da www.ilgazzettino.it
RUGBY Rottura con la Lega: «Non tutela l’elite»
Treviso segue Calvisano Fuori dalla Super Ten
Terremoto nel rugby. Ieri il Benetton Treviso, confermando le indiscrezioni emerse, si è dimesso dalla lega dei club di Super 10. La sua uscita fa seguito a quella del Calvisano.
«Benetton Rugby - recita il comunicato stampa emesso - in data odierna, ha comunicato ufficialmente la propria volontà di recedere dalla Lire, in quanto ritiene che tale associazione non tuteli ed assista gli interessi delle società che aspirano al rugby d'eccellenza. La decisione era stata già comunicata il 18 dicembre nell'ultima riunione dell'esecutivo Lire. Il presidente Amerino Zatta è sempre stato uno dei principali sostenitori della necessità di un'associazione che tuteli ed assista gli interessi dei club d'eccellenza ed in passato è stato presidente della Lire stessa. Anche sotto questo aspetto la decisione presa è stata sofferta, ma nel contempo ritenuta inevitabile».
Lo strappo previsto è dunque diventato realtà. Rischia di portare alla morte, o allo svuotamento di peso, un ente nato fra tante speranze solo cinque stagioni fa. Proprio Zatta ne aveva creato la struttura, chiamando a svezzarlo Roberto Ghiretti, proveniente da una simile esperienza nel volley. Il motto era "l'unione fa la forza". Ovvero, mettendosi insieme i club avrebbero tutelato meglio gli interessi loro e del rugby italiano. Sarebbero diventati un contropotere dialettico e sostanziale della federazione sulle decisioni strategiche da prendere, come succede nel calcio, basket, volley e negli sport professionistici.
In realtà dopo il varo del Super 10 e gli entusiasmi iniziali, la situazione si è gradualmente involuta. Un anno e mezzo fa c'è stata la spaccatura fra big e piccole sull'ipotesi Celtic League. A settembre il Calvisano ha fatto il primo passo chiamandosi fuori. Ora tocca al Benetton dire «che la lega non tutela più gli interessi delle società che aspirano all'eccellenza». Un'affermazione inequivocabile. Alla quale il presidente della Lire Sandro Manzoni, da oggi impegnato a Dublino nell'esecutivo dell'Erc, e le altre otto società dovranno rispondere. Ma la vera domanda è: dove andranno ora la lega e il rugby di vertice italiano, senza i suoi due club più forti?
Ivan Malfatto