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Rovigo

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    00 27/10/2010 14:51
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    Il Rovigo impara
    di nuovo a vincere


    Lunedì 25 Ottobre 2010,
    Il Rovigo guarisce dal mal di pareggite e torna a sorridere. Recita il mea culpa il Montecchio che, dopo un primo tempo disastroso, giocare la ripresa con un uomo ma non trova il pari.
    L'avvio di partita mostra un Rovigo meglio disposto. Il risultato cambia al 13’ quando, su una verticalizzaze di Barbi c’è lo scatto di Sabatini che punta verso l'area contrastato da De Pretto, Milan è costretto ad uscire dall'area ma il suo rinvio finisce sui piedi di D'Elia che dalla tre quarti trova il gol.
    I padroni di casa stentano a trovare profondità, mentre le ripartenze rodigine mettono sempre alla frusta la retroguardia castellana, in particolare a sinistra portate da Elitro. Su una di queste (26') Milan esce sui piedi di Doukara; al 34' Elitro chiama al tiro Sabatini, Milan blocca a terra. Il Montecchio trova il bandolo della matassa e continua ad insistere su lunghi lanci a scavalcare il centrocampo che però finiscono inevitabilmente preda della retroguardia ospite. L'unica minaccia i castellani riescono a costruirla al 41' quando, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, c’è lo stacco di Sarrapochiello che però è contrastato da Niccolini che devia in corner. Al 45' Barbi batte a sorpresa una punizione, Sabatini scatta verso l'area ma controlla male e permette a Milan sventare in uscita.
    Ripresa. Il Montecchio sembra tornare i campo con altro spirito. Al 2' Roveretto scodella in area, sulla sfera s’avventa Sarrapochiello che incorna in tuffo con palla che però si perde sopra la traversa. Il Rovigo però non si fa intimorire e continua a tenere alto il proprio baricentro. Al 6' la gara cambia decisamente copione con il Rovigo che rimane in dieci per l'espulsine di Elitro, sino ad allora il migliore dei suoi, reo di una gomitata a Roveretto che gli correva a fianco. Per il rodigino, già ammonito nella prima frazione, rosso diretto senza passare per il secondo giallo.
    Parlato non effettua cambi, arretra solo a centrocampo Doukara; al contrario Venturini getta nella mischia Tresso per dare più peso al centrocampo.
    Al quarto d'ora la prima grande opportunità per i locali di pareggiare i conti: sponda di Sarrapochielo per il mancino Dissegna, la palla arriva sul destro dell’attaccante che non trova la porta spedendo a fil di palo.
    Rovigo costretto sulla difensiva ma sempre pronto a far scattare il contropiede, ed al 24' Milan è chiamato all'ennesima uscita per anticipare Sabatini. Al 26' Tresso cerca di aggirare le difficoltà di penetrazione con un tiro dai trenta metri che si perde di poco sul fondo.
    Al 29' il cross di Lazzari attraversa tutto lo specchio dell’area rodigina senza trovare compagni per la deviazione. Al 40' il Montecchio va in gol con Sarrapochiello sul cross di Camerra, ma l'arbitro annulla su segnalazione del collaboratore di linea per fuorigioco: nessuna protesta locale. Il pari per il Montecchio potrebbe arrivare al 45' ma Lazzari calcia alle stelle la palla servita da Dissegna.

    Lunedì 25 Ottobre 2010,
    MONTECCHIO-ROVIGO 0-1
    GOL: pt 13' D'Elia
    MONTECCHIO: Milan 6, Bevilacqua 6 (23'st Peotta 5.5), Munaretto 5.5, De Pretto 6, Girlanda 6, Gajcanin 5.5 (10'st Tresso 6.5), Lazzari 6 , Roveretto 6 (35'st Camerra 6), Sarrapochiello 6, De Cao 5.5, Dissegna 6. All. Venturini
    ROVIGO: Casini 6, Dionisi 6, Luzzi 6, Barbi 6.5, Niccolini 6, Ruopolo 6.5, D'Elia 6.5 (30'st Veronese 6), Macchia 6, Sabatini 6.5 (44'st Giusti sv), Doukara 6.5, Elitro 5. All. Parlato
    ARBITRO: Lazzeri di Arezzo 6
    NOTE: In tribuna l’osservatore della nazionale Under 18 Magrini. Espulso 6'st Elitro . Ammoniti: Gajcanin, Elitro, Barbi, Girlanda, Sabatini, Dukara, Peotta. Calci d'angolo: 4-1. Recuperi: 1' e 4' . Spettatori 250 circa.

    GIOVANILI BIANCAZZURRE

    Doppietta di Zanardo, successo dei giovanissimi


    Lunedì 25 Ottobre 2010,
    La Juniores di Adriano Rossignoli ha vinto 3-1 sabato pomeriggio contro il Mantova. Vantaggio ospite su autogol di Lazzarini, poi reti di Ferrarese, e doppietta di Zanardo (squalificato con la prima squadra). L'allenatore Rossignoli sulla posizione di Paolo Zanardo: «L'ho impiegato nella stessa logica della prima squadra, partiva esterno ma poi si accentrava. L'ho fatto lavorare principalmente per cercare il passaggio o il tiro». Vittoria meritata. «Sono molto soddisfatto, abbiamo vinto contro una grande squadra e migliorato la nostra classifica». Ieri 2-2 a Nogara per gli Allievi Regionali di Sandro Tessarin, in vantaggio con gol di Sirianni, poi raggiunti e in svantaggio sono riusciti ugualmente a raddrizzare la partita ancora con una rete di Sirianni. 2-1 dei Giovanissimi Regionali di Francesco Verza in casa contro il San Giusto Donada, reti siglate da Gabrielli e Garbellini.
    Simone Chiarion

    PARLATO L’AVEVA PROMESSO AI GIOCATORI IN CASO DI VITTORIA

    «Strega cacciata, per pegno torno in treno e non in pullman»


    Lunedì 25 Ottobre 2010,
    (G.Z.) Il ritorno alla vittoria della sua squadra “costa” a Parlato il rientro a Rovigo non in pullman con giocatori e dirigenti ma in treno.
    “Lo avevo promesso ai ragazzi – spiega l’allenatore – e sono felice di mantenere la parola. Me lo hanno ricordato i giocatori appena varcata la porta dello spogliatoio. Non intendo tirarmi indietro: in treno andrei anche a Napoli, la mia città d’origine. Oggi sono proprio contento: per la squadra questo ed altro. Il successo è un premio per i ragazzi, la nuova società, i tifosi”.
    Tanto basta per capire quanto pesavano nell’ambiente i cinque pareggi, pressoché tutti frutto di rimonte degli avversari, inanellati in questo avvio di stagione dal Rovigo. Una sindrome da pareggite che aveva cominciato a minare la fiducia dei giocatori. Tanto che il tecnico aveva cominciato a chiamarla “la strega”.
    Rovigo protagonista di un buon primo tempo, mentre nella ripresa, causa forza maggiore per l’espulsione di Elitro visto dall’arbitro a rifilare una gomitata a Roveretto, ha dovuto badare a contenere.
    “Ma senza far barricate. Una volta in dieci ho tenuto in campo, assieme a Sabatini, anche D’Elia e Doukara. Solo nell’ultimo quarto d’ora, quando il Montecchio ha cambiato modulo rinforzando il centrocampo, ho fatto il primo cambio”.
    Sul rosso diretto “Elitro – conclude Parlato - è stato ingenuo. Sono situazioni da evitare”.
    “Elitro – torna sull’argomento capitan Ruopolo – mi ha detto che l’avversario non l’ha colpito. Oggi comunque finalmente siamo riusciti a portare in fondo il vantaggio. Se abbiamo sofferto? Solo negli ultimi cinque minuti, quando è subentrata un’ovvia tensione visti gli sfortunati precedenti”.
    Tra i più contenti ovviamente D’Elia che ha firmato la rete che ha deciso il match. “Non sono uno che segna tanto. Oggi poi sono partito titolare dopo circa un mese: meglio di così…”.
    Nello spogliatoio opposto l’allenatore Venturini è scuro in viso. “Abbiamo regalato tutto il primo tempo ai nostri avversari. Non so cosa sia successo, però in mezzo al campo non correvamo. Nella ripresa abbiamo cambiato registro, abbiamo avuto il vantaggio dell’uomo in più, abbiamo costruito tre nitide occasioni per pareggiare i conti ma la palla non ne ha voluto sapere di entrare. Un pareggio sarebbe stato meritato”.

    SERIE D Squadra concentrata e tranquilla, ha fatto fronte all’inferiorità numerica nella ripresa

    Rovigo, una vittoria del gruppo


    Pasquali conferma l’intenzione di rinforzare il centrocampo orfano di Furlanetto e Vittiglia

    Maurizio Romanato
    Martedì 26 Ottobre 2010,
    Finalmente, dopo tanto trangugiare pareggi subendo rimonte, il Rovigo torna ad assaporare la gioia del successo. Squadra più serena e tranqulla, partita messa subito bene con il vantaggio di D’Elia nel primo quarto d’ora e una resistenza attiva fino al momento dell’espulsione di Elitro, poi un po’ più "passiva" a causa dell’inferiorità numerica però con qualche patema solo nei 5’ finali. Nasce così la seconda vittoria (esterna) del Rovigo a Montecchio, terza volta in stagione in cui il portiere Casini è rimasto imbattuto. «Davvero un buon primo tempo - commenta il dg Andrea pasquali -, l’espulsione ci ha unn po’ bloccato, ma la squadra ha mostrato carica e tranquillità: importante che siano stati risolti alcuni problemi e che siano venuti tre punti importanti. Adesso bisogna continuare...»
    L’aspetto a più positivo dell’1-0 conquistato nel Vicentino, oltre al balzo in avanti in classifica con tre punti recuperati al Venezia capolista, sta nella consapevolezza di aver interrotto un trend negativo che rischiava di condizionare il gruppo, paralizzandolo in una sorta di paura di vincere. E così ha avuto il sapore liberatorio anche la "scommessa" di Carmine Parlato che aveva promesso di tornare a casa in treno se i ragazzi avessero vinto. «Un segnale dell’atteggiamento positivo del gruppo - precisa Pasquali - è stato evidenziato nell’accoglienza del tecnico negli spogliatoi a fine partita quando i giocatori gli hanno ricordato di mantenere la promessa fatta poche ore prima del match».
    In vista della partita di domenica prossima con il Chioggia, una specie di derby, vista la lunga "frequentazione" fra le due compagini, il Rovigo potrà far conto nuovamente su Paolo Zanardo, reduce dalla squalifica, fatta fruttare con il ritorno al gol (meglio, alla doppietta) al Mantova con gli Juniores nazionali.
    La società biancazzurra è attiva sul mercato. «Qualche inserimento - ammette Andrea Pasquali - ci sarà sicuramente», lasciando intendere che il settore "rinforzabile" sarà il centrocampo, rimasto "orfano" di Vittiglia e con un Furlanetto in rapido miglioramento dopo l’intervento chirurgico al ginocchio, ma ancora lontano almeno tre mesi dal rientro sul campo di gioco.

