Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!





Ricordiamo che in questa sezione si parla del Treviso FBC, solo del Treviso FBC, nient'altro che del Treviso FBC. Qualsiasi altro messaggio non inerente a questi argomenti (ad es. il tifo e la curva) sarà quanto prima cancellato.


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Sanvitese

Ultimo Aggiornamento: 22/03/2011 22:59
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21/09/2010 14:34
 
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Sanvitese regina delle provinciali


Tortolo: «Punto sugli uomini, non sui giocatori». Lovisa: «Pordenone da ripartenze»

Martedì 21 Settembre 2010,
I Ramarri si sono trasformati in velociraptor. Tre unghiate assassine di Sessolo, Lella e Rossi hanno finito il Torviscosa e fatto finalmente staccare il Pordenone da quota zero. Aveva ragione Mauro Lovisa: «Il nostro campionato – aveva detto - comincia con due giornate di ritardo». La leadership regionale resta però a San Vito. Il team di Tortolo fa suo il primo derby della Destra Tagliamento (3-1) ed evidenzia tutte le lacune di un Tamai in piena crisi d’identità.
COME VALENTINO - «Visto Max che velocità?». Mauro Lovisa è raggiante. La rinascita dei neroverdi poggia sulla ritrovata condizione del suo pupillo Massimiliano Rossi. «Per noi – dice il presidente – Max è un giocatore importante. Sono contento che abbia ritrovato anche il gol. Come Lella. Agli attaccanti non basta giocare bene (Re Mauro ne sa qualcosa, ndr). Se non segnano non stanno bene».
DIFESA E RIPARTENZE – «Ora – riprende Lovisa – dobbiamo registrare bene la difesa. Se ci riusciamo, con le nostre ripartenze diventiamo veramente micidiali».
SORPRESA SANVITESE – Seconda vittoria consecutiva per il team di Gianni Tortolo. Questa volta veramente pesante, perché conquistata nel primo derby provinciale. Il miglior inizio di stagione è biancorosso, senza ombra di dubbio. «Stiamo sfruttando – il tecnico spiega il momento magico dei suoi – il fatto di aver iniziato la preparazione già a fine luglio. È questa la differenza rispetto alla scorsa stagione, quando la squadra venne costruita in corsa. Nessun nome eclatante. Abbiamo puntato più sugli uomini che sui giocatori. Il derby? Dopo il pareggio del Tamai abbiamo saputo reagire con determinazione».
ROSSI CON BUCHI NERI – «Hanno meritato di vincere - Gian Luca Birtig lo ammette senza problemi -. Abbiamo iniziato malissimo, ma eravamo riusciti a recuperare. Pensavo che la gara cambiasse, invece – il mister scuote la testa – l’hanno ripresa in mano loro. Paghiamo amnesie difensive, che poi condizionano tutta la gara. Qui – allarga le braccia – c’è tanto da lavorare».
22/09/2010 10:31
 
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La Sanvitese prende sempre più quota

Messaggero Veneto — 21 settembre 2010 pagina 15 sezione: SPORT
Rinasce il Pordenone, cade il Torviscosa, prende quota la Sanvitese, sprofonda il Tamai. Questa, in estrema sintesi, la terza giornata di serie D.Indiavolata. Il Tamai stava diventando la sua “bestia nera”: negli ultimi quattro incontri non era mai riuscita a vincere. Nel computo delle sfide, giocate ininterrotamente in serie D dal 2001-2002, era sotto di due vittorie (9 a 7). Ma la Sanvitese è riuscita a sfatare il tabù, dimostrando di aver qualità per salvarsi un’altra volta tranquillamente. Emblematici i primi 25’ della gara con le “furie rosse”: squadra pungente, capace di creare diverse occasioni, siglare due gol e tenere un ritmo elevato. Un mix che ha mandato fuori giri il Tamai, che sembrava un pugile suonato, alle corde, incapace di reagire ai ganci sferrati dagli uomini di Tortolo. Bella, bellissima, questa Sanvitese, la cui punta di diamante è un Cacurio finalmente uno e trino: leader, suggeritore, uomo-gol. Quattro gol realizzati in tre gare per lui, capocannoniere assieme a Zubin del Venezia: per lui, questa stagione, può essere quella definitiva consacrazione.
[Modificato da ZakkTV 22/09/2010 10:31]
27/09/2010 14:49
 
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Concordia in crisi: le zebrette non vincono da novembre
e un generoso penality ha mandato la squadra in tilt

La Sanvitese conquista
il terreno del Comunale


Andrea Ruzza
Lunedì 27 Settembre 2010,
In riva al Lemene passa lo straniero. Ormai, il terreno del “Comunale” concordiese è diventato una sorta di terreno di conquista per qualsiasi avversario. Le zebrette non vincono dallo scorso mese di novembre, proprio dal match che li aveva visti sopraffare i cugini pordenonesi della Sanvitese che questa volta, invece, hanno avuto la meglio su di una squadra a tratti imbarazzante per la pochezza del gioco espresso nell’arco dei novanta minuti. Non che la formazione pordenonese si sia rivelata un rullo compressore. Anzi, tutt’altro. Non hanno brillato per la spettacolarità della manovra ma almeno hanno evidenziato un’identità di squadra sulla quale, peraltro, ci sarà molto da lavorare. In definitiva, gli uomini di Tortolo sono passati con il minimo sforzo, rimontando l’iniziale svantaggio con un uno due a cavallo tra il primo ed il secondo tempo che ha mandato letteralmente in confusione il Concordia. Padroni di casa, dunque, che per la terza volta in quattro partite non sono riusciti a capitalizzare un risultato sbloccato in apertura a proprio vantaggio, al 10’, grazie ad un’imperiosa incornata di Verrillo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Se un’attenuante deve esserci per il Concordia, questa va individuata nel generoso penalty concesso, proprio sul fischio finale del primo tempo, per un contatto di Zamarian su De Cecco, abile nell’accentuare la caduta. Un pareggio quasi a sorpresa, poiché, gli ospiti, sino allora, non avevano prodotto granché, se non qualche timida conclusione dalla distanza. Col senno di poi, senza questo episodio, avrebbe potuto essere tutta un’altra partita. Perché al rientro dagli spogliatoi, i concordiesi si sono presentanti in campo attanagliati dalla paura e la Sanvitese è andata letteralmente a nozze, raddoppiando subito in apertura con l’ex Monti, il quale ha sfruttato a dovere quella che molto probabilmente è stata l’unica palla toccata dell’intera contesa, difendendosi poi con ordine ed agendo di rimessa sfiorando in un paio di circostanze il tris. Nella ripresa, del Concordia non c’è traccia. Se non allo scadere, quando Della Bianca spreca incredibilmente alzando di testa oltre la traversa un invitante cross proveniente dalla destra calibrato dal giovane Sera.
Quel che succederà adesso al Concordia, ancora ferma al palo dopo quattro gare, è tutto da decifrare, anche se, appaiono probabili le dimissioni del tecnico.

Mister
Tortolo
e l’obiettivo
salvezza


Lunedì 27 Settembre 2010,
CONCORDIA - Di positivo ci sono soprattutto i tre punti conquistati sul terreno di una diretta concorrente. Perche, nonostante la classifica, in questo momento, sorrida, mister Tortolo è consapevole di dover guardare prima di tutto alla salvezza. «Ci sarà da soffrire sino alla fine. Teniamoci stretti questi punti – ha commentato – il campionato è lungo ed insidioso». È soddisfatto, comunque, il tecnico pordenonese della prestazione offerta dai ragazzi: «Abbiamo fatto bene, specie nella ripresa, quando, dopo essere passati in vantaggio, potevamo anche ampliare il risultato. C’è però ancora qualcosa da registrare. Soprattutto in difesa. Non è possibile subire gol sempre su palle inattive. È già la terza volta che succede in quattro partite. Questo episodio – continuato – ha condizionato l’intero primo tempo. La reazione è stata graduale. Pian piano abbiamo conquistato campo e siamo riusciti a raddrizzare il risultato».
A.R.


28/09/2010 19:57
 
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En plein, San Vito in paradiso


Nove punti per le provinciali. Cima (Tamai): «Su corner segno spesso». Pordenone forza 5

Martedì 28 Settembre 2010,
En plein. La quarta di campionato restituisce credibilità alle provinciali. Se era scontato il successo del Pordenone a Oderzo (5-2 con doppietta di Sessolo) e possibile quello della Sanvitese (2-1) a Concordia, il risveglio del Tamai (2-1) in un match difficile come quello con il Rovigo era ipotizzabile solo da parte dei più ottimisti.
FRATICELLI IN PARADISO - Cinque minuti a cavallo dell'intervallo (rigore procurato e trasformato da De Cecco al 45', rete di Monti di testa in tuffo al 48') sono stati sufficienti alla Sanvitese per ribaltare lo svantaggio subito in avvio dall'ex pordenonese Verrillo. Con i 3 punti conquistati a Concordia la Sanvitese bussa alle porte dei playoff: è quinta a quota 8. Gianni Tortolo però si veste da pompiere: «Ci faranno comodo più avanti. È un torneo lungo e bisognerà soffrire. Intanto sono contento della reazione ragionata della squadra dopo lo svantaggio. Senza frenesie, pian piano abbiamo guadagnato campo e recuperato il risultato». Prossimo turno in casa per i fraticelli che ospiteranno l'Union Quinto.

