da gazzettino.it
SPOGLIATOI. QUI TREVISO
Handanovic para i cronisti: «Quella palla... tutta colpa mia»
Il portiere scagiona la difesa. Dellafiore: «Peccato, avevamo il punto in tasca». Emanuele Filippini: «Questa è la serie A».
Padova
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Esce sconfitto ma non ridimensionato dalla "prima" all'Euganeo il Treviso, punito da un punteggio che non rende giustizia alla sua prestazione. Fatale l'errore nel finale di gara diSamir Handanovic, il primo a presentarsi in sala stampa al termine dell'incontro. «Ho sbagliato e mi dispiace sinceramente molto per i miei compagni; purtroppo è andata così e non ci resta ora che guardare avanti». Il portiere sloveno rivela. «Mi sono fermato a pensare troppo su quel pallone, quando dovevo semplicemente calciarlo lontano oppure fuori. Mi prendo - ripeto - tutta la responsabilità di questo errore, perchè la colpa è esclusivamente mia, non certo della difesa. Per il resto, credo che il risultato giusto sarebbe stato il pareggio, dato che la squadra ha giocato bene. Dobbiamo ancora migliorare... anzi, è più giusto dire che devo migliorare io».
Il giovane difensoreHernan Paolo Dellafiore è entrato dopo pochi minuti del primo tempo sulla fascia sinistra per rimpiazzare Andrea Dossena. «Ero un pò emozionato all'inizio, ma il primo pallone giocato bene mi ha dato sicurezza. Sono contento per la prova che ho disputato, ma naturalmente rammaricato per il risultato finale. Purtroppo il calcio è anche fatto di errori e in serie A, abbiamo visto, si pagano a caro prezzo. La partita ha comunque dimostrato che ci siamo, i segnali sono infatti stati positivi e alla fine potevamo tranquillamente portare a casa un punto».
Sulla falsa riga di Dellafiore è il pensiero diEmanuele Filippini. «Secondo me e i miei compagni abbiamo fatto una buona partita. D'altra parte sono come quelle di oggi le nostre partite, ovvero gare in cui dobbiamo dare sempre il massimo per cercare di sfruttare anche la più piccola occasione, perchè non siamo certo una squadra che in questo momento può vincere tre o quattro a zero. Siamo stati puniti da un errore e questa - non è un luogo comune - è la serie A». Ai cronisti che gli fanno notare una certa mancanza di peso nel reparto avanzato, il centrocampista risponde. «In questa occasione non avevamo effettivamente un attaccante d'area, ma Luigi Beghetto è infortunato e Dino Fava deve ancora raggiungere una buona condizione atletica. Ritengo però che Pinga e Reginaldo abbiano giocato una buona partita. A ogni modo, deve essere tenuto in considerazione che siamo insieme da poco tempo e che dobbiamo ancora conoscerci meglio, sia dal punto di vista caratteriale che tattico».
Emanuele Filippini affronta poi il capitolo stadio. «Giocare a Treviso sarebbe tutt'altra cosa, però anche a Padova non è poi male. Speriamo che i nostri tifosi ci stiano sempre vicini e anche oggi (ieri, ndr) lo stadio non era comunque deserto».
Dopo Filippini è il turno diFabio Gallo a presentarsi ai cronisti. Il capitano, che ieri ha spento trentacinque candeline (sempre ieri era anche il compleanno di Andrea Dossena), avrebbe ovviamente preferito festeggiare in ben altro modo. «Mi auguravo di celebrare il compleanno con un risultato positivo - esordisce Gallo -. E' davvero un grande peccato, perchè avrei passato un resto di giornata ben più sereno. Purtroppo abbiamo pagato a caro prezzo solo un nostro errore di ingenuità». Gallo si sofferma poi sulla disamina della partita dei biancoazzurri. «Abbiamo fatto un buon lavoro in mezzo al campo, ma in generale tutta la squadra si è mossa egregiamente, dimostrando di essere in possesso di una buona organizzazione. Abbiamo coperto bene, concedendo poco o nulla al Livorno, e in fase propositiva siamo arrivati a costruire delle buone occasioni». Gallo poi aggiunge. «Dobbiamo fare tesoro di quanto fatto con il Livorno e ripartire da questa prestazione, che ha dimostrato come il Treviso possa stare tranquillamente in questa categoria».
Gallo chiude quindi parlando dell'Euganeo. «Il campo è senz'altro perfetto, ma giocare qui per noi è deleterio, perchè ci mancano i trenta mila spettatori che in uno stadio a Treviso ci avrebbero aiutato senz'altro di più. Mi auguro che si possa intervenire in qualche modo per risolvere il problema, perchè qualora dovessimo ottenere la salvezza, non oso pensare cosa accadrebbe il prossimo anno, considerato che il problema si ripresenterebbe».
Pierpaolo Spettoli