NBA 2008/2009

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ZakkTV
00sabato 23 maggio 2009 12:18
Inatanto Cleveland-Orlando 96-95 [SM=x397153] ...ancora un punto di differenza, stavolta a favore dei Cavs. Che equilibrio [SM=x397152]
enricotv
00sabato 23 maggio 2009 13:55
Orlando era sotto 20-43 nel secondo quarto...
Poi lenta ma inesorabile rimonta e aggancio a pochi minuti dalla fine e punto a punto fino a 1 secondo dalla fine quando Turkoglu sembrava aver messo il canestro della vittoria, ma LeBron James tira fuori dal cilindro un canestro formidabile da 3 a fil di sirena.

Ha vinto Cleveland ma la mia convinzione è che passerà Orlando, perchè più squadra.
Anche in una serata come ieri dove Howard ha giocato male, ha rischiato (e probabilmente meritava) di vincere.
ZakkTV
00sabato 23 maggio 2009 14:04
Re:
enricoutv83, 23/05/2009 13.55:



Ha vinto Cleveland ma la mia convinzione è che passerà Orlando, perchè più squadra.
Anche in una serata come ieri dove Howard ha giocato male, ha rischiato (e probabilmente meritava) di vincere.




Su questo non c'è dubbio, per tutta la stagione, anche nei momenti di crisi, Orlando ha dimostrato di essere più squadra di tutte le altre franchigie. Nonostante abbia il suo fenomeno, non è Howard dipendente come Cleveland lo è di LeBron.
enricotv
00sabato 23 maggio 2009 14:16
Re: Re:
ZakkTV, 23/05/2009 14.04:




Su questo non c'è dubbio, per tutta la stagione, anche nei momenti di crisi, Orlando ha dimostrato di essere più squadra di tutte le altre franchigie. Nonostante abbia il suo fenomeno, non è Howard dipendente come Cleveland lo è di LeBron.

Resta il fatto che trovare una serata no di LeBron James anche in una serie al meglio delle 7 partite è una cosa più unica che rara... [SM=x397155]
ZakkTV
00domenica 24 maggio 2009 12:06
da www.gazzetta.it

Kobe risponde a LeBron
Lakers di nuovo sul 2-1


NEW YORK, 24 maggio 2009 – Kobe Bryant risponde a distanza a LeBron James (autore del più grande canestro della sua carriera alla fine di gara-2 contro i Magic) e riporta i Lakers in vantaggio 2-1 nella durissima serie con i Nuggets con un finale di gara da grande campione.

Denver Nuggets-L.A. Lakers 97-103

Kobe Bryant non segna come LBJ all’ultimo secondo, ma la sua tripla d’autore in faccia a JR Smith a 1’08” dalla fine di gara-3 è fondamentale per un successo catturato con immensa fatica. “Una grande sensazione - dice Bryant sul silenzio assoluto sceso nell’arena dopo il suo canestro chiave -. È ancora più bello di quando segni davanti al tuo pubblico. In un ambiente ostile tutti vogliono vederti fallire e quando riesci ad ammutolire la folla è un grande feeling”. Il 5/6 dalla lunetta di Bryant nel finale e il 2/2 di Ariza contribuiscono a procurare la vittoria ai Lakers.

LA PARTITA — Dopo il +4 di Denver alla fine del primo tempo, nel terzo quarto la partita si incattivisce e il finale del quarto vede Denver trovare il massimo vantaggio di 8 lunghezze (79-71) grazie a due triple di Smith. La seconda gli procura però un fallo tecnico per aver provocato verbalmente il suo avversario Vujacic. Tecnico che permette a Bryant di iniziare il quarto periodo con un tiro libero realizzato, e dal quel momento i Lakers partono in missione per fare lo sgambetto ai Nuggets e riprendersi il vantaggio del campo. Prima si affidano a Pau Gasol in post basso (lo spagnolo segna 8 punti nell’ultimo quarto), poi arriva il momento di Trevor Ariza che per fortuna dei Lakers torna in campo quando conta dopo alcuni minuti trascorsi in spogliatoio in seguito a una brutta caduta. I Lakers vanno in testa con una tripla di Ariza (80-81) che replica poco dopo per un nuovo sorpasso (85-86). Chauncey Billups completa un gioco da 4 punti (tripla dall’angolo con fallo di Bryant) e Denver è di nuovo a +3 a 4’50” dalla fine. Ma l’ennesimo sorpasso, quello definitivo, è opera di Kobe Bryant, che non perdona nel finale riuscendo a non farsi condizionare dalla marcatura fisica di Smith. Bryant raccoglie la sfida e vuole il pallone nelle sue mani a tutti i costi, e in un minuto realizza 8 punti sufficienti ai Lakers per vincere gara-3.

