31/08/2009 14:19 |
|
| | | OFFLINE | Post: 24.593 | Registrato il: 23/12/2005 | Sesso: Maschile | Vice-Admin | |
|
da www.ilgazzettino.it
Gentilini boccia la proposta del consigliere Mauro
«Il calcio nel velodromo?
È un’idea demenziale»
Lunedì 31 Agosto 2009,
«Il nuovo stadio al velodromo di San Giuseppe? Un’idea demenziale». Diretto come sempre, il vicesindaco Giancarlo Gentilini, paladino del Tenni, «tempio del calcio trevigiano», boccia senza esitazioni l’idea lanciata dal capogruppo del Pdl Giuseppe Mauro di creare all’interno del nuovo velodromo un campo da calcio che consenta di dismettere l’attuale impianto cittadino. È stata proprio la questione stadio a tenere banco, sabato mattina, a San Pelajo, durante il vertice di maggioranza voluto dal primo cittadino Gian Paolo Gobbo per fare il punto della situazione dopo settimane di batti e ribatti. Ma è stato nel corso di una riunione più ristretta, tra Gobbo, Mauro e il presidente della Provincia Leonardo Muraro, che l’idea di costruire due strutture in una, velodromo e stadio, a San Giuseppe, è stata illustrata. Idea che a Gobbo piace, ma che Gentilini bolla immediatamente: «Sono cose da fantascienza –sbotta il vicesindaco– cose che dicono i cani che abbaiano alla luna. Non c’è coesistenza tra calcio e ciclismo». Proposta bocciata. Ma l’affondo dello sceriffo va oltre: «È ora di finirla –attacca Gentilini, rivolto alla sua stessa maggioranza- Non abbiamo cento euro per pagare la bolletta di un pensionato, non abbiamo cento euro per la cultura, non abbiamo cento euro per i bambini. Ognuno deve rendersi conto di come sarà il prossimo settembre: nero, grigio, ma roseo certamente no. Allora io dico a questi personaggi: comperate una secchia, riempitela di ghiaccio e metteteci i piedi dentro. Il fresco vi schiarirà le idee». Se Ca’ Sugana soldi in cassa non ne ha, rimarca il vicesindaco, inutile volare con la fantasia. Ma soprattutto, se i soldi non ci sono, non ci sono per tutto. Quanto al Tenni, lo sceriffo è irremovibile: «Lo stadio deve rimanere in centro città –afferma- Non abbiamo nessuna possibilità di utilizzare denari in questo momento: prima dobbiamo pensare alla salute dei cittadini, alla viabilità, agli anziani, ai bambini, allo sport, alla cultura. Non sprechiamo in questo modo i soldi dei nostri cittadini». Un fronte sul quale Gentilini è pronto a combattere, anche se gli avversari, questa volta, sono i suoi stessi alleati: «Certo che sono pronto a dare battaglia –esclama- Io non abbaio: mordo».
Lina Paronetto
|
|
|