I nostri ex

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centro storico
00lunedì 16 maggio 2011 19:34
ad ogni modo il sono un fenomeno aveva sicuramente una tonalità polemica e si attaccava a tutto il discorso di prima...mica voleva far intendere che pensava veramente di essere un fenomeno...pochissimi arriverebbero a tanto
Ultras Italia
00lunedì 16 maggio 2011 21:31
non so come facci ad allenare ancora in a. peccato solo che sia trevigiano.
Ultras Italia
00lunedì 16 maggio 2011 21:32
faccia ovviamente....
MoniGo
00martedì 17 maggio 2011 20:20
Quante secchiate di veleno su Cavasin da parte di Luca Pellegrini: "E' stata la ciliegina avariata su una torta nata male"
L'ex capitano blucerchiato mette anche in dubbio le lacrime di Palombo sotto la Curva Sud: "Se fossero davvero finte gli consiglierei di fare l'attore, non il calciatore...".

17/mag/2011 12.08.00

Luca Pellegrini è stato il capitano di quella Sampdoria che nel 1991 fu capace di vincere lo scudetto ed ora soffre terribilmente nel vedere la squadra blucerchiata retrocedere in Serie B: "Provo le stesse amarezze di tutti i tifosi, le stesse delusioni - ha ammesso l'ex difensore sulle pagine de 'Il Giornale' -. La rabbia è per l’atteggiamento della squadra, che ha confermato anche in questa ultima domenica quel che già si vedeva, cioè che la cosa sembrasse scivolargli addosso, eccezion fatta per il capitano Angelo Palombo. Finte le sue lacrime? Questo non lo so. Se fossero davvero finte gli consiglierei di smettere col calcio e fare l’attore. Sarebbe bravissimo e la sua carriera sarebbe più lunga. Comunque è stato l’unico ad andare sotto la gradinata Sud, gli altri ce li hanno dovuti portare. Solo il tempo potrà dimostrare chi ha ragione. A caldo si rischia di farsi scappare parole di troppo. Boskov diceva sempre di parlare a mente fredda".

Pellegrini boccia senza appello la scelta di Alberto Cavasin per il dopo-Di Carlo: "Questa stagione è stata tutta un disastro. Cavasin è stata la ciliegina avariata su una torta nata male - ha aggiunto l'ex capitano doriano -. Quando fu annunciato l’arrivo di Cavasin andai a SampTV, la televisione della società, a fare un quadretto molto chiaro di chi si erano messi in casa. Avevo avuto la sfortuna di averlo come allenatore. E poi il suo curriculum parlava da sé. A differenza di quello che ha più volte detto Edoardo Garrone, il figlio del presidente, secondo me qualcun altro c’era. Io avrei scelto Gigi Cagni, ha l'esperienza giusta".

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Cavasin rischia anche a retrocessione fatta, la Sampdoria potrebbe essere accompagnata in B da 'Ciccio' Pedone!
L'allenatore subentrato a Di Carlo potrebbe vedersi esonerato a 90' dal termine del campionato. In preallarme per la sostituzione, per la gara di Roma, l'ex centrocampista.

17/mag/2011 19.43.00
S
La Sampdoria, nell'ultima partita di campionato, purtroppo ininfluente vista la retrocessione matematica, potrebbe non essere guidata in panchina da Alberto Cavasin. Secondo un'indiscrezione de La Repubblica, l'allenatore subentrato a Di Carlo a campionato in corso potrebbe vedersi recapitato il benservito nelle prossime ore, in anticipo rispetto alla scadenza di Giugno.

In quel caso, all'Olimpico contro la Roma, la Sampdoria sarebbe accompagnata nell'ultimo passo verso la cadetteria da Francesco 'Ciccio' Pedone. L'ex ala blucerchiata, attualmente vice allenatore di Cavasin, e da tempo nello staff blucerchiato, sarebbe alla prima esperienza da capo allenatore.


www.goal.com/it/news/2/serie-a/2011/05/17/2490544/quante-secchiate-di-veleno-su-cavasin-da-parte...