melo fuori — Carmelo Anthony esce con 6 falli nell’ultimo minuto e chiude con 21 punti, ma solo 3 nel secondo tempo, la sua gara meno brillante dei playoff. I Nuggets, come nella sconfitta di gara-1, perdono compostezza nel finale e in una serie tanto combattuta (ogni gara è stata decisa nell’ultimo minuto) questo problema potrebbe far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei Lakers. L’imputato principale è Kenyon Martin, autore di un passaggio sconsiderato per Anthony dalla rimessa a 36” dalla fine, finito nelle mani veloci del solito Ariza che Melo deve fermare con il suo sesto fallo per impedirgli un contropiede facile. “Non mi sono arrabbiato tanto per il sesto fallo quanto per la rimessa sbagliata - afferma Anthony sul suo triste ritorno in panchina -. Appena ho visto il pallone arrivare ho pensato a gara-1. Stessa situazione. Comunque siamo ancora pieni di fiducia e motivati a vincere questa serie”. Ancora Martin manda in lunetta Bryant per il +4 Lakers con un fallo evitabile, visto che l’avversario era finito intrappolato in un ottimo raddoppio dei Nuggets. Denver ha nell’intensità e nella provocazione una delle sue armi migliori, e spesso riesce ad innervosire gli avversari con trucchetti vari, ma a volte esce dalle righe e l’arma si rivela a doppio taglio. I Nuggets, che non perdevano in casa dal lontano 9 marzo, venivano da 16 vittorie casalinghe di fila. Denver chiude con 5/27 da tre, mentre i Lakers vanno male ai liberi (31/45). Kobe Bryant realizza oltre 40 punti per la seconda volta nella serie (e nona in gare di playoff), finendo sfinito per il considerevole sforzo. Una cosa è certa: in entrambe le finali di conference, i giocatori stanno lasciando tutto sul campo e fa impressione vedere Bryant, nell’intervista televisiva subito dopo il fischio finale, costretto a parlare piegato su se stesso, senza più fiato. Sarà l’effetto dell’altitudine.
Denver: Anthony 21 (4/13, 12/14 tl), Billups 18 (5/15), Andersen 15, Nene 13, Jones 10. Rimbalzi: Martin e Andersen 7. Assist: Billups 7.
L.A. Lakers: Bryant 41 (12/24, 15/17 tl), Gasol 20 (7/12), Ariza 16, Odom 8. Rimbalzi: Gasol 11. Assist: Bryant 5.

Adriana Galimberti


Ristabilito il vantaggio nel fattore campo. E penso che succederà anche dall'altra parte, con i Cavs che (purtroppo) vinceranno almeno una partita ad Orlando.
MoniGo
00domenica 24 maggio 2009 17:56
Ahi ahi Denver ha gettato al vento una bella occasione... Sono cose che si pagano. Bryant è stato grandioso ieri notte, CaMMelo si è cagato addosso in tutto il secondo tempo.
enricotv
00domenica 24 maggio 2009 20:19
E' stanotte gara 3 Orlando-Cleveland?
ZakkTV
00domenica 24 maggio 2009 20:57
Re:
enricoutv83, 24/05/2009 20.19:

E' stanotte gara 3 Orlando-Cleveland?




Penso sia così, si gioca ogni due giorni.
Fede1991
00domenica 24 maggio 2009 21:09
Sì giocano stanotte. Non so se la facciano su Sky e non ho voglia di andare a controllare. Comunque per chi volesse, ore 02.30 in streaming su www.rojadirecta.org
MoniGo
00domenica 24 maggio 2009 22:49
sì, credo sia su Sky, ma non ho controllato-
enricotv
00domenica 24 maggio 2009 23:20
Non è su sky.
MoniGo
00lunedì 25 maggio 2009 00:42
Infatti...fa niente, ci penserà il fiume a portare consiglio.
ZakkTV
00lunedì 25 maggio 2009 13:26
da www.gazzetta.it

