00 17/09/2009 16:01
da www.ilgazzettino.it

IL CASO

Timbravano il cartellino a Tessera
ma facevano gli steward al "Tenni"


Giovedì 17 Settembre 2009,
Dovevano essere in servizio per la sicurezza dell’aeroporto "Marco Polo", ma in realtà stavano lavorando come steward in alcuni stadi di Veneto e Friuli. Dopo otto mesi di verifiche si è conclusa l’indagine della Polizia di frontiera su nove guardie particolari giurate della Save security, la società che opera all’interno dello scalo aeroportuale veneziano per la sicurezza dei passeggeri, per la vigilanza dell’area e per i controlli sui bagagli.
Da quanto hanno accertato gli agenti, coordinati dal dottor Antonio Campanale, le nove guardie avrebbero in più riprese truffato la Save svolgendo prestazioni lavorative in altre città, mentre, dal punto di vista formale, queste persone risultavano invece in servizio allo scalo aereo veneziano. Ricevendo così retribuzioni per prestazioni mai effettuate. In questo modo l’operazione, ribattezzata "Ghostbuster", ha evidenziato che l’attività delle guardie avrebbe anche potuto pregiudicare la sicurezza a Tessera.
In particolare, secondo l’accusa, mentre queste persone erano in servizio, formalmente, a Tessera, contemporaneamente risultavano al lavoro, come steward, negli stadi di calcio di Udine, Trieste e Treviso. Diverse le partite finite nel mirino degli inquirenti (pubblico ministero Barbara De Munari) in particolare quelle effettuate nei campionati del 2006, 2007 e 2008. Nell’elenco figurano non solo partite di campionato dell’Udinese, del Treviso e della Triestina, ma anche alcune sfide di coppa Uefa e Italia-Georgia del 10 settembre del 2008 (va però precisato che le società calcistiche sono completamente estranee alla vicenda).
Tutto era partito da una segnalazione su una anomala gestione del personale di Save security. Si era così accertato che tramite alcune agevolazioni nella concessione di ferie e permessi di lavoro e alle "coperture" sulle presenze in ufficio, alcune guardie oltre ad andare a lavorare negli stadi erano impiegate nella vigilanza dei locali notturni di Jesolo e della provincia di Treviso. Gli inquirenti avrebbero poi notato che tre capi turno avrebbero giustificato diverse assenze facendo figurare i loro colleghi sempre in servizio quando invece questi si trovavo a controllare gli stadi calcistici.
«In altre circostanze - hanno riferito gli inquirenti della Polizia di frontiera di Venezia - il lavoro negli stadi veniva svolto mentre le guardie usufruivano del congedo straordinario per malattia ed in altri casi il personale risultava registrato al "Marco Polo" grazie al badge per l’entrata e per l’uscita. Lo studio e l’analisi dei dati raccolti nelle varie Questure venete e friulane, alla fine di tutte le verifiche, hanno permesso di accertare l’attività delittuosa delle 9 guardie particolari di Save security che ora dovranno rispondere del reato di truffa aggravata».
G.P.B.


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Sono sicuro che tra questi 9 pagliacci ci sono anche i due che finita la partita non lasciavano entrare nell'area della tribuna centrale, salvo qualcuno che misteriosamente riusciva sempre ad eludere la loro sorveglianza...
Magari c'è anche quel mona che aveva mandato nel panico il povero Custode impedendogli di entrare con la fotocamera.... [SM=x397214]

Scherzi a parte, ennesimo esempio della spazzatura che gira, non mi sorprede che siano indagate nove guardie giurate...