www.goal.com/it/news/2/serie-a/2011/05/17/2491062/cavasin-rischia-anche-a-retrocessione-fatta-la-sa...
GigiBeghetto9
00domenica 29 maggio 2011 19:59
Varese 1-0 Piacenza con la 1^ rete in Serie B del 1° grande colpo del Corvo di questa stagione Enis Nadarevic... :D
enricotv
00lunedì 30 maggio 2011 09:44
Doppietta di Piovaccari che diventa così il CAPOCANNONIERE del campionato, con ben 4 gol di distacco nei confronti di Abbruscato, secondo (23-19); è incredibile come questo giocatore a Treviso, in 32 partite ha realizzato 4 gol, mentre altrove è (quasi) sempre andato in doppia cifra (Vittoria 10, San Marino 11, Ravenna 14, Cittadella 23).
TV DOSSON
00lunedì 30 maggio 2011 22:10
tripletta di Bocalon in Viareggio-Cosenza!
dart1972
00mercoledì 1 giugno 2011 11:53
Da www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/1011272/calcio-scommesse-sedici-arresti-in-tutta-ital...

Ex capitano Bari coordinava il gruppo
C'è anche l'ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, fra gli arrestati. Secondo quanto emerso dalle indagini, Bellavista sarebbe stato uno dei coordinatori dell'organizzazione. .........
MoniGo
00mercoledì 1 giugno 2011 15:55
QUADRINI in Siena-Sassuolo avrebbe convinto i compagni a perdere

MUSETTI non è indagato, solo gioca nella Cremonese.
zonastadio
00mercoledì 1 giugno 2011 17:44
Re:
MoniGo, 01/06/2011 15.55:

QUADRINI in Siena-Sassuolo avrebbe convinto i compagni a perdere

MUSETTI non è indagato, solo gioca nella Cremonese.


musetti non indagato perchè talmente scarso di suo, che i gol li sbagliava per davvero


MoniGo
00mercoledì 1 giugno 2011 17:46
www.corrieredellosport.it/calcio/2011/06/01-175983/%C2%ABPer+Siena-Sassuolo+45mila+euro+a+Quadrin...


«Per Siena-Sassuolo 45mila euro a Quadrini»
È attraverso il centrocampista che uno dei gruppi smantellati dall'inchiesta di Cremona ha combinato, secondo la ricostruzione della Procura, la partita tra Siena e Sassuolo del 27 marzo, finita 4-0

BOLOGNA, 1 giugno - È attraverso Daniele Quadrini, centrocampista di 31 anni, che uno dei gruppi smantellati dall'inchiesta di Cremona ha combinato, secondo la ricostruzione della Procura, la partita tra Siena e Sassuolo del 27 marzo, finita 4-0. Quadrini, contattato da Paoloni, uno degli arrestati, avrebbe accettato di 'lavorare' per la sconfitta del suo Sassuolo dietro un compenso di 45.000 euro, dicendo di aver coinvolto nella truffa anche i compagni di squadra Pomini, portiere, e Bianco, centrale difensivo.

La pianificazione sarebbe iniziata tre giorni prima quando Paoloni annuncia a Erodiani di aver chiuso l'accordo con Quadrini, al quale viene successivamente chiesto di poter garantire, oltre l'1 del Siena, prima l'over (ovvero un numero di gol superiore a 2,5), poi un doppio 1 su primo e secondo tempo. Ne nasce un susseguirsi febbrile di telefonate, una trattativa complessa di rilanci e nuove richieste, fino alla chiusura finale a 45.000 euro per il giocatore e la sicurezza che, in caso di fallimento, i soldi li avrebbe messi lui. La partita, però, va come pattuito con il Siena avanti 2-0 già all'intervallo: "Tranne il portiere che mi stava a fare incazzare, gli altri due veramente la sanno fare". "Un professionista, li hai visti i calci d'angolo? Non ne tira uno dentro", commentano Massimo Erodiani e Marco Pirani [SM=x397191] [SM=x397191]


ZakkTV
00mercoledì 1 giugno 2011 23:37
Con Quadrini coinvolto, a quanto pare, anche Paolo Bianco [SM=x397170]
Treviso 4ever
00giovedì 2 giugno 2011 13:37
Sempre peggio qua.. gente che non si avrebbe mai detto.. [SM=x397170]
ZakkTV
00sabato 4 giugno 2011 00:45
La Tribuna di Treviso