Hai visto Cleveland?
Orlando fa sul serio


I Magic passano a condurre la serie 2-1 grazie a una bella prova di squadra e al micidiale 14/19 di Howard dalla lunetta. Ai Cavaliers non bastano i 41 di LeBron James: pagato un 37% dal campo. Tanti falli

NEW YORK, 25 maggio 2009 – Gli Orlando Magic passano a condurre 2-1, limitando i Cleveland Cavaliers al 37% dal campo in una gara-3 costellata dai falli. Vittoria per 99-89 in una partita in cui LeBron James realizza 41 punti, con 11/28 al tiro e 18/24 dalla lunetta. Determinante il 14/19 di Dwight Howard nei liberi. In gara-3, LeBron James perde il tocco magico che aveva salvato Cleveland dallo 0-2 e in una serata disgraziata in attacco di tutta la squadra, arriva la seconda sconfitta nella serie. Dwight Howard viene limitato a soli 28’ di gioco per problemi di falli, e viene agganciato dai difensori dei Cavs a ogni tentativo di tiro, guadagnandosi così il suo stipendio con un importante 14/19 dalla lunetta che non poteva arrivare in un momento migliore. Gli arbitri limitano l’impiego di Howard a soli 10’ nel primo tempo fischiandoli 3 falli, e Anthony Johnson fa lo stesso con Mo Williams (11’) che mette temporaneamente fuori uso con una gomitata accidentale a un occhio. LeBron (18 punti a metà gara) è letale quando parte in penetrazione, ma sparacchia da fuori e i Magic possono essere soddisfatti per il suo 5/14.


Orlando, per la prima volta nella serie, parte forte e con i canestri di Alston, che segna 11 dei primi 22 punti dei Magic, prende il primo discreto vantaggio (22-13). La partita è spezzettata e stenta a carburare, tra palle perse e i numerosi falli fischiati. Le tante interruzioni in teoria favoriscono il gioco di Cleveland, ma Orlando fra mille difficoltà riesce ad andare al riposo avanti 42-41, grazie anche alla presenza di Gortat, autore di due stoppate sulle penetrazioni di James nel secondo quarto. Questo malgrado Orlando non abbia nulla da Turkoglu (0/5 nel primo tempo), incapace di sfruttare il mismatch con West che gli rende chili e centimetri. Nel terzo quarto, i Magic provano ad allungare con buone scelte di tiro in attacco e Howard di nuovo a dominare sotto canestro. Dopo tre quarti il punteggio è 68-63, e Cleveland continua a litigare con il canestro (38%).

in pugno — Orlando amministra il vantaggio nell’ultimo quarto, aiutata dai mattoni dei Cavs che non raddrizzano la mira nemmeno nel quarto periodo (7/21). Howard invece segna 8/10 ai liberi negli ultimi 6’, mentre LeBron sbaglia due liberi importanti a 2’ dal termine sul punteggio di 92-86, dopo aver subito un fallo dubbio da Pietrus, che pare più sfondamento del prescelto. Nemmeno con gli aiuti arbitrali Cleveland riesce a raggiungere Orlando. L’ultimo canestro in azione dei Cavs avviene a 2’33” dalla fine (layup di James e quinto fallo di Howard). Ancora James segna gli ultimi tre punti di Cleveland dalla lunetta (94-89) dopo un fallo inesistente di Howard (il sesto) che trova solo il pallone sul tiro di LBJ da tre. Ma ormai Orlando sa di avere in pugno la partita e negli ultimi trenta secondi si assicura un successo meritato con 5 tiri liberi. Cleveland chiude con il 37% totale e 5/26 da tre (1/8 di James, 3/10 di Williams e 0/3 di Ilgauskas).

