Bepi Pillon

L’ERRORE
La società confonde Sousa con Sosa
Treviso

(al.po.) Una decisione sofferta, maturata poco prima di mezzanotte, al termine di una giornata sfiancante che era iniziata con la rescissione consensuale di Bepi Pillon. Il presidente Setten aveva poi convocato i suoi più stretti collaboratori, in primis Giovanni Gardini, a Villa Braida di Zerman, per prendere la decisione sul futuro tecnico. Nell'ordine, Setten ha effettuato un colloquio singolo con i tre pretendenti: Luca Gotti, l'ex allenatore dell'Arezzo Stefano Cuoghi e il portoghese ex Juve e Inter Paulo Sousa (e non, come trapelato inizialmente anche da fonti vicine alla società, dell'uruguaiano Ruben Sosa. Un "misunderstanding" frutto della fonetica simile del cognome dei due, rilanciato anche da alcune televisioni locali). Quasi un'ora di discussione per ognuno dei tre tecnici che hanno presentato le proprie idee e il proprio programma. Luca Gotti ha convinto Setten soprattutto grazie alla preparazione (è anche diplomato preparatore atletico a Coverciano, diplomato Isef e ha conseguito la Laurea in Pedagogia) e la capacità di lavorare coi giovani. È stato lui a chiedere che Pasa fosse il secondo.

ma è vero allora che Pillon ha rinunciato alla buonuscita? se fosse così tanto di cappello

Si dimostrerebbe ancora una volta una grande persona,

Dato l'arrivo dell'ufficilità di Gotti apriamo un nuovo topic dove parlare del nuovo mister...

Nuovo allenatore della reggina.
Anche se siamo su treviso fbc, da parte mia un sentitissimo in bocca al lupo a Bepi.

enricoutv83, 16/12/2008 0.41:

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Nuovo allenatore della reggina.
Anche se siamo su treviso fbc, da parte mia un sentitissimo in bocca al lupo a Bepi.

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Quoto.
Auguro a Bepi finalmente delle soddisfazioni anche in serie A.

In bocca al lupo Bepi! Fatti valere!

In A le aveva già avute andando in Champions con il Chievo..Forza Bepi !!

Anche io faccio un imbocca al lupo a Pillon! Buon lavoro, mister.

Di solito Bepi da il meglio di se quando subentra nel campionato in corso e quando non sceglie lui i giocatori in estate..

Comunque sempre forza Bepi!!

Forza Mister e Forza Albino!

Inizio non eccelso per Bepi Pillon:
Cagliari-Reggina 1-0 (gol di...Acquafresca al 1° minuto)

Pareggio meritato della Reggina, anche se grazie ad un errore arbitrale. Evitiamo comunque di aggiornare ancora questa discussione, c'è quella della serie A.

Il punto di vista di Bepi sul calcio odierno.

da www.tuttomercatoweb.com

A TU PER TU

...con Giuseppe Pillon
Intervista realizzata da Raffaella Bon
24.07.2009 00.00 di Andrea Lolli articolo letto 6809 volte

Non ha ancora trovato una squadra Giuseppe Pillon, ma confida di farlo a breve, quando ci saranno i primi esoneri. In questa intervista ci parla appunto del suo futuro, ma anche del mercato di Serie A e delle squadre retrocesse.

Per prima cosa parliamo del suo futuro
"Per il mio futuro dovrò attendere qualche evento. Spero che a ottobre o novembre ci sia qualche squadra in difficoltà che pensi di puntare su di me".

In base al mercato, che campionato di A si aspetta?
"Un campionato molto equilibrato. La Juventus si è rinforzata molto, ma l'Inter rimane la squadra da battere. Ci sono poi anche Milan e Roma, nonostante lo scorso anno non abbia fatto molto bene".

Con la cessione di Ibrahimovic l'Inter perde potenziale offensivo?
"Secondo me si è addirittura potenziata. Milito, Eto'o e Balotelli sono attaccanti veramente notevoli, la squadra è forte e Mourinho potrà spaziare dal suo 4-3-3 al 4-3-1-2".

Mourinho non dovrebbe essere così depresso dunque
"No, non credo sia questo il motivo".

La Fiorentina cede Bonazzoli per prendere Castillo, cosa ne pensa?
"E' una scelta che ha fatto la squadra forse perché Bonazzoli voleva tornare a Reggio Calabria. Castillo è un giocatore che ha fatto molto bene negli ultimi anni e come alternativa a Gilardino mi sembra abbastanza giusta".

Il Milan senza Kakà invece?
"Ha perso molto, è il giocatore più forte al mondo e togliere Kakà al Milan è stata una grande perdita. Adesso vedremo Ronaldinho, se tornerà ai suoi livelli può essere una buona squadra. Credo comunque che succederà qualcosa sul mercato entro la fine di agosto".

Anche a livello di attacco?
"Sì, stanno parlando con Trezeguet, Fabiano e qualcosa succederà sicuramente".

Secondo molti il Genoa, quest'anno, potrebbe battere la Fiorentina
"Non è mai facile ripetersi, lo scorso anno è stata un'annata straordinaria e sarebbe tanto ripetere lo stesso campionato".

Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere come vede la situazione?
"Ci sono due campionati: nella prima fascia ci sono 7-8 squadre che giocano per i posti nelle coppe e poi ci sono altre 7-8 squadre che lotteranno per non retrocedere. E' sempre difficile poi affrontarle, ma è chiaro che non possono competere con le squadre di prima fascia".

Vigiani va a Bologna, potrà far bene?
"Secondo me il Bologna ha fatto un ottimo affare. E' un giocatore che può giocare in più ruoli, un ragazzo eccezionale, un professionista serio e sono convinto possa fare molto bene".

Molti si chiedono come mai Sestu, che ha fatto molto bene nell'ultimo campionato, sia rimasto senza squadra
"Un motivo c'è, ha avuto un infortunio grave, è stato operato al crociato ed è in fase di riabilitazione. In questo momento può anche aspettare perché non è ancora pronto, ma ci sono 4-5 squadre di A che lo vogliono e starà a lui scegliere".

Si è parlato tanto di Pellissier lontano da Verona, ma alla fine secondo lei cosa succederà?
"Pellissier non andrà più via. E' diventato un giocatore simbolo, un ragazzo eccezionale e credo rimarrà sempre a Verona".

Il Bari si sta muovendo bene?
"Secondo me farà un grande campionato. Ha giocatori di categoria in B, ma vogliosi di dimostrare il loro valore in A e questo a livello di motivazioni è molto importante. Ci sono poi giocatori come Barreto che vanno bene anche in A e credo potranno salvarsi in tranquillità".

Per quanto riguarda le squadre di B, il Torino deve sfoltire la rosa?
"La squadra da battere per me è la Reggina. Foti sta comprando i giocatori in funzione del gioco di Novellino e al momento sono i migliori, mentre per quanto riguarda il Torino penso ci sia un potenziale enorme in una piazza molto molto difficile. Dev'essere molto bravo Colantuono a gestire i fattori esterni ed i giocatori, non sarà facile, ma credo che alla fine ce la farà".

Anche il Lecce pare si stia muovendo bene
"Tutte le retrocesse hanno un margine di vantaggio. In B ormai tante squadre sono in difficoltà economiche e chi retrocede dalla A gode di qualche contributo in più, come il paracadute, ed ha un vantaggio".

Ho visto qualche sera fa,in diretta su Sport Italia in diretta Bepi Pillon sul Calciomercato,grande Bepi.

A me sinceramente fa un po' pena...
Non riesce più a trovare una panchina in estate, per un allenatore è una cosa parecchio triste dover aspettare sempre gli esoneri.
Spero possa prendere una squadra in corsa e portarla verso l'obiettivo prefissato a inizio stagione.
Provo sempre grossa stima e affetto nei suoi confronti.

Intervista a Bepi Pillon dalla Tribuna
Il Baffo di campocroce e' il mister che piu' di ogni altro ha segnato la storia del calcio Treviso,Venne chiamato da Caberlotto a guidare la squadra in serie D nell'estate del 1994;sara' una cavalcata entusiasmante con tre promozioni consecutive che riporteranno il Treviso in B dopo oltre 50 anni.Poi il secondo miracolo:nel 2004-05 porta la squadra dall'ultimo posto in B alla serie A.Il terzo exploit e' mancato:nel 2007-08barriva una salvezza in extremis.
Mister che effetto le fa vedere i campionati cominciare seoria comunque senza il Treviso?
E' una delusione enorme.Mi aspettavo che gli imprenditori e il comune facessero di tutto per arrivare in serie D,una categoria comunque dignitosa.Quando sono arrivato a Treviso ai tempi di Caberlotto,eravamo proprio nei dilettanti,e' da li che e' cominciata una cavalcata irripetibile.Ora non c'e' piu' nulla e per me,da tifoso,e' gravissimo.Penso a chi lavorava per il Treviso,e penso alla citta':dov'e' finito il Nordest che conosciamo?C'e' stato troppo menefreghismo.
Ora Rumignani allena una squadra che non c'e'.Secondo lei ci sono ancora chance per la serie D?
E' difficile,serve un miracolo,magari facendo leva sulla situazione di Messina dell'anno scorso.ma non bisogna citare la crisi:per me e' un alibi,gli imprenditori ci sono e si poteva fare di piu' .Sono davvero deluso.
Alla fine di Ettore Setten non si parla piu'?
Ha avuto le sue disavventure,non lo voglio giudicare.Ma quando arrivano i fallimenti vuol dire che la gestione e' stata sbagliata.Resto dell'opinione che l'anno della serie A doveva venir affrontato in modo diverso,purtroppo non c'ero.Poi ha avuto difficolta' a cedere la squadra,e ora non c'e' piu' nulla.Incrociamo le dita.
la rivelazione del campionato?
Questo deve essere l'anno di Barreto:e' un talento immenso,puo' mantenere le aspettative che c'erano quando e' esploso a Treviso.Compretelo al fantacalcio.

