00 01/06/2011 09:41
da www.gazzetta.it

Maxi-inchesta sulle scommesse
Arrestato anche Beppe Signori

L'indagine, condotta dalla squadra mobile di Cremona, ha portato a sedici ordinanze di custodia cautelare. L'ex attaccante di Lazio e Nazionale sarebbe ai domiciliari. Per gli investigatori i calciatori ed ex calciatori fermati erano parte integrante di una vera "organizzazione criminale"

ROMA, 1 giugno 2011 - Un'inchiesta sul calcio scommesse che travolge tutti. Giocatori, soprattutto, colpevoli di aver fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. E tra i sedici arrestati c'è Beppe Signori. Per l'ex capitano della Lazio e attaccante della Nazionale, Beppe Signori, sarebbero stati disposti gli arresti domiciliari.

organizzazione criminale — L'indagine, che ha portato a sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove arresti domiciliari, è partita - spiega il capo della mobile di Cremona, Sergio Lo Presti -, a seguito di un episodio di metà novembre 2010. Alcuni giocatori sono rimasti intossicati a seguito dell'assunzione di bevande. "Qualcuno degli indagati - dice Lo Presti - avrebbe operato un tentativo di adulterazione delle bevande per compromettere la prestazione della Cremonese". I calciatori e gli ex giocatori professionisti fermati erano parte integrante di una vera e propria "organizzazione criminale" nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove "importanti ed inconfutabili".

le persone coinvolte — Tra gli arrestati il difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di Serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio. Coinvolti anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della Polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. I provvedimenti riguarderebbero anche alcuni giocatori di serie B e serie C e dirigenti di società di Lega Pro.
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