Gabriele Sandri

TAFFERUGLI TRA TIFOSI IN AREA SERVIZIO A1, UN MORTO
AREZZO - Una persona e' morta dopo uno scontro tra tifosi in un'area di servizio lungo l'A1, nel territorio di Arezzo. Secondo le prime informazioni la vittima sarebbe un tifoso laziale. Non e' ancora chiara la dinamica di quanto accaduto e le responsabilita' sulla morte del tifoso. Sembra secondo quanto emerso la vittima sarebbe stata raggiunta da un colpo di pistola. Tutto e' avvenuto nell'area di servizio di Badia al Pino dove si sarebbero scontrati tifosi della Lazio e della Juventus. Sul posto e' intervenuta la polizia.

pazzesco, no ancora...

il colpo di pistola pare sia stato sparato da un poliziotto intervenuto a sedare la rissa.

Autosole: scontro tra tifosi, un morto
Forse colpito da un poliziotto
Quasi certo: Inter-Lazio non si gioca

LA DIRETTA. Gli ultras biancocelesti avrebbero attaccato quelli juventini all'autogrill di Badia al Pino sulla A1, ad Arezzo. Poi è intervenuta la polizia. La vittima, Gabriele Sandri, 28 anni (foto), è un noto dj (LE IMMAGINI) del litorale romano tifoso della Lazio. Raggiunto da un colpo di pistola partito dall'arma di un agente durante una colluttazione. In corso colloqui tra Amato e il presidente della Lega Matarrese / MAPPA

ma non è possibile..adesso chiaramente verranno criminalizzate le curve, senza contare tuttavia che avrebbe potuto essere una rissa tra persone qualunque, e ci sarebbe scappato il morto per colpa di un poliziotto

Violenti scontri a Bergamo, ci sono dei contusi.

Pellegatti ha smentito in diretta a Guida al Campionato... si sarà sconcentrato guardando la Gomes

Cori contro la polizia a Milano.

zonastadio, 11/11/2007 13.26:

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ma non è possibile..adesso chiaramente verranno criminalizzate le curve, senza contare tuttavia che avrebbe potuto essere una rissa tra persone qualunque, e ci sarebbe scappato il morto per colpa di un poliziotto

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criminalizzate le curve ma è anche ora che si comprenda che anche la polizia ha notevoli colpe

a milano gli ultras dell'armani sono usciti dal palazzo per protesta

zonastadio, 11/11/2007 14.21:

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a milano gli ultras dell'armani

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dell'Olimpia, meglio.

Ma guardatevi adesso un po' di trasmissioni in tv, da domenica in a buona domenica, da quella su Italia 7 gold a Qui Stadio a Voi Studio su Antenna 3, scandalosi i giornalisti.. ovviamente la colpa di quello che è successo non occorre dire di chi sia secondo loro.. ma la cosa che mi ha fatto piu' girare i coglioni è quando lo stronzo di Fabio Ravezzani, che conduce la trasmissione su Antenna 3 ha detto che oggi il calcio è ostaggio degli ultras, che minacciano di sospendere il campionato, che si stanno scontrando con la polizia a Bg e in altre parti d'Italia.. e che si auspica che il campionato oggi non si fermi... bastardo, lui era lo stesso che diceva che il campionato andava fermato quella volta che era morto Raciti.. e allora mi chiedo, quando è un ultras ad uccidere un poliziotto (anche se non ci sono prove effettive di questo!) allora il campionato va fermato e invece se è un poliziotto a uccidere un ultras allora il campionato deve andare avanti lo stesso? che discorsi sono? Giornalisti terroristi! Perbenisti di merda, servi dello stato! Vergogna

Non è possibile andare avanti cosi!
Rip

gli atalantini non hanno digerito che si giocasse

No, non mi sembra proprio.
E evidentemente Serra ha capito che non era aria e ha rinviato il match dell'olimpico.

Anch'io ho seguito le varie trasmissioni televisive su Sette Gold e Antenna 3, e in tutte quante la frittata è stata capovolta tra un messsaggio del pubblico da casa, un commento di qualche capo di polizia o l'opinione di qualche giornalista tuttologo. Si sentivano solo commenti contro il mondo ultras, sembrava che fosse stato ammazzato un altro poliziotto...e tutto a causa dell'episodio di Bergamo, che è diventato il vero emblema di questa giornata ! Non più la morte del tifoso, ammazzato dal solito poliziotto incompetente non si ancora come e perchè. La storia è veramente assurda. Io continuo a pensare che il corpo di polizia sia composto anche da gente che l'equilibrio mentale non sa cosa sia. Dopo non sorprendiamoci se poliziotti, guardie giurate o ex militari vanno fuori di testa e fanno una strage. Non metto in dubbio che ci possano essere bravi agenti che a volte ci lasciano la pelle mentre stavano compiendo il loro sacrosanto lavoro, ma io di esempi dove sono rimasto esterefatto dal comportamento delle forze dell'ordine o di qualche agente ne potrei portare a dozzine. Comportamenti che nulla hanno a che fare con un tutore dell'ordine Gli ultras sono in guerra contro i poliziotti, li vedono come obbiettivi da eliminare ? Nessuno però ha parlato troppo quando in un'intercettazione si sentiva una poliziotta di Genova che esulatava per l'uccisione del no-global ucciso da Placanica ("1-0 per noi !"), un poliziotto a cui non serve un perizia psichiatrica per capire com'è messo. Come ha detto l'avvocato del fratello della vittima potrebbe essere stato un omicidio volontario, che ne sappiamo. E come ha detto l'avvocato, vediamo se i giornalisti questa volta avranno il coraggio di accusare le forze dell'ordine. Vediamo cosa scriveranno i giornali, specialmente "il Giornale" e " Libero", quotidiani per cui la difesa delle forze dell'ordine è sempre stata una priorità.