04/10/2010 14:48
 
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La Sanvitese spaventa l’Union

I trevigiani dell’ex Cattelan costretti al pareggio dalla rimonta di Cacurio e Monti

Andrea Canzian
Lunedì 4 Ottobre 2010,
Per quanto possano pesare sei giornate di campionato, tra Sanvitese e Union è già sfida d’alta quota. Si chiude con un pari, deciso da un match che si può considerare diviso in due, con l’Union migliore nella prima frazione e la Sanvitese a conquistare campo nella ripresa. Come si comincia, la più pronta ad alzare la cloche è l’Union. Cattelan si cala alla grande nel ruolo del “terribile ex” e scarica subito (2’) a lato da buona posizione. Al 7’ prima rete trevigiana. Fuga in ala di Zlatic che spinge in avanti per Cattelan (offside?), che piazza di gran precisione nell’angolino dove Piccolo non può arrivare. La reazione sanvitese si impenna in una stoccata di Ursella, ben servito da Monti, al 14’. Così al 24’ è Cattelan che si fa ulteriormente rimpiangere dai biancorossi. Il suo raddoppio è un tocco da biliardo a finalizzare un assist di Roman Del Prete, abile nel buggerare Geremia, apparso imbambolato a guardare la sfera che gli cadeva addosso dall’alto. Sembra un match chiuso, ma l’orgoglio biancorosso si concretizza in una progressione di 50 metri di Diaw e contatto in area su De Checchi: è rigore che Cacurio piazza dentro senza patemi. Poi ancora Diaw si esibisce in una spettacolare rovesciata al 38’, con replica da campione di Tomei. Nella ripresa la prima occasione cristallizza il risultato. È il 15’ quando Lestani spara su punizione una legnata impressionante. Tomei si allunga quanto può (e anche di più), spizzicando il cuoio che finisce sotto la sbarra. La sfera ribatte a terra e ballonzola sulla linea: dentro o fuori? Toglie ogni dubbio Monti, che spinge di rabbia in rete per il pari. La Sanvitese cerca ancora di graffiare, ma al 19’ è Piccolo a doversi esibire: doppio miracolo, prima su punizione di Colombani e poi su tentativo di tap-in da due passi di Nichele. Si prosegue a discreto ritmo, ma mancano gli spunti importanti. L’unico è uno scatto di 50 metri palla al piede di Diaw, che si chiude di poco a lato. Qualche eccesso di nervosismo nel finale, anche per un arbitraggio non all’altezza.

GLI SPOGLIATOI

Tomei: «È un’occasione persa»
Tortolo: «Un punto va bene»


Lunedì 4 Ottobre 2010,
SAN VITO - (an.ca.) Doppio vantaggio e rimonta. Non capita spesso ma in ogni caso alla fine resta sempre quel sapore dolce-amaro della vittoria sfumata. Il tecnico dell’Union Quinto, Ermanno Tomei, non ha dubbi: «Occasione persa. Avevamo costruito la partita per colpire in contropiede. Siamo andati in doppio vantaggio, che è la situazione ideale per ripartire. Invece ci siamo fatti raggiungere. Non sono affatto contento». Mister, ma San Vito non è un campo facile. «Certo. Anzi devo fare i complimenti alla Sanvitese, che ha dimostrato carattere e confermato di essere un’ottima squadra. Quello che mi dà fastidio, e l’ho detto ai ragazzi, è che sul 2-0 la partita va chiusa. Invece abbiamo regalato un rigore alla Sanvitese, che ha ripreso coraggio e poi ha raggiunto il pari. Dovevamo giocare noi in contropiede. Invece hanno giocato loro». Comunque questo è il 5. risultato utile. «Elemento che mi fa piacere – ammette Tomei – anche perché abbiamo una squadra nuova. Fare risultati con continuità consente di crescere». Soddisfatto per il grande recupero il tecnico sanvitese Gianni Tortolo. «All’inizio mi ero un po’ preoccupato – confessa – ma poi abbiamo saputo reagire con un buon secondo tempo contro una squadra importante». Qualche rammarico? «Non per il risultato. Un punto con l’Union va bene, considerando i nostri obiettivi. Certo non mi è piaciuto l’approccio iniziale, con troppa supponenza. Se vogliamo far bene dobbiamo lottare dal primo all’ultimo minuto. Comunque alla fine può andare bene così».
05/10/2010 14:15
 
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Tortolo (Sanvitese): «Avvio morbido»

Martedì 5 Ottobre 2010,
Avanzano compatte le pordenonesi. Dopo l’en plein della quarta giornata hanno conquistato 7 punti sui 9 disponibili anche nello scorso weekend. Ha rallentato solo la Sanvitese, capace però di rimontare due gol a Prodolone all’Union Quinto (2-2). Ha incassato la terza vittoria consecutiva il Pordenone (2-1 con il San Paolo Padova) che, grazie al pareggio dell’anticipo fra Rovigo e Treviso (1-1), si trova a soli 4 punti dalla vetta, nonostante l’inizio da incubo (due sconfitte consecutive). Secondo successo di fila per il Tamai, che sfrutta la tradizione favorevole in Cadore battendo il Belluno (1-0). A segno Llullaku. L’emergenza nel Borgo è finita.

CARATTERE SANVITESE – I fraticelli non mollano. Con una prestazione di grande carattere recuperano il doppio svantaggio iniziale subito dall’Union di Tomei. «L’inizio è stato troppo morbido – ha dichiarato Tortolo -, ma poi i ragazzi hanno reagito alla grande. Un punto buttato via? Non direi proprio. Per i nostri obiettivi un pareggio con una squadra di prima fascia come l’Union va più che bene». Domenica trasferta non impossibile a Montecchio per allungare la serie positiva.
18/10/2010 15:30
 
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Ma il finale è nervoso: provocazioni in campo e fuori
i tifosi veneti lanciano oggetti contro Piccolo e Diaw

La Sanvitese vola
e rimonta il Chioggia


Andrea Canzian
Lunedì 18 Ottobre 2010,
La Sanvitese vola e rimonta anche il Chioggia. Pioggia, freddo e atmosfera all'inglese, di grandi sussulti. Nonostante l'autunno uggioso il primo ad entrare in scena è il brasiliano Adriano Bernardes, Il centrattacco carioca del Chioggia si esalta nel fango e in 30 secondi fugge due volte alla difesa di casa, segnando l'immediato vantaggio con dribbling su Piccolo in uscita ed i padroni di casa a reclamare l'off-side. Sanvitese intirizzita e frastornata: al 4'Piccolo deve usciere di giustezza sui piedoni di Ragusa e poi al 7'bloccare una staffilata da fuori di Boscolo. Granata dell'Unione a macinare per 25', con progressioni in ala (Doria e Braida) e la classe cristallina di Adriano davanti. Dai e dai, però, la Sanvirese si scalda. Doppia occasione biancorossa al 27'per Monti (diagonale a lato di poco) e De Cecco (staffilata a lato di un nulla). L'occasionissima dei padroni di casa per il pari giunge al 34': punizione di De Cecco, Calcagno stacca di testa a due passi dalla porta con Fornasier strepitoso. Sul cuoio si avventa Visalli, ma l'assistente di destra ferma tutto, compreso il tocco in rete del difensore sanvitese.
Si ricomincia ed il Chioggia ci prova due volte da fuori senza problemi per Piccolo. Al 10'la Sanvitese impatta. Magia in area di Cacurio (10') con dribbling secco e diagonale sul secondo palo, irrompe Calcagni e spinge in rete, con gli ospiti che reclamano l'off-side. Al 25'un lampo granata con Adriano: girata a botta sicura in piena area, ma Piccolo è super. Altri 10'e Cacurio dalla bandierina pesca sul primo palo la capoccia di Monti: splendida la spizzata sull'angolino opposto per il sorpasso. Si procede a gran ritmo. Finale incredibile. Siamo in pieno recupero quando Ballarin scarica una sventola da fuori: legno interno e Piccolo a terra. Il cuoio danza sulla linea e ricade tra i piedi di Tartalo, a due passi dalla porta sguarnita. Il 18 granata, però, affonda nel fango e Mboup trova la scivolata-miracolo. Dal corner Garbini colpisce a botta sicura di testa, la sfera però si blocca sulla linea di porta. Dalla ribattuta vola Cacurio, che parte dalla propria area (con il portiere ospite salito per l'assalto finale) e compie - palla al piede - 80 metri, appoggiando in rete il 3 a 1 nel tripudio sanvitese. Finale nervosissimo, con provocazioni sia in campo che fuori e chiusura con i tifosi del Chioggia ad emulare «Ivan il terribile» lanciando oggetti verso il campo all'indirizzo di Piccolo e Diaw.