    CALCIO SERIE D Rinfrancato dal successo a Montecchio, il Rovigo prepara il derby con il Chioggia

    D’Elia: «Ci siamo sbloccati»

    Elitro: «Ho allargato il braccio, ma non avevo motivo di fare fallo. Ora temo due giornate»

    Mercoledì 27 Ottobre 2010,
    Il Rovigo Calcio ieri ha ripreso ad allenarsi in vista del derby di domenica prossima contro il Chioggia al Gabrielli alle 14.30, nuovo orario dopo il cambio dell'ora. I biancazzurri recupereranno probabilmente Vito Antonelli dall'infortunio e sicuramente Paolo Zanardo, il giocatore ha scontato le due giornate di squalifica. Sarà indisponibile, invece, Gaetano Elitro, espulso a Montecchio. L'esterno sinistro torna sull'episodio che ha costretto il Rovigo in dieci: «Sono rimasto basito dell'espulsione, era una palla a nostro favore, stavo facendo un passaggio a Ruopolo, l'arbitro ha visto una gomitata, ma io non ho fatto del male a nessuno, forse ho un po’ allargato il braccio per difendere il possesso palla, ma assolutamente non per far fallo, non c'era motivo». Oggi ci sarà la decisione del giudice sportivo. Elitro era già stato ammonito per una trattenuta, poi è stato espulso direttamente. Teme due giornate? «Sì, anche se spero una sola». Ieri Macchia ed Ezzaari hanno goduto di un permesso ma oggi saranno nuovamente nel gruppo.
    A Montecchio il gol decisivo è stato siglato da Giacomo D'Elia, al rientro dal primo minuto dopo il graveo infortunio all'osso parietale ad Adria contro l'Opitergina. «Ho ripreso bene dopo tre settimane di stop forzato, era importante per me riuscire a recuperare in fretta per dare il mio contributo, poi sono riuscito anche a segnare. Sono felice perchè non ho paura per la testa, non mi fa male e salto tranquillamente nei contrasti». La sua caratteristica è partire esterno per poi accentrarsi, le viene naturale o segue le indicazioni del tecnico? «È una mia caratteristica, poi diciamo che da destra mi viene un po’ meno, se fossi a sinistra lo farei ancora più spesso. Mi piace rientrare e accentrarmi». Il Rovigo ha superato le difficoltà? «È presto per dirlo però la vittoria ci serviva, era fondamentale, ci siamo sbloccati. Abbiamo fatto troppe partite dove eravamo in vantaggio e ci hanno recuperato, la pressione si sente. Ci siamo tolti un peso, era fondamentale vincere col Montecchio e ci siamo riusciti, spero sia solo l'inizio».



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    00 28/10/2010 20:40
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    CALCIO ROVIGO - LA PRIMA SQUADRA

    Riposo
    per Casini
    Firma ancora
    rinviata

    Giovedì 28 Ottobre 2010,
    (S.C.) I biancazzurri di Carmine Parlato ieri si sono allenati al gran completo (senza l'infortunato di lungo corso Giovanni Furlanetto). Riposo precauzionale per Alessandro Casini: durante uno specifico esercizio con il preparatore dei portieri Roberto Busi, l'estremo difensore si è fermato per una distorsione caviglia. Le sue condizioni però non destano preoccupazione. Questo pomeriggio, come ogni settimana, è prevista la partita in famiglia da dove si trarranno le indicazioni per la formazione anti-Chioggia. Nel frattempo in società chiariscono che domani (29 ottobre) ci saranno degli appuntamenti fra dirigenti e che il 4 novembre ci sarà il passaggio definitivo del Rovigo Calcio da Francesco Scerra a Claudio Calanca.
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    00 29/10/2010 14:31
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    ROVIGO CALCIO - LA SQUADRA Una buona e due brutte notizie dalla partitella d’allenamento

    Stop per Barbi e Luzzi, Casini si riprende

    Venerdì 29 Ottobre 2010,
    Partitella in famiglia della prima squadra del Rovigo Calcio nella seduta di ieri. L’allenatore Carmine Parlato ha provato il consueto 4-2-3-1 con Casini regolarmente arruolabile.
    Il portiere diciottenne si è ripreso dalla distorsione alla caviglia e si è regolarmente allenato con il gruppo. Problemi, invece, per Andrea Barbi (risentimento muscolare) e per Christian Luzzi (affaticamento). I due sono rimasti a bordo campo in via precauzionale.
    In vista del delicato impegno di domenica, quando al Gabrielli arriverà il Chioggia, il tecnico campano ha chiaramente fatto intendere che il sacrificato dei «big» (cioè dei sette giocatori al di sopra dei ventanni schierabili) sarà un centrocampista.
    Con Dionisi, Niccolini, Ruopolo, Zanardo e Sabatini sicuri di una maglia, sarà uno fra Antonelli, Macchia e Barbi a dover andare in panchina. L'indiziato, visto i problemi fisici, potrebbe essere proprio quest'ultimo. In attacco D'Elia potrebbe iniziare a sinistra, così da lasciare al rientrante Zanardo la corsia di destra. Come al solito Doukara agirà alle spalle dell'unica punta Sabatini.
    S.C.
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    00 01/11/2010 14:38
    gazzettino


    Rovigo, tre gol
    per puntare in alto


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    ROVIGO-CHIOGGIA 3-0
    GOL: pt 25’ A. Ballarin (autorete), st 7’ Sabatini, 15’ Zanardo.
    ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6, Dionisi 7, Niccolini 6,5, Ruopolo 6,5, Luzzi 6,5; Antonelli 7, Macchia 6,5; D’Elia 7 (30’st Layousse nc), Zanardo 6, Doukara 6,5 (38’st Saitta nc), Sabatini 7 (18’st Barbi 6); all.: Parlato.
    CHIOGGIA (4-3-1-2): L.Boscolo 5; M.Ballarin 5, Borriero 5, A.Ballarin 5, Caraceni 5,5; A.Boscolo 5 (18'st Spresian 5.5), Lazzari 5,5, Garbini 5; Braida 5 (42'st A.Veronese nc); Ragusa 5 (14'st Tartalo 5), Adriano Bernardes 5,5. All. Scarpa.
    ARBITRO: Granci di Città di Castello 6,5.
    NOTE: ammoniti Macchia e Caraceni, angoli 8-1 per il Rovigo (pt 5-0), recuperi: 0’pt e 3’st. Spettatori 600 circa.


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    Il miglior Rovigo della stagione costringe il Chioggia ad ammainare bandiera già dopo un’ora di gioco. I padroni di casa, senza reti al passivo per la seconda domenica consecutiva, operano il sorpasso in classifica e rialzano la testa dopo un avvio difficoltoso. Il confronto al Gabrielli si sintetizza in un monologo rodigino, con Ruopolo e compagni che sembrano usciti da paure e indecisioni costate care in precedenti occasioni, anche con rivali di minor spessore tecnico dei lagunari. La giornata diventa indiscutibilmente di marca biancazzurra grazie a una prestazione convincente come organizzazione, velocità e intensità. Il Chioggia, rimaneggiato, come peraltro i padroni di casa, appare "grigio", quasi adeguato alle condizioni meteorologiche. Non riesce ad articolare una manovra efficace ed è scarsamente incisivo, finendo progressivamente in balia dei padroni di casa. Al di là del 3-0, i granata di Marco Scarpa raggranellano il primo angolo a pochi secondi dalla conclusione del match, e, soprattutto, appaiono soggiogati sin dall’avvio dal centrocampo rodigino che conquista palloni su palloni e taglia i rifornimenti alle punte Ragusa e Adriano Bernardes. La difesa ospite diventa addirittura imbarazzante in alcuni frangenti, non soltanto sulle fasce o quando un’incomprensione tra Alberto Ballarin e il portiere Luca Boscolo fa diventare per un colpo di testa del capitano sull’uscita del portiere, un autogol un lancio centrale sbagliato di Zanardo. È il complesso a sbandare sulla superiorità biancazzurra che si evidenzia nelle azioni in cui la squadra di Parlato va al tiro, inizialmente senza raccogliere gloria con Doukara e Zanardo frenati dall’esterno difensore ospite. Paradossalmente il Rovigo non concretizza subito il lavoro di squadra sbagliando anche quello che non si potrebbe sbagliare sotto la porta lagunare. Al 39’ un’azione in tandem di D’Elia e Dionisi sulla destra si evolve in un cross rasoterra su cui Boscolo non arriva ma sul quale, a meno di un metro dalla porta spalancata, irrompe Zanardo spedendo clamorosamente sopra la traversa. O al 42’ quando Luca Boscolo è bravissimo sul quinto angolo biancazzurro battuto da Luzzi: colpo di testa di Ruopolo, deviazione del portiere, palla che finisce vicino al secondo palo, tocco a botta sicura di Sabatini e colpo di reni dello stesso Boscolo a sventare in due tempi. Il Chioggia oppone solo al 27’ un contropiede di Adriano Bernardes con centro rasoterra fermato da Casini prima che la palla giunga a Ragusa.
    Nella ripresa il Rovigo ci prova al 4’ con una punizione di Luzzi deviata con difficoltà da Boscolo, poi coglie il frutto di una superiorità che lo porta per la prima volta nella stagione al doppio vantaggio. È D’Elia a incunearsi al centro e a servire Sabatini che, appena entrato in area fa secco il malcapitato Boscolo in uscita. Sotto per la seconda volta, il Chioggia mostra di non credere più nella rimonta anche se Bernardes tira due volte senza impressionare Casini. È invece Zanardo a mangiarsi in contropiede il terzo gol due minuti prima di realizzare il tris rodigino. Sabatini, sulla destra, centra per Zanardo che controlla di petto e tira scavalcando Boscolo.
    Il Rovigo controlla agevolmente e si permette di togliere Sabatini, quindi, per l’infortunio a D’Elia, di mandare in campo il debuttante diciottenne Layousse, palestinese. Negli ultimi minuti vanno al tiro, alto, Veronese e Spresian, quando non c’è più storia nè gloria.