batterli e basta — La panchina realizza solo 8 punti, mentre Mickael Pietrus da solo ne mette 16 e continua ad essere un giocatore chiave per il successo dei Magic (per il francese anche 6 rimbalzi, 2 stoppate e 2 recuperi). In difesa, Pietrus fa lavorare James su ogni possesso e in attacco porta un tocco di imprevedibilità in più. Turkoglu si sblocca con il suo primo e unico canestro dal campo (1/11) a meno di 4’ dal termine, ma nel secondo tempo contribuisce al successo creando per i compagni. In una sfida piena di contatti duri, Howard, Ilgauskas e Varejao escono per raggiunto limite di falli. Orlando chiude con 39/51 dalla lunetta (19/23 nell’ultimo quarto) e Cleveland con 26/35 (LeBron commette 5 errori nell’ultimo quarto). I Cavs adesso hanno capito che Orlando fa sul serio e possono ritenersi fortunati di non essere sotto 0-3. Se LeBron James e compagni ambiscono a conquistare il titolo, una prestazione come quella di gara-3 è inaccettabile. Dwight Howard commenta così la vittoria dei Magic: “Abbiamo continuato a lottare fino alla fine. Non possiamo preoccuparci dei fischi arbitrali, non possiamo preoccuparci di nulla. Dobbiamo solo batterli”. Howard, che si è visto fischiare un fallo tecnico da Joey Crawford, si trova ora nella stessa situazione di Kobe Bryant. Entrambi i giocatori hanno raccolto 5 tecnici nel corso dei playoff e devono fare attenzione perché al settimo tecnico scatta una sospensione automatica per un turno.

Orlando: Howard 24 (5/8, 14/19 tl), Alston 18 (6/13), Pietrus 16, Lewis 15, Turkoglu 13. Rimbalzi: Turkoglu 10. Assist: Turkoglu 7.
Cleveland: James 41 (11/28, 18/24 tl), Williams 15 (5/16), West 12. Rimbalzi: Ilgauskas 9. Assist: James 9.

Adriana Galimberti
enricotv
00lunedì 25 maggio 2009 14:17
Fa sul serio?
Orlando è una squadra, Cleveland è LeBron James, e anche se è il più forte giocatore dai tempi di Micheal Jordan, potrebbe non bastare.
Stanotte vittoria senza anche grossi patemi.
Mi chiedo una cosa: Howard non può riuscire a gestirsi meglio i falli?
Ha un minutaggio limitatissimo a causa di questo problema.
ZakkTV
00lunedì 25 maggio 2009 14:33
Io leggendo i giornali ho sempre avuto l'impressione che tutti abbiano una simpatia per Cleveland, o meglio, LeBron. Mi spiego meglio. Sembra che la finale debba essere ad ogni costo tra Cavs e Lakers perchè significherebbe LA sfida tra le due star NBA. Passando a Orlando, Howard ha ancora qualche problema, ma è in netto miglioramento. Per esempio rispetto alle Olimpiadi ha fatto progressi tecnici notevolissimi, grazie anche al suo carattere.
MoniGo
00lunedì 25 maggio 2009 15:26
Re:
ZakkTV, 25/05/2009 14.33:

Io leggendo i giornali ho sempre avuto l'impressione che tutti abbiano una simpatia per Cleveland, o meglio, LeBron. Mi spiego meglio. Sembra che la finale debba essere ad ogni costo tra Cavs e Lakers perchè significherebbe LA sfida tra le due star NBA. Passando a Orlando, Howard ha ancora qualche problema, ma è in netto miglioramento. Per esempio rispetto alle Olimpiadi ha fatto progressi tecnici notevolissimi, grazie anche al suo carattere.



Non so se i Cavs abbiano un difensore come Pietrus, potrebbe essere una chiave, no?

enricotv
00lunedì 25 maggio 2009 18:06
Re: Re:
MoniGo, 25/05/2009 15.26:



Non so se i Cavs abbiano un difensore come Pietrus, potrebbe essere una chiave, no?


Beh ma ai Cavs non serve un difensore come Pietrus, perchè i magic non hanno uno offensivamente devastante come Lebron.
I cavs sono tanti buoni giocatori (Williams, West e Ilgauskas su tutti) e un fenomeno.
I magic sono tanti ottimi giocatori (Lewis, Turkoglu, Alston) e un fenomeno, non ancora ai livelli di lebron, ma pur sempre un fenomeno.
ZakkTV
00lunedì 25 maggio 2009 18:16
Pietrus è esploso proprio quest'anno, prima in NBA non si era dimostrato così decisivo. Questa stagione invece ha influito da solo su molte partite, soprattutto in quelle dove i big come Nelson e Lewis o erano sottotono o non azzeccavano la partita.
MoniGo
00lunedì 25 maggio 2009 22:44
Per ora il giocatore più decisivo (al di là dei Kobe o lebron con 40 punti) credo sia stato Ariza coi suoi due recuperi contro i Nuggets.
MoniGo
00martedì 26 maggio 2009 13:31
bt.davka.info/

i tor*enti di ieri
enricotv
00martedì 26 maggio 2009 14:01
Re:
MoniGo, 25/05/2009 22.44:

Per ora il giocatore più decisivo (al di là dei Kobe o lebron con 40 punti) credo sia stato Ariza coi suoi due recuperi contro i Nuggets.

