Bepi Pillon

wendy.tv, 27/05/2008 20.05:

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Non lasciarci Bepiiiiiiiiiiiii!!!!

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Bepi, se resti con noi, libero dal mio harem wendy - per te - e mi tengo la sola Miss Marta. E' un sacrificio che costa molto: non sai quanto l'amo....

Forzaflorian, 27/05/2008 20.08:

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Bepi, se resti con noi, libero dal mio harem wendy - per te - e mi tengo la sola Miss Marta. E' un sacrificio che costa molto: non sai quanto l'amo....

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Bugiardo! Tu mi vuoi lasciare e stai cercando qualsiasi scusa per liberarti del mio amore! Si vede anche dal fatto che scrivi il mio nome in minuscolo... Oh me tapina!

Bepi Pillon, dormito bene?

Altrochè. Dopo tanti lunedì passati con il magone, finalmente uno sereno. Cosa sto facendo? Sto svangando il campo di fronte a casa mia. La sensazione che provo esattamente è di sollievo più che di soddisfazione.

Come ha fatto una squadra che non vinceva mai a vincere quattro volte di seguito?

Tutti hanno capito che bisognava abbassare la testa e darsi da fare. Buttare il cuore oltre ogni difficoltà. Questo Treviso aveva avuto un'anima solo a sprazzi, per fortuna è riuscito a sfoderarla con un po' di continuità in tempo. La svolta è stata il pareggio di Brescia, poi sono arrivate le tre partite in una settimana e lì sapevamo che ci saremmo giocati tutto. Avevamo come obbiettivo di centrare almeno i playout, invece è arrivata la salvezza diretta. Meglio così.

Lei in carriera ha ottenuto molti successi e qualche delusione, ma ha sempre detto che una retrocessione con il Treviso sarebbe stata insopportabile.

Era l'unica società con cui non avrei mai e poi mai voluto retrocedere. Lo sentivo come un fallimento personale. E' la mia squadra, è la mia città, quella in cui vivo e in cui vive la mia famiglia. Avevo vinto tre campionati la prima volta ed ero arrivato ai playoff la seconda. No, proprio non lo avrei retto.

La svolta abbiamo capito quando c'è stata. Invece, spieghi che cosa è stato sbagliato.

I proclami iniziali. Non ci hanno fatto bene. Io avevo parlato di programma triennale proprio perchè sapevo bene quali difficoltà avrebbe incontrato un gruppo tanto rinnovato. E' sempre così: non è facile trovare la miscela giusta subito, ci vuole del tempo. I risultati non arrivavano e il gruppo si è caricato di responsabilità eccessive. E poi sono arrivate tante primedonne: tutti vogliono giocare, tutti si credono titolari, invece un gruppo funziona anche in chi sta fuori, ma si sente comunque parte di un progetto. Le scelte le abbiamo fatte insieme, io e la società, quindi non mi tiro indietro e mi prendo le mie colpe. Ma parlare di serie A al primo colpo è stato un grosso sbaglio.


Raramente il Treviso quest'anno è sembrato un vero gruppo, con quelle caratteristiche che avevano fatto quasi il marchio di fabbrica di Pillon.

E' vero. Ma ripeto che ci vuole del tempo per costruire un gruppo. Il Treviso delle tre promozioni lo era, perchè era nato sul nucleo del Bassano della serie D. Anche al secondo mio mandato a Treviso trovai un gruppo già formato, sulla squadra che aveva centrato la promozione dalla C/1. Quest'anno i risultati negativi della prima parte della stagione hanno condizionato il lavoro di formazione di un gruppo più compatto. Abbiamo rimediato in tempo.

Tanti infortuni muscolari, troppi. Come mai?

Se si fosse trattato di errori di fondo nell'impostazione della preparazione, non avremmo visto la squadra correre a quel modo nelle ultime partite. Il fatto è che la squadra si è allenata per tanti mesi sotto stress per la situazione inaspettata in cui si è trovata e questo ha influito anche sull'aspetto fisico. Poi, può darsi che qualcosa vada migliorato a livello di preparazione atletica, non ho la presunzione di escluderlo.