    Parlato: «La partita
    sempre in mano nostra»


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    (R.R.) Per Carmine Parlato, tecnico del Rovigo, la vittoria nel derby con il Chioggia è una soddisfazione doppia. «Sono ovviamente contento per il risultato - dice - ma anche per la prestazione complessiva della squadra. Siamo riusciti a giocare nella maniera che avevamo preparato in settimana, aspettando il Chioggia e ripartendo in velocità con scambi rapidi. In più abbiamo fatto tutto questo mostrando un'applicazione e un'attenzione maggiori rispetto ad altre occasioni. È stata sicuramente una delle nostre migliori prestazioni di questo campionato, ma credo ci sia spazio per migliorare ancora».
    Parlato sottolinea la prova di Zanardo che, dopo il clamoroso errore del primo tempo quando ha sbagliato un gol a porta vuota, è riuscito a segnare la terza rete. «Sono contento per lui - continua il tecnico biancazzurrro - ha fatto una bella partita e si meritava quel gol. In questa circostanza c'è stato anche il delizioso assist di Sabatini che ha dimostrato di essere bravo, oltre che a segnare, anche nel servire i compagni».
    L'allenatore del Rovigo elogia i suoi ragazzi per come hanno affrontato la partita con il Chioggia. «Sono stati davvero bravi per impegno e determinazione - spiega Parlato - Abbiamo subito preso in mano l'andamento del match, creando diverse occasioni per segnare. Poi è arrivato il vantaggio e noi ci siamo sbloccati riuscendo ad arrivare più facimente in zona tiro. Speriamo di esserci finalmente tolti di dosso la "pareggite" che ci aveva accompagnato fino a poche settimane fa. È vero che sotto rete abbiamo sbagliato qualcosa, ma va bene così. In difesa ci siamo comportati ottimamente, grazie anche al lavoro dei centrocampisti. Dobbiamo continuare a crescere».
    L'unica nota negativa della giornata è stato l'infortunio a D'Elia, uscito poco prima del termine per un infortunio al ginocchio la cui entità sarà valutata nei prossimi giorni. Si spera che non siano interessati i legamenti del ginocchio.
    «Finalmente si è visto come può giocare questa squadra - commenta il presidente in pactore biancazzurro, Claudio Calanca - Si è vista una squadra serena e tranquilla che ha fatto valere le sue qualità tecniche. Adesso possiamo anche pensare in grande. Spero che questi due successi, dopo tanti pareggi, siamo solo l'inizio di un filotto fatto di vittorie. Sono convinto che la nostra squadra abbia delle notevoli potenzialità e oggi siamo riusciti a dimostrarlo. Possiamo ancora crescere. L'importante è crederci e proseguire con questo passo».

    Sabatini: «È stato il modo
    migliore per confermarci»


    Lunedì 1 Novembre 2010,
    Un gol e un'assist sono il bottino personale di Alessio Sabatini contro il Chioggia. «Sono davvero contento di come sono andate le cose oggi - dice l'attaccante biancazzurro -. Avevamo bisogno di dare continuità alla vittoria di domenica scorsa e mi pare che questa conferma sia arrivata nel modo migliore. Posso dire che questa prestazione convincente era nell'aria. In settimana avevamo lavorato molto bene, preparando con cura questo incontro e in campo lo si è visto. Rispetto alle precedenti partite abbiamo avuto più convinzione nel cercare la vittoria. Dopo il primo gol abbiamo mantenuto sempre l'iniziativa e così sono arrivate le altre due reti. Sono convinto che questa squadra possa giocarsela con tutti. Dobbiamo solo continuare a crescere. Nel finale ho sentito un piccolo dolore al ginocchio e ho preferito uscire, tanto il risultato era già al sicuro».
    Ancora una prova convincente per Souleymane Doukara, protagonista di un bel primo tempo. «È vero - racconta il giocatore del Rovigo -. Nei primi quarantacinque minuti sono andato abbastanza bene. Poi nella ripresa sono calato. Devo migliorare qualcosa sul piano fisico per tenere tutta la partita. Ho fatto delle buone cose, peccato che non arrivi il gol, ma finchè si vince non mi lamento. Come squadra abbiamo giocato bene e la vittoria ci sta tutta. Ora dobbiamo proseguire su questa strada sapendo che è ancora molto lunga. L'importante è cercare di ridurre sempre di più gli errori».
    Un gol mancato e uno segnato, Paolo Zanardo spiega cosa è successo. «Non so nemmeno io come ho fatto a mandare alto quel pallone a due passi dalla linea di porta - dice l'attaccante del Rovigo -. È un errore che non mi spiego. Forse sono arrivato male con il piede. Per fortuna poi ho avuto l'opportunità di rimediare con il bellissimo lancio di Sabatini che mi ha messo davanti al portiere. Lì è andato tutto bene ed è arrivato un bel gol. Francamente non mi aspettavo una gara così in discesa, però è giusto evidenziare che noi abbiamo fatto una gran partita. All'inizio non riuscivamo a sbloccare il risultato, ma dopo il vantaggio tutto è diventato più semplice».
    È contento anche il direttore genarale, Andrea Pasquali. «Si vede che la squadra sta crescendo sia tecnicamente che fisicamente - commenta il dirigente biancazzurro - Direi che anche la società sta facendo dei passi avanti. Abbiamo disputato una bellissima partita dominando dall'inizio alla fine. Il risultato parla da solo».
    Roberto Roversi

    [Modificato da ZakkTV 01/11/2010 14:41]
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    00 03/11/2010 09:39
    gazzettino

    Rovigo, la mentalità
    adesso è cambiata


    Martedì 2 Novembre 2010,
    Cresce il Rovigo, alla seconda vittoria consecutiva senza subire gol. Dopo tre pareggi, più uno in trasloco ad Adria, ha espugnato il Gabrielli come non accadeva dal match con il Riccione del maggio scorso.
    Contro il Chioggia il monologo biancazzurro ha confermato il migliore atteggiamento mentale della squadra, sbloccatasi con il successo di Montecchio dopo la lunga serie di pareggi. Più decisione, più serenità, meno paura. Anche se per andare a rete, paradossalmente, c’è voluto un pasticcio tra il difensore Alberto Ballarin e il portiere Luca Boscolo. Ma tali e tante sono state le occasioni da rete che una supremazia evidente non poteva, prima o poi, non essere concretizzata.
    Le ragioni del successo sono derivate da una migliore occupazione degli spazi a partire dal centrocampo. Più aggressività nella conquista della palla, più velocità negli inserimenti e nella proposta di soluzioni offensive fin dalla trequarti campo. E nel contempo, il taglio dei rifornimenti alle punte ospiti, perennemente ingabbiate.
    È vero che contrariamente a squadre che sono giunte a Rovigo intenzionate solo a distruggere il gioco con linee difensive doppie coinvolgenti addirittura nove uomini in copertura, il Chioggia è squadra portata a giocare a viso aperto e a cercare sempre la costruzione, ma è anche vero che l’intensità della manovra rodigina ha portato sovente al vantaggio uomo contro uomo sulle fasce laterali aprendo un ventaglio di soluzioni offensive per Zanardo e Sabatini.
    Molto bene Doukara nel primo tempo e D’Elia con Dionisi. Bravo anche Zanardo a non lasciarsi condizionare dall’errore commesso alzando a meno di un metro dalla linea bianca a porta spalancata la palla servitagli da Dionisi.
    Dopo un’ora la partita era abbondantemente segnata e addirittura il Rovigo s’è permesso di togliere Sabatini, interprete della miglior partita stagionale, come del resto l’intera squadra.
    Resta il motivo di preoccupazione per l’infortunio subito dallo sfortunato D’Elia: saranno gli accertamenti a determinare se siano interessati o meo i legamenti, l’ipotesi peggiore che lo toglierebbe per alcuni mesi dal campo.
    Si attende, oltre alla definizione delle formalità societarie, giovedi pomeriggio anche l’arrivo del “vice Furlanetto”, del quale si sta parlando da qualche giorno. Intanto sabato, nell’anticipo di Belluno, si presenterà in campo una squadra maggiormente consapevole delle proprie capacità, sicuramente più fiduciosa e determinata.



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    ZakkTV
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    Dionisi-gol a Belluno
    Il Rovigo risale veloce


    Domenica 7 Novembre 2010,
    BELLUNO-ROVIGO 0-1
    GOL: pt 10' Dionisi.
    BELLUNO: Marziani 6.5; Pavan 5, Mosca 5, S. Brustolon 6, Zappalà 5 (pt 44' Sommacal 6); Armenise 6, Masoch 5.5 (st 18' Lazzarini 6), M. Miniati 6; Battaglia 6.5, Mele 5.5, E. Brustolon 5 (st 31' Dalla Gasperina 5.5). All.: A. Tormen.
    ROVIGO: Casini 6; Saitta 6.5 (st 44' Giusti sv), Luzzi 6, Niccolini 6, Ruopolo 6.5; Macchia 7, Antonelli 6.5; Dionisi 7, Zanardo 6.5 (st 14' Barbi 6), Doukara 6.5 (st 39' Veronese sv); Sabatini 5. All.: C. Parlato.
    ARBITRO: Prontera di Bologna, 5.5 (assistenti: Bertuccioli di Rimini e Biasini di Cesena).
    NOTE. Ammoniti Niccolini, Mele, Simone Brustolon, Armenise e Battaglia. Spettatori 350 circa (186 paganti, 115 abbonati) con rappresentanza rodigina. Angoli: 6-2 per il Rovigo. Recuperi: pt 3'; st 4'.