Nei guai anche due ex del Treviso


di Massimo Guerretta
zoom
Nei guai anche due ex del Treviso
TREVISO. Musetti «drogato» da Paoloni, Bellavista in carcere con l'accusa di aver coordinato l'impianto delle scommesse, Bressan finito ai domiciliari, Quadrini «ricompensato» con 45 mila euro per far perdere il suo Sassuolo. Ci sono una sfilza di ex giocatori del Treviso nel calderone dello scandalo calcioscommesse. A innescare l'inchiesta, suo malgrado, è finito Riccardo Musetti, attaccante del Treviso nel 2008-'09 - 32 presenze e 5 reti - che dopo l'amara esperienza in biancoceleste si è trasferito alla Cremonese. Lì ha ritrovato altri ex trevigiani come Gabriele Aldegani (portiere), Giovanni Fietta (mediano nato ad Asolo), Massimo Colacone e Massimo Coda (entrambi punte) oltre a Mirco Gasparetto, bomber di Crespignaga. Tutti estranei alla vicenda dal punto di vista giudiziario: è il loro ex compagno di squadra Marco Paoloni a diventare il protagonista. L'inchiesta è partita proprio dopo un malessere che ha coinvolto cinque giocatori, tra cui proprio Musetti, dopo Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010: le analisi fatte dal club avevano evidenziato la presenza di Lormetazepam nelle urine, con l'inevitabile denuncia in questura. Musetti, drogato con il sonnifero, accusò un malessere alla fine della partita: secondo il pm Di Martino fu proprio Paoloni a fargli bere l'ansiolitico. Ma la posizione più complicata, al momento, è quella di Antonio Bellavista, ex centrocampista del Treviso. Il mediano di Bitonto indossò la maglia biancoceleste agli esordi, nella stagione 1998-'99. Una sola stagione nella Marca - 24 presenze e una rete - prima di tornare al Bari. E' considerato il «coordinatore» dell'attività illegale: nella sua abitazione sono stati sequestrati atti e un computer. E' in carcere: nell'ordinanza di custodia cautelare si evidenzia che «il portiere Paoloni riceveva da Bellavista minacce e pressioni volte a indurlo ad adoperarsi per far rientrare i suoi creditori dagli investimenti illeciti da loro effettuati e persi per il mancato concretizzarsi dell'over (il tipo di scommessa, ndr) su Inter-Lecce». «Questo non è da sparargli, è proprio da ammazzarlo di botte». «Eh, ammazzarlo,
sì portatecelo qui che l'ammazziamo». E' una conversazione intercettata fra Manlio Bruni, un componente di un gruppo di scommettitori e Bellavista, in seguito a Benevento-Pisa del 21 marzo 2011. Secondo gli investigatori Paoloni - portiere del Benevento - avrebbe dovuto farsi segnare a ripetizione, ma la partita finirà 1-0. E solo una settimana dopo un altro match finisce sotto la lente d'ingrandimento: è Siena-Sassuolo, terminato 4-0. Secondo la procura è attraverso Daniele Quadrini, ala di 31 anni protagonista nel Treviso di Ezio Rossi e Luca Gotti, che uno dei gruppi smantellati dall'inchiesta di Cremona ha combinato il match. Quadrini, contattato da Paoloni, avrebbe accettato di «lavorare» per la sconfitta del suo Sassuolo per 45 mila euro, dicendo di aver coinvolto nella truffa anche i compagni Pomini e Paolo Bianco, altro ex difensore biancoceleste - che smentisce seccamente qualsiasi coinvolgimento nella vicenda - al quale è dedicato un club dei tifosi trevigiani. Secondo gli investigatori a Quadrini sarebbe stato chiesto di poter garantire, oltre l'1 del Siena, prima l'over, poi un doppio 1 su primo e secondo tempo. Dopo una trattativa complessa di rilanci e richieste, si trova l'accordo e la sicurezza che, in caso di fallimento, i soldi li avrebbe messi lui. «Tranne il portiere che mi stava a fare incazzare, gli altri due veramente la sanno fare». «Un professionista - riferito a Quadrini - li hai visti i calci d'angolo? Non ne tira uno dentro», commentano Massimo Erodiani e Marco Pirani, due figure chiave dell'organizzazione. L'attendibilità delle loro parole resta al vaglio.
Paolone Treviso News
00sabato 4 giugno 2011 11:01
sono più di due ragazzi:

QUADRINI che sembra aver coinvolto anche PAOLO BIANCO
BELLAVISTA ex giocatore del Treviso
BRESSAN trevigiano doc
...e chi più ne ha più ne metta...
ZakkTV
00domenica 5 giugno 2011 23:23
da www.ilgazzettino.it

