquistato dal Montebelluna. La Liventina Gorghense ci era andata vicina lo scorso anno, con la squadra Giovanissimi, nella finale persa nel concentramento di Lignano (stessa sorte toccò all'Union CSV con gli Allievi) e come era accaduto nel 1994 all'Isola d'Elba alla Gorghense (prima di unirsi con la Liventina). Stavolta gli Allievi, nel concentramento di Chianciano Terme e nella finale disputata a San Quirico, hanno compiuto il miracolo riscattato salendo sul gradino più alto d'Italia concludendo le fasi delle finali (Veneto e d'Italia) senza sconfitta, subendo un solo pareggio. Una vittoria che dimostra l'elevato livello del settore giovanile di una società che da sempre punta sui giovani vincendo e piazzandone in squadre di categorie superiori. La finale ha visto la formazione siciliana partire in attacco cogliendo quasi di sorpresa la Liventina Gorghense che però non tarda ad entrare in partita rendendosi pericolosa con Gioia, poi è Zarotti a mettersi in evidenza mentre quando la lancetta sta per entrare nel 22' Zambon in pressing, grazie ad uno svarione dei siciliani, e batte il portiere D'Antoni con un beffardo pallonetto. Un gol che ricarica i mottensi ma non fa perdere le speranza alla Fincantiri che sa farsi pericolosa, ma poi Gioia e Pase sanno fare altrattanto. Nella ripresa la Fincantieri ci riprova, ha più agonismo ma non ci sono pericoli se nona metà del tempo quando zarotti toglie dal palo un tiro di Manfrè. Ma non èp finita poichè prima Voltarel ha la possibilità di chiudere la gara ma D'Antoni è superbo, mentre a pochi secondi dal termine è la porta mottense a rischiare con la punizione di Balestrieri che lambisce il palo.

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L'allenatore è Alberto Romano, ex mister di AZ e zonastadio: ricordi zona che bei momenti??

Comunque complimenti, è un traguardo a dir poco prestigioso

Dallaaallazeta, 02/07/2008 9.00:

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L'allenatore è Alberto Romano, ex mister di AZ e zonastadio: ricordi zona che bei momenti??

Comunque complimenti, è un traguardo a dir poco prestigioso

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Bravissimi!
Secondo me batterebbero anche il nostro Treviso Fbc.