    Domenica7 Novembre 2010,
    Per la prima volta nella sua storia, il Rovigo vince a Belluno. Lo stadio polisportivo, all'ombra delle Dolomiti, è sempre stato un autentico tabù per i colori biancazzurri. Nei sette precedenti all’ombra delle Dolomiti, a partire dal campionato di serie C 1940-41, i rodigini avevano ottenuto poche soddisfazioni. Cinque sconfitte e soli due pareggi (1-1 nell’andata del 45-46, e lo 0-0 il 1. febbraio del 2006 su un campo pesantissimo appena sgomberato dalla neve). Ma il Rovigo di Carmine Parlato sembra fatto apposta per superare ostacoli apparentemente insormontabili. E con una prova di grande solidità, confermata dal fatto che Casini non ha neppure dovuto sporcarsi i guanti, è riuscito a strappare tre punti che lo proiettano in zona podio e che valgono il terzo successo di fila senza aver subito reti e il sesto risultato utile.
    La cronaca si apre al 6', con il primo corner della partita: nasce una mischia, la palla finisce sulla traversa (il tocco di testa è di Zanardo), ma a gioco fermo. Al 10', si sblocca il risultato. Una veloce ripartenza e un preciso passaggio di Macchia consentono a Sabatini di affrontare Zappalà in uno-contro-uno. Il centravanti scappa via con irrisoria facilità e calcia tra le gambe di Marziani, dritto sul legno. Il rimbalzo, lungo, porta la palla verso il secondo palo, per il comodo tap-in di Dionisi. I padroni di casa faticano soprattutto nella costruzione del gioco. 28': controllo delizioso di Battaglia e ottimo assist per Miniati, che prova la girata volante di sinistro, ma svirgola. Il Rovigo, comunque, controlla agevolmente e la parata a terra di Casini, al 37', è poco più che un esercizio di alleggerimento, sulla deviazione di testa di un difensore dal limite. Prima della fine del tempo, si fa male il bellunese Zappalà, dopo uno scontro aereo fortuito. E in pieno recupero, il Rovigo sfiora il raddoppio: Dionisi la mette in mezzo, Doukara manca l'appuntamento con la deviazione e il primo ad arrivare sulla palla è Sabatini, che fallisce il tocco decisivo per la prontezza di Pavan e Marziani.
    È ancora un angolo ospite ad aprire le note del secondo tempo. La palla passa davanti a molte gambe e teste, al limite dell'area piccola, senza che nessuno trovi il modo di spazzarla o calciarla verso la porta. Con pazienza il Rovigo aspetta proprio le palle inattive e sul successivo corner, Marziani deve fare gli straordinari, in un'altra mischia sotto porta (10'). Due minuti dopo, Mele si affloscia in area e invoca un improbabile rigore. È sempre Rovigo, come al 15', con la discesa e il tiro centrale di Sabatini, che sfiora il 2-0 quando, dal limite dell'area, trova l'opposizione di Marziani. La musica non cambia, Sabatini va ancora vicino al bersaglio (stavolta di sinistro, sempre bravo Marziani). La prima conclusione del secondo tempo verso la porta rodigina arriva al 27', ma il destro di Mele sorvola la traversa. Il fantasista ritenta poco dopo, rasoterra, facile per Casini. Sabatini si ripresenta al 36' e Brustolon evita il peggio mentre la sfera sta rotolando in rete. Ancora su angolo, tocca a Macchia fallire il raddoppio con un'incornata. L'assalto finale non spaventa il Rovigo, che si porta quota 17 e attende in tranquillità le partite odierne.


    SERIE D Negli spogliatoi di Belluno Carmine Parlato elogia la prestazione dei biancazzurri

    «Bravi, un’applicazione "feroce"»

    Grande intensità, ma non si è riusciti a chiudere subito la gara e il risultato è rimasto in bilico

    Domenica 7 Novembre 2010,
    «Avanti così». Carmine Parlato detta la rotta. E il Rovigo prosegue a vele spiegate verso le zone nobili della classifica nel girone C di serie D. In attesa che si completi l'undicesimo turno, la formazione biancazzurra (ieri in campo con la tenuta porta fortuna color nero-arancio) si issa al terzo posto in compagnia del Pordenone. E prosegue nel suo momento magico: anche a Belluno, l'undici rodigino ha conquistato l'intera posta in palio senza subire reti. Alla seconda miglior difesa del torneo (8 reti incassate in 11 gare) basta il sigillo dell'opportunista Dionisi. L'esterno d'attacco, a fine gara, viene canzonato dai compagni: «Alleluja - ridono in spogliatoio - ha segnato solo un gol negli ultimi 15 anni». Ma è un gol che pesa. E parecchio: «Sì, è una rete che ci permette di ottenere una vittoria importante - commenta il tecnico Parlato - e meritata. Temevo molto il Belluno».
    Nonostante la classifica? «Al di là della giovane età, quella bellunese è una squadra sempre proiettata all'attacco. Tiene costantemente nel mirino la porta avversaria».
    Ma, per vostra fortuna, non segna. «Se è per questo anche a noi sono capitati periodi in cui riuscivamo a creare molto, ma a finalizzare poco».
    Torniamo al match: oltre al risultato, è soddisfatto anche della prestazione? «Molto, in particolare per la grande intensità espressa nell'arco dei 90'. Ai ragazzi avevo chiesto proprio questo: partire forte con l'idea di sbloccare la gara già nel primo tempo. E poi abbiamo avuto anche diverse opportunità per il raddoppio».
    Se dovesse trovare un neo alla prova del suo Rovigo? «Il fatto di non essere riusciti prima a chiudere la partita ci ha causato qualche sofferenza di troppo fino al triplice fischio. Alla lunga, inoltre, abbiamo perso un po’ di lucidità, ma questo è normale. La squadra era stanca proprio per l'applicazione feroce che avevo chiesto ai giocatori».
    Avete dimostrato di avere una rosa di qualità, capace di far fronte anche alle numerose assenze. Come quelle di D'Elia (crociato) ed Elitro, che ha scontato proprio ieri l'ultimo dei due turni di squalifica, oltre a Furlanetto e Xhafa.
    «In realtà in questo momento il nostro organico è davvero corto. Siamo in deficit, ma i giovani chiamati in causa hanno dato il loro contributo, dimostrando di saper stare in questa categoria».
    E ora, che cosa si aspetta nell'immediato futuro? «Di migliorare ulteriormente. Domenica dopo domenica».


    CALCIO SERIE D

    Rovigo, prova di forza e carattere per guardare in alto


    Lunedì 8 Novembre 2010,
    A Belluno il Rovigo fornisce una prova di forza e di carattere. Utile per guardare in alto. Vince per la prima volta nella storia al Polisportivo, dopo sette tentativi infruttuosi nell’arco di sessant’anni, ma soprattutto conquista il terzo successo consecutivo che gli permette di risalire la classifica e di mettere nel mirino la lepre Venezia. Il Treviso, infatti, perde l’imbattibilità, Pordenone rallenta a Montecchio proprio dove il Rovigo aveva vinto 15 giorni fa, e dietro alla ex coppia di testa s’è formato un gruppone con sette squadre in due punti (biancazzurri compresi) dal quali uscirà l’avversaria più accreditata degli arancioneroverdi.
    Fare questi ragionamenti a Carmine Parlato è come andarsi a cercare un "no comment" sicuro. Il campionato è giunto a meno di un terzo del cammino ed è ancora difficile leggerne i connotati precisi. Il dato più rilevante, però, in casa biancazzurra, sta nella consapevolezza che la squadra ha assunto una fisionomia compiuta, nonostante continui lo stillicidio di infortuni (dopo Furlanetto, è toccata a D’Elia la pena della rottura dei crociati). Fortunatamente, le defezioni sono meno numerose rispetto alle precedenti gare e sebbene ancora una volta il tecnico rodigino non abbia potuto confermare la formazione della domenica precedente, molti elementi chiave, giocando con maggiore continuità, stanno crescendo. L’ha evidenziato la prova di Paolo Macchia, giudicato tra i migliori a Belluno per razionalità e precisione. Inoltre, anche l’evoluzione delle vicende societarie sta dando connotati di maggiore tranquillità al gruppo che si attende una sollecita conclusione della telenovela di trattative e di firme, per poter allontanare i fantasmi del passato. In questo contesto emergono fattori tecnico-psicologici che inducono a una maggiore fiducia. C’è più concretezza e attenzione e ora, anche se a Belluno non si è riusciti a trasformare le diverse occasioni costruite per raddoppiare, si riesce a tenere il vantaggio senza paure e incertezze. Il Rovigo non subisce gol dal match casalingo con il Quinto. A pari del Treviso ha la miglior difesa con 8 gol subiti e sta dando segnali di consolidamento in ogni reparto. Esistono le condizioni per prefigurare un avvicinamento positivo al confronto diretto con il Venezia il 28 novembre se si sfrutterà adeguatamente il doppio turno casalingo con la Sanvitese (a pari punti) e Montebelluna (allenatore Cristiano Masitto e ultimo a quota 4), mentre i lagunari sabato 20 saranno a Treviso.
    Maurizio Romanato



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    00 11/11/2010 15:05
    Furlanetto dovrebbe rientrare a febbraio, giusto in tempo per Treviso-Rovigo; speriamo non sia in gran forma!


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    00 15/11/2010 15:32
    da www.ilgazzettino.it

    Il Rovigo assedia
    ma il fortino resiste


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    ROVIGO-SANVITESE 0-0
    ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6,5, Saitta 7 (31’st Elitro 6), Niccolini 7, Ruopolo 7, Luzzi 6,5; Macchia 6,5, Antonelli 6 (35’st Barbi nc); Dionisi 6, Zanardo 6, Doukara 6, Sabatini 5,5; all.: Parlato.
    SANVITESE (4-3-3): Piccolo 6,5, Bassetto 6, Mboup 6,5, Visalli 7, Cucchiaro 6; Ursella 6,5, De Cecco 6,5, Michieli 6,5; Monti 5 (19’st Geremia 6), Calcagni 5,5 (47’st Garlatti nc), Cacurio 6; all.: Tortolo.
    ARBITRO: Bichisecchi di Livorno 6,5.
    NOTE: Ammoniti: Dionisi, De Cecco, Michieli, Luzzi, Calcagni; angoli 9-3 per il Rovigo (pt 2-2), rec.: 0’pt, 3’st. Spettatori 450 circa.