Bolzano. Follia del portiere del Südtirol:
testata al 95', rigore e retrocessione

La squadra si era ormai salvata a Ravenna, ma Zomer ha
provocato il penalty senza alcuna ragione e si è fatto espellere


BOLZANO - Incredibile a Ravenna. Il Südtirol perde la salvezza in Lega Pro per una follia del suo portiere. Al 50' del secondo tempo, a partita ormai finita, Davide Zomer, estremo difensore della squadra di Bolzano, esce sui piedi di Lapadula in area, agguanta la palla, si rialza e colpisce con una testata il giocatore del Ravenna. L'arbitro lo espelle ed assegna il calcio di rigore al Ravenna. Chianese trasforma (in porta per il Sudtirol il difensore Cascone) e il Ravenna si salva.
Domenica 05 Giugno 2011 - 21:20 Ultimo aggiornamento: 22:02


[SM=x397166]

Zomer [SM=x397209] Comunque il Ravenna va giù lo stesso se c'è una giustizia sportiva, per non parlare di un possibile fallimento (che non auguro a nessuno).
ZakkTV
00domenica 5 giugno 2011 23:43


Ma i diversamente italiani hanno anche un proprio canale Rai? [SM=x397164] [SM=x397166]
enricotv
00domenica 5 giugno 2011 23:46
Io mi sparerei.
Fede1991
00lunedì 6 giugno 2011 00:26
Si sarà venduto la partita. Da notare anche la grande uscita al minuto 1:05. Avrà pensato "se non segnano così cosa posso fare di più?". e ce l'ha fatta! :-)
GigiBeghetto9
00giovedì 9 giugno 2011 16:42
Lele Pasa nuovo allenatore del Padova Primavera

Ale De Poli nuovo allenatore dell'Union Quinto
enricotv
00giovedì 9 giugno 2011 21:38
Carlo Osti nuovo direttore sportivo del Lecce.
ZakkTV
00venerdì 10 giugno 2011 17:09
E' partita la trevigianizzazione del Lecce: sponsor Veneto Banca, soci mister Geox e un altro che non ricordo [SM=g2172020]
Tiz_76
00venerdì 10 giugno 2011 18:13
Re:
ZakkTV, 10/06/2011 17.09:

E' partita la trevigianizzazione del Lecce: sponsor Veneto Banca, soci mister Geox e un altro che non ricordo [SM=g2172020]



non sapevo di questa entrata di geox nel calcio: ovviamente auguro al lecce un futuro pieno di successi... [SM=x397215]
ZakkTV
00sabato 11 giugno 2011 23:47
Grande giornata oggi al Tenni per i nostalgici...tra i tanti ex (i più anzianzi degli anni '50 e '60), ho avuto modo di conoscere uno che non a Treviso ma in una piazza vicina ha scritto una pagina storica del calcio italiano, Franco Bergamaschi, protagonista in maglia gialloblu di quella famosa "fatal" Verona-Milan che costo lo scudetto ai diavoli rossoneri.



www.storiedicalcio.altervista.org/franco_bergamaschi.html

FRANCO BERGAMASCHI

DA RE DEL MERCATO AL CASELLO


Protagonista della «fatal Verona», finì al Milan ma non sfondò:
«Nessun rimpianto, ma mi farei pestare meno i piedi»
Questa, in fondo, è la storia di un'inversione a U meno brusca e definitiva di un 5-3 fatalmente decisivo per uno scudetto e dell'estate che cambiò una vita...
Franco Bergamaschi il 20 maggio 1973 fu uno dei protagonisti della sconfitta del Milan a Verona, da allora diventata appunto «fatale» perché costò lo scudetto della stella ai rossoneri.
Bergamaschi aveva 22 anni ed era uno dei talenti più interessanti del calcio italiano.
Giocò una gran partita contro la squadra di Rocco e pochi mesi dopo, conteso fra rossoneri e Juve, finì proprio a Milano a suon di milioni (420): fu il giocatore più pagato del calciomercato 1973.

Giocò dignitosamente un anno a San Siro, ma il suo rendimento fu comunque al di sotto delle aspettative. Scese in B, poi riemerse, facendo ancora tanta serie A (187 presenze in tutto) col Foggia, ancora col Milan e di nuovo con il suo Hellas. Un brutto infortunio, a 30 anni, lo costrinse a giocare nelle serie minori il finale di carriera.