Si sa anche che il Viminale deciderà di vietare d'ora in poi tutte le trasferte. (www.Repubblica.it)

Copio un commento illuminante di un amico

Prima le cose serie.
In Italia abbiamo un serio problema-polizia, è ora che qualcuno dica forte questa cosa. Solo i fortunati cittadini che non sanno chi sono questi signori in divisa possono continuare a tirare fuori la storiella del poveretto che per pochi soldi al mese rischia la pelle per garantire l'incolumità del cittadino, perchè questa storia ha smesso di essere da tempo se mai c'è stata. Questi si comportano come squadristi fascisti nè più nè meno dei delinquenti che dovrebbero "limitare", con in più il senso di onnipotenza che gli deriva dall'intoccabilità e su questo hanno ragione perchè non pagano mai per i loro errori. La vergognosa notte della Diaz a Genova è solo la punta dell'iceberg (chi pagherà? O meglio, qualcuno pagherà?), come la notte di Roma-Manchester che ha svelato al mondo il senso civico delle nostre forze dell'ordine.
Ho due fratelli camionisti, mestiere che mio padre ha fatto per 32 anni, conosco bene le prodezze di ui è capace la Polstrada: una notte uno dei due fu fermato in autostrada (un uomo distinto, diplomato in ragioneria con 60/60, che legge libri e giornali, non ha mai alzato le mani su nessuno in vita sua e sa esprimersi in corretto italiano, giusto nel caso venga malinteso) e fu portato in caserma della polstrada e PICCHIATO SELVAGGIAMENTE per tutta la notte, perchè... avevano ricevuto una segnalazione su un camion che portava chissà che, solo che non era il suo, si erano sbagliati (un tragico errore anche quello?). Lui che se uno sbaglia a dargli il resto gli riporta indietro i soldi in eccesso. Fu rilasciato la mattina dopo con scuse e vergognose offerte di "aiuto" in eventuali multe future.
Conosco un ragazzo entrato in Polizia. Era una persona normale, aperto di mentalità. Normale.
Dopo qualche anno in divisa, un giorno lo sento raccontare di un litigio avuto con uno per una questione di sorpassi, parcheggi, solo Dio lo sa, comunque cose assolutamente futili.
Bene, io rabbrividivo nel sentire una persona una volta normale dire frasi "stavo tirando fuori la pistola per sparargli, tanto io sono poliziotto e a me non fanno niente". L'ho sentito con le mie orecchie, e non scherzava.
Certo, ci sono persone normali in Polizia, persone per bene. Ma questa è la Polizia italiana, questa è la gente che indossa la divisa in Italia.
Non sono un fan di Beppe Grillo, ma invito tutti a leggere quanto accaduto ad Aldo Bianzino nel post "Cristo si è fermato a Capanne" pubblicato il 9 novembre sul suo sito.
Questa gente, piaccia o no, è maggioranza in Italia fra chi indossa una divisa.
Questo è fascismo. Punto.

Agente esplode un colpo
Morto tifoso della Lazio

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Il Questore dopo il dramma in autogrill: "Tragico errore". Gli amici: "Eravamo in auto"

