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da www.ilgazzettino.it
A soli sette giorni dalla rocambolesca vittoria in Coppa
la matricola subisce una sconfitta incredibile a Belluno
Beffa Opitergina
dal 2-0 al 2-3 al 94’
Lunedì 6 Settembre 2010,
Opitergina e la legge del contrappasso: dopo aver vinto in Coppa Italia in rimonta, superiorità numerica e con un penalty dubbio, si ripresenta a Belluno solo 7 giorni dopo e incassa una delusione infinitamente superiore. Le circostanze sono simili, l'epilogo opposto. Dal 2-0, confezionato in un primo tempo da urlo, all'harakiri di una ripresa falcidiata da una serie di episodi sfavorevoli: l'espulsione di Pasian, il rigore che riporta in carreggiata un avversario sul punto di deragliare e la beffa al 4'di recupero. È con queste premesse che si materializza l'incredibile e rocambolesco esordio della matricola biancorossa, sconfitta 3-2 da un Belluno che serve la sua vendetta su piatto freddo. Anzi, su un letto di ghiaccio.
Al primo affondo, l'Opitergina va in gol. È il 3'quando Martina pesca Furlan al centro: il taglio è letale, il sinistro chirurgico. Ospiti subito in vantaggio: è un film già visto. I padroni di casa reagiscono con una punizione di Mele, su cui Zarotti è pronto a volare e ad alzare sopra la traversa. L'undici di Oderzo si affida a un ispiratissimo Furlan: il capitano gialloblù, Simone Brustolon, passa alle maniere forti e lo atterra in area. Terzo rigore in due partite, terza trasformazione di Pasian: 0-2 e tutti negli spogliatoi. Ma l'intervallo è piuttosto turbolento: un guardalinee accusa un malore, a sbandierare dovranno pensarci due dirigenti delle squadre. Nella ripresa, il Belluno si riversa in attacco e Armenise, in una delle tante sortite offensive, è fermato da Pasian. Intervento sulla palla, ma anche sull'uomo: per l'arbitro è rigore e ammonizione. La seconda per il difensore. Mentre Pasian esce dal campo, Mele realizza dal dischetto: 1-2. Nel finale, l'uomo del destino è Battaglia: è proprio la sua deviazione aerea, al 42', a cogliere Zarotti fuori dai pali per il 2-2. E non è finita. Al 49', spizzata di Battaglia per Elia Brustolon, fuga dalla destra, cross sul secondo palo e Pontin, con un morbido pallonetto di testa, sigla il 3-2. Neppure Eschilo avrebbe saputo scrivere un dramma più incisivo.
L’OPINIONE DI TOSSANI
«Crollo inspiegabile nel finale»
Lunedì 6 Settembre 2010,
BELLUNO - (m.d.i.) Mauro Tossani non ha gradito il remake, con finale rivisitato, della sfida di Coppa Italia. Stavolta, a Belluno, la sua Opitergina lascia tre punti che sembravano già in tasca. E lascia, soprattutto, qualche tonnellata di rammarico per non aver saputo sfruttare il doppio vantaggio: «Vero, mi è parso di assistere alla partita di coppa - commenta proprio il tecnico - solo che stavolta contava di più. Mi preoccupa il calo che abbiamo avuto: in 11 contro 11 ho potuto ammirare una squadra ordinata e con idee chiare. Poi siamo crollati».
Difficile spiegare un epilogo del genere dopo un primo tempo che lo stesso Tossani non esita a definire «ai limiti della perfezione. Nella ripresa, invece, ci siamo completamente disuniti. Dopo l'espulsione di Pasian abbiamo perso le misure e commesso un'infinità di errori. In questa categoria e contro certi avversari è necessario prestare più attenzione».
Sull'episodio del rigore per il Belluno, con successiva doccia anticipata per l'esperto Pasian, l'allenatore biancorosso preferisce glissare: «Non mi va di polemizzare e non è mia abitudine commentare le decisioni arbitrali. Tuttavia, mi è parso che il direttore di gara, almeno inizialmente, volesse ammonire Armenise per simulazione. Fatto sta che dopo quel penalty la partita si è capovolta». Tossani getta acqua sul fuoco: «Restiamo sereni e non dimentichiamo mai che siamo una matricola».
Di ben altro tenore le parole di Antonio Tormen, tecnico del Belluno: «I tre cambi sono stati decisivi. Il rigore che riaperto la gara? Domenica scorsa era toccato a loro, stavolta a noi: è il calcio. In ogni caso, l'arbitro ha diretto bene».
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