Oggi Franco Bergamaschi sta seduto di fronte ai ricordi come una domanda davanti a una risposta fuori tempo massimo. Il pallone è lontano dal casello autostradale di Sommacampagna dove «el bocia» (come lo chiamava Rocco) lavora dal '90. Da San Siro alla A4 la strada può essere lunga e tortuosa più di quanto non si creda, anche se certo non fatale. Insolita, però, quello sì.
«Non ho rimpianti» ti marca subito stretto lui, che era una mezzala e non era abituato a difendersi: «Non dico di essere stato fregato, ma all'epoca, senza procuratori, le trattative le facevamo noi. Io ero timido, giocavo solo per puro divertimento. E mi davano meno che potevano. Se tornassi indietro, magari mi farei pestare un po' meno i piedi. Quello che non cambierei mai è l'approccio che ho sempre avuto con lo sport: divertimento e basta».

Franco aveva talento da vendere: «Piedi molto buoni, in effetti. E correvo anche molto. Nel '73 vinsi il trofeo (assegnato dal quotidiano «La Notte») come miglior centrocampista. Davanti a Fabio Capello e Faloppa».
Niente male. Niente male anche in Under 21 e 23, con Oriali, Pulici e Bordon.
Patron Garonzi se lo coccola, Rivera lo vedrebbe bene al Milan e lui nella domenica in cui i rossoneri dovevano vincere lo scudetto gioca come sa. Senza calcoli. Per Franco è il lasciapassare verso Milano, dopo tre stagioni in A con l' Hellas (aveva esordito nel '70, a 19 anni).
Testo di Paolo Tomaselli
LA SCHEDA:
Franco Bergamaschi è nato a Verona il 09/02/1951. Iniziò la sua parabola agonistica nell’Hellas Verona. Sin dall'esordio trovò subito spazio tra gli undici titolari distinguendosi come uno dei centrocampisti più rifiniti del momento, tanto da guadagnarsi la convocazione dapprima nella Under 21 di Vicini e poi nell'Under 23 di Bearzot. Nel 1973-74 il passaggio al Milan dove però il centrocampista veneto non sempre riuscì ad esprimersi al meglio. Ceduto in prestito l’anno successivo al Genoa, Bergamaschi ritornò in rossonero solo dopo un anno ma per trascorrervi una stagione da riserva, solo 5 presenze nel 1975-76.
Nel 1976-77 venne ceduto al Foggia dove tornò ai livelli di rendimento che gli erano usuali contribuendo alla promozione in serie A della squadra pugliese. Nel 1978/79 il suo ritorno a Verona che coincise però con la retrocessione dei gialloblu. Scese in B rimanendo fedele ai colori gialloblù ancora per una stagione. A seguire un campionato con il Cesena per chiudere infine la sua attività agonistica nel Rimini.
«Mi trovai abbastanza bene, ma pagai l'annata negativa della squadra (come Rocco, che fu esonerato, ndr). Forse dovevo essere più determinato. In campionato comunque la squadra non andò come doveva. Segnai un gol in 18 partite: a San Siro contro il mio Verona. Faticai a esultare. In Coppa arrivammo comunque in finale e giocai quasi tutte le partite».

E fu decisiva, la mezzala bionda con gli occhi chiari. In finale però vinse il Magdeburgo e la stagione finì con un' inerzia che non prometteva bene. «Potevo giocare di più, ma non protestavo comunque mai. Poi arrivò una telefonata: "Ti abbiamo prestato al Genoa"».

In Liguria la giovane stella non cade, ma non ha modo di esplodere. Meglio il Foggia, con Del Neri e Domenghini, che gli farà anche da testimone di nozze a Verona, dove oggi vive con la moglie Antonella. «A Cesena in B mi fratturai tibia e perone. Poi ho giocato a Treviso, Rimini e ho chiuso al Modena a 35 anni». E dopo? «Tra oggi e quegli anni c'è un abisso negli ingaggi dei giocatori. Io i miei capricci me li sono tolti, non ho certo fatto una vita da frate. Ma avendo giocato a calcio per passione non mi andava poi di rimanere nell'ambiente. Non sono sceso mai a patti con nessuno e non ho niente da rimproverarmi».