Mister
Tortolo:
«Grande
vittoria»


Lunedì 18 Ottobre 2010,
SAN VITO - (ac) Gianni Tortolo, mister della Sanvitese, ha l'occhio furbo e allegro di chi la sta combinando grossa. La sua squadra vola, vince anche contro squadre costruite per il salto di categoria, valorizza i giovani: insomma un periodo eccellente. «All'inizio avrei firmato per il pareggio con il Chioggia - ammette - viste le assenze. Poi è arrivata una grande vittoria, di carattere e in rimonta. È un bel segnale, che mi conferma di avere un gruppo di ragazzi seri, che si impegnano tutta la settimana. Se manteniamo questa umiltà e questa voglia di fare, possiamo toglierci qualche bella soddisfazione». Anche con il Chioggia, però, l'inizio non è stato dei migliori. «Devo fare i complimenti al Chioggia, che nella prima mezz'ora ha giocato alla grande, la miglior squadra vista quest'anno. Però voglio anche elogiare il carattere dei miei».
25/10/2010 16:23
 
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Sanvitese, operazione rimonta

Nella ripresa De Cecco e Cacurio rispondono ai bellunesi, che finiscono la partita in nove

Nazzareno Loreti
Lunedì 25 Ottobre 2010,
Che carattere, questa Sanvitese. Sotto di due gol è riuscita a recuperare un risultato che sembrava ormai segnato. Con questo pareggio i locali hanno portato a 7 i risultati utili consecutivi, dimostrando di essere in grado di mantenere le posizioni d'alta classifica. Ora la stessa Sanvitese e il Pordenone, a quota 14 punti, possono vantare in coppia il primato regionale. Nel primo tempo tuttavia i biancorossi non sono riusciti a mantenere le redini del gioco in mano a causa della spinta dei due laterali del Belluno e alla supremazia dei veneti a centrocampo.
Al 1' conclusione di Michieli che l'estremo Marziani ha bloccato con sicurezza. Al 6' Mboup ha mancato la deviazione su angolo per pochi centimetri. La reazione dei bellunesi è arrivata al 12' con una bella cominazione Mele-Sommacal: tiro secco di Battaglia, fuori di poco. La Sanvitese ha poi ripreso a spingere con Calcagni al 16' e con un una deviazione di testa al 22' di Monti, senza esito.
Il Belluno si è reso pericoloso prima al 28' con Radrezza (nel frangente ci ha pensato Piccolo ad annullare la conclusuione) e poi al 29’. Un minuto dopo è arrivato il primo gol grazie a Zappalà, che ha saputo trovare il tempo giusto per impattare un corner. Il raddoppio per gli ospiti è maturato al 42', grazie a un'azione veloce di contropiede che Miniati ha sfruttato al meglio con un rasoterra centrale, complice un rimbalzo della palla ha scavalcato il ben appostato Piccolo.
La Sanvitese ha subito reagito, ma il colpo di testa di Calcagni è stato facile preda di Marziani. Nei primi minuti della ripresa i biancorossi hanno dovuto rinunciare per infortunio a Mboup (uno dei migliori in campo), ma ciò nonostante la spinta non è mancata. Al 14' De Cecco ha provato ad accorciarre le distanze su piazzato: niente da fare. Poi Cacurio (24') ha sprecato solo di fronte al portiere.
Partita stregata? No. Al 35' ci ha pensato De Cecco su punizione ad accorciare le distanze e al 40' Calcagni ha colto il palo pieno con una deviazione di testa, dopo una bella azione corale. Il pressing sanvitese è continuato e Cacurio nell'ultimo minuto dei tempi regolamentari ha pareggiato le sorti della gara con una staffilata rasoterra che ha spiazzato la difesa ospite. Giusto così.

I PIÙ E I MENO

Mboup spinge e pressa
Sommacal non è in giornata

Lunedì 25 Ottobre 2010,
I PIÙ

IL SECONDO TEMPO DELLA SANVITESE - Sembrava un'altra squadra. Decisa, ben organizzata a centrocampo e concreta in attacco, tanto che avrebbe potuto anche vincere. Oltre ai due gol, realizzati da De Cecco e Cacurio, ci sono stati il palo di Calcagni e diverse occasioni offensive fallite s'un soffio.
MBOUP - Il giocatore locale nel primo tempo, quando la squadra sembrava aver perso l'orientamento, è stato l'unico a fornire una prestazione di buon livello: spinta e pressing. Nella ripresa si è infortunato, ma è scattata la reazione dei suoi compagni di scuderia.
I MENO

I PRIMI 45' BIANCOROSSI - Da dimenticare: incapaci di contrastare a centrocampo e in difficoltà sulle fasce.
SOMMACAL E RADREZZA - Il gioco scorretto dei due bellunesi, con conseguente espulsione, ha messo in difficoltà la squadra ospite, che oltre a subire nella ripresa il gioco dei padroni di casa ha dovuto fare i conti con l'inferiorità numerica.
na.lo.


01/11/2010 14:34
 
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A VENEZIA
La squadra torna nel gruppone

Fermata la Sanvitese

Lunedì 1 Novembre 2010,
VENEZIA - I lagunari impongono nuovamente la propria legge casalinga. Ci rimette anche la Sanvitese, pur reduce da un periodo positivo, che poteva anche permettergli di fare un pensierino al colpaccio. Invece, l'Union Venezia prosegue la sua navigazione primatista insieme al Treviso. La Sanvitese ripiega nei ranghi in mezzo al gruppone.
Pronti via e colpisce a freddo lo schieramento di Cunico. Al primo batti e ribatti in area, Lelj approfitta del rimpallo e castiga rapacemente Piccolo. I biancorossi di Tortolo faticano a reagire. Sono ancora i veneziani a proporsi pericolosamente in avanti. Il parziale resta con il minimo scarto, anche quando va alla conclusione Di Napoli: il palo aiuta il portiere sanvitese. Trascorsa la prima mezzora di gioco, comunque, l'Union Venezia riesce nell'intento di raddoppiare ed incanalare a proprio favore il confronto. È Zubin l'autore del 2-0, frutto di un diagonale che supera Piccolo sul montante più distante. Nel secondo tempo i lagunari possono controllare, anche quel po’ che la Sanvitese riesce a creare. Ai pordenonesi non riesce di superare Menegatti, ma nemmeno di andare molto vicino alla segnatura. Se la manovra non è di poco conto nel pacchetto centrale, dalle punte non arrivano segnali irresistibili. Per l'Union Venezia l'intento di amministrare non annulla le possibilità di concretizzare ancora. Inserito sul finire della gara, è l'ex Mazzeo ad arrotondare. La squadra di Tortolo è sbilanciata, quella di Cunico può approfittare di un contropiede. Mazzeo sigla il definitivo 3-0. Di buono c'è pure la direzione di gara.
Cri. Tu.

08/11/2010 15:12
 
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La Sanvitese riparte
con capitan De Cecco


Andrea Canzian
Lunedì 8 Novembre 2010,
Come d'abitudine la Sanvitese è solita complicarsi la vita, ottenendo però il massimo risultato (con il minimo sforzo). Anche nel match con il Montebelluna, fanalino di coda - immeritatamente - del campionato, i biancorossi di Tortolo concedono varie opportunità ai trevigiani. La differenza sta nella capacità offensiva quasi cinica dei padroni di casa. Al 4' Cacurio, da corner, imbecca la testa di capitan De Cecco, che gira nell'angolino opposto per il vantaggio sanvitese. Piccolo, al 9', ribatte di piede su De Freitas e poi (16') vede Costa alzare di testa da buona posizione. Al 24' il portierone sanvitese è strepitoso, ancora su battuta ravvicinata di Costa (parso in offside), mentre non si contano le mischie in area biancorossa e le ribattute del duo Visalli-Mboup. Al 35' Calcagni avrebbe l'opportunità per il raddoppio, ma il suo piattone da un passo dentro l'area, su assist di Cacurio, è debole e Rebellato non ha difficoltà a inchiodare a terra la sfera. In chiusura di frazione ci prova ancora Bressan con una battuta al volo, che si impenna poco oltre la sbarra. Nella ripresa la Sanvitese si mette in ordine, aggiungendo un difensore (Geremia), abbassando la linea di centrocampo e controllando così la frenesia del Monte. Per 15' il match sembra assopirsi, a risvegliarlo potrebbe essere Riccardi appena entrato, che si presenta solissimo innanzi a Piccolo e riesce a superarlo in diagonale. La sfera però si perde incredibilmente sul fondo. Un’occasione che porta a un nuovo sussulto del Montebelluna che colleziona tre corner consecutivi e una serie di punizioni dal limite, ma in tutti i casi su palla inattiva non riesce a trovare la via della porta. Al 30' è ancora Riccardi ad avere la palla buona sottoporta, ma il suo tentativo in spaccata è debole e Piccolo chiude in sicurezza. Si prosegue così senza troppa convinzione, con la Sanvitese chiusa nella propria metà campo e il Montebelluna che non ha la lucidità necessaria per superare l'attentissimo sbarramento biancorosso. A vivacizzare la chiusura bigia del pomeriggio provvede così l'arbitro, fischiando - o non fischiando - spesso a sproposito, nonché un plateale "incontro ravvicinato" a fine partita tra Mboup e De Freitas, con il difensore sanvitese trattenuto a forza dai compagni. Si vedrà in settimana se vi saranno esiti disciplinari.