Pillon, si è reso conto che a Treviso lei ha goduto di una carta di credito senza limiti? In qualsiasi altra piazza sarebbe stato esonerato.

Da parte della società senz'altro, e per questo non posso che ringraziarla. Anche la curva mi è sempre stata vicina. Ma alla fine di certe partite, gli insulti che ho ricevuto da qualcuno dietro la panchina, in tribuna, mi hanno ferito. E non li potrò dimenticare. La fiducia nelle persone si misura soprattutto nei momenti difficili, troppo facile quando le cose vanno bene.

E' anche per questo che ad un certo punto ha pensato di dimettersi?

No, gli insulti e le contestazioni feriscono, ma fanno parte del gioco e non possono provocare scelte tanto drastiche. Io volevo dimettermi dopo la gara persa con l'Albinoleffe per 1-0, quando invece meritavamo di vincere 4-1. Temevo che la squadra si sarebbe demoralizzata in modo mortale e non si sarebbe più ripresa. Ho detto a Setten: se serve alla causa, mi faccio da parte. Il presidente mi ha risposto: neanche per sogno, se moriremo, lo faremo tutti insieme. E' stato un grande attestato di stima.

Lei a Treviso e Gregucci a Vicenza: salvi dopo aver tenuto duro. Un segnale anche per altri?

Forse sì. O forse solo la conferma che non è sempre e solo colpa degli allenatori quando i risultati non arrivano e che in genere è più semplice esonerare un tecnico per scaricarsi le responsabilità.

Due giorni particolari: il giorno della cacca buttata sul campo di allenamento e quello dello show di Canuti e Santilli.

Il gesto dei tifosi ci lasciò disorientati, ma ci fece capire che ci tenevano al Treviso. Meglio un gesto così che l'indifferenza. La presunta cessione della società adesso mi fa ridere, ma in effetti in quei giorni c'era un clima strano, di incertezza, che non ci faceva stare tranquilli. Niente alibi, comunque, ho detto alla squadra. Però le rassicurazioni e i chiarimenti di Setten sono stati importanti.

Ha un contratto triennale: intende rispettarlo?

Ne voglio parlare a bocce ferme, dopo l'ultima partita, tra sette-dieci giorni. Adesso non ho la lucidità necessaria. Setten? Per ora mi ha telefonato, mi ha fatto i complimenti per la salvezza, era felice, e so quanto ha sofferto anche lui quest'anno. Ma del futuro parleremo insieme con calma e valuteremo la soluzione migliore per il Treviso. Io sono certo solo di una cosa: un'altra stagione così, non la voglio vivere. Sono stato male fisicamente, uno stress che ho portato poi in famiglia, mentre la famiglia per me è un sacro luogo di serenità. Questo non va bene. Si vede che forse io il Treviso lo vivo in modo troppo viscerale. I soldi non sono tutto. E poi bisogna capire quale sarà la volontà della società, quali i programmi. So quanto Setten ha fatto per il Treviso in questi anni, tutto da solo. Quindi oggi non escludo nulla. Ma ciò che conta è che il Treviso abbia conservato questo enorme patrimonio che è la serie B.

Ha ringraziato tutti i giocatori, ma uno in particolare: Beghetto.

Gigi è eccezionale, è uno di quelli che gioca ancora per la maglia, un tipo di giocatori in via di estinzione. Oggi invece sono tutti un po' giocatori-azienda, tutti più egoisti.

Forse ne ha qualcuno anche il Treviso. Quasi automaticamente ci viene da domandarle dei giovani talenti: Barreto, Russotto...

Beh, sono due campioni, che meritano tutto il miglior futuro possibile. Ma devono stare attenti a non spendersi male: non vanno bene certi modi di approcciarsi alla preparazione o all'allenamento; nè certi atteggiamenti esuberanti sul campo. Dio ha dato loro qualità innate, che questi benedetti ragazzi imparino a coltivarle. Venitucci? Lui è diverso, c'è poco da fare: viene dalla Juve, quella è una scuola anche di formazione dei comportamenti.

