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30.07.2009 23.19 di Alessandro Mazzon

Grave lutto nel mondo del calcio. Nella serata di oggi si è spento il presidente onorario del Cittadella Angelo Gabrielli (82). La notizia è immediatamente giunta anche a Lavarone, sede del ritiro della squadra, facendo piombare nel più grande dolore i giocatori e l'intero staff granata. "Non ci sono parole - sussurra Manuel Iori -. Se n'è andata una persona speciale, più che un presidente, un papà per tutti noi, uno che riusciva sempre a vedere il bicchiere mezzo pieno. Chi come me è in questa squadra da qualche anno e ha avuto modo di conoscerlo bene trova difficile anche il solo pensare che non ci sia più".
"Vorresti sempre che le persone che ti sono più care non morissero mai ma non è possibile - gli fa eco Andrea Pierobon -. Quando il mister mentre stavamo sedendoci per cenare ce lo ha comunicato è stata una mazzata, dentro ad ognuno di noi è morto qualcosa".
Difficile in un simile momento isolare uno tra i mille ricordi legati alla figura di Gabrielli: "Con lui negli ultimi dieci anni ho vissuto tante vittorie e sconfitte - ricorda Joachim De Gasperi -. Quando veniva in campo durante gli allenamenti si fermava a bordo campo, ci salutava e ci guardava uno per uno. Poi, anche se non diceva nulla sentivi comunque ciò che voleva comunicarti. Rimarrà per sempre dentro di noi".

Questo era un altro grande presidente veneto (come Caberlotto col Treviso) capace di creare e prendere una squadra di e dai dilettanti e portarla fino alla serie B