"Se si deve individuare un simbolo di questo Bologna, io lo identifico in Fava. Come mai Fava direte voi? Come mai non Carrus, uno dei migliori giocatore di tutta la serie B ad oggi, oppure Marazzina che segna due gol? Io dico Fava perché questo giocatore è il simbolo del credo che Arrigoni sta cercando di instillare nella mente di tutti fin dai primi minuti del ritiro: cattiveria, corsa, pressing, recupero palla. Ogni pallone è importante, lotta su ogni pallone come se fosse l’ultimo. Fava è cosi: evidentemente si snatura visto che la sua indole lo porterebbe a stare nel cuore dell’area di rigore, ma aiuta tutta la squadra con una mole di lavoro eccezionale, svolta con efficacia e con continuità: pressa sui difensori avversari, spizzica di testa ogni pallone, sgomita contro tutto e contro tutti per far salire la squadra, pensa sempre prima al compagno magari posizionato meglio mortificando il suo istinto del gol: bravissimo Dino, continua cosi, perché i campionati si vincono quando in squadra c’è gente come te, non quando ci sono solo primedonne.
A fare da contraltare a tutta questa magnificenza, ci sono gli spalti del Dall’Ara"
11 luglio 2009: la Treviso sportiva non dimentica lo scempio che hai fatto, Setten.
Tonella, Maino, Bernardi; De Poli, Lombardi, Margiotta; Fiorio, Bonavina, Pradella, Bressan, Boscolo.
Grazie Zanin, grazie Ferretti,grazie Perna,grazie Ferronato!