    Lunedì 15 Novembre 2010,
    Poker mancato. L’assedio del Rovigo non porta frutti tangibili e la serie di vittorie s’infrange di fronte al fortino eretto dalla Sanvitese a difesa del pareggio. Volontà a profusione, possesso di palla, iniziativa, ma, alla fine, il conto delle occasioni prodotte rende proporzionalmente elevato pure il numero degli errori a un passo dalla linea del gol.
    Tanto lavoro per uscire con diverse recriminazioni da 90’ assai intensi disputati con una qualità di gioco elevata per la categoria (ed è merito anche della compagine ospite, molto brava specie nella fase difensiva) e con un predominio crescente, ancorchè sterile, della compagine di Parlato.
    A differenza di quanto accaduto con il Chioggia due settimane fa, è mancata la concretizzazione per l’imprecisione a livello dei terminali offensivi. Si aggiunga qualche pallone rimpallato o salvato fortunosamente su tiri in cui i difensori friulani si sono buttati "a corpo morto", per avere l’idea di quello che è stata la sfida tra due tra le più accreditate potenziali inseguitrici del Venezia.
    L’equilibrio pare regnare nella prima parte della gara. La Sanvitese si muove molto e non sembra voler stare a guardare i biancazzurri, tant’è che il primo portiere a essere impegnato è Casini (imbattuto da 387’) di piede su diagonale di Cacurio. Piccolo, al 18’ si salva con bravura dalla girata al volo di Zanardo, e sulla respinta del portiere Sabatini, in fuorigioco, spara fuori a porta vuota. Il Rovigo "cresce", specie con le combinazioni in spinta tra Saitta e Dionisi sulla fascia destra. Ed è proprio sui due difensori esterni di ruolo che si aprono le possibilità migliori per andare in gol. Al 20’ con diagonale debole a lato del giovane ex pratese; al 36’ e a fine frazione quando l’autore del gol vittoria a Belluno incorna alto di testa un cross di Doukara e poi spara alto un servizio prezioso di Antonelli. In mezzo, ci sono i tentativi degli ospiti con Calcagni che manda fuori di testa al 25’, il diagonale alto di Cacurio al 38’ e la respinta in tuffo di Casini su penetrazione da destra sempre di Cacurio.
    Il secondo tempo è tutto di marca biancazzurra. Il Rovigo intensifica i ritmi, ma talvolta c’è l’impressione che la manovra diventi sotto rete troppo leziosa nella ricerca di soluzioni comunque sventate dalla retroguardia biancorossa. Tiro rimpallato di Macchia dopo trenta secondi, angolo di Luzzi al 10’ con deviazione di testa di Macchia sul primo palo salvata sulla linea da Cucchiaro. Sabatini manca un gol fatto tre minuti più tardi su cross di Zanardo e deviazione di testa su cui Piccolo resta impietrito così come gli sguardi dei tifosi nel vedere il pallone sfilare a lato di centimetri del palo destro sanvitese. 18’: Mboup spinge Zanardo in area, la sfera giunge a Sabatini che, pressato, conclude sull’esterno della rete.
    Al 25’ il segnale che non è giornata: tre tiri consecutivi non hanno esito con Zanardo e Doukara rimpallati da Michieli con lo stinco e Visalli e poi con la conclusione alta di Ruopolo. Parlato prova la carta di Elitro portando la difesa a tre e aumentando ancor più la pressione, ma la lucidità cala e la Sanvitese si difende a lungo con successo anche con tutti gli effettivi nella propria area. Sono le condizioni più rischiose perchè sull’unica imprecisione in controllo di Niccolini, al 45’ Cacurio parte in contropiede, ma trova Casini pronto a neutralizzare.

    Parlato «Meritavamo
    di ottenese la vittoria»


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    L'umore di Carmine Parlato a fine partita è a metà tra la soddisfazione e il rammarico. «Ai ragazzi non posso davvero dire niente - dice il tecnico del Rovigo -. Hanno fatto quello che dovevano, mettendoci impegno e determinazione. Abbiamo fatto una buona partita, mantenendo per lunghi tratti l'inziativa del gioco, abbiamo creato non so quante occasioni da gol, ma non siamo riusciti a segnare. Peccato. Mi dispiace solo il risultato, perché meritavamo la vittoria».
    La partita del Rovigo ha avuto due volti ben distinti, soprattutto per l'atteggiamento della Sanvitese. «Nel primo tempo - spiega Parlato - c'erano spazi maggiori perché loro cercavano di proporsi in avanti. Nella ripresa, invece, ci siamo trovati davanti una squadra che si è rintanata nella propria metà campo per cui trovare varchi è diventato sempre più difficile. Ma sia nel primo che ne secondo tempo, comunque, abbiamo creato occasioni per segnare. La Sanvitese si è dimostrata una buona squadra, equilibrata e ben messa in campo. Di queste caratteristiche ne avevo parlato in settimana con i ragazzi e loro sono stati molto bravi nell'applicare il modo di giocare che avevamo preparato. Alla fine devo dire che ci è mancato solo il gol. È vero che nel calcio conta buttarla dentro, ma non posso non essere soddisfatto di come ha giocato la squadra. Nel calcio a volte capitano partite stregate come quella di oggi. Nel finale ho anche cercato una maggiore spinta offensiva mettendo un attaccante in più con tre difensori dietro. Ma non è bastato».
    Tra episodi sfortunati e qualche errore sotto porta, al Rovigo non sono certo mancate le opportunità per segnare, ma Parlato sottolinea la prova positiva della squadra, compreso il reparto offensivo, forse quello al quale si potrebbe imputare qualche responsabilità. «Per quanto mi riguarda - precisa l'allenatore della squadra biancazzurra - ho visto sia Sabatini che Zanardo fare un grande movimento. Grazie a questo abbiamo avuto delle buone possibilità per segnare, come le due occasioni capitate a Dionisi nel primo tempo e quelle avute da Sabatini nella ripresa. Ogni volta che abbiamo spinto sul ritmo siamo riusciti a creare dei problemi alla loro difesa. Noi dobbiamo continuare così, con questa intensità e con questo modo di giocare. I risultati non mancheranno».
    Domenica prossima il Rovigo sarà ancora impegnato al Gabrielli contro il Montebelluna, un match alla portata dei biancazzurri. «Sarà una partita molto diversa da quella di oggi - conclude Parlato -. Ma ne parleremo da martedi in avanti».
    Roberto Roversi

    «Abbiamo giocato bene
    ma sbagliato sotto porta»


    Lunedì 15 Novembre 2010,
    (R.R.) «Abbiamo avuto tante possibilità per chiudere la partita a nostro favore, ma non ci è andata bene - commenta così il direttore generale biancazzurro Andrea Pasquali il pari contro la Sanvitese -. Un vero peccato, perché la vittoria ci stava tutta. Abbiamo giocato contro una squadra solida, che creerà problemi a molti, ma noi eravamo riusciti a prendere in mano la partita. Purtroppo non siamo riusciti a sfruttare le occasioni create».
    Un po’ di delusione anche nelle parole di Souleymane Doukara, ancora in evidenza tra i biancazzurri. «Abbiamo provato in tutti i modi a metterla dentro, ma senza successo - spiega il giocatore francese del Rovigo -. Teniamoci questo pareggio che ci va molto stretto e consoliamoci con la bella prova della squadra. Se continuiamo a giocare così ci toglieremo parecchie soddisfazioni».
    Doukara è stato tra i protagonisti dell'azione che poteva portare in vantaggio il Rovigo sul colpo di testa di Macchia da calcio d'angolo. «Mi è sembrato che la palla fosse entrata. Io in qualche modo ero riuscito a toccare il pallone, ma non l'ho colpito bene e così il difensore ha liberato».
    Su questa azione nemmeno Paolo Macchia, che ha deviato di testa l'angolo di Luzzi, ha delle certezze. «Sinceramente non sono in grado di dire se sia entrata o meno - ammette il centrocampista biancazzurro - Ho colpito il pallone e poi quando mi sono girato ho visto il difensore che metteva la palla fuori. Per me questo risultato è come una sconfitta. Abbiamo attaccato per quasi tutto il secondo tempo, abbiamo avuto parecchie occasioni da gol, ma alla fine dobbiamo accontentarci di un pareggio. Per quanto mi riguarda penso di aver disputato una buona gara, ma questo risultato non mi va giù. Speriamo di essere ripagati in futuro dell'occasione sprecata oggi».
    Nel finale del primo tempo ha avuto due ottime opportunità per segnare, ma Matteo Dionisi, che domenica sarà assente per squalifica, le ha fallite entrambe. «Sulla prima sono stato incerto sino all'ultimo se colpire di testa o concludere di piede - spiega il giocatore del Rovigo - Ho calcolato male la traiettoria del cross e ho alzato la conclusione di testa. Sulla seconda sono stato un po’ precipitoso. Forse avrei potuto controllare il servizio di Zanardo e concludere con più calma invece di battere al volo. Purtroppo è andata così e adesso c'è il rammarico per una vittoria mancata. Probabilmente ci è mancato quel qualcosa sotto rete, ma la squadra ha giocato una bella partita, creando occasioni per segnare e non subendo gol».

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    Tiz_76
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    00 15/11/2010 15:36
    Re:
    enricoutv83, 11/11/2010 15.05:

    Furlanetto dovrebbe rientrare a febbraio, giusto in tempo per Treviso-Rovigo; speriamo non sia in gran forma!



    si è rotto ad inizio settembre, penso sia impossibile recuperi per febbraio; se tutto va bene potrebbe rientrare per le ultime 4-5 partite

    Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
    T.N.: il peggior soggetto che si sia mai avvicinato al calcio Treviso
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    ZakkTV
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    00 23/11/2010 14:50
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    Il Rovigo suda
    oltre le previsioni


    Lunedì 22 Novembre 2010,
    Sale il Rovigo in classifica e domenica si presenterà al big match del Penzo di Venezia con un ritardo dai lagunari ridotto a sei punti. È l’effetto del successo ottenuto contro il Montebelluna, fanalino di coda, tra l’altro combinato con il mantenimento dell’imbattibilità del portiere Casini giunta a 477’. Diventa l’aspetto migliore, per i colori biancazzurri, di una partita che probabilmente si sarebbe potuta gestire con minori patemi, se l’intensità e l’approccio mentale fossero stati nel secondo tempo in sintonia con quanto visto nel primo. Durante la prima frazione il Rovigo tiene le briglie all’incontro senza strafare. Sopporta l’uscita di Barbi per infortunio dopo 8’ (taglio sotto al ginocchio che richiede alcuni punti di sutura), colpisce con Sabatini che più tardi centra anche il palo, e dà l’idea di poter disporre tranquillamente degli avversari imbottiti di giovani.
    Il gol nasce al 20’ da un lancio di Niccolini per Sabatini, controllo di petto che "brucia" Scapin e Gemo (il quale parlerà di braccio) e centro sicuro sull’uscita di Rebellato. Il portiere ospite respinge d’istinto su Zanardo al 33’, è di fatto battuto al 37’ quando un tiro al volo di Zanardo è deviato da Rebellato proprio sulla testa di Sabatini che spedisce sul palo, poi la sfera rimbalza proprio tra le mani del portiere, o ancora in chiusura di tempo, con un cross dal fondo di Zanardo e palla, su respinta dell’estremo difensore ospite, che resta a ballonzolare senza che nessuno intervenga.
    Pare tutto facile per il Rovigo, ma così non è nel secondo tempo, perchè Zanardo & C. rientrano forse troppo convinti dei propri mezzi, quasi pensando di aver domato i biancocelesti di Cristiano Masitto. Proprio quello che l’ex giocatore del Rovigo, ora tecnico del Montebelluna voleva, ben cosciente del fatto che il gap tecnico si sarebbe potuto ridurre proprio con l’applicazione e la convinzione. E visto che il Rovigo, già con la testa a Sant’Elena, glielo permette, il Montebelluna, che toglie l’ex rodigino Gemo e Caldarola, osa, pur rischiando nel lasciare praterie al possibile contropiede del Rovigo, e si butta in avanti con grande volontà. Per due volte Casini si salva di piede su Gazzola a distanza ravvicinata al 5’, para a terra su fendente di Bressan al 13’. Il portiere rodigino è bravo ad alzare sopra la traversa su Scapin alla mezz’ora e su Bressan al 41’. Il tutto con una sfilza di calci d’angolo, ben undici, di cui nove solo nel secondo tempo.
    Il Rovigo gioca sottotono, sbaglia molto, ma non può neanche esimersi dall’insidiare a sua volta in ripartenza la porta di Rebellato. E manca opportunità da rete clamorose. Al 16’ un contropiede innescato da Sabatini con un lancio su Zanardo, partito solo sulla sinistra, manda l’ex cannoniere del Quinto davanti a Rebellato che il rodigino s’incarica di graziare con una conclusione lontana dai pali trevigiani. Due minuti dopo combinazione Zanardo-Antonelli-Sabatini è respinta di Rebellato e liberata da De Biasi, al 36’ Elitro è impreciso e fallisce a sua volta il raddoppio così come Veronese che tira debolmente al 43’ su palla persa da Rebellato e servitagli da Doukara. Il merito dei trevigiani sta nel crederci fino all’ultimo istante quando De Freitas da posizione centrale di testa costringe Casini a una parata invero non disagevole.