Spero tu ti sia visto la partita di stanotte se no ti rovino il gusto...
Comunque vincono largamente e meritatamente i nuggets, più squadra dei lakers che mi sembrano alquanto cotti, e che vivono sulle invenzioni di Kobe.
E' un po' lo stesso problema di Cleveland, basti pensare che stanotte denver ha portato ben 7 giocatori in doppia cifra, i lakers solo 4 e con Farmar che ci arriva solo nel garbage time.
Cammelo limitato da un infortunio, anche se c'è da dire che prima di scavigliarsi aveva fatto 0/8 dal campo.
MoniGo
00martedì 26 maggio 2009 14:32
Re: Re:
enricoutv83, 26/05/2009 14.01:

Spero tu ti sia visto la partita di stanotte se no ti rovino il gusto...



due minuti, so com'è finita.
ZakkTV
00mercoledì 27 maggio 2009 14:59
da www.gazzetta.it

Orlando trionfa all'overtime
Cleveland sull'orlo del baratro


Magic sul 3-1 dopo il 116-114 sui Cavaliers in gara-4. Howard fa la differenza con 10 punti nei 5' supplementari, James ne firma 44 ma sbaglia il tiro del sorpasso all'ultimo secondo. la squadra di Van Gundy vede le finali: nella storia dei playoff solo otto squadre hanno vinto una serie rimontando dall'1-3

NEW YORK, 27 maggio 2009 – Un grande supplementare di Dwight Howard e compagni lancia Orlando, partita sfavorita nella serie, a un 3-1 che la porta a una vittoria dalla finale Nba. Non bastano 44 punti di LeBron James ai Cavs.


Magic-Cleveland Cavaliers 116-114
I Magic vanno 3-1 nella finale ad Est, superando al supplementare (con Howard autore di 10 dei 16 punti di Orlando) i Cavs di LeBron James che sbaglia un tiro da tre all’ultimo secondo. Adesso Orlando può chiudere la serie andando a vincere a Cleveland giovedì sera, ma contro un avversario come James non ci si può mai rilassare e infatti in casa Magic, da Van Gundy in giù, si predica prudenza. Rafer Alston però, il migliore in campo insieme a Howard, ha detto di iniziare ad assaporare il gusto della finale Nba. Dopo un ottimo inizio con due triple, Alston esce presto con due falli a carico, ma è lui a tenere in partita Orlando con un fantastico terzo quarto in cui segna 15 punti (il 7-0 con cui i Magic tornano a -1 all’inizio del periodo è opera di Alston). “Quando non gioca da Rafer Alston, ma si traveste nella leggenda dei playground ‘Skip to my Lou’ e gioca con grande confidenza come stasera, Rafer fa la differenza”, commenta Howard. Il play dei Magic chiude con 6/12 da tre, punendo la difesa avversaria che gli concede spesso il tiro. James non rispetta Alston giocando praticamente da libero per aiutare in area e ‘Skip to my Lou’ lo punisce bombardando da tre.

CAVS IN DIFFICOLTA' — L’attacco dei Magic continua a creare problemi a Cleveland, la cui difesa stando alle dichiarazioni di James è un po’ come la classica coperta corta: “Dwight sta giocando bene, per cui tendiamo a schiacciarci in area. Così gli altri iniziano a segnare da fuori e noi cerchiamo di adeguarci e ci esponiamo di nuovo in area faticando contro Howard”. Succede proprio questo all’inizio dell’overtime, acciuffato dai Cavs con due tiri liberi di LBJ alla fine del quarto periodo che pareggiano l’azione del sorpasso dei Magic a 4” dalla fine: complimenti a Stan Van Gundy per lo schema disegnato nell’ultimo timeout e bravi i Magic ad eseguire perfettamente, con Rashard Lewis che sfrutta un blocco di Howard e infila la tripla del sorpasso. “Abbiamo perso due partite per canestri subiti dalla rimessa. Dobbiamo comunicare di più in queste situazioni per impedire buoni tiri”, dice James. Dopo i liberi del pareggio, con mezzo secondo rimasto sul cronometro, Orlando cerca il lob dalla rimessa per Howard che viene contrastato da Varejao. Gli arbitri lasciano correre il contatto e si va all’overtime.

