00 03/09/2008 18:35
«Ho detto sì a Setten dopo tre anni»
Per essere alto è alto, tanto che qualcuno l'ha paragonato (per l'altezza) a Luca Toni. Lui è Salvatore Foti, alto 192 centimetri per 76 chilogrammi, e arriva dal Messina dove ha giocato diciassette partite segnando due gol anche se il suo cartellino è di proprietà dell'Udinese.

Quale stagioni ricordi con maggior soddisfazione?

«Quella con la maglia del Vicenza, perché pur arrivando a gennaio, ho segnato sei gol e da questa esperienza riparto con la speranza di segnare ancora di più per il bene mio e della squadra».

Con quale spirito arrivi nella Marca?

«Con grande motivazione e voglio lasciare il segno: per questo spero di giocare con maggior continuità rispetto agli ultimi campionati».

Descriviti

«Mi piace giocare dietro la prima punta e svariare su tutto il fronte dell'attacco per non dare riferimenti agli avversari».

Perché hai scelto Treviso?

«La società biancoceleste mi ha corteggiato per tre anni e quindi mi sembrava giusto dire sì anche perché con il presidente Setten ero in parola da un paio di settimane. Se non fossi venuto a Treviso sarei andato al Vicenza anche per una sorta di riconoscenza nei confronti dell'allenatore Gregucci».

Chi conosci dei nuovi compagni?

«Con quasi tutti ci ho giocato contro mentre con Guardalben ero assieme a Vicenza.

Speravi di approdare in serie A?

«La serie A rappresenta il sogno di tutti i calciatori ma credo sia giusto conquistarla andando per gradi e quindi credo che se riuscirò a disputare un buon campionato di B qualcuno potrebbe accorgersi del sottoscritto».

Hai avuto modo di parlare con Gotti?

«Si è trattato di un semplice incontro di saluto ma in questi pochi minuti ho apprezzato il suo modo di vedere il calcio e la sua intelligenza».

Come ti senti fisicamente?

«Ho fatto la preparazione estiva e alcune amichevoli ma mi manca il ritmo partita. Ma non sarà un problema».

Quale numero di maglia hai scelto?

«L'88 perché sono nato l'8.8.88. Alla faccia dei cinesi».

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