Tortolo: «Ora
ci aspettano
quattro gare
difficilissime»


Lunedì 8 Novembre 2010,
SPOGLIATOI - (a.c.) Gianni Tortolo sa quanto vale una vittoria sfruttando al massimo le occasioni avute. «Si tratta di 3 punti che possono essere fondamentali - dichiara - e che hanno dimostrato la capacità di questa squadra di vincere in un momento non entusiasmante. Adesso abbiamo quattro gare difficilissime e dovremo ritrovare la brillantezza d'inizio stagione. Il fatto di non subire gol è comunque un elemento importante». Una partita da grande squadra: gol alla prima occasione e poi difesa arcigna. «Devo ammettere - prosegue il mister - che il Montebelluna ci ha messo in difficoltà giocando davvero bene, soprattutto nel primo tempo». Nella ripresa, con l'ingresso di Geremia, la Sanvitese ha giostrato con maggiore ordine e attenzione, rischiando poco e portando a casa i 3 punti. «Non siamo nel nostro momento migliore - conclude - ma la vittoria forse conta di più dal punto di vista del morale e della convinzione proprio per questo».

15/11/2010 15:07
 
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A ROVIGO I biancorossi volevano pungere

Sanvitese, prova a metà


Lunedì 15 Novembre 2010,
ROVIGO - Sanvitese che si presenta a Rovigo con l'intenzione di pungere: 4-3-3 per Giovanni Tortolo con Calcagni, Cacurio e Monti interscambiabili nelle posizioni offensive. Squadra di casa reduce da tre vittorie consecutive, Carmine Parlato conferma lo stesso undici che ha vinto a Belluno. Dopo una fase di studio al 19'Zanardo impegna Piccolo, sulla ribattuta Sabatini sciupa in posizione di fuorigioco. 60 secondi più tardi, combinazione Dionisi-Saitta, quest'ultimo entra in area e, da posizione defilata, di sinistro sfiora il legno. Al 27' si vede la Sanvitese: Bassetto avanza sulla destra, crossa in area dove Calcagni svetta di testa, palla a lato. Sul finire di frazione Cacurio ci prova prima da fuori (alto) e poi entra in area ma Casini si oppone. Nella ripresa il Rovigo aumenta il passo, Tortolo è costretto a chiudersi inserendo Geremia al posto di un evanescente Monti. Al 10' Macchia colpisce di testa su azione d'angolo, Cucchiario salva sulla linea. Al quarto d'ora Zanardo scende sulla destra, crossa per Sabatini che gira di testa, palla fuori di poco. Regge la retroguardia biancorossa: al 18'Sabatini spedisce sull'esterno della rete da buona posizione. Al 25' il forcing della squadra di casa è massimo: Zanardo colpisce dentro l'area, respinta con lo stinco di Michieli, arriva in corsa Doukara, altra respinta di Visalli, ci prova anche Ruopolo ma il difensore centrale spara alto. Parlato inserisce anche Elitro e Barbi e passa al 3-4-3. Si chiude con i polesani riversati sulla metà campo della Sanvitese, con i friulani che non lasciano spazi, anzi rischiano il colpaccio con Cacurio che sfrutta l'unica disattenzione di Niccolini, ma è bravo Casini a bloccare. Pareggio a reti bianche con Visalli migliore in campo.
Simone Chiarion

Lunedì 15 Novembre 2010,
Rovigo0
Sanvitese0
ROVIGO CALCIO (4-2-3-1): Casini 6.5; Saitta 7 (dal 31'st Elitro sv), Ruopolo 7, Niccolini 7, Luzzi 6.5; Antonelli 6 (dal 35'Barbi sv), Macchia 6.5; Dionisi 6, Zanardo 6, Doukara 6.5; Sabatini 5.5. All. Parlato. (a disp: Bellucci, Elitro, Veronese, Barbi, Ferrarese, Ezzaari, Giusti).
SANVITESE (4-4-2): Piccolo 6.5; Bassetto 6, Mboup Assane 6.5, Visalli 7, Cucchiaro 6; Ursella 6.5, De Cecco 6.5, Michieli 6.5, Monti 5.5 (dal 19'st Geremia 6), Calcagni 5.5 (dal 47'st Garlatti sv), Cacurio 6. All. Tortolo. (a disp: Benedetti, Pagliara, Venier, Benvenuto).
ARBITRO: Bichisecchi di Livorno (assistenti Tranchina e Iotti) 6.5.
22/11/2010 14:42
 
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Este e Sanvitese sulla giostra del gol

Lunedì 22 Novembre 2010,
Sanvitese-Este3-3
GOL: pt 10' Rubbo, 34' Monti; st 4' Colman (rig.), 15' Asti Brun, 44' Lestani, 50' Rondon.
SANVITESE: Piccolo 5.5, Bassetto 6, Cucchiaro 6, Mboup 6, Visalli 6.5, Geremia 6, Lestani 7.5, Ursella 6.5, Garlatti 6 (st 38' Diaw s.v.), Cacurio 7 (st 30' Calcagni), Monti 7.5. All. Tortolo.
ESTE: Longo 5.5, Moroni 6, Barison 6, Carraro 6.5, Meneghello 6.5, Colman 5, Iachemet 6.5 (st 21' Trovò 6), Rubbo 6.5, Agostini 6, Rondon 7, Asti Brun 6.5 (st 32' Michelotto s.v.). All. Zattarin.
ARBITRO: Topulli di Milano 6.
NOTE: spettatori 100. Ammoniti Moroni e Bassetto.
Angoli 6-4. Recuperi: pt 1', st 5'


Finisce con il pareggio ospite segnato a pochi secondi dal fischio conclusivo. Tre pali

Marco Agrusti
Lunedì 22 Novembre 2010,
Sanvitese comunque da 10 e lode. Maiuscola prova dei biancorossi di Tortolo che vedono infrangersi il sogno di una meritata vittoria a 3’’ dal triplice fischio. Sul momento la ferita brucia, ma pochi minuti dopo la fine dell'incontro matura la convinzione di aver giocato una partita ineccepibile. Una Sanvitese anche sfortunata con due traverse, un palo e un gol misteriosamente annullato dall'assistente di Topulli a Monti. Piove incessantemente su Prodolone, ma Sanvitese ed Este sembrano avere i tacchetti saldissimi, tanto da offrire uno spettacolo assoluto. Finsce 3-3 in una giostra di emozioni che non dà tregua e rimescola le carte. Ne esce un punto a testa che muove, seppur di poco, la classifica di entrambe. La cronaca è densissima di eventi cruciali. La prima occasione capita sulla testa dell'indiavolato Monti ma la sua bella girata su assist al bacio di Lestani finisce a lato. L'Este fa paura con il suo "mezzo tridente" e alla prima opportunità fa centro: Iachemet imita Lestani e serve Rubbo al centro. Il centrocampista non sbaglia e di testa batte inesorabilmente Piccolo. Gli ospiti schiacciano la Sanvitese per una buona mezz'ora, non consentendo ai biancorossi di uscire e respirare. L'episodio è però nell'aria e il malcapitato risponde al nome di Longo, vero assistman per il pari sanvitese. Il destro a giro di Ursella non è assolutamente irresistibile ma il numero uno dell'Este non trattiene e consente a Monti il facile tap-in. È il primo colpo di scena dell'incontro e non sarà l'ultimo. Il tempo si chiude con una colossale occasione che vede Agostini lanciato a rete e ipnotizzato da Piccolo mentre la pioggia, se possibile, aumenta. La ripresa è un'autentica battaglia. Al 4' la Sanvitese va in vantaggio. L'autore del pasticcio della domenica è il difensore Colman, autore di uno sfortunatissimo e maldestro autogol che offre ai locali un cioccolatino impossibile da rifiutare. La Sanvitese sale in cattedra e a tratti gioca un bel calcio. Al 15' però l'Este dimostra di essere un grande gruppo e pareggia nuovamente con Asti Brun, autore di un sinistro in area che trafigge sotto le gambe Piccolo. Le emozioni si susseguono senza sosta e le migliori occasioni sono di marca casalinga. I biancorossi recriminano per addirittura tre legni colpiti. Il 2-2 sembra poter andare bene a entrambi ma il finale improvvisamente prende fuoco. Al 44' Monti inventa per Lestani che batte Longo e fa esplodere il pubblico di San Vito. A pochi secondi dal termine cala il gelo sulla festa sanvitese e inizia quella dell'Este. Rondon segna l'ottavo gol in stagione e pareggia, addirittura saltando Piccolo in uscita, una partita incredibile e bellissima.