Io voglio molto bene a Bepi Pillon, per tutto quello che ha fatto a Treviso e ogni qualvolta gli è andata male dopo il 97 (Genoa, Padova, Bari e l'ultima a Reggio Calabria) ci rimango sempre molto male...
Però se devo essere sincero, se parliamo dal punto di vista tecnico, Pillon ha delle sue colpe se ci troviamo in questa situazione.
Parliamoci chiaro, i contratti nel 2007 non li ha firmati lui, però tanti giocatori sono stati scelti insieme con Gardini e avrebbe benissimo potuto dire "prendi un direttore sportivo".
Però vabè, ripeto, è una colpa molto ridotta, se non altro per le scelte tecniche in quella dannata estate.

Bepi, sempre nei nostri pensieri !
Sei un grande !

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www.gazzettino.it

Il gol “regalato” fa il giro del mondo
New York Times: Ascoli merita premio

ROMA (7 dicembre) - L'ordine di Bepi Pillon, tecnico dell'Ascoli, di far segnare la Reggina per pareggiare i conti per un gol viziato dall'infortunio di un avversario, ha fatto il giro del mondo. Da New York, arriva una proposta molto importante. «L'Ascoli merita il premio Fair Play della Fifa al termine della stagione». Il New York Times sponsorizza la candidatura dell'Ascoli, degno di ricevere un riconoscimento da parte della federcalcio internazionale dopo l'episodio accaduto sabato nel match del campionato di Serie B contro la Reggina. I marchigiani erano passati in vantaggio con un gol realizzato in un'azione caratterizzata dall'infortunio di un avversario. Dopo le veementi proteste dei calabresi, l'Ascoli ha concesso ai rivali la rete dell'1-1. La Reggina ha finito per vincere 3-1.
L'Ascoli non è Lionel Messi. «Quel gesto, da solo, merita il cosiddetto premio Fair Play della Fifa alla fine della stagione-si legge sull'edizione online del New York Times-. Potrebbe non ottenerlo perchè l'Ascoli è solo un club di Serie B e non ha titoli in prima pagina come Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e, beh, Thierry Henry». Non mancano le critiche a Joseph Blatter, presidente della Fifa, che ha ipotizzato una «compensazione morale» per l'Irlanda, eliminata negli spareggi mondiali dalla Francia in un match condizionato dal celeberrimo fallo di mano commesso dall'attaccante transalpino Henry.
Abete ringrazia Pillon. «Ringrazio Pillon e non vorrei che la relazione inviata al procuratore federale Palazzi sia letta negativamente. È solo un atto dovuto». È il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete, intervenendo nel corso della trasmissione "La politica nel pallone" a Gr Parlamento, ad elogiare l'atto di fair play dell'allenatore dell'Ascoli Bepi Pillon nella partita contro la Reggina sabato scorso. «Ci sono stati comportamenti da parte dei tesserati che hanno alimentato tensioni tra i tifosi - aggiunge Abete - Non è accettabile che ci siano liti tra allenatori, tra allenatori e giocatori, tra giocatori in campo. La colpa, poi, è sempre data agli arbitri ma il comportamento inaccettabile dei giocatori non può essere scusato dando la colpa agli errori arbitrali. Per gli arbitri è difficile gestire certe situazioni».
Ulivieri: gesto Pillon fa bene ad allenatori. «Da noi passano come cose eccezionali, ma dovrebbe essere la normalità: il problema è che ci si meraviglia di comportamenti normali di una persona per bene. L'Associazione è sensibile a queste cose, è quello di Pillon è un gesto che fa bene alla categoria». Così, all'Agenzia GRT, il presidente dell'Assoallenatori, Renzo Ulivieri, commenta il gesto di fair play di Bepi Pillon. «Se rischia l'esonero per un episodio di questo genere vuol dire che il mondo va a testa all'ingiù e con le gambe per aria» dice il presidente dell'Assoallenatori».

Pillon contestato e pentito. «Non so se lo rifarei». L'allenatore è amareggiato per le contestazioni dei tifosi marchigiani. «È stata una decisione presa insieme - dice Pillon ai microfoni di Sky Sport 24 -. Mi sembrava la cosa migliore da fare in quel momento, non si può tornare indietro». Pillon, che mentre parla con Sky ha un tono di voce da persona davvero amareggiata, spiega poi che «il nostro è un calcio malato, è tutto esasperato e più difficile. Nei mesi in cui sono stato fermo, sono andato all'estero e ho visto un altro calcio. Così mentre nel resto d'Italia critica e pubblico sottolineano in positivo il gesto di Pillon, ad Ascoli non sono affatto contenti: ieri i tifosi bianconeri hanno contestato la squadra, per la sconfitta interna contro la Reggina ma anche per il regalo non richiesto agli avversari. «Quando abbiamo segnato - conclude Pillon - non ci eravamo accorti di cosa fosse accaduto. Il premio fair play? Più che a me, devono darlo alla squadra: abbiamo deciso insieme come agire. In quel momento, con tutta la confusione che c'era, mi sembrava la cosa giusta da fare».

Sì, però..."Non so se lo rifarei".