effetto howard — Cleveland sembra avvantaggiata psicologicamente dopo il finale controverso, invece Orlando prende il sopravvento iniziando il supplementare con due schiacciate e un layup di Superman. “Dwight è molto maturato. Era frustrato per il finale di gara, ma ha giocato molto determinato nell’overtime” dice Van Gundy. Howard continua a non deludere dalla lunetta (7/9) e segna due liberi fondamentali a 21” dalla fine del supplementare. Howard si era fatto travolgere dalle emozioni nel corso del secondo tempo, trovando il sesto fallo tecnico (ancora uno e dovrà saltare una partita) dopo aver segnato due punti miracolosi durante un placcaggio di Varejao. Un problema non da poco, ma almeno l’azione ha il potere di risvegliare Orlando che nel primo tempo aveva subìto troppo l’iniziativa degli avversari.


Cleveland, che aveva disputato un buonissimo primo tempo in attacco, nel finale di gara si affida come sempre a King James, autore di 11 dei suoi 44 punti nell’overtime, ma anche di molti errori con 3 turnover e una stoppata subìta. Come spiega bene coach Van Gundy, la differenza tra le due squadre è enorme: “Noi non abbiamo un giocatore da 29 tiri e 20 tiri liberi a partita. Il nostro attacco si basa suol movimento di palla, e a turno ognuno può rendersi protagonista. Distribuiamo i tiri equamente e sfruttiamo quello che gli altri ci concedono”, ed ecco spiegato il motivo per l’exploit di Alston. Dopo un avvio promettente, Mo Williams (in calo rispetto al rendimento avuto nella regular season) che aveva garantito la vittoria dei Cavs alla vigilia di gara-4 chiude ancora con cattive percentuali (5/15). Orlando invece chiude con il record di triple realizzate dalla franchigia nei playoff con 17 su 38 (45%). Oltre al 6/12 di Alston, la grande rivelazione della serie Mickael Pietrus contribuisce con 5/11. Cleveland è una squadra ferita, ma sarebbe sbagliato darli per spacciati anche perché tre partite su quattro si sono concluse con solo uno o due punti di differenza. Nella storia dei playoff, solo otto squadre sono riuscite a passare il turno recuperando da 1-3. I Magic hanno già vinto a Cleveland nella gara d’apertura della serie, e nei primi due turni hanno eliminato entrambe le avversarie sul campo nemico (a Philadelphia in gara-6 e a Boston in gara-7). Attenzione a Hedo Turkoglu che in trasferta ha numeri superiori rispetto alle gare casalinghe.

Orlando: Howard 27 (10/16), Alston 26 (10/17), Pietrus e Lewis 17, Turkoglu 15. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Turkoglu 8.
Cleveland: James 44 (13/29, 14/18 tl), Williams 18 (5/15), West 17, Ilgauskas 12. Rimbalzi: James 12. Assist: James e West 7.

Adriana Galimberti

Mi riesce difficile non sognare, ma la serie con Detroit persa nel 2003 dopo essere stati avanti 3-1 mi rievoca brutti ricordi. E' una serie equilibratissima, solo gara 3 si è chiusa con un successo abbastanza rotondo. In gara 1 e 2 solo un punto di scarto, in questa due e dopo un supplementare. Per cui stiamo con i piedi per terra. [SM=x397147]
enricotv
00mercoledì 27 maggio 2009 15:29
Buon segno comunque per i magic se anche in una partita punto a punto la spuntano contro i cavs, perchè in quei frangenti Le bron è davvero devastante.
Ora 3 match point, di cui uno in casa...
Beh se non è fatta poco ci manca, anche se mi dispiace molto per James, giocatore immenso, ai livelli di Jordan, con la differenza che MJ aveva uno squadrone alle spalle.
MoniGo
00mercoledì 27 maggio 2009 20:02
Re:
enricoutv83, 27/05/2009 15.29:

Buon segno comunque per i magic se anche in una partita punto a punto la spuntano contro i cavs, perchè in quei frangenti Le bron è davvero devastante.
Ora 3 match point, di cui uno in casa...
Beh se non è fatta poco ci manca, anche se mi dispiace molto per James, giocatore immenso, ai livelli di Jordan, con la differenza che MJ aveva uno squadrone alle spalle.