    Parlato: «Una sofferenza
    non aver realizzato il 2-0»


    Lunedì 22 Novembre 2010,
    Rovigo vince, magari soffrendo nel secondo tempo più di quanto non avrebbe dovuto. Potrebbe chiudere l’incontro ma non riesce a realizzare la seconda rete, per cui, al di là dei valori in campo, la partita resta aperta fino all’ultimo istante.
    Il tecnico di casa Carmine Parlato sottolinea quanto fossero fondamentali i tre punti: «La cosa più importante quest'oggi erano i tre punti. Teniamo presente che il Montebelluna ha fatto una buona partita e lo sapevamo. Ho giocato con tre centrocampisti e tre punte, ma c'è anche il rovescio della medaglia, se non riusciamo a chiudere la partita, alla lunga si manca di equilibrio. Anche nella ripresa, dopo un quarto d'ora, vedevo che la squadra soffriva ma intendevo ugualmente chiudere il match provando a raddoppiare. Ai fatti ci sono da notare due cose: la prima che è dobbiamo far gol quando ci capitano le occasioni e la seconda che dobbiamo sacrificarci».
    Lo stesso allenatore aggiunge: «Sia nel primo che nel secondo tempo abbiamo avuto tante occasioni per fare il 2-0, non ci siamo riusciti e abbiamo sofferto. Sono contento che Alessio Sabatini sia stato l'autore del gol, è tornato alla rete. Era fondamentale vincere per accorciare sulla testa della classifica. Il Montebelluna è stato pimpante, poteva finire 2-0 o 1-1, è terminata 1-0. Quando siamo lì davanti non possiamo permetterci di non esser lucidi, poi si va in difficoltà».
    L'autore dell'unico gol di giornata Alessio Sabatini torna sull'episodio dell'1-0, dove i giocatori del Montebelluna hanno protestato per un fallo di mano: «In occasione del gol l'ho stoppata di petto, poi non penso che abbia toccato il braccio».
    Tre punti meritati? «È stata una partita interpretata bene, potevamo sicuramente chiuderla prima, abbiamo concesso qualcosa al Montebelluna ma i tre punti sono giusti. Cercheremo di esser più cinici sotto porta».
    Luca Ruopolo, capitano biancazzurro e leader della difesa, la migliore del campionato e imbattuta da 477’. La squadra non prende gol da cinque partite, cos'è cambiato? «È cambiato tutto, non solo in difesa, ma anche in mezzo al campo siamo molto più organizzati. Se non prendiamo gol da cinque settimane il merito è di tutta la squadra».
    Sulla prestazione contro il Montebelluna: «Abbiamo sofferto più per demerito nostro, senza togliere nulla al Montebelluna, ci siamo complicati la vita ma va bene lo stesso così visto che abbiamo vinto».
    Simone Chiarion

    Masitto: «Un tempo
    ciascuno, tre punti a loro»


    Lunedì 22 Novembre 2010,
    Il direttore generale del Rovigo Andrea Pasquali: «L'importante era vincere con il Montebelluna, partita condizionata dall'uscita dopo pochi minuti di Barbi. Non era facile. Ora siamo quarti in classifica e da domenica prossima potremo contare anche su Pontarollo». L'infortunio di Barbi è però meno preoccupante del temuto, come ammette il dottore della società Pietro Vitiello: «Niente di grave, semplice ferita lacero contusa al ginocchio».
    Il tecnico del Montebelluna Cristiano Masitto (ex giocatore del Rovigo) commenta così la sconfitta: «Dispiace uscire a mani vuote. Brutto primo tempo dove siamo stati timorosi, abbiamo preso un gol, ma abbiamo creato poco. Nella ripresa siamo stati più bravi e siamo stati anche sfortunati a non trovare il pareggio. Un tempo a testa e tre punti al Rovigo». Lo stesso allenatore aggiunge: «Ho messo in campo la stessa squadra che aveva fatto bene nelle ultime domeniche. Bisogna però avere fame per salvarsi così ho tolto subito tre giocatori, anche al 26' del primo tempo ho fatto un cambio per scelta tecnica, Costa stava benissimo». Cos'è mancato al Montebelluna per portare a casa un punto? «Abbiamo avuto due-tre palle importanti per riuscire a segnare, è stato bravo il portiere del Rovigo e siamo stati sfortunati noi. Non abbiamo sfruttato tutti gli angoli a nostra disposizione, peccato. Ci resta la buona prestazione. La nostra è una squadra questa che sta crescendo sotto tutti i punti di vista».
    L'ex Giacomo Gemo, visto in Polesine come attaccante, è stato utilizzato da terzino destro: «È un mese che gioco terzino destro, domenica scorsa avevo fatto bene mentre oggi il nostro tecnico mi ha sostituito all'intervallo». Il difensore fa emergere un aspetto sulla rete che ha deciso il match: «In occasione del gol di Sabatini l'attaccante del Rovigo si è sistemato la palla con il braccio, però nel primo tempo siamo stati un po’ più timorosi rispetto alla ripresa». Sulla prestazione del Montebelluna: «Non abbiamo iniziato come potevamo, non siamo riusciti ad esser offensivi, mentre nel secondo tempo abbiamo attaccato di più portando insidie alla porta del Rovigo. La squadra di Parlato è sempre bella da vedere, sono bravi a giocare la palla, sanno come si sta in campo, hanno elementi di spessore, importanti. Oggi però il risultato più giusto era il pareggio».
    S.C.

    SERIE D Nelle ultime cinque gare rosicchiati 4 punti al Venezia
    Rovigo, scalata continua

    Difesa sigillata, ma si sbagliano ancora troppe occasioni da gol

    Martedì 23 Novembre 2010,
    Il Rovigo si avvicina al Penzo di Venezia con ottime credenziali derivate dalla scalata continua della classifica. Nel parziale relativo alle ultime cinque partite, Rovigo e San Paolo hanno conquistato 13 punti, Treviso, Pordenone e Tamai 10, Venezia 9 e Chioggia 8. Quattro punti rosicchiati ai prossimi avversari capilista testimoniano il momento di forma così come l’imbattibilità del portiere Casini e l’insediamento al terzo posto, sia pure in condominio, a sole 6 lunghezze dai lagunari. Il San Paolo Padova, infatti, è stato penalizzato di un punto dalla Disciplinare per la mancata corresponsione di compensi al calciatore Cristian Bari quando militava nell’Albignasego, di cui il San Paolo è erede per fusione. Ragion per cui il San Paolo è sceso a 21, agguantato anche da Pordenone e Tamai.
    Contro il Montebelluna, il Rovigo non è stato brillante come con la Sanvitese, ma stavolta il risultato è stato più favorevole. Primo tempo in linea con le attese, sia per la rete di Sabatini che per il palo dello stesso cannoniere, secondo tempo meno concentrato e concreto, tanto da far risaltare il volonteroso Montebelluna che ha creato più palle gol e patemi al bravo Casini di quanto non avessero fatto in precedenza Sanvitese, Chioggia, Quinto e Treviso messi insieme. Il Rovigo ha sbagliato a non approfittare della superiorità tecnica, ancora una volta mancando dei gol facilissimi (vero Zanardo?) che avrebbero potuto mettere a tacere ogni velleità dei ragazzini di Masitto. I biancazzurri in 12 giornate, un terzo del torneo, vantano la miglior difesa, ma un attacco pari a quello del Torviscosa e del Belluno (14); peggio hanno fatto solo Chioggia, 13, Montebelluna e Montecchio (una partita in meno) 8. Non è una questione di equilibri se troppe volte si creano azioni favorevolissime non trasformate. Parlato dovrà lavorare per favorire un maggior cinismo e per agevolare una gestione delle gare più in linea con il valore tecnico della squadra (domenica con Alessandro Pontarollo in più), rilevante malgrado gli infortuni patiti.

    Maurizio Romanato

    [Modificato da ZakkTV 23/11/2010 14:51]
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    00 29/11/2010 16:27
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    Rasoiata vincente
    di Zanardo d’oro


    VENEZIA-ROVIGO 0-1

    GOL: 6'Zanardo.
    VENEZIA: Menegatti 5; Falcier 6, Pianu 5.5 (st 38'Nicoletto s.v.), Vianello 6, Cardin 5.5 (st 38'Salzano s.v.); Collauto 5.5, Lelj 5, Nichele 5.5, Malagò 5.5; Zubin 6, Mazzeo 5.5 (st 12'Di Napoli 5). Allenatore: Cunico.
    ROVIGO (4-3-2-1): Casini 6; Saitta 6, Ruopolo 6.5, Niccolini 6.5, Luzzi 6.5; Dionisi 6, Macchia 6.5, Antonelli 6; Doukara 6.5, Zanardo 7 (st 25'Veronese M. 6); Sabatini s.v. (pt 12'Elitro 6). Allenatore: Parlato.
    ARBITRO: Fanton di Lodi. 6
    NOTE: ammoniti Pianu, Zanardo e Malagò. Angoli: 5-1; recupero: pt 1', st 4'.