Qualcuno però lo stuzzica, com'è ovvio, perché, dicono, è stato ed è troppo schivo, silenzioso. «Apparivo pochissimo, sui giornali e in tv. Ma ancora oggi al casello qualcuno si ferma, mi riconosce e mi guarda stupito. E lo capisco anche. Tanti però mi fanno semplicemente i complimenti per quello che ho fatto».
Senza trarre una lezione su un campione che poteva dare magari qualcosa in più al calcio e a se stesso. «Non lo so. So solo che non avrei mai accettato una "grande" per poi non giocare, come oggi fanno in molti. Prendevo la metà dei soldi, pur di correre dietro a un pallone. C'erano sacrifici, tra ritiri e allenamenti, ma mi sentivo un privilegiato: giocare a calcio non è un lavoro».
Dopo, un' occupazione vera bisognava quindi cercarsela.
«Ho gestito una tabaccheria per un paio di anni, ma non faceva per me. Dal '90 lavoro per le Autostrade».

LA SCHEDA:
Franco Bergamaschi è nato a Verona il 09/02/1951. Iniziò la sua parabola agonistica nell’Hellas Verona. Sin dall'esordio trovò subito spazio tra gli undici titolari distinguendosi come uno dei centrocampisti più rifiniti del momento, tanto da guadagnarsi la convocazione dapprima nella Under 21 di Vicini e poi nell'Under 23 di Bearzot. Nel 1973-74 il passaggio al Milan dove però il centrocampista veneto non sempre riuscì ad esprimersi al meglio. Ceduto in prestito l’anno successivo al Genoa, Bergamaschi ritornò in rossonero solo dopo un anno ma per trascorrervi una stagione da riserva, solo 5 presenze nel 1975-76.
Nel 1976-77 venne ceduto al Foggia dove tornò ai livelli di rendimento che gli erano usuali contribuendo alla promozione in serie A della squadra pugliese. Nel 1978/79 il suo ritorno a Verona che coincise però con la retrocessione dei gialloblu. Scese in B rimanendo fedele ai colori gialloblù ancora per una stagione. A seguire un campionato con il Cesena per chiudere infine la sua attività agonistica nel Rimini.
enricotv
00domenica 12 giugno 2011 11:33
Su wikipedia non risulta nemmeno che abbia giocato col Treviso...
ZakkTV
00domenica 12 giugno 2011 11:45
Re:
enricoutv83, 12/06/2011 11.33:

Su wikipedia non risulta nemmeno che abbia giocato col Treviso...




Ho visto, ma è sbagliato.
ZakkTV
00domenica 12 giugno 2011 14:00
da www.ilgazzettino.it

IERI, OGGI E DOMANI

Treviso, maxifesta per la promozione


Domenica 12 Giugno 2011,
TREVISO - (G.P. Zor.) - Ad arricchire la finale per lo scudetto di serie D c'erano anche una quarantina di ex calciatori del Treviso che hanno festeggiato la promozione in Lega Pro e con loro molti tifosi anche se, alla fine, i più felici erano proprio loro a tal punto che sembravano dei liceali alla conclusione dell'anno scolastico.
«L'ultimo anno di serie B - dice Franco Bergamaschi ora allenatore di tecnica di base nel Verona - sono venuto a vedere una partita ma entrare in questo stadio è sempre una forte emozione».
«Se una di queste due squadre - aggiunge Bepi Galtarossa, indicando Cuneo e Perugia - giocassero contro quella squadra che con Giacomini vinse nel 1974-75 la serie D, perderebbe con almeno quattro gol di scarto. Vi dico la squadra: Da Ros, Schugur, Cavasin, Colusso, Frandoli, Cusinato, De Bernardi, De Biasi, Speggiorin, Zambianchi e Osellame. Che dite?»
Di questa squadra faceva parte anche Gianni Tomasini «il Biondo» di Pordenone. «Questo invito di Corvezzo - dice - mi ha fatto piacere perché mi ha permesso di ritrovare i vecchi amici e di festeggiare assieme la promozione del Treviso in C proprio come noi quasi trent'anni fa»
MoniGo
00domenica 12 giugno 2011 22:37
MAVILLO GHELLER in SERIE A col NOVARA!
GigiBeghetto9
00domenica 12 giugno 2011 22:56
Col Novara vanno in Serie A: Mavillo Gheller, Matteo Centurioni, titolare all'andata e in campo nell'ultimo quarto d'ora stasera, Mark Strukelj allenatore in 2^...

Tarvisium
00lunedì 13 giugno 2011 10:12
ezio rossi pare sarà il nuovo allenatore del cuneo... beo!
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