Nel Gazzettino lagunare dedicano due paginoni all'Unione da almeno una settimana...
Presentazione
senza proclami
Assente il presidente Pizzigati, silenzioso il patròn Rigoni
Il ds Seno e capitan Collauto hanno spronato la squadra
Venerdì 3 Settembre 2010,
Più imbarazzo che sostanza in occasione degli auguri al Venezia in vista della nuova stagione.
Il campionato di serie D aprirà i battenti dopodomani con gli arancioneroverdi impegnati a Concordia Sagittaria (ore 15), per questo ieri mattina in municipio a Mestre l'amministrazione comunale con in testa il sindaco Giorgio Orsoni ha voluto salutare la squadra davanti a qualche decina di tifosi.
L'assessore allo sport Andrea Ferrazzi ha parlato di un momento di festa, tuttavia ben pochi dei presenti hanno avuto questa sensazione. «Lo sport regala momenti di grandissima partecipazione - ha spiegato Ferrazzi - e il Venezia Calcio è una delle bandiera della città, come testimonia la presenza delle istituzioni che vogliono ribadire la vicinanza al progetto nel rispetto dei ruoli di ognuno».
Lo storico speaker Paolo Zago ha poi presentato ad uno ad uno i giocatori lagunari, lo staff tecnico e la dirigenza, prima di passare un microfono che nessuno per qualche istante ha voluto raccogliere tra il palpabile imbarazzo dei presenti.
Per la prima volta in occasione della presentazione della squadra nessuno dei massimi dirigenti ha detto una sola parola, non il patron Enrico Rigoni né il presidente Mauro Pizzigati (assente).
Alla fine è toccato al direttore sportivo Andrea Seno riprendere in mano la situazione, non per adempiere il suo compito di parlare del valore dell'organico costruito al calciomercato, bensì per ringraziare: «il Comune e Rigoni per il loro impegno che ci consente di lavorare per provare ad essere protagonisti anche in questa annata - le parole di Seno - L'intenzione è quella di mettercela tutta, sperando già domenica a Concordia di cominciare con il piede giusto».
Dopo un breve saluto del capitano Mattia Collauto, all'ultima stagione della sua carriera, è toccato al primo cittadino Orsoni parlare per la prima volta in pubblico dell'eredità-Venezia Calcio ricevuta dal suo predecessore Massimo Cacciari.
Delusi, per loro stessa ammissione, i tifosi giunti in municipio nella speranza rivelatasi vana di ricevere qualche rassicurazione circa un futuro che per il Venezia era ed è in bilico e da decifrare.
Subito dopo il rompete le righe, la squadra è corsa a pranzo e quindi al Taliercio per il consueto allenamento pomeridiano.
Cunico
conferma
la formazione
di Coppa
Venerdì 3 Settembre 2010,
Ultimo allenamento questo pomeriggio per il Venezia in vista del derby di Concordia. Sul fronte formazione è probabile che il tecnico Enrico Cunico (domani concederà il sabato di riposo) confermi gli stessi undici che in Coppa Italia hanno pareggiato in extremis in casa del SandonàJesolo, per poi subire l'eliminazione ai calci di rigore. Improbabile che l'ultimo arrivato, il diciottenne centrocampista offensivo Aniello (Nello) Salzano venga schierato dall'inizio, ma senz'altro l'ex Union Quinto si accomoderà almeno in panchina. Per il resto contro il SandonàJesolo il Venezia ha sofferto soprattutto sulla corsia difensiva di destra, ma Cunico pare insisterà con Falcier: la prima alternativa sarebbe Casagrande, non un terzino di ruolo, mentre Salmistrari non è ancora pronto. Difficile lo spostamento a destra di Nicoletto, anche in considerazione del fatto che Pianu è ancora ai box. In mediana ci sarà Nichele (espulso al Picchi, ma la squalifica la sconterà l'anno prossimo in Coppa Italia) con Lelj e Malagò, capitan Collauto farà il trequartista alle spalle di Mazzeo e Zubin. In panchina potrebbe vedersi l'attaccante Pirro che sta lavorando per raggiungere la migliore condizione. Intanto continua il periodo di prova della seconda punta brasiliana De Freitas. (m.del.)
SI È ISCRITTO ANCHE IL SINDACO ORSONI
«VeneziaUnited: bella risposta della città»
Venerdì 3 Settembre 2010,
«VeneziaUnited è la miglior risposta possibile all'esigenza di partecipazione di tutta la città alle sorti del Venezia Calcio. Un motivo che è più che sufficiente per incoraggiarla con convinzione».