La tripla alla fine è stata spaventosa, quella dall'angolo a sinistra!
enricotv
00venerdì 29 maggio 2009 16:04
E intanto tutte e due le serie sono sul 3-2.
Avvincenti queste finali di conference, davvero.
Speriamo che la finale lo sia altrettanto.
ZakkTV
00venerdì 29 maggio 2009 17:49
[SM=x397147] Brutta situazione, ora i Magic devono assolutamente vincere in casa, espugnare ancora Cleveland sarebbe dura.
ZakkTV
00domenica 31 maggio 2009 11:55
da www.gazzetta.it

Howard affonda LeBron
Orlando in finale Nba


In gara 6 della finale Eastner Dwight segna 40 punti e trascina i Magic alla vittoria 103-90. Serie chiusa 4-2, da giovedì sfida ai Lakers. La delusione di James

NEW YORK, 31 maggio 2009 – La sfida Kobe-LeBron per quest’anno salta. Accontentiamoci di Superman Howard e dei suoi sorprendenti Magic. Con un mostruoso Dwight Howard (40 punti), i Magic eliminano Cleveland 4-2 e vanno a sfidare Kobe Bryant e i Lakers nelle finali nba.

Orlando Magic-Cleveland Cavaliers 103-90
Il dominio assoluto di Superman inizia fin dalla sera precedente gara-6: “Ci ha tempestati di messaggi incitandoci a dominare l’avversario. Anche alle tre di notte abbiamo ricevuto messaggi con la parola dominio sempre presente. E quando è arrivato il momento di giocare, Dwight ha dominato davvero in mezzo al campo”, racconta Rashard Lewis nella conferenza stampa dopo la partita. Chi invece ha saltato le interviste ed è scappato sul pullman con le mega-cuffie in testa è LeBron James, così infuriato dal risultato che si è infilato nel tunnel appena finito il match saltando (unico tra i Cavs) anche i tradizionali saluti con i giocatori avversari. Così è toccato al secondo violino Mo Williams il compito poco allettante di provare a spiegare il fallimento di una squadra che troppo affrettatamente era stata catapultata in finale dagli addetti ai lavori, dopo il doppio 4-0 dei primi due turni.

SUPERMAN — Un avvio spaziale di Howard indirizza Orlando verso la strada giusta e i Cavs, dovendo rincorrere già dopo pochi minuti, si complicano la vita affrettando le conclusioni in attacco e non trovando mai il ritmo giusto. I Magic conducono 30-25 nel primo quarto con 13 punti di Howard, poi allungano nel secondo con un parziale di 19-7 e raggiungono il +18 alla fine del secondo quarto con un buon contributo di tutti intorno a Superman. L’unico sprazzo positivo di Cleveland all’inizio del terzo quarto con otto punti consecutivi accorcia le distanze a -11, ma il vantaggio di Orlando non scende mai sotto la doppia cifra, e aumenta nuovamente fino a un massimo di +21 nell’ultimo quarto. I Cavs non possono fare il miracolo perché il jumper di LeBron non funziona e per mille altri motivi e i Magic procedono a dominare come aveva chiesto Superman, trascinati dalle spalle larghe del centro miglior difensore dell’anno.


PERFEZIONE — “Dwight è stato un mostro stasera - ha detto Mike Brown -. Fin dall’inizio ha seminato il panico in area e con un paio rimbalzi offensivi ha subito messo all’opera le sue doti fisiche. Davvero mostruoso”. Lo strapotere di Dwight Howard si conclude con il suo playoff career high di 40 punti (14/21, e 12/16 ai liberi), più 14 rimbalzi, 4 assist e una stoppata. Difficile giocare meglio di così: “Dwight è stato incredibile oggi - secondo Stan Van Gundy -. Non solo ha fatto grandi cose, ha anche protetto il canestro e difeso senza preoccuparsi delle chiamate arbitrali. Ma soprattutto ha corso benissimo facilitando il nostro gioco in transizione. Tutto questo sempre col sorriso sulle labbra. Immaginate! Appena gli ho dato un attimo di riposo nell’ultimo quarto, abbiamo preso un 5-0 di parziale e ho dovuto rimetterlo subito in campo”. Coach SVG ha speso molte parole d’elogio per tutti i protagonisti della grande cavalcata dei Magic che vanno alle finali per la seconda volta nella storia (la prima fu nel 1995). “A parte Charles Barkley, non molte altre persone credevano in noi. Invece abbiamo battuto la squadra che aveva 66 vittorie in regular season, con l’mvp del campionato e il miglior allenatore. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, e voglio anche sottolineare il lavoro di Otis Smith che ha messo insieme una grande squadra, eppure resta sempre in disparte ”. Dopo i due allenatori, Williams e Lewis, l’ultimo a salire sul podio delle interviste è il protagonista assoluto di gara-6,