A CONCORDIA Casimirri agguanta il 3-3 a tempo scaduto. Doppietta di Della Bianca

Torviscosa rimonta a Concordia

Lunedì 22 Novembre 2010,
CONCORDIA - Non ci sono i fari al Comunale: si gioca nella penombra e si finisce nell’oscurità. Nel mezzo, uno scoppiettante 3-3, che avvelena i padroni di casa beffati all’ultimo secondo da un gol irregolare. Subito in avanti le zebrette. Della Bianca sfiora l’incrocio di testa. Sul versante opposto, Pagotto devia in corner una conclusione dal limite. Pochi minuti e i locali passano. Basso riceve un cross daa sinistra e scarica in rete un bolide. L’inizio in salita non demoralizza il Torviscosa. Filippo, sulla corsia di sinistra, costringe in affanno Dal Cin. Al 17’, s’invola verso la porta avversaria: Pagotto gli chiude lo specchio. Poco dopo lo stesso Filippo fulmina in diagonale il giovane portiere. Ci riprovano i padroni di casa con Della Bianca e Cervesato. Inutilmente. Gradatamente, il Torviscosa conquista campo. Il match passa di mano, anche se Pagotto non corre pericoli sino al riposo. Ripresa. Già al 2’ Fabbro ha sui piedi il pallone del vantaggio, ma l’estremo non si fa sorprendere. Il tentativo di scardinare la retroguardia crea spazi per le ripartenze di Cervesato e compagni. Al 9’ Dal Cin si produce in un affondo sulla sinistra pennellando al centro per Basso. Buso compie un primo miracolo, poi si deve inchinare a Della Bianca. Tutto in discesa per il Concordia? Neanche a parlarne. Il 2-2 è di bomber Fabbro (15’), che 1’ dopo timbra il palo interno. Più Torviscosa che Concordia sino ai minuti finali, quando al 43’ Della Bianca piazza un contropiede letale, prima di stirarsi. I friulani si gettano in avanti alla disperata. Il tempo è scaduto e in tre del Torviscosa appaiono in fuorigioco. Palla a Casimirri che infila Pagotto. Esplode la rabbia dei concordiesi contro il direttore di gara, ma questa volta devono anche recitare il mea culpa.
Andrea Ruzza

GLI SPOGLIATOI

Cacurio è imprendibile
Longo e Colman sbagliano


Lunedì 22 Novembre 2010,
I PIÙ

CACURIO - Partita bellissima del talento di Tortolo. Dribbling, appoggi, aperture e assist smarcanti a velocità difficilmente sostenibile per chi deve stargli dietro. Peccato debba uscire per lasciar spazio al muscolare Calcagni.
MONTI E LESTANI - La coppia del gol (uno a testa sotto la pioggia di Prodolone) sarà il vero incubo notturno dei difensori dell'Este. Il primo ne segnerebbe addirittura due ma uno gli viene inspiegabilmente annullato. Il secondo è imprendibile.
I MENO

LONGO - Quando un portiere è vittima di uno scivolone, paga e pagherà sempre più degli altri. È il suo ruolo che lo impone. La mancata presa sul destro debole di Ursella è da imputare parzialmente al bagnato.
COLMAN - Passa l'intero primo tempo a spazzare l'area, si becca con Mboup e non solo con lui e conclude la sua giornataccia con uno spettacolare (si fa per dire) autogol d'esterno sotto l’incrocio. Autore anche di qualche uscita sciagurata nel tentativo di applicare il fuorigioco.
m.a.
29/11/2010 16:19
 
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Derby, noia e grandi emozioni

Primo tempo da dimenticare. Poi Pordenone e Sanvitese regalano 4 gol e un rigore fallito

Dario Perosa
Lunedì 29 Novembre 2010,
Un tempo di noia assoluta e un tempo ad altissimo livello emotivo. La storia del derby fra Pordenone e Sanvitese sta tutta o quasi nei secondi 45’ che hanno regalato all’infreddolito pubblico del Bottecchia 4 gol e un rigore mancato dagli ospiti. Tortolo presenta il suo 4-3-3 con Garlatti, Monti e Cacurio in prima linea. Bosi (in tribuna, squalificato) lascia in panca Max Rossi e opta per il tridente Lella-Fantin-Sessolo. Si ricrederà a gara avviata, sotto di un gol. L’ingresso del bomber ex sanvitese cambierà fisionomia al ramarro.
Bisogna attendere il 15’ per vedere una conclusione verso una delle due porte. È di Garlatti. Para senza problemi Bortolin. Al 24’ invece la prima vera azione della gara. Sei passaggi neroverdi di fila con cross di Cester dalla fascia per la testa di Fantin che va in tuffo a deviare di poco sul fondo. Al 36’ una conclusione fuori misura di Monti sugli sviluppi di un piazzato di De Cecco. Bocche spalancate in larghi sbadigli accompagnano le squadre al riposo.
La musica cambia totalmente nei secondi 45’. Parte subito forte la Sanvitese. Sull’insidioso cross dalla sinistra di Lestani mancano di un soffio la deviazione Monti e Cacurio (4’). Un minuto dopo conclusione di Cacurio che Bortolin neutraliza con difficoltà in due tempi. I biancorossi passano al 58’. Grande pressing che permette loro di riconquistare palla. Michieli chiede triangolo a Garlatti e fa partire un missile che si insacca nel sette alto alla destra di Bortolin. Bosi manda finalmente in campo Max Rossi (64’) e cambia assetto passando al 4-4-2. E’ proprio Rossi che va a segno al 68’ su appoggio indietro di Sessolo al termine del primo vero forcing neroverde. Al 72’ raddoppio neroverde. L’assist è ancora di Sessolo per la botta al volo di Buttignaschi, appena entrato pure lui, sulla quale nulla può Piccolo. Questa volta Bosi sembra aver azzeccato i cambi in corsa. La Sanvitese però non molla. All’85’ cross di Monti, testa di De Cecco, mani di Battiston. È rigore. Batte lo stesso De Cecco e scheggia la traversa. Rimedia il centrocampista sanvitese 2’ mettendo alle spalle di Bortolin dopo un’azione travolgente biancorossa con assist finale di Diaw. Poi va di corsa col dito sulle labbra a zittire i tifosi neroverdi che lo avevano schernito in occasione dell’errore dagli 11 metri.
All’87’ Sessolo sfiora il legno dalla lunga distanza. Dalla parte opposta Lestani costringe Bortolin al miracolo per salvare il pareggio in pieno recupero. Resta 2-2 e tutto sommato è giusto così.

GLI SPOGLIATOI Intanto mister Bosi mastica rabbia
Tortolo: troppo arretrati

Lunedì 29 Novembre 2010,
PORDENONE – Esce senza parlare Giovanni Bosi. Il tecnico neroverde è squalificato e come se non bastesse è pure nervoso. Evidentemente il 2-2 non lo soddisfa. Si sarà rasserenato una volta saputo che il Venezia ha perso in casa (0-1) con il Rovigo e che il Treviso non è andato oltre il pareggio a Oderzo.
Arriva invece Max Rossi, l’uomo che ha cambiato il derby. «Mi succede – dice - di essere determinante con la mia ex squadra se mi lasciano giocare. L’anno scorso avevo mancato il derby. Quando ho saputo di partire in panca non mi ha fatto piacere. Quando sono entrato ho scaricato sul rettangolo tutta la mia voglia di giocare».
Nervosetto anche Gianni Tortolo dalla parte opposta. «Una volta andati in vantaggio – afferma il tecnico sanvitese - siamo arretrati troppo consentendo al Pordenone di riprendere coraggio. Siamo così finiti sotto. Bravi poi i ragazzi a reagire subito dopo il rigore sbagliato e a riagguantare il pareggio. Tutto sommato il 2-2 finale mi sembra risultato giusto».
Esce dallo spogliatoio biancorosso anche Andrea De Cecco. «Mi sono procurato – ricorda – il rigore e l’ho sbagliato. Devo ammettere che quando sono andato sul dischetto ero un po’ stanco. Forse per questo ho centrato la traversa». Andrea ha rimediato immediatamente andando a realizzare il gol del 2-2. Poi è andato verso i gradoni con il dito sulle labbra invitando gli ultras neroverdi al silenzio. «Chiedo scusa – dice subito -. Un gesto che non dovevo fare. Mi avevano “beccato” per il rigore sbagliato».
Da.Pe.

I PIÙ E I MENO
Rossi perfetto e micidiale
Cacurio, qualcosa non va
Lunedì 29 Novembre 2010,
CHI PIÙ

ROSSI – Non gradisce la panca in occasione del derby con i suoi ex compagni. Quando entra cambia la sfida. Perfetto l’impatto in occasione del pareggio. Ovvio che la cronaca non si faccia con i “se”, ma l’impressione è che con Max dall’inizio il derby sarebbe stato diverso.
CICCIO CAMPANER – Perfetto. Un gigante sotto la pioggia in mezzo alla difesa neroverde.
CESTER – Moto perpetuo sulla sua fascia.
DE CECCO – 120 secondi per scaricare la rabbia accumulata per aver mancato di 5 centimetri la trasformazione del rigore. Non si demoralizza e sfrutta al meglio l’assist di Diaw.
TORTOLO – La sua Sanvitese sulla pioggia viaggia al doppio della velocità del ramarro.
CHI MENO

FANTIN – Il terreno allentato dovrebbe essere habitat adatto per i suoi cingoli. Lo status di ex nel derby dovebbe galvanizzarlo. Non è stato così.
CACURIO – Il bomber biancorosso vive un momento di involuzione. Corre, si impegna, ma sui terreni pesanti non sembra più essere determinante.