Un'ultima cosa, Bepi: contento anche per il Chievo in serie A?

Certamente. Non era facile tornarci subito al primo anno. Ma quella è una grande società, che sa gestire al meglio ogni situazione.

www.tribunatreviso.repubblica.it

Che bella intervista.
Onore a bepi, Treviso ti ama.

dart1972, 28/05/2008 9.04:

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Che bella intervista.
Onore a bepi, Treviso ti ama.

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Davvero una bella intervista. Io poi sono parte interessata perchè se va via è probabile che ritorni ad Ascoli

E ritornerebbe un'altra volta in una squadra dov'è già stato dopo l'esperienza di quest'anno?
Ho forti dubbi.

Forzaflorian, 27/05/2008 20.08:

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Bepi, se resti con noi, libero dal mio harem wendy - per te - e mi tengo la sola Miss Marta. E' un sacrificio che costa molto: non sai quanto l'amo....

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Che bello...mi ami e non sai il mio nome...

MissMart, 28/05/2008 12.53:

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Che bello...mi ami e non sai il mio nome...

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Senti, Miss. Io non ti conosco, ma vorrei conoscerti. Ti amo, e vorrei continuare ad amarti. Non so il tuo nome, ma ne deduco la passionalità. Sicuramente ti dovresti chiamare con un nome bellissimo (Moniga? Wendy II? Vitoria? Barretina?). Sicuramente dovresti frequentare un'università speciale. Sicuramente dividi il letto con un amico - e tenero amante -: Centro Storico. Una proposta: per concretizzare i piani e sensibilizzare questo forum del pisello, dovremmo scambiarci gli indirizzi messenger, meglio il numero di cell.

Forzy, Missmart e Wendy siete pregati di andare su off-topic per tali discorsi, grazie.

enricoutv83, 28/05/2008 18.12:

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Forzy, Missmart e Wendy siete pregati di andare su off-topic per tali discorsi, grazie.

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Guarda ke quando Monigo sarà amministratore, fztreviso.it diventerà l'Amsterdam dei forum ;)

Non oso immaginare quanto abbia sofferto nel sentirsi contestato dai suoi tifosi. Forza Bepino, io sono con te! (qui solo Enrico può notare la sottigliezza )

Forzaflorian, 28/05/2008 18.26:

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Guarda ke quando Monigo sarà amministratore, fztreviso.it diventerà l'Amsterdam dei forum ;)

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Sono pentito del voto...

Io, a dirla tutta, sono molto pessimista sulla permanenza di Bepi a Treviso.
Dalle ultime dichiarazioni sembra che non sia intenzionato a rimanere e poi......... Bepi merita di più!
L'anno prossimo la nostra sarà una squadra piena di giovani che cercheranno di salvarsi il meglio possibile. Ma Bepi era venuto a Treviso per tornare in A e non per sentirsi dire dai giocatori "sono 3 mesi che non prendo lo stipendio"!

Si ma anche Pillon ha le sue colpe, soprattutto in fase di campagna acquisti, che ha condizionato l'intera stagione.
Sarebbe giusto che rimanesse un altro anno per me, per correttezza nei confronti di tutti.
Ma l'incontro con Setten è avvenuto?
Non si sa niente.

Da quanto dichiarato da Ettore e da Bepi si dovrebbero incontrare settimana prossima...

Si però quando bepi quell'anno di serie B è venuto a Treviso (2004-2005), eravamo tra gli ultimi in classifica, d'Astoli ci aveva rovinati, e in rosa non c'erano mica fenomeni! eppure ha saputo non solo salvarci, ma portarci ai play off! espugnando cesena 3-4, o venezia!! addirittura torino.. e chi si dimentica!!

Quindi quello che voglio dire è che se c'è gente volenterosa, i risultati arrivano! e uno in gamba (quell'anno Barreto) che sia capace di trascinare tutti quanti. abbiamo preso ballotta a ottobre, rendetevi conto avevamo zomer-lorenzini.