A «benedire» la public company è il sindaco Giorgio Orsoni il quale, al termine del suo intervento che ha concluso la presentazione della squadra, si è iscritto a tutti gli effetti all'associazione VeneziaUnited, versando la sua quota d'iscrizione, seguendo così l'esempio di altri membri della giunta comunale: precedentemente ad aderire erano stati il vicesindaco Sandro Simionato e gli assessori Andrea Ferrazzi (allo sport), Pier Francesco Ghetti (al piano strategico), Bruno Filippini (alle politiche della residenza) e Gianfranco Bettin (all'ambiente e politiche giovanili).
«Sono qui per dare un segnale di attenzione - ha dichiarato Orsoni - perché il Venezia è importante per la città e perché personalmente, e come amministrazione, intendiamo impegnarci per favorire lo sviluppo della squadra. In questo momento in particolare nessuno può sperare di avere dalle istituzioni dei grandi aiuti economici, tuttavia il Comune è concretamente accanto al Venezia».
Il primo cittadino si è poi rivolto a dirigenti e giocatori.
«Patron Enrico Rigoni va ringraziato per quello che sta facendo a favore dello sport in cui, questa è la realtà, maggiormente si identifica la gente. Voi giocatori siete consapevoli di disputare lo sport più bello, portate in giro i colori della nostra città e sono sicuro che i risultati arriveranno». (m.del.)
IL GRANDE ASSENTE
Pizzigati: «Non lascio,
ma a marzo si decide»
Il massimo dirigente chiede chiarezza sul futuro
e sulla proprietà del club per continuare il mandato
Venerdì 3 Settembre 2010,
«Resto presidente del Venezia ma entro marzo bisognerà chiarire il futuro assetto societario».
Mauro Pizzigati, massimo dirigente arancioneroverde, non ha partecipato alla presentazione della squadra tenutasi ieri mattina - in tono davvero modesto - nella sede municipale di via Palazzo a Mestre, poichè si sta godendo un breve periodo di ferie.
«Erano un paio d’anni che non staccavo e questa pausa l’avevo programmata ben prima della decisione della data di presentazione - afferma - quindi non è assolutamente un’assenza che ha significati diversi da quelli legati esclusivamente alle ferie».
Vicino alla squadra comunque, quindi.
«Sì, ai ragazzi e al patron Rigoni che tanto si sta impegnando per rilanciare il calcio in laguna e viene ingiustamente attaccato da una parte della tifoseria. Rigoni è l’imprenditore che ha accettato l’invito dell’allora sindaco Cacciari per prendersi sulle spalle il fardello del calcio Venezia e ha sempre parlato chiaro: questa è la disponibilità economica e questo possiamo fare. Non è plausibile criticarlo: sta dando tantissimo allo sport della nostra città e va solamente ringraziato».
Lei è alla presidenza dalla società dalla sua nascita e lo stesso Rigoni la ritiene elemento insostituibile tanto da legare la sua permanenza in laguna alla presenza di Pizzigati al vertice della società.
«Non posso che essergli grato per la considerazione. La mia avventura quale presidente del Venezia è iniziata con la funzione di "garanzia" nel momento il cui l’amministrazione comunale lanciò la nuova società e si adoperò in Federcalcio per ottenere l’ammissione in serie D. Passato quel periodo ed essendosi concretizzata la presenza di Rigoni quale proprietario anche a livello di ingresso nel consiglio di amministrazione della società, è stato lo stesso patron ha confermami quale presidente di "fiducia". Ma essendo ora Rigoni stesso il vero artefice della vita della società il mio ruolo pare essersi esaurito».
Così non sembra, però.
«Infatti ho accettato l’invito di Rigoni di restare al vertice, confortato dall’affetto di tantissimi tifosi, ma essendo stato io uno tra i creatori di questa realtà chiedo che entro tempi definiti, cioè il marzo 2011, si arrivi alla definizione del futuro assetto societario del Venezia, altrimenti sarò costretto a rassegnare le mie dimissioni».
Il rapporto con il Comune procede bene.
«Si continua sulla strada tracciata in passato e mi pare che quest’amministrazione si stia dimostrando particolarmente vicina al Venezia in tutte le sue componenti».
VeneziaUnited, una sfida in più.
«Nella quale io ci credo. È inusuale per la nostra cultura ma può essere una base di partenza per coinvolgere realmente il tifoso nella vita della società».