GLI SPOGLIATOI Intanto mister Bosi mastica rabbia

Tortolo: troppo arretrati


Lunedì 29 Novembre 2010,
PORDENONE – Esce senza parlare Giovanni Bosi. Il tecnico neroverde è squalificato e come se non bastesse è pure nervoso. Evidentemente il 2-2 non lo soddisfa. Si sarà rasserenato una volta saputo che il Venezia ha perso in casa (0-1) con il Rovigo e che il Treviso non è andato oltre il pareggio a Oderzo.
Arriva invece Max Rossi, l’uomo che ha cambiato il derby. «Mi succede – dice - di essere determinante con la mia ex squadra se mi lasciano giocare. L’anno scorso avevo mancato il derby. Quando ho saputo di partire in panca non mi ha fatto piacere. Quando sono entrato ho scaricato sul rettangolo tutta la mia voglia di giocare».
Nervosetto anche Gianni Tortolo dalla parte opposta. «Una volta andati in vantaggio – afferma il tecnico sanvitese - siamo arretrati troppo consentendo al Pordenone di riprendere coraggio. Siamo così finiti sotto. Bravi poi i ragazzi a reagire subito dopo il rigore sbagliato e a riagguantare il pareggio. Tutto sommato il 2-2 finale mi sembra risultato giusto».
Esce dallo spogliatoio biancorosso anche Andrea De Cecco. «Mi sono procurato – ricorda – il rigore e l’ho sbagliato. Devo ammettere che quando sono andato sul dischetto ero un po’ stanco. Forse per questo ho centrato la traversa». Andrea ha rimediato immediatamente andando a realizzare il gol del 2-2. Poi è andato verso i gradoni con il dito sulle labbra invitando gli ultras neroverdi al silenzio. «Chiedo scusa – dice subito -. Un gesto che non dovevo fare. Mi avevano “beccato” per il rigore sbagliato».
Da.Pe.
07/12/2010 17:05
 
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Una bella Sanvitese
fa festa con Calcagni


Roberto Vicenzotto
Lunedì 6 Dicembre 2010,
Anche cinici, sanno essere i sanvitesi. Approfittando di una rimessa laterale sbagliata, che concede loro un prezioso pallone sulla trequarti destra quando è scoccato ormai l'ultimo minuto, i biancorossi continuano a premere. La sfera arriva a Calcagni, entrato da una decina di minuti, il quale convergendo di destro elude la retroguardia disattenta e supera Berto, indovinando da destra il diagonale-partita. Così incamera 3 punti pesanti (più del terreno) la Sanvitese, rispedendo in riviera gli ospiti senza niente, anzi superandoli in classifica.
Si comincia con schieramenti praticamente simmetrici (prevalente posizionamento sul 4-4-2), anche se si cercano variazioni scambiando di lato gli esterni offensivi e cercando nelle corsie laterali la superiorità numerica. Le due difese (Lestani, Mboup, Visalli e Bassetto opposti a Pascoliero, Lanzara, Zanette e Barbieri) si trovano con le coppie di attaccanti (Cacurio e Monti, Amodeo e Gattoni) supportate dagli inserimenti soprattutto di Garlatti e Turetta. In mezzo al campo Ursella esce con il tempo, mentre De Cecco conserva il ritmo. Fra i veneti, Migliorini è fornitore ufficiale di geometrie ma non di velocità, con Faloppa bravo soprattutto ad interdire. Il merito di tutte e due le squadre è quello di competere atleticamente sino al termine su un terreno maciullato e pesante.
Nel poco dei pericoli provocati durante il primo tempo al 19' Amodeo avrebbe una palla buona in area. Garlatti però è più tempista nel recupero e Piccolo riesce a impossessarsene. Lo zero a zero perdura soprattutto perché zero sono i tiri in porta. Anche oltre il 43', quando Turetta ci prova per primo e toglie il senza voto a Piccolo, che si salva in corner. Al 1' di recupero, lo stesso numero 10 calibra un cross delizioso, ma Amodeo non si eleva più di qualche millimetro e, di testa, spedisce la palla oltre la sbarra da ottima posizione centrale. Il pacchetto arretrato biancorosso accusa i colpi, non crolla e non si stordisce.
La Sanvitese sguscia dal baccello nel secondo tempo. Tedino innesta il primo cambio (Gattoni - Baldrocco), cercando di alzare il baricentro. Tortolo aspetta pochi minuti di più, prima di preferire i centimetri avanzati di Diaw al posto del fiato affannato di Garlatti nella zona nevralgica. Dalla prima azione d'attacco pregevole i biancorossi di casa si fanno ancora sorprendere da Amodeo, che in elevazione sovrasta per una volta Mboup. Il suo tiro, non irresistibile, per Piccolo sul primo palo è piuttosto facile. Uscito Migliorini, verso la mezzora Cacurio (oltre a correre) riesce a rendersi pure insidioso. Scavalcato Berto in uscita, è la difesa ospite a rimediare e a negargli il gol. Resta alto il ritmo, ma non in tutti l'attenzione. A 10’ minuti dal termine entra quello che diverrà il match winner: Calcagni. L'errore è in agguato e diventa fatale per la squadra di Tedino: palla persa nella propria metà campo, avversari che ne approfittano, difesa e portiere che non rimediamo, risultato compromesso. Si schiude invece la gioia sanvitese, che nei 4' di recupero non commette più leggerezze, andando a vincere e potendo esultare.

Spogliatoi
Parla Tortolo:
«Complimenti
a tutti i ragazzi»


Lunedì 6 Dicembre 2010,
PRODOLONE - (ro.vi.) Gianni Tortolo è legittimamente soddisfatto. «Complimenti a tutti i miei ragazzi», tiene che sia scritto. «Abbiamo disputato un buon secondo tempo, sicuramente meglio del primo, contro una grande squadra - afferma l'allenatore della Sanvitese -, atleticamente ben preparata. Sotto l'aspetto del gioco, loro si sono dimostrati molto bravi. L'episodio positivo stavolta è stato per noi. Sono contento per i 23 punti, ma la strada è ancora lunga». «Su una nostra rimessa laterale all'ultimo minuto abbiamo consegnato il pallone a loro. Non esiste perdere in questo modo, non è concepibile regalare occasioni così agli avversari»: non sa darsi pace, Bruno Tedino. «Abbiamo giocato su un campo orribile - commenta l'allenatore dei veneti - che vale per tutte e due. Penso però che noi abbiamo giocato meglio nel primo tempo, cercando di costruire comunque. Abbiamo anche avuto occasioni con Amodeo e Turetta, ma senza concretizzare».
24/12/2010 20:50
 
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Cresce la Sanvitese che affossa il Torviscosa

Venerdì 24 Dicembre 2010,
Una partita da disputare per rincorrere Sanvitese (27 punti, con uno di penalità) e Tamai (30), scacciando i fantasmi della media classifica. Così passa Natale il Pordenone (25), in una situazione "peggiorata" dai risultati dei recuperi biancorossi-bis. In attesa della trasferta tutta neroverde a Venezia, va decisamente meglio per gli schieramenti di Tortolo e Birtig.
SAN VITO BEATO - Proprio a Prodolone il Tamai aveva perso la sua ultima gara, 14 partite or sono. Tredici risultati utili per le Furie e altrettanti sono i punti che mister Tortolo indica come quota salvezza. Quaranta punti (anche se ne potrà bastare una manciata in meno) per togliersi dagli impicci, essere soddisfatti e, senza sbottare tanto, mostrare cosa si è capaci di fare. Per la settima vittoria (tante quanto i pareggi), la Sanvitese sciorina un secondo tempo encomiabile. Il Torviscosa, che ne fa le spese, si ritrova sul penultimo gradino. È alla squadra della Bassa friulana che devono guardare i club regionali per fare i conti con i meccanismi di retrocessione-promozione dall'Eccellenza in giù.
© riproduzione riservata


06/01/2011 23:54
 
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A TREVISO Perna su rigore e Ferretti risolvono il match quando il pari sembrava già scritto

San Vito si arrende nel finale

La corazzata dell’ex Diego Zanin colpisce con un micidiale uno-due in Zona Cesarini
Giovedì 6 Gennaio 2011,

Giovedì 6 Gennaio 2011,
Treviso-Sanvitese2-0
GOL: st 45' Perna (rig.), 48' Ferretti.
TREVISO: Sartorello s.v., Cernuto 6, Brunetti 6, Ferronato 6.5, Biagini 6, Visintin 6, Bandiera 6 (st 30' Salgher s.v.), Spinosa 6 (st 41' Baldares s.v.), Ferretti 5.5, Torromino 5 (st 18' De Lorentiis 6.5), Perna 6. All. Zanin.
SANVITESE: Benedetti 5, Bassetto 6, Perissinotto 6, Mboup 6.5, Visalli 5, Lestani 5.5, Michieli 6 (st 46' Venier), De Cecco 6.5, Diaw 6 (st 37' Pagliara s.v.), Garlatti 5 (st 22' Calcagni 5), Monti 5.5. All. Tortolo.
ARBITRO: Moro di Latina 5.
NOTE: spettatori 797 (543 gli abbonati), per un incasso totale di 3mila 970 euro. Espulso mister Zanin (83’) per proteste. Ammoniti Biagini, De Cecco, Torromino e Bandiera.