Magari ha ragione l'allenatore del Pisa Ventura quando dice che è meglio non sceglierseli troppo i giocatori, lasciare fare queste cose ai dirigenti in maggior parte, poi ovvio che quel minimo ci si deve mettere d'accordo, per esempio sicuramente Pillon vorrà almeno 3 ali per fare il suo gioco, ma morta la.

più serietà, voglia e cuore.

quindi Bepi, fa una cosa: rimani

Quest'anno però sono state compiute delle scelte di mercato assolutamente incomprensibili.
Prendi Calderoni, buon portiere certo, ma in casa avevi già Cordaz e Montresor che avrebbero potuto giocarsi il posto da titolare, e quindi avresti potuto investire il suo ingaggio altrove.
Prendi Trotta, un buon rincalzo del Napoli della scorsa stagione, ma un conto è fare la riserva un conto è partire titolare.
Prendi Pià, uno dei giocatori più sopravvalutati del panorama calcistico italiano, che il suo exploit l'ha avuto a Ascoli 5 anni orsono, e nemmeno clamoroso visto che in 36 partite ha fatto 13 gol, e giocatore assolutamente simile a Barreto.
Poi si potrebbe parlare dei tre incontristi e del nessun regista di ruolo, visto che Guigou non è un regista e Venitucci avrà giocato si e no 3 partite da centrale a centrocampo, segno che Pillon non lo ha praticamente mai considerato un regista.
Io spero davvero che arrivi un direttore sportivo coi controcazzi e che Pillon si metta a fare l'allenatore, cosa che peraltro a Treviso gli riesce bene.

Per l'affaire napoletano: Setten voleva a tutti i costi Amodio, il Napoli ce lo dava, però solo in prestito e dovevamo accollarci Trottolino-amoroso-dudu-dadada (ovviamente a titolo definitivo quest'ultimo). Ciliegina sulla torta, visto che c'era il prendi 3-paghi 2 (se fa par dir, perchè in realtà è stato lautamente pagato anche codesto acquisto), Pillon ha voluto Pià (che piaceva anche a Setten)... Questo dalle mie fonti indiscrete... (Ciaccole da mercato)

Treviso

I fulmini lanciati sul Treviso sono andati fuori bersaglio e non hanno né colpito, né scomposto nessuno nel gruppo della Marca. Giocatori e allenatore ribadiscono all'unisono che le quattro vittorie sono arrivate per meriti propri e non certo per presunti accordi intercorsi con gli avversari di turno.

Le pesanti illazioni sulla gara giocata in casa contro l'Ascoli, e vinta per 2-1 dai biancocelesti, non hanno dunque minimamente scalfito il buon umore dei giocatori che ieri si sono ritrovati a Lancenigo dopo quattro giorni di riposo premio per preparare l'ultima, domenica al Tenni, contro il Modena.

«Queste accuse spiega l'allenatore Bepi Pillon - non meritano neanche di essere commentate perché stanno cercando di screditare il nostro buon finale di campionato. Se devo essere sincero, sono sorpreso negativamente per il brutto andamento del nostro campionato e non certo per le quattro vittorie di fila. La nostra è una squadra costruita per giocare tutto il torneo come nell'ultimo mese e non viceversa, anche se a queste illazioni di bassa portata avvengono ad ogni finale di campionato».

Che squadra presenterà domenica in campo contro il Modena?

«Siccome vogliamo ringraziare e salutare il nostro pubblico con una vittoria, manderò in campo quei giocatori che hanno le giuste motivazioni e quindi in questi giorni ci parleremo».

Come pensa di lavorare questi tre giorni con una squadra che ha ormai la mente rivolta alle vacanze dopo aver centrato l'obiettivo salvezza?

