Russotto va in Cina: «E dopo diventerò il Ronaldo del Lecce»
«Mi esalto da seconda punta, nel ruolo del campione portoghese. Prima di partire per l'Olimpiade spero di passare in giallorosso».
Il Lecce chiama, Andrea Russotto risponde. Ormai mancano solo i dettagli che portano alla firma del contratto. Ma l'estroso giocatore romano già in settimana potrebbe legarsi al club di via Templari, con la formula del prestito (quasi 500 mila euro) e diritto di riscatto a titolo definitivo, per una quotazione di oltre cinque milioni. Dopo averlo trasferito, sempre in prestito, nelle ultime stagioni al Treviso (e prima alla Cisco Lodigiani), il Bellinzona vuole agevolare il salto di qualità del gioiellino strappato alla Lazio nell'estate 2004. «Allora si parlò di un mio tradimento nei confronti della società gestita da Longo dopo la presidenza Cragnotti dice Russotto, 20 anni, romano di Ponte Nuova, zona Mentana . Non mi fu proposto un contratto adeguato, così io e la Lazio facemmo, evidentemente, i rispettivi interessi economici».
Sono giorni importanti per lei: sta per cominciare la sua avventura nella nazionale Olimpica ed è a un passo dal Lecce.
«Sì, non vedo l'ora di svoltare. Casiraghi mi ha concesso una chance importante, non posso fallire. E, prima della partenza per la Cina, il 25 luglio, spero di essere già un giocatore del Lecce. Il mio procuratore Lionello Manfredonia mi ha informato della trattativa; magari si andrà per le lunghe, però voglio indossare la maglia giallorossa, per me sarebbe la grande occasione. Al rientro dalla Cina, spero il 24 agosto, dopo la finale, sarei già rodato per la nuova scommessa».
Fonte: Gazzetta dello Sport
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