Gabriele Sandri, 26 anni, morto stamattina nei pressi di Arezzo. Reuters
MILANO, 11 novembre 2007 - Si chiama Gabriele Sandri, 26 anni, noto dj della capitale e animatore del "Piper", il tifoso laziale morto questa mattina nella stazione di servizio di Badia al Pino, sulla A1, nei pressi di Arezzo, dopo essere stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco, sparato da un agente della Polstrada intervenuto per sedare una rissa scoppiata tra tifosi biancocelesti e juventini. ll poliziotto avrebbe sparato in aria a scopo intimidatorio. Poi forse un secondo proiettile potrebbe essere partito accidentalmente dalla pistola. Ma la dinamica di quanto accaduto deve essere ancora definita.
OPINIONI - "E' stato un tragico errore - ha detto il questore di Arezzo Vincenzo Giacobbe - Il nostro agente era intervenuto per evitare che i tafferugli tra due esigui gruppi di persone che non erano stati individuati come tifosi degenerassero con gravi conseguenze per entrambi. Esprimo profondo dolore e sincere condoglianze alla famiglia della vittima". Di diverso parere l'avvocato Luigi Conti, amico della famiglia Sandri: "È un reato perpetrato dalle forze dell'ordine, lo dicono i tifosi, sentite loro. È stato un tirassegno".
IL FRATELLO - "Me lo hanno ammazzato a 26 anni con una pistola. Ora le istituzioni facciano la loro parte, con tutti i decreti di urgenza che hanno fatto me lo hanno ammazzato a 26 anni": queste le parole di Cristiano Sandri, il fratello di Gabriele, appena uscito dalla caserma della polizia stradale di Arezzo.
PARTITA RINVIATA - Sandri, che si stava recando a Milano per assistere alla partita della Lazio con l'Inter, è stato raggiunto da un colpo di pistola mentre si trovava all'interno di un auto. La partita contro l'Inter in programma oggi a San Siro è stata rinviata a data da destinarsi. Le altre gare della 12ª giornata della serie A cominceranno invece con 10 minuti di ritardo. Lo ha deciso la Figc, in accordo con la Lega. Giocatori e arbitri scenderanno in campo con il lutto al braccio, l'unico che si è rifiutato di farlo è Clarence Seedorf
INDAGINI - La Polizia scientifica ha sequestrato i filmati delle telecamere a circuito chiuso della stazione di servizio di Badia al Pino, dove è morto questa mattina Gabriele Sandri. Nessuno, alla stazione di servizio, ha sentito il colpo di pistola che ha colpito a morte il dj. Secondo quanto emerso, la polizia stradale stava facendo alcuni controlli quando si sarebbe resa conto dei tafferugli in atto tra gli occupanti di due auto, ma forse anche di più: una sarebbe stata composta da supporter della Lazio, l'altra forse, ma non c'è certezza, da juventini. Quest'ultimi si sarebbero poi allontanati. Confermato che Sandri è stato colpito mentre era all'interno dell'auto, una Megane: il proiettile sarebbe passato dal vetro posteriore sinistro. L'auto con a bordo Gabriele potrebbe essere stata raggiunta da un colpo di pistola mentre stava uscendo dall'area di servizio.
LA TESTMONIANZA - "Erano in auto e stavano uscendo dall'area di servizio, quando hanno sentito un rumore. Hanno pensato a una sassata, poi hanno visto Gabriele che stava male, rantolava, perdeva sangue. Non comprendendo subito la gravità di quanto accaduto e anche per lo choc hanno continuato per fermarsi al casello di Arezzo. Lì li ha fermati poi la polizia". È quanto ha riferito un tifoso laziale che si trova alla caserma della polizia stradale di Arezzo, raccontando di un colloquio avuto con una delle persone che erano in auto insieme a Gabriele Sandri.
GLI AMICI - "L'agente ha sparato da lontano, saranno stati trenta metri. E quando era già tutto finito". Questo il tragico racconto degli amici di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto questa mattina nell'area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo. "È vero che c'è stato un diverbio con alcuni juventini - hanno detto ancora - ma quando sono intervenuti gli agenti la cosa era già rientrata. Senza problemi. E invece quell'agente ha sparato dalla corsia opposta...". È iniziato il pellegrinaggio di amici e conoscenti sotto casa di Gabriele Sandri, nel quartiere Balduina a Roma. I primi ad arrivare sono stati un ragazzo e due ragazze, una delle quali in lacrime. I tre, che sono apparsi molto turbati, hanno lasciato di fronte alla porta di casa di Sandri due mazzi di fiori. Su un biglietto c'è scritto: "nemici in campo, amici per strada. Bella, Gabriè".
gasport

GLI AMICI - "L'agente ha sparato da lontano, saranno stati trenta metri. E quando era già tutto finito". Questo il tragico racconto degli amici di Gabriele Sandri, il tifoso della Lazio morto questa mattina nell'area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo. "È vero che c'è stato un diverbio con alcuni juventini - hanno detto ancora - ma quando sono intervenuti gli agenti la cosa era già rientrata. Senza problemi. E invece quell'agente ha sparato dalla corsia opposta...". È iniziato il pellegrinaggio di amici e conoscenti sotto casa di Gabriele Sandri, nel quartiere Balduina a Roma. I primi ad arrivare sono stati un ragazzo e due ragazze, una delle quali in lacrime. I tre, che sono apparsi molto turbati, hanno lasciato di fronte alla porta di casa di Sandri due mazzi di fiori. Su un biglietto c'è scritto: "nemici in campo, amici per strada. Bella, Gabriè".

tratto da www.gazzetta.it
se tutto questo è vero è da rimanere senza parole..

Ora ricominceranno ad invocare i soliti provvedimenti inutili. Su via, si sa cosa accadrà nei prossimi giorni, e cosa si dirà per girare la frittata...