    Lunedì 29 Novembre 2010,
    Un sinistro di Zanardo regala al Rovigo il blitz per l’1-0 in casa di un Venezia che, incassando la seconda sconfitta di fila dopo quella di Treviso, perde la vetta del campionato proprio a beneficio dei cugini della Marca (pur bloccati sull'1-1 a Oderzo). Condizioni ambientali pressoché impossibili al Penzo, con pioggia e vento di bora diventati subito alleati del team ospite, in vantaggio già al 6'e bravo poi a ricacciare indietro un Venezia di buona volontà ma (inevitabilmente) poco altro.
    Il tecnico Enrico Cunico manda in campo la formazione preannunciata, con Mazzeo-Zubin in avanti e Di Napoli ancora in panchina. Sul fronte biancazzurro Dionini torna titolare dopo la squalifica, mentre a sostegno di Sabatini c'è Doukara con Zanardo. Al 2' Antonelli serve in area Doukara che viene chiuso da Falcier, al 6' però il Rovigo passa con Zanardo il cui rasoterra dal limite si infila a fil di palo dove Menegatti avrebbe dovuto arrivare. Il Venezia conferma di non esserci all'8 quando Sabatini segna il 2-0 che l'arbitro annulla per fuorigioco. Proprio la punta centrale lascia il campo per un risentimento muscolare, quindi mister Parlato ridisegna la sua squadra inserendo Elitro, un difensore, e optando per un ermetico 4-1-4-1.
    Il Rovigo arretra notevolmente il suo baricentro ma il Venezia, che si riversa in avanti ma senza grande lucidità, non riesce mai a rendersi pericoloso se non con un paio di mischie. La prima conclusione arriva al 28'con Malagò (sinistro sul fondo). Al 30'incursione insidiosa di Saitta che sfonda a destra ma il suo destro è debole e facile per Menegatti, al 35'ci prova Cardin ma nemmeno stavolta Casini deve intervenire perché Niccolini salva. Un pericolo la difesa ospite lo corre al 39'quando Zubin ha sul sinistro un buon pallone ma cicca l'impatto. Al 42'invece a sinistra Dionisi scappa a Pianu che lo atterra, poi la punizione non produce nulla. Prima dell'intervallo i polesani falliscono il colpo del ko: Pianu rinvia addosso a Doukara che entra in area, ma invece di tirare crossa per Zanardo che viene anticipato da Falcier, la palla torna a Doukara che spedisce in curva.
    Al 10' della ripresa Collauto centra lo specchio su calcio piazzato, al 12'a Mazzeo viene annullato il pareggio per fuorigioco e subito dopo Cunico lo avvicenda con Di Napoli. Il Venezia ora è stabilmente nella metà del campo avversaria, Ruopolo c'è su Nichele e Luzzi (tiro di Zubin) tocca con una mano facendo gridare al rigore. Bisogna aspettare il 27'per l'occasione più ghiotta: Collauto crossa da destra, sul secondo palo accorrono Cardin e Nichele con quest'ultimo che a botta sicura fallisce l'1-1. Al 31'un liscio di Luzzi consente a Collauto di servire Di Napoli che viene anticipato, poi al 34'il neoentrato trova lo spazio per sganciare il sinistro ma Casini c'è. La partita finisce qui, il vento, la pioggia e il gelo fanno il gioco degli ospiti che ottengono uno storico successo al Penzo. E in seno a un Venezia privo di ricambi per i titolari c'è aria di crisi.

    Parlato: «Bravi ragazzi
    Giocato come previsto»


    Lunedì 29 Novembre 2010,
    Rovigo corsaro a Venezia: vittoria dei rodigini di stretta misura ma meritata a detta anche del bravo allenatore Carmone Parlato. «Certo -afferma il mister biancoceleste - contro la corazzata arancioneroverde i miei ragazzi hanno saputo intepretare alla meglio quanto avevamo predisposto negli ultimi allenamenti».
    Il tecnico rodigino, che nel passato ha avuto buone esperienze nelle serie maggiori ha vestito anche la maglia del Padova, e di altre importanti società, ha saputo mettere in trappola la squadra del Venezia. Da parte loro i lagunari non hanno saputo battere la granitica difesa che ha impostato. Continua con orgoglio Parlato: «Certo che vincere con la prima della classe ci ha soddisfatto il doppio, gli avversari anzichè manovrare continuavano nel grave errore di lanciare la palla alta che regolarmente era preda dei miei difensori e poi abbiamo avuto anche il merito di non lasciarli giocare e le nostre ripartenze si sono dimostate alquanto efficaci».
    Mister, l'infortunio a Sabatini vi ha condizionato? «Sicuramente l'apporto di Alessio è fondamentale per la mia squadra e al momento della sua uscita per infortunio abbiamo perso quei guizzi in profondità che il mio centravanti fornisce in quantità, oltretutto è ottima l'intesa con Zanardo che peraltro ha segnato un gol di ottima fattura».
    Continua Parlato: «Una spina nel fianco per la difesa veneziana è stato Souleymane Doukara che ha spesso messo in apprensione i vari Falcier, Cardin e tutta la difesa avversaria».
    Il tecnico Cunico parla anche di un gol regolare e di una mancata attribuzione di un calcio di rigore a favore del Venezia: «Dalla mia posizione non ho notato nulla di irregolare da parte del direttore di gara - afferma Parlato - io guardo sempre i miei giocatori, tuttavia abbiamo segnato anche la rete che ci dava la sicurezza per me il 2-0 era del tutto valido».
    Dove arriverà questo Rovigo? «Non faccio profezie ma vivo alla giornata quindi non pongo limiti a questi ragazzi, certo che si sono dimostrati molto maturi malgrado il nostro sia un gruppo con tanti giovani che non risentono affatto della mancanza di qualche giocatore esperto, facendol'analisi di questa partite posso confermare che nel primo tempo siamo stati bravi a imbrigliare ogni loro iniziativa, il Venezia è squadra di prima grandezza che alla fine sarà sicuramente una protagonista della serie D. Martedi prossimo quando rivedrò i ragazzi ci guardermo negli occhi e programmeremo la prossima gara casalinga contro l'Este, squadra da affrontare con le dovute cautele».
    Mario Secchi




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    00 29/11/2010 17:29
    cunico, basta lamentarsi degli arbitri!

    AVANTI BLU!


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    00 07/12/2010 17:14
    da www.ilgazzettino.it


    Rovigo concreto
    e vetta più vicina


    Lunedì 6 Dicembre 2010,
    ROVIGO-ESTE 2-0
    GOL: pt 44’ Sabatini, st 34’ Zanardo (rigore).
    ROVIGO (4-2-3-1): Casini 6,5, Saitta 5,5 (1’st Elitro 6), Niccolini 6, Ruopolo 7, Luzzi 6,5; Macchia 6, Antonelli 6,5; Dionisi 5,5, Zanardo 6,5, Doukara 6,5 (43’st Veronese nc); Sabatini 6,5 (14’st Barbi 6); all.: Parlato.
    ESTE: (4-4-2): Rosellini 6; South 6, Meneghello 6 (26'st Michelotto nc), Colman Castro 6, Barison 6; Rubbo 6, Iachemet 6.5 (9'st Moresco 6.5), Carraro 6.5 (39'st Trovò nc), Gusella 6.5; Agostini 6, Rondon 6. All. Zattarin.
    ARBITRO: Pellegrini di Roma 6,5.
    NOTE: espulso al 28’st per proteste Zattarin, allenatore Este; ammoniti: Carraro, Dionisi, Zanardo, South, Rubbo, Rondon. Angoli 10-3 per l’Este (pt 3-3). Recuperi: 1’pt, 4’st. Spettatori 600 circa.

    Lunedì 6 Dicembre 2010,
    Adesso il Rovigo è cinico e quasi chirurgico nel colpire l’avversario, anche se questo è pimpante e ben organizzato come l’Este visto al Gabrielli. 19 punti nelle ultime sette partite, Casini che non subisce gol da 657’, la vetta ormai a soli due punti: i biancazzurri guardano con fondate ambizioni al primato, anche se sono attesi da due confronti delicatissimi, la trasferta di Pordenone e l’arrivo del Sandonà Jesolo.
    Se il Rovigo festeggia un successo sui patavini che mancava dal 1964-65, l’Este lascia il Gabrielli con l’evidente amarezza di una sconfitta non suffragata sul piano del gioco. I giallorossi fanno apprezzare per l’atteggiamento in campo: pimpanti, aggressivi sui portatori di palla rodigini, tengono alto il ritmo e producono azioni, specie in ripartenza, contraddistinte da grande intensità e coralità. Fino al 2-0 spingono con convinzione alla ricerca del gol, tirando pericolosamente in porta e costringendo dieci volte la solida retroguardia biancazzurra a rifugiarsi in angolo. Però, quando hanno la più colossale delle occasioni al 6’ della ripresa, su un retropassaggio corto di Dionisi a Casini intercettato a centro area dal capitano Agostini, mancano l’opportunità di pareggiare perchè il diagonale dell’ex punta del Rovigo spegne a lato.
    Il Rovigo riesce a vincere e convincere nonostante le molte incertezze sull’attacco vissute sino alla vigilia. Sabatini e Zanardo reduci da infortuni, Doukara per l’intera settimana in prova al Grasshopper di Zurigo e rientrato solo in mattinata. Carmine Parlato fa appello alla volontà dei suoi che lo ripagano con una prova di sostanza. Magari stavolta Saitta e Dionisi non "girano" sulla fascia destra come avevano abituato i tifosi di casa, e patiscono la pressione dell’Este che, proprio da quella parte, infila Carraro e più volte gli attaccanti per insidiare l’attento Casini. Il centrocampo rodigino è più ragionatore e compassato, quello ospite più frenetico e rapido nelle decisoni, magari a costo di qualche imprecisione. Ciò porta maggiormente al tiro Rondon e compagni, che nei primi quaranta minuti si portano più o meno pericolosamente dalle parti di Casini con Rondon al 10’, Agostini al 20’, ancora Rondon che scheggia la traversa riprendendo un rinvio non preciso di Niccolini al 22’, con un rasoterra sempre di Rondon respinto da Casini e sprecato in fallo laterale da Agostini e ancora con Iachemet al 37’ su errato disimpegno di Macchia. Il Rovigo si affaccia al 41’ con Zanardo dalle parti di Rosellini (anch’egli ex biancazzurro) senza farlo tremare. Improvviso, al 44’, il vantaggio. Lunga azione propiziata da Doukara che si evolve a sinistra per Antonelli, cross in area dove Sabatini conquista il metro di libertà utile per colpire indisturbato di testa sul primo palo.
    L’Este riparte convinto e si trova confezionato l’involontario dono di Dionisi sciupato da Agostini. Zattarin passa alle tre punte con Moresco, ma il Rovigo ha più campo e opportunità (Sabatini al 10’ girata debole, traversone rasoterra di Doukara per Zanardo che in scivolata non devia in gol per un soffio al 25’): replica l’Este al 27’ con Rondon e al 31’ con Michelotto in mischia che trovano attenti Casini e Ruopolo. Il Rovigo chiude i conti al 34’. Punizione di Zanardo: in barriera Rondon interviene deviando con il braccio. Rigore che la punta rodigina trasforma spiazzando Rosellini.