TREVISO - Una squadra meno brillante e meno votata all'estetica conquista una sofferta vittoria e continua a dividere il primo posto in classifica con il Venezia. Rispetto alle precedenti esibizioni l’undici di Zanin (ex in campo e in panchina dei biancorossi ospiti) trova meno spazi, complice l’atteggiamento molto guardingo della Sanvitese. Di fronte ad una diga così granitica la corazzata stenta quindi a creare le "solite" occasioni, ma in zona Cesarini piega la fiera resistenza friulana.
Il Treviso parte bene, s’impossessa del pallino, ma fatica ad avvicinarsi al portiere Benedetti. Al 20' improvviso affondo di De Cecco: Sartorello blocca a terra. I veneti soffrono la velocità della Sanvitese e i pochi spazi. Così Perna cerca la conclusione dalla lunga distanza e il giovane Benedetti (17 anni) blocca in due tempi. Nella ripresa la musica non cambia. A Torromino, ben controllato, non riesce il colpo di genio per mettere i compagni in condizioni di calciare. I biancorossi pensano a difendere compatti e non ad attaccare, così i due portieri dormono sonni tranquilli. Al 18’ l'allenatore Zanin ha una felice intuizione mandando in campo De Lorentiis al posto di uno spento Torromino. La gara si ravviva e lo stesso nuovo entrato colpisce di testa. L'estremo ospite blocca sicuro. Poi ci prova Bandiera dalla lunga distanza (37’), Benedetti non trattiene e sulla corta respinta arriva ancora De Lorentiis che di testa realizza. Il direttore di gara annulla per fuorigioco. Il provvedimento fa nascere una forte contestazione e a pagare dazio è l'allenatore di casa, che viene allontanato dal campo. Proprio quando tutti si apprestano a lasciare lo stadio arriva il vantaggio. Ferretti viene atterrato in piena area proprio mentre sta calciando. L’arbitro fischia il fallo e il conseguente tiro dagli 11 metri. Con lo sguardo tutti i compagni cercano capitan Ferronato, rigorista ufficiale. Ma questi, dopo aver fallito gli ultimi due, non se la sente. Allora sul dischetto va Perna che trasforma, anche se Benedetti indovina l'angolo giusto.
Due minuti dopo arriva addirittura il raddoppio. Ferretti parte in contropiede e dopo una cavalcata di una trentina di metri chiama all'uscita l'estremo, trafiggendolo con un preciso colpo sotto e mandando in delirio la curva Di Maio. La ciliegina finale la mette lo speaker, annunciando le sconfitte di Sandonà Jesolo e Rovigo, anche se Tamai e Venezia continuano a non perdere colpi.
Giampaolo Zorzo

© riproduzione riservata
[Modificato da enricotv 06/01/2011 23:55]


08/01/2011 12:54
 
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CALCIO Serie D: Tamai e Pordenone salgono in rimonta
Sanvitese beffata da due gol veneti in Zona Cesarini

Herrera è un mago
Zambon fa il leone

Dario Perosa
Venerdì 7 Gennaio 2011,
Le furie inseguono, i ramarri non mollano, i fraticelli si arrendono. È la sintesi della prima del 2011 in Lega D. Il Tamai, pur non disputando una gara all'altezza delle precedenti, batte in rimonta un insidioso Montecchio (3-1) e resta nella scia delle due capolista Venezia e Treviso. È l'ennesimo vanto per il Borgo dei Miracoli: insidiare società di tradizione e dal recente passato professionistico. Il Pordenone (2-1 al Sandonà Jesolo, in rimonta nonostante l’inferiorità numerica) ruggisce per la prima volta, non soltanto nel corso del nuovo anno, ma anche dall'intera stagione. Una reazione d'orgoglio che lascia viva qualche timida speranza di risalita verso le posizioni top. Si arrende invece la Sanvitese al Tenni, colpita (0-2) nei minuti finali dall'ambizioso Treviso dell'ex trainer biancorosso Diego Zanin.
CUOR DI LEONE - Già, Riccardo Zambon: doppietta e assist per il terzo gol di Nonis. Nessuno sui gradoni del Comunale di Tamai ha pronunciato il nome di Azdren Llullaku, bomber dei rossi, appiedato per squalifica. «È il mio Tamai - gongola Gian Luca Birtig -, capace di volta in volta di pescare dalla panca uomini determinati. Riccardo è l'esempio lampante e non certo l'unico. Ho problemi di abbondanza, ma chi non vorrebbe averli? Adesso tutti mi chiedono - continua il tecnico - se vogliamo davvero puntare alla promozione. La cosa mi diverte e diverte pure i ragazzi. Noi - strizza l'occhio - giochiamo proprio per divertirci e divertire». Fino a questo momento sono riusciti in entrambi i propositi.
IL MAGO HERRERA - Entra lui, Eric Herrera, e trasforma il timido ramarro in feroce caimano. L'ingresso del panamense è la svolta di una gara che il Pordenone stava perdendo. Una manina ai neroverdi viene data anche dalle scelte di Bruno Tedino, che quando vede i colori della sua ex squadra perde la bussola. Di Battiston e dello stesso Herrera i gol del sorpasso.
LA CARAMELLA - L'avevano già scartata i fraticelli, dolce come un punto a Treviso. Invece è stata loro strappata di mano all'89’ da Perna (rigore) e ingoiata in chiusura di recupero da un contropiede di Ferretti.
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11/01/2011 10:13
 
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A SAN VITO Un’indomita Opitergina impegna a fondo l’undici di Tortolo

Biancorossi, un pari in rimonta
Lunedì 10 Gennaio 2011,
SAN VITO - Finisce con un pareggio tra due compagini che si sono presentate all’appuntamento con formazioni particolarmente rimaneggiate. Ambedue provenivano da altrettantre sconfitte. L'Opitergina era priva di Bardellotto, Martellotto, Favero (squalificati) e De Pandis (infortunato), mentre i locali hanno dovuto rinunciare ad Alberto Favaro. Prima mezz'ora giocata meglio dagli ospiti anche se la Sanvitese, pur senza fare grosse cose, riesce a contenere le folate offensive degli ospiti. Già al 7' Fardin si rende pericoloso, ma ci pensa Benedetti ad annullare il cross. Veneti ancora in avanti all'8' con Furlan, al 10' con Fardin e un minuto dopo con Martina (11'), senza però cogliere il bersaglio grosso. Al 16' Furlan sbaglia un gol praticamente già fatto. Poi (20’) altra grossa occasione sprecata dai veneti, con Dall'Acqua che di testa non arriva a deviare il preciso assist di Pasian. Benedetti ci mette una pezza. Al 29', proprio quando l'Opitergina sta esprimendo il pressing più consistente, giunge il gol della Sanvitese grazie a una deviazione di Michieli dopo un calcio d'angolo di Lestani.
La reazione dei veneti è immediata. Sempre su calcio d'angolo (di Paolucci per l'occasione), al 31' matura. È Dall'Acqua che gira la palla in rete con ottima scelta di tempo. Verso il finale (40') è sempre Michieli, con un tiro da fuori area, a sfiorare la traversa. La ripresa inizia con un botta e risposta tra le due squadre: prima ci prova la Sanvitese con Diaw, poi Furlan per i veneti cerca vanamente il gol del vantaggio. Monti al 19' è autore di una splendida deviazione di testa al volo, parata da Zarotti con altrettanta bravura. Molto bello anche l'assist di Garlatti. Al 25' fallo fuori area su Furlan. La punizione dai 22 metri calciata da Dall'Acqua si rivela un vero e proprio siluro, che s’infila nella porta difesa dal giovane Benedetti senza che l'estremo locale possa farci nulla. La reazione della Sanvitese non tarda e si concretizza al 35', grazie alla punizione concessa per un fallo di Artusi su Diaw. Calcia De Cecco, Mboup s’inserisce perfettamente offrendo su un piatto d'argento la sfera al compagno e lo stesso Diaw con tempismo gira in rete la palla del definitivo pareggio.
Nazzareno Loreti

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Lunedì 10 Gennaio 2011,
Sanvitese2
Opitergina2
GOL: pt 29' Michieli, 31' Dall'Acqua; st 26' Dall'Acqua, 35' Diaw.
SANVITESE: Benedetti 6, Bassetto 6, Perissinotto 6, Mboup 6, Visalli 6, Lestani 6.5, Michieli 7, De Cecco 6, Diaw 6.5 (st 45' Cucchiaro s.v.), Garlatti 6 (st 30 Calcagni 6), Monti 6.5. All. Tortolo.
OPITERGINA: Zarotti 6, Toso 6, Niero 6, Paolucci 6.5, Pasian 6, Artusi 6, Fardin 6 (st 15' Grava 6), Bettiol 6 (st 42' Panarotto s.v.), Dall'Acqua 7, Furlan 6, Martina 6. All. Tossani.
ARBITRO: Guarino di Caltanissetta 6.
NOTE: ammoniti Toso, Lestani, Benetti, Artusi e Grava. Angoli 5-5, Recupero: pt 1', st 3'. Spettatori 300.



