da www.ilgazzettino.it
«Il guaio del Treviso? Troppa serenità»
Mister Pillon chiude un anno disastroso: «È bene per qualcuno cambiare aria. Io in discussione? Sempre»
Treviso
Non poteva finire peggio di così il 2007 per il Treviso che nonostante gli squilli di tromba che si sentivano in estate dopo una sontuosa campagna acquisti, si vede chiudere il 2007 al quart'ultimo posto molto distante dagli obiettivi iniziali che parlavano invece di serie A. Le ultime due giornate, con il Bari in casa e a Cesena, avrebbero dovuto rappresentare un trampolino di lancio per la squadra di Bepi Pillon invece sono costate due sonore sconfitte che l'hanno nuovamente ridimensionata.
«Un 2007 negativo in tutti i sensi è l'analisi del tecnico- e mi aspettavo molto di più da tutti i giocatori sia tra quelli arrivati in estate che tra quelli confermati».
Si può parlare di campagna acquisti fallimentare?
«Assolutamente no perché credo che la qualità dei singoli sia superiore alla media delle altre squadre di serie B».
Guardando la classifica non si direbbe
«Ci sono molte componenti che determinano il rendimento di un atleta probabilmente lavorare in un ambiente tranquillo come quello di Treviso invece di farli giocare con la massima serenità qualcuno può averne risentito inoltre una precaria posizione di classifica non ha aiutato il gruppo».
Dopo la sconfitta di Cesena ha dichiarato che se sarà ancora lei l'allenatore del Treviso, una decina di giocatori dovranno andarsene. Lo conferma?
«Sono stato frainteso perché ho solamente detto che alcuni giocatori dovranno fare le valige e andare in una piazza dove possono giocare con maggior continuità. Credo comunque di non aver offeso nessuno anzi lo ritengo normale vista la posizione di classifica».
La società non sembra però intenzionata a spendere altri soldi
«Non ho nessuna intenzione di far spendere soldi alla proprietà, anzi».
Qual è la delusione maggiore?
«Tutti noi ci aspettavamo molto di più da questo gruppo ma sono convinto che mettendo le cose a posto possiamo far bene e se ci salveremo avremo un grande futuro davanti a noi».
Ha mai temuto di essere esonerato?
«Ho una certa esperienza per sapere che nel nostro lavoro la minaccia dell'esonero è sempre dietro l'angolo se non ci sono i risultati ma ho sempre sentito attorno a me la fiducia della società anche se ritengo sia giusto che venga messo in discussione».
In quale reparto si deve intervenire maggiormente?
«Senza dubbio in difesa perché non è possibile subire 31 gol per una squadra come la nostra».
Russotto sarà ceduto o esploderà con la maglia biancoceleste?
«Andrea ha grandi qualità ma deve cambiare nell'atteggiamento altrimenti non diventerà mai un calciatore. Ne parlerò con la società e poi decideremo».
Si parla di un Gardini dimissionario perché deluso dalla squadra. Cosa ne pensa?
«Siamo tutti responsabili di questa brutta situazione e queste cose le avrà dette perché amareggiato».
Giampaolo Zorzo