    Parlato: «Coriacei
    grintosi e fortunati»


    Lunedì 6 Dicembre 2010,
    Carmine Parlato, allenatore del Rovigo, è provato ma contento dopo la vittoria contro l'Este per 2-0. «Era importante vincere e ci siamo riusciti. Abbiamo battuto una signora squadra che veniva da sei risultati utili consecutivi. Ero consapevole della difficoltà di questa partita. Zattarin ha messo in campo una formazione aggressiva, con uomini diversi da quelli che mi aspettavo, ma ha trovato un Rovigo coriaceo, grintoso e anche fortunato. Nel calcio serve anche la fortuna, ma questa deve essere anche cercata».
    Lo stesso tecnico aggiunge: «Chi è andato in campo ha sofferto ma ha fatto cose buone a tratti. Nel secondo tempo ho corretto qualcosa, loro non ci volevano far giocare ma contro hanno trovato un osso duro. Abbiamo giocato con attenzione e spirito di abnegazione».
    All'intervallo ha sostituito Saitta con Elitro. «Saitta non ha demeritato ma mi serviva più esperienza nella fase difensiva di destra, così ho abbassato Dionisi mettendo Elitro. Loro sono stati bravi, specie nella prima frazione di gioco, a volerci non far giocare, quindi dovevo correggere qualcosa».
    Non c'è tempo per godersi la vittoria che mercoledì si torna già a giocare. «Dobbiamo recuperare immediatamente energie. Domani (oggi per chi legge, ndr) ci alleniamo e dobbiamo già pensare al Pordenone».
    Claudio Calanca è soddisfatto della prestazione del Rovigo: «Sono soddisfatto perchè abbiamo giocato contro un Este determinato, con ottime individualità. I nostri avversari hanno corso e ci hanno messo in difficoltà. Forse eravamo un po’ bloccati dopo la vittoria di Venezia, ci siamo un po’ rilassati ma abbiamo una squadra ordinata in campo che c'è sempre e i risultati li facciamo».
    Souleymane Doukara ha giocato dopo esser rimasto in Svizzera, col Grasshopper, tutta la settimana: «Non ero stanco, avevo voglia di giocare nonostante il viaggio e tutte le partite e allenamenti che ho fatto con la squadra elvetica. Avevo ancora la forza nelle gambe».
    Come è stato allenarsi agli ordini di Sforza in un club così prestigioso? «È stata una bellissima esperienza quella con il Grasshopper. Ho disputato anche due partite in trofei amichevoli segnando in tutto tre gol».
    C'è la possibilità che Doukara prenda il volo verso la serie A elvetica? «Questo non lo so, è una decisione che prenderà la società con il mio procuratore».
    Simone Chiarion

    Sabatini: «C’era rigore
    mi avevano trattenuto»


    Lunedì 6 Dicembre 2010,
    Alessio Sabatini, autore del gol che ha sbloccato l'incontro, ha giocato nonostante i pochi allenamenti svolti nell'ultima settimana. «Non sono ancora al 100% però ce l'ho fatta a scendere in campo e a dare il mio contributo. Sono soddisfatto, abbiamo vinto contro una buonissima squadra. Oggi non siamo stati perfetti ma siamo riusciti ugualmente a sbloccare il risultato al termine del primo tempo. C'era anche un rigore su di me, quando sono andato a tirare dentro l'area ad inizio secondo tempo ho calciato con poca forza perchè mi avevano trattenuto».
    Obiettivi personali? «Prima arrivo in doppia cifra meglio è. Importante è che i miei gol servano alla squadra per andare il più in alto possibile in classifica».
    Paolo Macchia ammette le difficoltà di questa vittoria: «È un successo che vale doppio. L'Este è stato migliore di noi. Abbiamo raccolto i punti che abbiamo perso ad inizio campionato, possiamo dire che c'è stata un pò di compensazione».
    Rovigo lanciato in classifica, ora il primato è soli due punti. «Ci meritiamo questa posizione in classifica dopo tutte le difficoltà che abbiamo avuto in quest'ultimo anno e mezzo non abbiamo mai mollato. Speriamo di giocarci il campionato fino in fondo, non molleremo».
    L'allentore ospite Gianluca Zattarin sul 2-0 del Rovigo: «Noi abbiamo fatto un'ottima partita, però abbiamo peccato sottoporta. Abbiamo giocato meglio nel primo tempo, che è stato tutto di marca nostra, siamo andati vicini al gol per ben sette volte. Anche nella ripresa abbiamo sprecato almeno quattro occasioni per poter segnare. Dispiace perdere così».
    Come mai è stato espulso? «Ho solamente detto che mi sembrava che Zanardo avesse toccato la palla con la mano. Non ho mancato di rispetto all'arbitro».
    L'ex portiere Enrico Rosellini parla anche del rigore: «Il Rovigo ha giocato bene, noi non siamo riusciti a far gol. In occasione del 2-0 l'arbitro ha dato un rigore che, a parti invertite, forse non avrebbe assegnato».
    Anche Michele Agostini, attaccante, è un ex: «Abbiamo sbagliato gol clamorosi, meritavamo di vincere e invece abbiamo perso. Siamo stati sfortunati».
    Che Rovigo ha visto? «La squadra di Carmien Parlato è forte e si giocherà il campionato fino all'ultimo con Venezia e Treviso».
    S.Ch.

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    00 16/12/2010 00:54
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    CALCIO - SERIE D Il rientro della punta da Sottomarina
    incrementa i vecchi e toglie speranze a Dervishi

    Cazzadore cambia
    i piani del Rovigo


    Mercoledì 15 Dicembre 2010,
    Fabio Cazzadore è tornato al Rovigo. L’attaccante bassopolesano, classe 1989, quindi da quest’anno entrato nel novero dei "vecchi", rientra dal prestito al Sottomarina (Eccellenza). Cazzadore (4 reti lo scorso anno su 26 presenze in D, e una apparizione anche in C2 con Bardi in panchina) con ogni probabilità rimarrà a disposizione del tecnico biancazzurro fino a fine stagione, contribuendo a sbarrare di fatto l'eventuale arrivo di Dervishi, l'attaccante dell'Altopolesine.
    Solo domani alla chiusura delle liste si potrà definitivamente mettere la parola fine sulla vicenda del passaggio del centravanti biancoverde alla corte di Parlato. In queste tre settimane, il "borsino" dellla trattativa è oscillato da un estremo all’altro. Da praticamente certo a sfumato. Da parte dell’Altopolesine la proposta del Rovigo è stata ritenuta non adeguata per colui che rappresenta l’elemento più importante dell’intera rosa. Negli ultimi giorni le parti sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni, situazione che, col passare dei giorni, non ha fatto altro che allontanare sempre più Dervishi dal Rovigo. Da parte biancazzurra è stato detto che il trasferimento non si farà e la società biancoverde ritiene a questo punto chiuso ogni discorso, non avendo ricevuto ulteriori proposte soddisfacenti e mancando ormai un solo giorno alla chiusura del mercato. «Dispiace non averlo potuto accontentare, ma non potevamo cederlo a certe condizioni - fa sapere il club di Castelmassa -. Rimane con noi fino a giugno poi, come da regolamento, potrà scegliere se restare con noi o meno».
    Dall’entourage della punta non si rassegnano e fanno sapere che non è detta l’ultima parola, però gli ultimi sviluppi (Cazzadore) potrebbero spegnere per ora ogni speranza dell’atleta ventisettenne di salire in D.
    L’altra punta del Rovigo Souleymane Doukara è in Friuli e si allenerà (tutte sedute mattutine) con l'Udinese fino a domani, tornando a disposizione di Carmine Parlato venerdì. Alex Ortobelli e Daniel Manca, i due ragazzi della Primavera bianconera, dovrebbero arrivare in prestito dopo Natale. L'accordo con l'Udinese c'è, si lavora per trovare quello con i calciatori, eventualmente disponibili da gennaio.
    Il Rovigo è tornato ad allenarsi ieri pomeriggio. Vista la squalifica di Sabatini per la trasferta con il Kras Repen di domenica è indispensabile il recupero di Paolo Zanardo; l’attaccante non è al meglio e ha lavorato a parte. Una giornata di permesso è stata concessa ad Andrea Barbi. Procede nel lavoro di recupero rispettando i tempi previsti Giovanni Furlanetto che, dopo il periodo in palestra, ha avuto via libera per tornare a correre e potrà presto ricominciare anche a calciare.
    Non ci sarà alcun "caso Finotti" con lo Scardovari. Il giocatore avrebbe ambito essere messo alla prova dai biancazzurri, ma lo Scardovari non era d’accordo. Non se ne farà nulla. Il Rovigo, per voce dei dirigenti Pasquali e Patrese, non si è mai interessato al giocatore e presto chiarirà i vari aspetti della questione con lo Scardovari.


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    00 16/12/2010 10:00
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    00 16/12/2010 13:10
    Re:
    enricoutv83, 16/12/2010 10.00:

    http://forzarovigo.forumfree.it/?t=52747196



    a me non si apre niente, o meglio mi chiede i dati della registrazione

    Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
    T.N.: il peggior soggetto che si sia mai avvicinato al calcio Treviso
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    00 16/12/2010 14:51
    Basta che tu ti registri...


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    Re:
    enricoutv83, 16/12/2010 14.51:

    Basta che tu ti registri...



    ho letto,situazione preoccupante

    Treviso 2012-2013: la peggior squadra biancoceleste di sempre
    T.N.: il peggior soggetto che si sia mai avvicinato al calcio Treviso
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    00 18/12/2010 14:36
    Ora continueranno con la juniores?
    Perchè rischierebbero comunque di salvarsi...
    [Modificato da enricotv 18/12/2010 14:36]


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    00 18/12/2010 15:33
    si però questo falsa totalmente il campionato. cioè loro hanno fatto un girone d'andata portando via 30 punti agli altri..

    AVANTI BLU!


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