12/01/2011 11:52
 
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Due punti in tre, addio sogni
Birtig (Tamai): «Chioggia più motivato». Bosi (Pordenone): «I miei non simulano»

Martedì 11 Gennaio 2011,
Sbattono il muso anche le furie (0-2 a Chioggia), nel giorno in cui nessuna delle regionali fa punteggio pieno. E domenica doppio derby, con le quattro friulgiuliane a incrociarsi tra loro. Scappa intanto il Treviso dell’ex sanvitese Diego Zanin: ha ragione al 95’ del Montecchio (2-1) e rimane solo in vetta a quota 40. Battuto il Venezia (37) a Este (2-3). Il Tamai resta terzo (33), ma distanziato di 7 lunghezze dalla vetta. Pordenone (1-1 con il Kras) e Sanvitese (2-2 con l’Opitergina) si "mangiano" il jolly in casa. I neroverdi (29) vedono così aumentare a 11 le distanze dal top. Appena un punto più sotto c’è la Sanvitese. Entrambe sono riassorbite dal centroclassifica. Condizione tutto sommato accettabile per Tortolo e soci, non certo per il team di Bosi.
ROSSI DA CASINÒ – Si ferma a 7 la serie positiva del Tamai. Fatale la trasferta a Chioggia. I lagunari avevanio già sconfitto le furie nell’andata (2-1). Fra i più deludenti proprio il bomber principe, il rientrante Azdren Llullaku. Una prestazione talmente sotto tono da far esclamare a Birtig a fine gara: «Llullaku? Dovevo toglierlo». Il tecnico ha poi spiegato la sconfitta: «Le motivazioni sono importanti, loro ne avevano più di noi». Non mancheranno sicuramente domenica, quando a Tamai ci sarà il derby con la Sanvitese.
NEROVERDI NERVOSI – Il Pordenone non riesce più a chiudere le gare in 11. Con il Kras si è fatto cacciare Sessolo, reo di aver colpito per vendetta un avversario a gioco fermo. Scontata l’espulsione, che ha lasciato i neroverdi in inferiorità numerica e favorito il pareggio del Kras. «Ai miei - ha detto Bosi, squalificato, in tribuna – non ho mai insegnato a simulare». In effetti Tiziani ha esagerato le conseguenze del gesto, ma è altrettanto vero che i ramarri devono sapersi controllare meglio. Domenica trasferta a Torviscosa.
BIANCOROSSI STANCHI – Gianni Tortolo accetta con serenità il pareggio con l’Opitergina. «Troppe assenze e condizione non ottimale – spiega -. In campo avevo tre ’92, due ’93, un ’90 e un ’91. Un punto è accettabile».
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18/01/2011 11:17
 
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Il Tamai cala un tris strepitoso
Doppietta di Llullaku e primo gol di Piperissa. La Sanvitese finisce il derby in nove

Roberto Vicenzotto
Lunedì 17 Gennaio 2011,
Tamai e Sanvitese cominciano alla pari per l'età media (22 anni) e sul numero attribuito ai capitani (Nonis e De Cecco, otto). La sfida finisce prima che passi un'ora di gioco, già con due gol di vantaggio delle Furie e due uomini in meno dei biancorossi ospiti. Alla fine arriva pure il primo gol di Piperissa in campionato ad arrotondare il derby di ritorno, pareggiando e restituendo le «scoppole» prese all'andata. La doppietta di Llullaku (pronta risposta alla scorsa domenica negativa a Chioggia) sovraccarica oltre modo il bis di cartoncini rossi estratti dal leccese Capilungo. De Cecco a metà primo tempo e Diaw ad inizio ripresa si sono visti il resto della partita dagli spogliatoi, dopo che lo stesso arbitro aveva lasciato correre fendenti pericolosi. Più che blasfemia, che il regolamento condanna, è parsa non accettata la lesa maestà nelle parole profferite. Dopo la manica larga nel non assegnare almeno un «giallo» per parte sui contrasti.
Partenza veloce, con imprecisioni all'ultimo passaggio, che fanno sfumare capovolgimenti e tiri in porta. Predilette le conclusioni sul primo palo, ma all'esterno del sacco. La prima annotazione concreta diventa l'espulsione di De Cecco, dopo brutto fallo subito a metà campo. 2' e il risultato parziale cambia. Di testa Llullaku sfrutta il rimpallo da salvataggio di Visalli sulla linea e ribadisce in rete. Dopo che la punizione di Nonis aveva visto Piccolo uscire, ma non catturare, con Spetic prontamente in agguato a colpire. La reazione sanvitese è un tiro di Lestani a lato. Il Tamai macina gioco sfruttando la superiorità numerica. Giglio (33') obbliga Piccolo al salvataggio in corner. Nonis su punizione dalla tre quarti (43') quasi sorprende il portiere, che si salva con affanno in due tempi. Ulteriore rammarico per gli ospiti è la traversa che, al 45', nega il gol su punizione a Lestani.
La ripresa si apre con l'allontanamento di Diaw, dopo essersi pigliato un giallo su fallo in prossimità della panchina di casa. Altri 2'e raddoppio. Piperissa crossa deliziosamente per la testa di Llullaku, che nessuno sorveglia in marcatura, mentre Piccolo resta piantato sulla linea di porta. Palla a rimbalzare nel sacco e 2-0. A questo punto le Furie amministrano, con melina oltre la metà campo. Al 24' Llullaku restituisce la cortesia a Piperissa, il quale trova la sua prima marcatura in campionato. Scende a sinistra quasi divertendosi il numero dieci, mette palla in centro e la testa dell'attaccante calabrese ex Pordenone arrotonda.
Il pubblico defluisce con largo anticipo, la partita di campanile è archiviata in un tempo e mezzo.
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Lunedì 17 Gennaio 2011,
Tamai-Sanvitese3-0
GOL: pt 24' Llullaku; st 6' Llullaku, 24' Piperissa.
TAMAI: Zanette 6, Cussigh 6 (st 21'Sandrin sv), Zuliani 6.5, Giglio 6.5, Politti 6.5, Giacomini 6, Maracchi 6, Nonis 6.5 (st 24' Zambon sv), Piperissa 7 (st 27' Godino sv), Llullaku 7, Spetic 6.5. All. Birtig.
SANVITESE: Piccolo 5, Bassetto 5, Perissinotto 5.5, Mboup 6, Visalli 6.5, Lestani 5.5, Michieli 5.5 (st 30' Geremia sv), De Cecco 5.5, Diaw 5.5, Cacurio 5.5, Monti 6. All. Tortolo.
ARBITRO: Capilungo di Lecce 5.5.
NOTE: ammoniti Giacomini, Lestani, Michieli, Diaw. Espulsi De Cecco (pt 22') e Diaw (st 4') per proteste. Terreno in discrete condizioni, spettatori 650 circa. Recuperi pt 1', st 3'.

I PIÙ E I MENO
Su De Cecco e Diaw
pesano le parole "storte"

Lunedì 17 Gennaio 2011,
CHI PIÙ

VISALLI: l'ex di turno dalla parte ospite è uno dei pochi a salvarsi nella Sanvitese. Energico e lucido sino alla fine. Esemplare.
LLULLAKU: può passare una domenica negativa, come a Chioggia sette giorni fa, ma non la seconda. Un gol comodo e facile, un altro più impegnativo e la restituzione del servizio al collega di reparto. Puntuale.
PIPERISSA: si dice che gli attaccanti devono sbloccarsi. A lui è capitato a metà gennaio, dopo lunga attesa. Ritrovato.
CHI MENO

PICCOLO: insolitamente insicuro e immobile, il portiere sanvitese non ha certo aiutato a limitare i danni. Se le palle in area piccola dovrebbero essere del numero uno, lui ne ha almeno un paio sulla coscienza.
DE CECCO - DIAW: si può recriminare sulla «sollecitudine» con cui l'arbitro ha estratto i cartellini rossi. Non sono però imberbi da non sapere che pesa più la parola storta, rispetto al contrasto (che spesso gli arbitri non sanno giudicare).
Ro.Vi.


GLI SPOGLIATOI Sanvitese: imprecazioni punite con troppo rigore
«Espulsioni eccessive»
Lunedì 17 Gennaio 2011,
TAMAI - Contenuta ed estremamente educata, ma decisa la contestazione da parte della Sanvitese sull’operato del signor Marco Capilungo che ha sbattuto due cartellini rossi sul naso di Andrea De Cecco e Davide Djily Diaw. «Per una imprecazione è stato espulso il nostro capitano – esordisce Daniele Visalli, ex furia -. Non è la prima volta che ci succede. Non è possibile che solo la Sanvitese sia così... maleducata. Nella ripresa, se non ho capito male – continua Visalli – c’è stata una situazione analoga dall’altra parte, ma evidentemente la terna non ha sentito. Due pesi – calca la mano – due misure. Il Tamai – ammette poi – avrebbe comunque meritato di vincere. Così è stato per loro più facile». Dello stesso avviso anche Paolo Gini. «A De Cecco è scappata la bestemmia – ha detto il presidente sanvitese – dopo aver subito un fallaccio. Poi la seconda espulsione ha chiuso il derby. Peccato perché abbiamo preso anche una traversa alla fine del primo tempo che avrebbe potuto riaprire la sfida».
Diversa ovviamente l’atmosfera fra i padroni di casa, che più che la doppietta di Llullaku festeggiano il primo gol stagionale di Claudio Piperissa. «Ho aspettato a lungo – ha detto il Pipe -, ma ho scelto la partita giusta per segnare. Un gol nel derby – sorride – dà più soddisfazione. Chi vincerà il campionato? Difficile – allarga le braccia – mettere il naso davanti a squadroni come Treviso e Venezia».
Da.Pe.
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