ZITTITI — Dwight Howard: “Siamo cresciuti molto da quando sono arrivato ai Magic. Eravamo la barzelletta della lega e ci chiamavano Disneyworld. Ricordo che le tribune erano semivuote, e uno dei miei obiettivi iniziali fu quello di cambiare le cose. Io e Jameer Nelson abbiamo parlato tanto in passato e ci siamo riproposti di dare l’esempio per ottenere il rispetto da parte della lega, ma anche per conquistare i nostri tifosi. Ora le tribune sono sempre piene - dice Howard che spiega anche la filosofia della squadra -. Correre, difendere e prendere rimbalzi. Quando facciamo tutto ciò, siamo in grado di poter battere chiunque”. Comunque vadano le finali, Howard ha già messo a tacere gli esperti che mettevano in dubbio le sue doti di leadership a causa di una personalità giudicata troppo giocosa: “È difficile non sentire certe cose che vengono ripetute all’infinito. Ma io anche se sorrido sempre e amo scherzare, prendo il basket seriamente e in campo penso solo a lottare per la squadra. Io e coach Van Gundy abbiamo avuto i nostri alti e bassi in passato, ma una cosa che gli ho detto all’inizio è che ero pronto a essere un soldato per lui e che sarò sempre pronto a combattere”.

E ORA L.A. — E magari aggiungiamo noi a dominare. Alla faccia di chi pensa che non abbia la mentalità vincente. Ci sono anche i messaggi di testo spediti ai compagni alle tre di notte per provarlo. Gara 1 delle finali si giocherà allo Staples Center di L.A. giovedì sera. Sarà Disneyworld contro Disneyland. Sarà Dwight Howard contro Kobe Bryant. Non ci sarà King James, ma sarà una sfida comunque affascinante.
Orlando: Howard 40 (14/21, 12/16 tl), Lewis 18 (6/13), Pietrus 14, Alston 13, Turkoglu 10. Rimbalzi: Howard 14. Assist: Turkoglu 5.
Cleveland: James 25 (8/20, 7/11 tl), West 22 (9/19), Williams 17 (6/12). Rimbalzi: Varejao 8. Assist: James 7.

Adriana Galimberti

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Altra impresa, e sono due...torniAMO in finale dopo 14 anni, dai tempi di Penny Hardaway e Shaq. Come godo, se penso che cinque anni fa i Magic erano distrutti, ultimi nella Lega, con McGrady che scappa a Houston, la dirigenza che non ne fa un giusta e Grant Hill che continua a bazzicare in infermeria...La scelta di Howard nell'estate 2004 fu criticata. Un giocatore ritenuto ancora troppo grezzo, meglio prendere Emeka Okafor dal college (draftato invece dai neonati Charlotte Bobcats come seconda scelta) si diceva. I Magic lo scartarono per i porblemi alla schiena, puntando sul più giovane 19enne appena uscito dal Liceo. Ancora questa estate dopo le Olimpiadi tutto a criticare Superman... [SM=x397158]Tutti zitti, grazie. Non so come andrà in finale, i Magic hanno già fatto molto, tuttavia sperare non costa niente. Intanto un saluto ai Lebronici e qualunquisti d'Italia che speravano in una finale tra le due primedonne dell'NBA :

"La sfida Kobe-LeBron per quest’anno salta. Accontentiamoci di Superman Howard e dei suoi sorprendenti Magic" [SM=x397214]
TV DOSSON
00domenica 31 maggio 2009 14:57
Forza Los Angeles Lakers.. [SM=x397140]
ZakkTV
00domenica 31 maggio 2009 15:19
Re:
TV DOSSON, 31/05/2009 14.57:

Forza Los Angeles Lakers.. [SM=x397140]




Eh ma tu sei cresicuto a pane e Kareem Abdul Jabbar e Magic Johnson, altri tempi,mooolti anni fa, per forza simpatizzi Lakers, che oltretutto sono favoriti per il titolo [SM=x397154]
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