00 04/06/2008 11:48

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Malori a scuola, 26 alunni in ospedale
Analisi sull'acqua dei rubinetti e nel parco

di Federico Cipolla
Ventisei alunni della scuola media «Pino da Zara» e un'insegnante in una sola mattina sono finiti al pronto soccorso con difficoltà respiratorie e senso di nausea. Il primo caso si è verificato alle nove di ieri. Il picco dei malori tra le 10 e le 11 con 15 casi. Per ore è stato il panico alla media. Ancora misteriose le cause: in queste ore Arpav, Nucleo batteriologico dei vigili del fuoco e Usl stanno analizzando l'acqua dei rubinetti, l'aria e il giardino della scuola. Esclusa al momento un'intossicazione.

Nel corso della giornata tutti i ragazzini sono stati dimessi dopo un periodo di osservazione. Le loro condizioni non sono preoccupanti. Ma ieri mattina a Carbonera è stato il panico. Il personale dell'istituto, dopo i primi casi, ha deciso di chiamare i genitori che, avvisati telefonicamente, si sono precipitati a scuola a prendere i figli. In molti hanno trovato i ragazzi in lacrime. Alcuni erano distesi a terra con la respirazione faticosa e il battito accelerato. Verso mezzogiorno la situazione è andata tranquillizzandosi, ma è stato necessario l'intervento di cinque ambulanze e un'auto medica, oltre ai vigili del fuoco, i carabinieri di Treviso e di Silea e i vigili urbani. Le cause dei malori sono ancora misteriose. Già nella mattinata di giovedì, un alunno aveva accusato difficoltà respiratorie ed era tornato a casa. Venerdì erano stati addirittura sei gli episodi identici. A scuola, però, nessuno ci aveva fatto caso.

Ieri mattina è scoppiata l'emergenza. Alle 9 il primo caso, nella classe I D. Un ragazzino ha cominciato a respirare affannosamente, poi ha accusato un mancamento e si è accasciato. Rapidamente i malori hanno iniziato a moltiplicarsi. Alle 11 erano già quindici gli alunni trasportati al pronto soccorso. Davanti alle scuole medie «Pino da Zara» in via Roma è iniziata la spola delle ambulanze, che è coincisa con l'arrivo dei primi genitori, avvisati dalla preside Mariateresa Roda. E' stato il caos. Mamme e papà sono entrati di corsa in classe per capire cosa stesse accadendo. Le informazioni, inizialmente molto frammentarie, non lasciavano presagire nulla di buono. La maggior parte dei genitori, però, usciva tranquillizzata dall'istituto con i figli per mano. Proprio quando l'emergenza sembrava rientrata, a mezzogiorno una nuova crisi ha gettato nello scompiglio genitori e alunni. Un'alunna, appena uscita dalla scuola con i genitori, ha cominciato a barcollare. Accasciatasi sul parcheggio, il suo respiro si è fatto affannoso. Solo dopo venti minuti di soccorsi dei medici, la crisi è stata superata. La ragazza è stata trasportata al Ca' Foncello. A quel punto la preside ha deciso di far uscire i bambini rimasti a scuola e di portarli nel giardino del municipio. Una mossa, questa, per evitare una suggestione reciproca che, probabilmente, aveva già colpito. Sul posto sono arrivati poi i vigili del fuoco con il Nucleo batteriologico, i tecnici dell'Arpav e i carabinieri di Silea e Treviso, oltre al sindaco Bonato e agli assessori Fava e Bertuol. Immediate sono partite le indagini in tutta l'area della scuola. La maggior parte dei casi si sarebbe registrata nelle tre aule che si affacciano sulla parte nord dell'edificio. L'ipotesi della dispersione nell'aria di diserbanti o sostanze chimiche a causa dello sfalcio del giardino nei giorni scorsi non ha trovato per ora conferme, così come eventuali intossicazioni di acqua o aria. Sulle cause dei malori, dunque, si attendono riscontri nei prossimi giorni.
(01 giugno 2008)