«Voglio un gruppo che sappia ripetere le ultime quattro partite e quindi chiudere con una vittoria, la quinta consecutiva, questa altalenante stagione. Chi è appagato basta che me lo dica così mandiamo in campo altri giocatori più motivati. Sicuramente, invece, non ci sarà Scaglia che è stato appiedato per un turno dal giudice sportivo dopo l'ammmonizione rimediata domenica scorsa a Trieste».

Facciamo una riflessione sulla stagione?

«E' stato un anno davvero difficile e duro, per il momento mi limito a questo, per il resto aspettiamo di chiudere il campionato».

Cosa non rifarebbe?

«Si deve guardare in faccia la realtà dove si lavora: forse aver portato molti giocatori di alto livello o reduci da stagioni entusiasmanti anche in categoria superiore non sempre dà i vantaggi sperati. Se però avessi avuto la fortuna di partire bene e di avere una classifica gratificante anche i malumori si sarebbero di certo ridimensionati. Così non è stato. Ed allora se la classifica non ti premia qualcuno può anche lamentarsi e magari dirti che a Napoli può anche accettare di stare seduto in panchina ma non a Treviso e quindi, per il futuro, sarebbe giusto ripartire da uno zoccolo duro, consolidato da anni, magari con giocatori che hanno lo spirito di appartenenza».

Anche a Treviso questi c'erano, e parliamo dei vari Viali, Moro, Lorenzi, Fava, Mezzano, tanto per fare qualche nome. Perchè allora sono stati ceduti?

«Per l'eccessiva voglia di far bene. Poi a complicare il nostro progetto ci hanno pensato alcuni problemi che ci hanno assalito fin dal ritiro e sono proseguiti per quasi tutta la stagione».

L'attuale rosa è da potenziare o da rifondare?

«E' un discorso da fare dopo la partita con il Modena anche se c'è da tenere conto che molti se ne andranno per fine prestito o perché svincolati».

Quale sarà invece il suo futuro?

«E' stata una stagione davvero intensa sotto il profilo delle tensioni e quindi ho chiesto al presidente Setten di pazientare una settimana ancora e poi ci parleremo. Dico solo che è stato davvero difficile per me e per la mia famiglia perché soffrivo troppo nel vedere la squadra così in basso. Voglio riflettere, pensarci bene e confrontarmi, appunto, con il presidente».

www.gazzettino.it

Mat-tv, 30/05/2008 19.11:

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Cosa non rifarebbe?

«Si deve guardare in faccia la realtà dove si lavora: forse aver portato molti giocatori di alto livello o reduci da stagioni entusiasmanti anche in categoria superiore non sempre dà i vantaggi sperati. Se però avessi avuto la fortuna di partire bene e di avere una classifica gratificante anche i malumori si sarebbero di certo ridimensionati. Così non è stato. Ed allora se la classifica non ti premia qualcuno può anche lamentarsi e magari dirti che a Napoli può anche accettare di stare seduto in panchina ma non a Treviso e quindi, per il futuro, sarebbe giusto ripartire da uno zoccolo duro, consolidato da anni, magari con giocatori che hanno lo spirito di appartenenza».

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Speriamo non ripetino gli stessi errori nel futuro: ci vogliono giovani, anche dalle serie minori, con voglia di fare.

Mat-tv, 30/05/2008 19.11:

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Anche a Treviso questi c'erano, e parliamo dei vari Viali, Moro, Lorenzi, Fava, Mezzano, tanto per fare qualche nome. Perchè allora sono stati ceduti?

«Per l'eccessiva voglia di far bene. Poi a complicare il nostro progetto ci hanno pensato alcuni problemi che ci hanno assalito fin dal ritiro e sono proseguiti per quasi tutta la stagione».

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Che cazzo di discorso è "per l'eccessiva voglia di far bene"?
Spiegatemelo.

Mat-tv, 30/05/2008 19.11:

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L'attuale rosa è da potenziare o da rifondare?

«E' un discorso da fare dopo la partita con il Modena anche se c'è da tenere conto che molti se ne andranno per fine prestito o perché svincolati».

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Chi sarebbero gli svincolati?
Cazzo son tutti nuovi.
Beghetto, poi?